La Storia del Tribal Chief; Il Boss finale
Inviato: 13/10/2023, 1:30
Joseph Anoa'i è visto, considerato, raccontato come un predestinato in WWE. Sia la persona, l'atleta, il leader dello spogliatoio, l'uomo scelto dal Big Boss Vince McMahon per essere il volto dopo John Cena, contro tutto e contro tutti, fin dagli albori della sua promozione a Nxt, pompato all'inverosimile.. sia nella conseguente narrazione, con tanti e tanti spunti per dire che la sua narrazione personale è in realtà un insieme di dettagli che coerentemente hanno portato a questo, tale da pensare che possa essere stata pensata sul lungo periodo e se non lo è stata.. è stata fatta convogliare in tal senso
“I am not a Good Guy, i am not a Bad Guy.. i' am THE GUY”. Il Tribal Chief si può dire che on screen sia nato qui. Già ad Nxt nel 2012, in poco tempo si era definito “la cosa più preziosa della federazione”.
In una intervista con Brian Fritz sull'Orlando Sentinel del 2016, ebbe a rispondere; Quando ero giocatore di Football Americano, nelle trasferte andavo per zittire il pubblico di casa e fargli sapere che sono io l'uomo da battere: Resterò qui per tanto tempo
Il 3 Aprile 2017, dinanzi ad un pubblico inneggiante a Taker, nonostante la sconfitta, Roman Reigns, che lo aveva battuto a Wrestlemania il giorno prima (la seconda sconfitta assoluta di Taker e, di fatto, il vero passaggio di testimone) pronunciò queste parole
“This is my Yard now” (ovvero che la WWE era il suo giardino, il suo territorio, la sua strada).
Spavaldo, sicuro di sé, consapevole di essere predestinato. Il pubblico non approva? Lui bypassa, calpesta, non guarda: va dritto per la sua strada
Il 22 Ottobre 2018, però, Joseph Anoa'i deve fermarsi: deve combattere qualcosa più fastidioso dei fischi, della disapprovazione della Crowd che lo vede come un raccomandato senza talento, mediocre: la leucemia. Ma anche qui, senza tanti fronzoli, dinanzi al pubblico, lo dichiara apertamente
“it didn't matter if you cheered me, it didnt matter if you boo'd me, you always reacted to me and that's it the most important thing"
A posteriori, niente di diverso dal “i am the Guy”, dal “this is my yard” e dalla futura ed attuale catch phrase “Aknowledge me”. “Riconoscetemi”
5 mesi e la Leucemia è in regressione, il Big Guy torna, rivuole il suo posto, ma arriva la pandemia e la paura ritorna. Non vuole rischiare. Si sente troppo importante.
Intanto Drew batte Lesnar a Wrestlemania, Lesnar “si ritira”, Paul Heyman è senza il suo uomo e si guarda intorno. Ed è proprio Heyman a spiegare poi perchè nel suo ritorno post pandemico, Reigns rientra per diventare Tribal Chief.
“Bene, il mondo è cambiato. Nel 2019 ero diventato direttore esecutivo di Raw e nel frattempo ero ancora davanti alla telecamera con Brock mentre ci stavamo dirigendo verso WrestleMania. Il numero non lo ricordo, anche se dovrei dato che è stata l’unica senza pubblico. La pandemia ci aveva colpito. Senza la possibilità di organizzare degli eventi dal vivo, senza l’Arabia Saudita e tanti altri affari, non aveva senso tenere Brock in un’arena vuota. Nel bel mezzo della pandemia il suo contratto era scaduto, non glielo rinnovammo e Brock decise di tornare nel Saskatchewan. Io però ero ancora direttore esecutivo. Roman Reigns si era preso una pausa per via delle sue condizioni di salute. Decise di non rischiare con la pandemia. Roman tra l’altro ne aveva abbastanza del team creativo. La faida con Baron Corbin gli pesò molto. Aveva raggiunto il limite. Allora decise di non tornare più come la stessa persona. Fece la stessa mossa di Lesnar. Nel frattempo Vince mi tolse l’incarico di direttore esecutivo. Nel mio contratto però c’erano varie opzioni: continuare con Brock Lesnar o affiancarmi a Roman Reigns o a Ronda Rousey. Ronda stava per avere un bambino e quindi rimase Roman da scegliere. Vince a metà agosto mi chiamò. Pensavo di tornare al tavolo di commento e invece disse che mi avrebbe messo con qualcuno. Lui si immaginava già Roman al mio fianco”
A confermare la versione è proprio il Big Guy, Intervistato da Marc Raimondi di ESPN.
