Depeche boy ha scritto: ↑10/10/2023, 12:13
L’Ucraina fornì all'Armata Rossa, durante la seconda guerra mondiale, circa sette milioni di militari di cui oltre 200 tra generali e ammiragli, tra i quali sette furono comandanti di armate, ma non devono essere soltanto i numeri a rendere conto del contributo ucraino alla lotta al nazifascismo, bensì anche la grande qualità dei combattenti.
Basti pensare che delle oltre 11.600 persone – uomini e donne - appartenenti a 60 diverse nazionalità del mondo (non solo sovietici) che ricevettero l'onorificenza di Eroe dell'Unione Sovietica per meriti militari conseguiti durante la lotta contro la Germania nazista e i suoi alleati fascisti ben 2.072 erano di nazionalità ucraina, che pone tale nazione al secondo posto per tale massima onorificenza dopo i russi (8.182) e ben prima dei bielorussi, (311), dei tartari (161), degli ebrei (108) e di numerosi altre popolazioni. Importanti figure di militari ucraini che ricevettero il titolo di eroe dell'Unione Sovietica per meriti conseguiti durante la grande guerra patriottica contro il nazifascismo furono il maresciallo dell'Unione Sovietica Semën Konstantinovič Timošenko (1895-1970) che che si distinse combattendo con valore nel 1941 e nel 1942 in Ucraina e successivamente su altri fronti, i fratelli Dmitry Borisovich Glinka (1917-1979) e Boris Borisovich Glinka (1914-1967) che si distinsero nell'aeronautica sovietica, Ivan Grigoryevich Drachenko (1922-1994) che compì anch'egli atti eroici nell'aeronautica, Pavel Khristoforovich Dubinda (1914-1992) che, come marinaio sovietico, si distinse durante la difesa di Sebastopoli, e Ivan Nikitovich Kozhedub (1920-1991), il più grande pilota di caccia dell'aeronautica sovietica di tutta la seconda guerra mondiale. Così come era ucraino il tenente Oleksiy Prokopovych Berest (1921-1970), uno dei tre militari sovietici (gli altri erano un russo e un georgiano) ai quali, grazie all'eroismo dimostrato durante la battaglia di Berlino, fu concesso l'alto onore di issare la Bandiera della Vittoria sul Reichstag il 30 aprile 1945.
Questi sono soltanto i militari ucraini più noti distintisi durante la seconda guerra mondiale, ma tantissimi altri si potrebbero citare.
Il tributo di sangue offerto dalla nazione ucraina all'Armata Rossa nella lotta contro il nazifascismo fu smisurato, con oltre 4 milioni di soldati ucraini che persero la vita non soltanto nei combattimenti, ma anche nei campi di concentramento nazisti: per fare un confronto, l Ucraina perdette più militari di quanti non ne perdettero la Gran Bretagna con il suo impero coloniale, la Francia con il suo impero coloniale, gli Stati Uniti e il Canada messi insieme.
Anche l’industria Ucraina diede un contributo fondamentale all'URSS di Stalin nella grande guerra patriottica contro il nazifascismo: si citi a titolo di esempio soltanto il carro armato sovietico T-34, fondamentale per la vittoria sovietica, che fu progettato dalla fabbrica di trattori di Kharkiv e lì iniziò a essere prodotto un anno e mezzo prima dello scoppio delle ostilità.
PARLARE DI NAZISMO UCRAINO CON QUESTI PRECEDENTI STORICI È UN INSULTO, IL.PIU' INFAME.
Quando dai per giusto il concetto di "denazificazione" che sarebbe alla base dell'invasione russa ti ricordo che tra Azov e altre sigle che lottano per l'Ucraina non si raggiunge nemmeno i 15.000 combattenti sotto sigle naziste mentre la sola Wagner ne ha molti di più, circa 80.000.
Quindi che facciamo, andiamo noi a denazificare la Russia?
Senti a me, taci che fai miglior figura buffone.