Tuttowrestling Forum

Ma ragazzi, siamo su un sito di wrestling non a pubblicare su un quotidiano nazionale o una tesi di laurea. Colo ha diritto alle sue opinioni che sappiamo controverse e se a chi gestisce il sito va bene così amen.

Avantard ha scritto: ↑29/03/2024, 10:25 Off topic:
Quando si parla più della persona dietro a Dylan Dog, che di Dylan Dog stesso, c'è qualcosa che non va. Però a RRobe gli va dato atto di aver provato a svecchiare tutto il prodotto, provando a cambiare le abitudini dei vecchi fumettari italiani scureggioni. In tal senso non avrebbe mai dovuto permettere pubblicazioni in contemporanea come la collana "Oldboy". O la va o la spacca, per intenderci.
Detto da uno che legge DD da 21 anni e che è cresciuto con le storie classiche, autoconclusive e a volte ripetitive sul personaggio.

On topic:
@Colò tu sei un plurilaureato in ambito umanistico come me, se non erro: una revisione, vaglio o chiamala come preferisci, in teoria va fatta anche da un'altra persona, come fu ai tempi con il tuo relatore ed eventuale co-relatore. Poi dipende anche dal grado sperimentale, tipo a me per una tesi in ambito postocoloniale e postmorderno lasciarono molta carta bianca, ma alla fine il controllo finale si fece lo stesso insieme. Un occhio critico in più non fa mai male.

No Colosso.
se appoggi la gestione RR di DD non siamo più amici.

abc ha scritto: ↑29/03/2024, 10:40 Ma ragazzi, siamo su un sito di wrestling non a pubblicare su un quotidiano nazionale o una tesi di laurea. Colo ha diritto alle sue opinioni che sappiamo controverse e se a chi gestisce il sito va bene così amen.

Era un consiglio non un obbligo, specie per uno che ambisce a fare giornalismo e che ha palesato le sue intenzioni di finirci, su qualche testata importante. Tutto qui

Avantard ha scritto: ↑29/03/2024, 10:25 On topic:
@Colò tu sei un plurilaureato in ambito umanistico come me, se non erro: una revisione, vaglio o chiamala come preferisci, in teoria va fatta anche da un'altra persona, come fu ai tempi con il tuo relatore ed eventuale co-relatore. Poi dipende anche dal grado sperimentale, tipo a me per una tesi in ambito postocoloniale e postmorderno lasciarono molta carta bianca, ma alla fine il controllo finale si fece lo stesso insieme. Un occhio critico in più non fa mai male.

Avantard, anche nel mio caso la tesi l'ho scritta tutta da solo senza alcun tipo di controllo. E il relatore ne ha letto solo le prime pagine per poi dire che andava bene.

Che è un modo gentile per dire che non gliene fregava niente di cosa ci fosse scritto

Comunque della revisione per articoli da opinionisti sul sito anche chissene, per carità.

Però Colosso, dai, l'auto-revisione è una roba che non si può leggere e si fa miglior figura a non dirlo neanche.
Il messaggio che passa è alla meno peggio arroganza e narcisismo, alla peggio menefreghismo del giudizio altrui come strumento per migliorare il proprio lavoro: perché la revisione non è solo censura di materiale (anzi, spesso non si dovrebbe manco arrivare a questo), ma anche possibilità di guardare il proprio lavoro attraverso il confronto con un altro, che può darci una nuova prospettiva e permetterci di approfondire o trattare aspetti che non abbiamo pensato da soli.

In soldoni, non avere un revisore è un occasione mancata, mica togliersi un fastidio. Se ti interessa scrivere e ambire a qualcosa di più il confronto nella stesura è importante.
Poi fai come vuoi, ci mancherebbe.

Inklings ha scritto: ↑29/03/2024, 16:02 Che è un modo gentile per dire che non gliene fregava niente di cosa ci fosse scritto

Comunque della revisione per articoli da opinionisti sul sito anche chissene, per carità.

Però Colosso, dai, l'auto-revisione è una roba che non si può leggere e si fa miglior figura a non dirlo neanche.
Il messaggio che passa è alla meno peggio arroganza e narcisismo, alla peggio menefreghismo del giudizio altrui come strumento per migliorare il proprio lavoro: perché la revisione non è solo censura di materiale (anzi, spesso non si dovrebbe manco arrivare a questo), ma anche possibilità di guardare il proprio lavoro attraverso il confronto con un altro, che può darci una nuova prospettiva e permetterci di approfondire o trattare aspetti che non abbiamo pensato da soli.

In soldoni, non avere un revisore è un occasione mancata, mica togliersi un fastidio. Se ti interessa scrivere e ambire a qualcosa di più il confronto nella stesura è importante.
Poi fai come vuoi, ci mancherebbe.

Ma non è mai esistito un revisore per gli editoriali del sito! Ti sembra che i vari Pierleoni e La Spina si facessero prima approvare i loro pezzi da qualcuno?
Io poi ho accettato il posto a patto che avessi libertà assoluta e non ci fossero interferenze nel mio lavoro.

Era un discorso più generale Collie.
Non ho idea di come facessero prima e manco mi interessa sinceramente, volevo solo dire che per la mia esperienza in contesti di scrittura (contesti diversi, quello sì) ho sempre trovato molto utile il parere di un esterno: mi aiuta sia a correggere errori che non riesco a vedere (perché banalmente qualsiasi autore ha dei bias nei confronti di quello che scrive per cui tende a sopravvalutarlo) sia ad approfondire sfumature/temi a cui non avevo pensato all’inizio.