Roman Reigns ha svelato di aver pensato di non tornare in WWE prima di intraprendere la nuova direzione creativa con Paul Heyman. Il progetto del Tribal Chief richiedeva alcune particolarità alle quali non avrebbe mai rinunciato.
Davanti al rischio di non vedere più il suo wrestler di punta sulle scene, Vince McMahon non ebbe altra scelta che acconsentire alle loro richieste: “Reigns e Heyman hanno detto che non sarebbero tornati in WWE se Vince McMahon non avesse dato loro il permesso di portare il nuovo personaggio in scena senza copione”
Heyman ha ribadito anche in altre interviste che ciò che vediamo nello sviluppo narrativo di Reigns è nella precisa volontà che le cose vadano in un certo modo.
“L’ho sempre osservato ed ho sempre pensato, non con queste parole, ma tipo “questo è il Tribal Chief.”. E non si tratta solo di un ruolo che si ha sull’isola Polinesiana o nella famiglia Samoana.......
L’idea era che la tribù fosse composta dal WWE Universe e che lui fosse il Tribal Chief dell’intera WWE. Non dell’isola Samoana. Lui è il Tribal Chief della WWE ed agisce dalla sua Island of Relevancy. È un fatto divertente perché per poco non scartavamo l’idea della Island of Relevancy. Per poco non andavamo con la Championship Island. In qualche modo abbiamo realizzato che quello sarebbe stato un limite sullo sviluppo lungo del personaggio, perché se non si tratta del titolo allora perché siamo sulla Championship Island.”
E questo si è tradotto con le vittorie su praticamente chiunque, con la lunghezza del titolo nelle sue mani da ormai tre anni, praticamente, con i quasi 8 main event di Wrestlemania, contro chi ancora non si sa, e con la consapevolezza di dirigere lui la baracca e che gli altri non possono che riconoserglielo (tant è che è stato fatto a livello narrativo un altro titolo del mondo raccontato come minore rispetto a quello posseduto da Anoa'i).
a Tral proposito Paul Heyman racconta:
“Questo è semplicemente Roman. Si fissa su certe cose. La storia del “Acknowledge Me” è una di queste cose. Stavamo cercando di capire, sapete, cosa vuole davvero? La sua prima storyline da campione era con suo cugino, Jey…allora Roman disse “Beh, sai cosa voglio davvero da Jey? Non voglio il suo amore, lo ho già. Non voglio la sua ammirazione. Non voglio nemmeno la sua obbedienza. Me la prenderò da lui. Sai di cosa ho bisogno? Sono il Head of The Table. Sono il Tribal Chief. Ho bisogno che mi riconosca.” Il momento nel quale l’ha detto, abbiamo tutti avuto i brividi perché sapevano che era una cosa più grande di tutto il resto. Questa è la sua dichiarazione, questa è la definizione del suo personaggio. Che cosa vuole il personaggio? Che cosa vuole il Tribal Chief? Che cosa cerca il Head of The Table? Riconoscimento. È emozionante.....Lui guida la famiglia. Ha bisogno che tu lo riconosca. Per favore riconoscimi. Non sono qui per il tuo amore. Non sono qui per la tua affermazione. Non sono qui per far sì che tu gridi il mio nome. Ho solo bisogno che tu mi riconosca. È incredibile. Dà al pubblico il potere di reagire come meglio crede......Le reazioni sono sempre fantastiche perché dà al pubblico il potere di essere reale. Dà al pubblico il potere di essere loro stessi. Dà al pubblico il potere di trasformarsi in Tribal Chief e di fare o dire ciò che vogliono, ed il più potente performer nell’industria in decadi, vi sta chiedendo, vi sta implorando, di continuare a farlo.”
