Ho ricordato il gioco di parole del thread sui jobber, era il periodo dei titoli che giocavano con la canzoni come "Le migliori fancam messicane della nostra vita" e "Siamo donne, oltre alle joshi c'è di più".
È pure in tema dato che la canzone di Riccardo Fogli vinse Sanremo nell'81.
"Storie che non fanno rumore
Come una stanza chiusa a chiave
Storie che non hanno futuro
Come un piccolo punto su un grande muro
Dove scriverci un rigo
A un push che non c'è più"
Il titolo è fatto. Il Format, pensato nel 2005 o giù di lì, prevedeva la pubblicazione di due schede di jobber alla settimana, tant'è che le ho numerate e pure divise in stagioni (le prime due coi nomi più starpowerosi e le storie più cicciose, la terza coi nomi dell'era pre-televisiva, la quarta con i nomi degli ultimi anni, dalla quinta in poi col resto, sempre con qualcosa a tema), ma di schede complete ne ho scritte veramente poche.
Prevedevo anche di scrivere qualcosa a tema, tipo sulle losing streak, sui midcarder passati a questo status, o magari rievocando angle in cui i jobber ebbero un qualche ruolo. Ovviamente non ho fatto neanche quello

Intendiamoci, i jobbers sono argomento di nicchia già sui forum americani, e al di fuori di essi ha anche poco senso parlarne, dato che mancano i quarantenni cresciuti a squash match che possono aiutare a contestualizzare molte cose.
Ma tant'è, io sulle nicchie e le stranicchie ci campo forumisticamente, tra mask match guatemaltechi e indies di Singapore.
Comunque vabbe', pensavo semplicemente di blobbare tutto, articoli miei, interviste, news, tutto quello che esce.
Gli articoli, essendo opera dell'Horace del 2011, sono scritti da chi prende il wrestling sul serio, e quindi oggi li trovo quasi tutti una palla tremenda

In particolare ricordo la chiosa della scheda di Chris Sullivan, che era un tentativo di emulare la narrazione mainstream da pomeriggio di Rai 1 che oggi non ripeterei mai

Comunque introduzione finita, passiamo ad approfondire qualcosa già accennato nel thread Ultimo Show Visto riguardo uno show NWA del 1987.
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Slam Wrestling qualche settimana fa ha pubblicato un'intervista a Joel Deaton, jobber storico della JCP per la tv NWA.
Interviste ai jobber ne escono molte, spesso sono simili, si fa la differenza tra backstage WWF e WCW (generalmente a favore di Stamford), si racconta di qualche amicizia nata con gente di status diverso, si recrimina per push promessi e mai arrivati, si raccontano aneddoti sui wrestlers più famosi (generalmente concordano tutti che Hulk Hogan sia una persona squisita).
Qui invece Deaton si sofferma poco sulla sua carriera in America, accennando brevemente alla gimmick di Thunderfoot (che ebbe poca fortuna, tant'è che poi i Thunderfoot divennero tra i tanti jobber mascherati dell'NWA come i Cruel Connection o Agent Steel) ed elencando i molti nomi famosi con cui ha condiviso il ring.
Si sofferma moltissimo invece sulla sua carriera nella All Japan a cavallo tra gli 80s e i 90s, focalizzandosi sulla stima che Baba aveva per lui, e su come negli show giapponesi si poteva mettete in mostra qualcosa di interessante anche nel lowcarding.
Ora, l'Horace del 2021 chiamerebbe in causa il più grande esperto dell'AJPW del Web Italiano, vale a dire Ankie, l'Horace del 2011 lascia cadere la cosa lì, fidandosi dei giudizi delle leggende dei jappominkia che hanno sempre parlato in maniera orenda delle parti basse e medie delle card di Baba.
Comunque puppatevi l'intervista
https://www.google.com/amp/s/slamwrestl ... y-off/amp/
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Passiamo inveve ai Mulkeys. Se Saimas non conosceva la loro storia probabilmente anche molti altri non l'avranno mai sentita.
Su di loro di materiale ce n'è in abbondanza, dato che sono celebrati tra i jobber più conosciuti della Storia. Perché?
Randy e Bill sono due fratelli con fisici che farebbero fatica a non farsi trascinare da un aquilone, ma hanno una grande passione per il wrestling, che li porta a lavorare prima tra la ring crew, e poi addirittura come lottatori.
Non hanno praticamente offensiva, ma sono delle bump machine veramente notevoli, tant'è che pare che i lottatori nel backstage facessero a gara per andare contro di loro, perché li facevano sembrare fortissimi.
In particolare i Road Warriors li apprezzavano così tanto da condividere con loro parte della paga dei tapings.
Cosa succede? Jim Cornette, quest'uomo qui

Non si aspettava che la frase avrebbe incredibilmente colpito l'immaginario degli spettatori, abituati a vedere i Mulkeys sul loro schermo tanto quanto le grandi star e quindi affezionati, e già ai tapings successivi in molti si presentarono con cartelli per la coppia di smilzi fratelli e cominciarono a tifarli (pure senza internet e Meltzer Colo'. I Mulkeys sono un affronto a WOW