Quello che volevo dirti era più un consiglio che mi è venuto leggendo il tuo commento (non l’articolo in sé).
La revisione/commento di qualcun altro può essere uno strumento utile, specialmente per chi ha ambizioni e vuole migliorare la propria scrittura.
Poi liberissimo di seguirlo o no, figurati.

Ma Inklings, questo lavoro di valutazione non potrebbero farlo i lettori dicendo che cosa nel pezzo funziona o no?
Va pure detto che se mi autoconvincessi che gli articoli fanno schifo non sentirei più il minimo stimolo per scriverli. Un editorialista deve avere fiducia nelle sue doti o non arriverà da nessuna parte. La mia tecnica di scrittura poi è stata affinata in molti decenni, non sono più un ragazzino alle prime armi.

Colosso ha scritto: ↑29/03/2024, 20:30 Ma Inklings, questo lavoro di valutazione non potrebbero farlo i lettori dicendo che cosa nel pezzo funziona o no?
Va pure detto che se mi autoconvincessi che gli articoli fanno schifo non sentirei più il minimo stimolo per scriverli. Un editorialista deve avere fiducia nelle sue doti o non arriverà da nessuna parte. La mia tecnica di scrittura poi è stata affinata in molti decenni, non sono più un ragazzino alle prime armi.

Quello è un altro paio di maniche, e sí, il feedbacke dei lettori è sicuramente utile ad altre cose (anche se da quel che leggo qua ho il sospetto che tu non te ne stia facendo molto, ma anche quella è una scelta tua).

Io sto parlando della fase di pre-uscita, con una lettura da parte di qualche persona già navigata nella stesura di pezzi, che possa darti un feedback prima di farlo uscire effettivamente. Chessó, un Titan Morgan, che oltretutto non ha pregiudizi nei tuoi confronti o in quelli dell’articolo da opinionista spinto (che secondo me non è una forma che va cambiata, anzi).

Non fraintendermi, non sto dicendo che ti serva per forza o che tu debba usarlo per scrivere pezzi interessanti, né che nel caso sfruttassi questa cosa tu debba accogliere per forza tutti i suggerimenti. Solo, non partire prevenuto verso una figura del genere, può essere un’opportunità per approfondire e riflettere sul lavoro PRIMA di farlo uscire.

Anche solo per avere uno sguardo esterno su quello che scrivi prima di gettarlo nell’arena del web, eh.

Poi ribadisco, voleva essere un suggerimento, fai come credi

Ai tempi di WW, quando gli editoriali avevano davvero migliaia di lettori, tanto che arrivammo a scrivere un libro e a curare una rivista mensile, avevamo un correttore di bozze, e questo non limitava affatto la nostra libertà, ma ci permetteva di pubblicare pezzi privi di errori e di refusi.

Kazarian88 ha scritto: ↑03/04/2024, 8:33 Ai tempi di WW, quando gli editoriali avevano davvero migliaia di lettori, tanto che arrivammo a scrivere un libro e a curare una rivista mensile, avevamo un correttore di bozze, e questo non limitava affatto la nostra libertà, ma ci permetteva di pubblicare pezzi privi di errori e di refusi.

Quando , non ricordo se questo o altro topic, scrivevo che leggevo in altri lidi report, editoriali etc.. m riferivo proprio a WW.

Kazarian88 ha scritto: ↑03/04/2024, 8:33 Ai tempi di WW, quando gli editoriali avevano davvero migliaia di lettori, tanto che arrivammo a scrivere un libro e a curare una rivista mensile, avevamo un correttore di bozze, e questo non limitava affatto la nostra libertà, ma ci permetteva di pubblicare pezzi privi di errori e di refusi.

E glielo avete mai comunicato quanto fosse prezioso per voi?
Oppure gli lanciavate i fogli in faccia urlandogli che le star eravate voi, continuando a tracannare vodka?

Kazarian88 ha scritto: ↑03/04/2024, 8:33 Ai tempi di WW, quando gli editoriali avevano davvero migliaia di lettori, tanto che arrivammo a scrivere un libro e a curare una rivista mensile, avevamo un correttore di bozze, e questo non limitava affatto la nostra libertà, ma ci permetteva di pubblicare pezzi privi di errori e di refusi.

Eh, ma Collie è tipo il Mozart dell'opinionismo wrestlinghiano, c'ha già tutto il rant armonico in testa e lo butta giù perfetto al primo tentativo

Emperador Horace ha scritto: ↑03/04/2024, 17:51 Oppure gli lanciavate i fogli in faccia urlandogli che le star eravate voi

La versione Il Forum sono Io di Colosso durante la sua salita al potere su WOW rimane uno dei suoi migliori momenti

Dopo una serie su Rocco Siffredi servirebbe una serie su WW, col correttore di bozze come voce narrante.
Lui, che sognava di cambiare il mondo con la sua laurea in scienze delle comunicazioni, ed era finito a doversi interessare di Frankie Kazarian e a chiedersi cosa fosse una Canadian Destroyer.

Kazarian88 ha scritto: ↑03/04/2024, 8:33 Ai tempi di WW, quando gli editoriali avevano davvero migliaia di lettori, tanto che arrivammo a scrivere un libro e a curare una rivista mensile, avevamo un correttore di bozze, e questo non limitava affatto la nostra libertà, ma ci permetteva di pubblicare pezzi privi di errori e di refusi.

erano anche altri tempi però. C'era "domanda" di capire tante cose e, di conseguenza, un'offerta anche molto esagerata di editoriali e di siti ovunque (e mi ci metto anche io nel periodo 2003/2005) Oggi non ci sarebbero quei numeri per gli editoriali, anche perchè è tutto più mordi e fuggi da commenti sui social o da canali video (e noto che se non li impacchetti bene, neanche questi ultimi fanno chissà quanti numeri)