In una intervista nel 2021 su People, Roman ha parlato di come ci si sente bene ad assumere questo nuovo personaggio in WWE. Reigns ha anche parlato di come ci sia un’incorporazione di elementi della sua vita reale, tra cui la pressione che deriva dall’essere il volto dell’azienda, la mentalità che si deve possedere per assumersi così tante responsabilità e allo stesso tempo mostrare emozioni:
”Ci si sente bene. C’è molta verità in ciò che mettiamo nel personaggio del Tribal Chief, il peso della corona, essere il volto dell’azienda. Penso che tutti vorrebbero essere Superman, avere un po’ di quelle qualità, mostrare anche le emozioni, la mentalità che ne deriva e il modo in cui può influenzare un uomo. Le persone si connettono a questo, capiscono la lotta, capiscono queste diverse battaglie, queste battaglie emotive che il mio personaggio mette in mostra su base settimanale.”
Sempre Heyman:
“Roman Reigns è un essere umano affascinante e intelligente. Brillante. A parte la falsa umiltà, dietro le quinte, io faccio il consigliere per Roman Reigns,per quell’essere umano. 100%. Ma imparo tanto da lui, ogni giorno, tanto quanto lui imparerà mai da me. Lui è lungimirante, devo stare al passo con lui. Sono sfidato ogni giorno a tenere il passo con l’approccio progressista che lui ha nei confronti del nostro settore. Ha guardato alla WWE pandemica con un pubblico digitale in un modo che nessun altro ha fatto”.
Il veterano dell’industria ha dichiarato che mentre altri vedevano la mancanza di un pubblico dal vivo come una limitazione, Reigns l’ha usata come un’opportunità per provare cose nuove:
“Quando non c’è pubblico, puoi sussurrare e puoi iniziare a fare scene da film. Possiamo dare un tocco di raffinatezza a questo prodotto. Possiamo migliorare il prodotto. Possiamo elevare il prodotto. Possiamo migliorare la recitazione di questo prodotto. Possiamo fare delle scene invece che degli angle. Possiamo letteralmente attirare un pubblico, la folla, per vedere il prossimo capitolo della storia, e non deve nemmeno più essere un match”.
Vuoi come non vuoi, la narrazione sul personaggio di Roman Reigns ha un ampio respiro narrativo, che si traduce in scena anche con il fatto che è un'attrazione talmente grande da dover essere concessa con il contagocce; come il boss finale di un videogioco, che non si incontra durante i quadri mediani, ma solo alla fine.
Ed oggi, Roman Reigns, in WWE, incarna quel boss finale: per chi non si sa ancora.. ma lo è.
We have to “aknowledge him” that
“I am not a Good Guy, i am not a Bad Guy.. i' am THE GUY”. Il Tribal Chief si può dire che on screen sia nato qui. Già ad Nxt nel 2012, in poco tempo si era definito “la cosa più preziosa della federazione”.
In una intervista con Brian Fritz sull'Orlando Sentinel del 2016, ebbe a rispondere; Quando ero giocatore di Football Americano, nelle trasferte andavo per zittire il pubblico di casa e fargli sapere che sono io l'uomo da battere: Resterò qui per tanto tempo
Il 3 Aprile 2017, dinanzi ad un pubblico inneggiante a Taker, nonostante la sconfitta, Roman Reigns, che lo aveva battuto a Wrestlemania il giorno prima (la seconda sconfitta assoluta di Taker e, di fatto, il vero passaggio di testimone) pronunciò queste parole
“This is my Yard now” (ovvero che la WWE era il suo giardino, il suo territorio, la sua strada).
Spavaldo, sicuro di sé, consapevole di essere predestinato. Il pubblico non approva? Lui bypassa, calpesta, non guarda: va dritto per la sua strada
Il 22 Ottobre 2018, però, Joseph Anoa'i deve fermarsi: deve combattere qualcosa più fastidioso dei fischi, della disapprovazione della Crowd che lo vede come un raccomandato senza talento, mediocre: la leucemia. Ma anche qui, senza tanti fronzoli, dinanzi al pubblico, lo dichiara apertamente
“it didn't matter if you cheered me, it didnt matter if you boo'd me, you always reacted to me and that's it the most important thing"
A posteriori, niente di diverso dal “i am the Guy”, dal “this is my yard” e dalla futura ed attuale catch phrase “Aknowledge me”. “Riconoscetemi”
5 mesi e la Leucemia è in regressione, il Big Guy torna, rivuole il suo posto, ma arriva la pandemia e la paura ritorna. Non vuole rischiare. Si sente troppo importante.
