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03/04/2020 TJPW 10 vs. 10 - Red And White Winning Match;
Team White vs Team Red
Questa, per ora, è la sorpresa del 2020. Dieci contro dieci ad eliminazione, a mo’ di gauntlet match (ovvero incontri singoli in cui, avvenuta la vittoria, entra un nuovo membro dell’altro team), ma senza i difetti che rendono la stipulazione appena menzionata la più stupida di tutte.
L’uso dei team toglie l’assenza totale di equità insita nel gauntlet, perchè comunque ogni lottatrice può portare acqua al mulino del suo team cercando di vincere più sfide possibili, senza la necessità di sconfiggere mille avversari. Inoltre l’eliminazione al conto di due rende più plausibili le durate ridotte delle fall (sarebbe poco credibile vedere lottatrici che di solito resistono 10/15/20 minuti subire un conto di tre dopo due minuti). Infine per rendere il tutto più movimentato c’è il time limit di cinque minuti per ogni sfida e, in caso di raggiungimento, c’è la doppia eliminazione.
Sbrigata la pratica regole, passiamo all’incontro. È lunghissimo, giustamente visto l’alto numero di minimatch, ma scorre che è un piacere, perchè si alternano sul ring volti sempre nuovi, personaggi sempre diversi, con peculiarità uniche. La gestione del crescendo è gestita alla perfezione, con l’inizio più spensierato e leggero e la parte finale molto più epica e sentita. Anche le eliminazioni sono fatte alla perfezione, con un sostanziale equilibrio rotto solo dal talento e dal dominio di una particolare lottatrice. Ciò ha poi causato una folle rincorsa del team in svantaggio per riequilibrare la situazione.
Il tutto è incertissimo, ogni minincontro può chiudersi in ogni momento, ci sono un’infinità di false finish e delle trovate eccellenti. Davvero un gran modo per passare due orette di joshi.
Ve lo straconsiglio.
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25/09/1987 NWA World Championship Wrestling;
Ronnie Garvin vs Ric Flair
Una delle serie più apprezzate e per qualche motivo dimenticate degli anni ottanta riguarda Ric Flair e Ronnie Garvin. Questo è uno Steel Cage Match per il titolo massimo di Flair, disputatosi a Detroit, che va ad anticipare sia nell’accoppiamento che nella stipulazione il main event di Starrcade dello stesso anno.
Un incontro lungo, intenso, in cui coniugano perfettamente un gran dinamismo e una super intensità, aiutata dal “vintage bladejob” sulla parte finale. È interessante vedere come tutte le transizioni, anche le più spettacolari, siano comunque finalizzate al danno dell’avversario, che sia una sottomissione, uno scambio di ceffoni o l’impatto con la struttura in acciaio. In tutto ciò, Garvin aggiunge un paio di spot molto spettacolari.
Ho inoltre apprezzato come non abbiano quasi mai provato a uscire dalla struttura, preferendo una declinazione volta allo sconfiggere l’avversario più che allo scappare. Una gran bella prova di una serie di cui si parla troppo poco.