La follia continuò, e allora decisero di imbastirci qualcosa. Crearono la losing streak fittizia che sarebbe arrivata fino alle 180 sconfitte di fila (probabile che il numero reale non fosse poi così lontano), e continuarono così ad aver acceso un focus su di loro.
Poi hyparono un nuovo tag team, i Gladiators, che avrebbero esordito nei preliminari della seconda Crockett Cup.
Stando a un articolo di bleacherreport che poi vi linko, fecero molto battage su 'sta nuova coppia, lasciando credere che ci puntassero davvero.
E invece accade l'incredibile, i Mulkeys, grazie a uno sgambetto involontario, si aggiudicano il match contro gli esordienti Gladiators in pochi istanti, mandando in delirio il pubblico in studio.
Il push durerà niente, dato che perderanno nel turno successivo del Torneo, ma la Mulkeymania era una cosa vera.
Cornette racconta in un paio di podcast di come venne creato un merchandise che andava a ruba (tra i commenti su youtube c'è chi conferma di aver comprato la loro t-shirt), ma soprattutto di una difesa titolata dei Midnight Express contro di loro (ad Anderson, South Carolina, sul finire dell'87), in cui la maggioranza dei biglietti venduti era dovuta ai Mulkeys.
Tanto che il buon Jim racconta che lui e i suoi assistiti lasciarono di corsa l'arena subito dopo il pin vincente, per evitare di essere linciati dalla folla

Cornette sottolineava pure come i Mulkeys non avevano più fiato, in quanto non avevano mai combattuto un match di 20 minuti in vita loro

Cosa accadde loro? Sempre Cornette parla di problemi moooooolto personali di Randy che li fermarono per anni, dopo aver pure comparsato in WWF (dove Randy era diventato Tony, metti caso lo confondessero con Macho Man

Da qualche lustro ricompaiono nelle indies del sud-est rievocando spesso l'angle dei Gladiators (uno dei due era George South, ancora molto attivo nella zona come wrestler e promoter).
Fonti
L'articolo di bleacherreport "Why The Mulkey Brothers Are The Greatest Jobbers Of All Time
https://www.google.com/amp/s/syndicatio ... e.amp.html
In realtà la contestualizzazione dei jobbers è molto sciatta, ma racconta i giorni precedenti alla vittoria dei Mulkeys
Intervista a Bill da parte del Post and Courier
https://www.postandcourier.com/sports/m ... 3bc82.html
http://culturecrossfire.com/wrestling/r ... lkeymania/
https://www.google.com/amp/s/ringthedam ... thers/amp/
Tutti gli articoli sottolineano che i Mulkeys non hanno avuto altre vittorie, in realtà in quel periodo, secondo cagematch e wrestlingdata, ottennero qualche pin in show non televisivi.
I Mulkeys da vecchi con Cornette
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Chiudo sempre con Cornette che cita il suo Monte Rushmore dei jobbers: George South, Mike Jackson, i Mulkeys e Barry Horowitz. Aggiunge poi Frankie Williams e Jake "The Milkman" Milliman (il mio preferito).
Notevole che i primi due fecero brevemente parlare lo scorso anno, South partecipando alla "nuova" NWA di Billy Corgan (purtroppo non c'è più il match sul loro canale), e Mike Jackson con il match contro Johnny Swinger ad Impact.
Così come li presentai brevemente:
Emperador Horace ha scritto: ↑21/04/2020, 16:12 Una volta l'ho visto battibeccare col pubblico per 27 minuti prima di iniziare un match, o meglio, la cassetta andava avanti scorrendo le immagini per 27 minuti (compreso un cambio della stessa nella videocamera).
Un gigante delle indies old school del sud-est, (difatti compare pure a Wrestlecade), pure promoter, trainer (Tessa Blanchard e Cedric Alexander sono stati suoi allievi) e Ministro di Dio.
Un pezzo di storia della NWA e affini, in quanti possono vantarsi di aver jobbato sia ai Mulkeys che ai Ding Dongs? Ric Flair? Seee, glie piacerebbe.
Su South tornerò spessissimo, ci sono quintali di materiale su di lui, e non è uno che si fa pregare per raccontare aneddoti.Emperador Horace ha scritto: ↑21/04/2020, 15:38 Mike Jackson è uno dei mitologici jobber della UWF di Bill Watts/Mid-South Wrestling, generalmente noto per essere il perenne Alabama Junior Heavyweight Champion, titolo che, da come lo descrivono i contemporanei della compagnia, sembrava avesse un valore di inside joke anziché essere un vero tentativo di presentarlo come uno sfidante serio.
I jobber della UWF sono nicchia della stranicchia di quei pochi che ricordano chi fosse Bill Watts, in più Jackson è anche uno di quelli di cui si trova meno documentazione (a differenza di, che ne so, Mike Boyette o Gustavo Mendoza).
Che colpaccio per Impact, ci saranno almeno altre sette persone al mondo sconvolte tanto quanto me.
Nell'intervento Jimbo spiega pure brevemente perché i jobbers venivano chiamati carpenters tra gli addetti ai lavori (jobber è considerato offensivo da alcuni di loro. È "celebre" un video di Barry Horowitz che lo spiega).
Adesso mi fermo che ho parlato più di wrestling in questo post che in tutto il 2019