Intanto Drew batte Lesnar a Wrestlemania, Lesnar “si ritira”, Paul Heyman è senza il suo uomo e si guarda intorno. Ed è proprio Heyman a spiegare poi perchè nel suo ritorno post pandemico, Reigns rientra per diventare Tribal Chief.
“Bene, il mondo è cambiato. Nel 2019 ero diventato direttore esecutivo di Raw e nel frattempo ero ancora davanti alla telecamera con Brock mentre ci stavamo dirigendo verso WrestleMania. Il numero non lo ricordo, anche se dovrei dato che è stata l’unica senza pubblico. La pandemia ci aveva colpito. Senza la possibilità di organizzare degli eventi dal vivo, senza l’Arabia Saudita e tanti altri affari, non aveva senso tenere Brock in un’arena vuota. Nel bel mezzo della pandemia il suo contratto era scaduto, non glielo rinnovammo e Brock decise di tornare nel Saskatchewan. Io però ero ancora direttore esecutivo. Roman Reigns si era preso una pausa per via delle sue condizioni di salute. Decise di non rischiare con la pandemia. Roman tra l’altro ne aveva abbastanza del team creativo. La faida con Baron Corbin gli pesò molto. Aveva raggiunto il limite. Allora decise di non tornare più come la stessa persona. Fece la stessa mossa di Lesnar. Nel frattempo Vince mi tolse l’incarico di direttore esecutivo. Nel mio contratto però c’erano varie opzioni: continuare con Brock Lesnar o affiancarmi a Roman Reigns o a Ronda Rousey. Ronda stava per avere un bambino e quindi rimase Roman da scegliere. Vince a metà agosto mi chiamò. Pensavo di tornare al tavolo di commento e invece disse che mi avrebbe messo con qualcuno. Lui si immaginava già Roman al mio fianco”
A confermare la versione è proprio il Big Guy, Intervistato da Marc Raimondi di ESPN.
Roman Reigns ha svelato di aver pensato di non tornare in WWE prima di intraprendere la nuova direzione creativa con Paul Heyman. Il progetto del Tribal Chief richiedeva alcune particolarità alle quali non avrebbe mai rinunciato.
Davanti al rischio di non vedere più il suo wrestler di punta sulle scene, Vince McMahon non ebbe altra scelta che acconsentire alle loro richieste: “Reigns e Heyman hanno detto che non sarebbero tornati in WWE se Vince McMahon non avesse dato loro il permesso di portare il nuovo personaggio in scena senza copione”
Heyman ha ribadito anche in altre interviste che ciò che vediamo nello sviluppo narrativo di Reigns è nella precisa volontà che le cose vadano in un certo modo.
“L’ho sempre osservato ed ho sempre pensato, non con queste parole, ma tipo “questo è il Tribal Chief.”. E non si tratta solo di un ruolo che si ha sull’isola Polinesiana o nella famiglia Samoana.......
L’idea era che la tribù fosse composta dal WWE Universe e che lui fosse il Tribal Chief dell’intera WWE. Non dell’isola Samoana. Lui è il Tribal Chief della WWE ed agisce dalla sua Island of Relevancy. È un fatto divertente perché per poco non scartavamo l’idea della Island of Relevancy. Per poco non andavamo con la Championship Island. In qualche modo abbiamo realizzato che quello sarebbe stato un limite sullo sviluppo lungo del personaggio, perché se non si tratta del titolo allora perché siamo sulla Championship Island.”
E questo si è tradotto con le vittorie su praticamente chiunque, con la lunghezza del titolo nelle sue mani da ormai tre anni, praticamente, con i quasi 8 main event di Wrestlemania, contro chi ancora non si sa, e con la consapevolezza di dirigere lui la baracca e che gli altri non possono che riconoserglielo (tant è che è stato fatto a livello narrativo un altro titolo del mondo raccontato come minore rispetto a quello posseduto da Anoa'i).
a Tral proposito Paul Heyman racconta:
“Questo è semplicemente Roman. Si fissa su certe cose. La storia del “Acknowledge Me” è una di queste cose. Stavamo cercando di capire, sapete, cosa vuole davvero? La sua prima storyline da campione era con suo cugino, Jey…allora Roman disse “Beh, sai cosa voglio davvero da Jey? Non voglio il suo amore, lo ho già. Non voglio la sua ammirazione. Non voglio nemmeno la sua obbedienza. Me la prenderò da lui. Sai di cosa ho bisogno? Sono il Head of The Table. Sono il Tribal Chief. Ho bisogno che mi riconosca.” Il momento nel quale l’ha detto, abbiamo tutti avuto i brividi perché sapevano che era una cosa più grande di tutto il resto. Questa è la sua dichiarazione, questa è la definizione del suo personaggio. Che cosa vuole il personaggio? Che cosa vuole il Tribal Chief? Che cosa cerca il Head of The Table? Riconoscimento. È emozionante.....Lui guida la famiglia. Ha bisogno che tu lo riconosca. Per favore riconoscimi. Non sono qui per il tuo amore. Non sono qui per la tua affermazione. Non sono qui per far sì che tu gridi il mio nome. Ho solo bisogno che tu mi riconosca. È incredibile. Dà al pubblico il potere di reagire come meglio crede......Le reazioni sono sempre fantastiche perché dà al pubblico il potere di essere reale. Dà al pubblico il potere di essere loro stessi. Dà al pubblico il potere di trasformarsi in Tribal Chief e di fare o dire ciò che vogliono, ed il più potente performer nell’industria in decadi, vi sta chiedendo, vi sta implorando, di continuare a farlo.”
In una intervista nel 2021 su People, Roman ha parlato di come ci si sente bene ad assumere questo nuovo personaggio in WWE. Reigns ha anche parlato di come ci sia un’incorporazione di elementi della sua vita reale, tra cui la pressione che deriva dall’essere il volto dell’azienda, la mentalità che si deve possedere per assumersi così tante responsabilità e allo stesso tempo mostrare emozioni:
”Ci si sente bene. C’è molta verità in ciò che mettiamo nel personaggio del Tribal Chief, il peso della corona, essere il volto dell’azienda. Penso che tutti vorrebbero essere Superman, avere un po’ di quelle qualità, mostrare anche le emozioni, la mentalità che ne deriva e il modo in cui può influenzare un uomo. Le persone si connettono a questo, capiscono la lotta, capiscono queste diverse battaglie, queste battaglie emotive che il mio personaggio mette in mostra su base settimanale.”
Sempre Heyman:
“Roman Reigns è un essere umano affascinante e intelligente. Brillante. A parte la falsa umiltà, dietro le quinte, io faccio il consigliere per Roman Reigns,per quell’essere umano. 100%. Ma imparo tanto da lui, ogni giorno, tanto quanto lui imparerà mai da me. Lui è lungimirante, devo stare al passo con lui. Sono sfidato ogni giorno a tenere il passo con l’approccio progressista che lui ha nei confronti del nostro settore. Ha guardato alla WWE pandemica con un pubblico digitale in un modo che nessun altro ha fatto”.
Il veterano dell’industria ha dichiarato che mentre altri vedevano la mancanza di un pubblico dal vivo come una limitazione, Reigns l’ha usata come un’opportunità per provare cose nuove:
“Quando non c’è pubblico, puoi sussurrare e puoi iniziare a fare scene da film. Possiamo dare un tocco di raffinatezza a questo prodotto. Possiamo migliorare il prodotto. Possiamo elevare il prodotto. Possiamo migliorare la recitazione di questo prodotto. Possiamo fare delle scene invece che degli angle. Possiamo letteralmente attirare un pubblico, la folla, per vedere il prossimo capitolo della storia, e non deve nemmeno più essere un match”.
Vuoi come non vuoi, la narrazione sul personaggio di Roman Reigns ha un ampio respiro narrativo, che si traduce in scena anche con il fatto che è un'attrazione talmente grande da dover essere concessa con il contagocce; come il boss finale di un videogioco, che non si incontra durante i quadri mediani, ma solo alla fine.
Ed oggi, Roman Reigns, in WWE, incarna quel boss finale: per chi non si sa ancora.. ma lo è.
We have to “aknowledge him” that


