Parliamo del calcio Italiano

Il luogo di dibattito sugli eventi calcistici... Serie A, Champions League, campionati esteri e tutte le altre competizioni. Se volete dire la vostra sullo sport più famoso in Italia... questo è il luogo giusto!
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Mystogan
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Parliamo del calcio Italiano

Messaggio da Mystogan »

Topic a parte, che un po' lo faccio per stare in-character, ma un po' anche per parlare seriamente.

E' il momento di sederci tutt'assieme e ammettere quanto sono impresentabili gli allenatori Italiani che allenando le nostre squadre di vertice, hanno le maggiori responsabilità nell'insegnare a giocare a calcio.

Perché senza bisogno di riaprire la polemica, é impensabile che Allegri sia il miglior allenatore del campionato, con tutti i lati positivi che gli possiamo trovare, un allenatore che prepara tre partite l'anno tutte in Primavera non può essere il nostro miglior allenatore.
L'allenatore migliore del paese dovrebbe essere quello che detta le linee guida, Allegri non ha nulla da dettare visto che non ha una sua idea di calcio fissa (che non sia l'annullamento del gioco stesso) e da il meglio di sé nel preparare le singole partite.
E abbiamo visto i risultati nell'avere Allegri come linea guida, un listone di allenatori intercambiabili che di calcio non sa nulla che ancora si fanno beffare dai Mazzarri, Iachini e Ballardini di 'sto paese. Che a me stanno sui coglioni, ma come fai a parlare male di Iachini quando ti dimostra che dopo di lui nel calcio Italiano non c'é stato nulla?
Allegri può essere il nostro Mourinho, la nostra alternativa un po' bizzarra e con l'accento Toscano la cui esistenza serve a dimostrare che a calcio non vince chi gioca meglio in generale, ma chi gioca meglio dell'avversario che ha davanti. Ma il nostro Guardiola chi é?

Spalletti a 60 anni non ha accumulato la minima esperienza, é arrivato al capolinea della sua carriera col curriculum ancora pressoché vuoto, e non parlo di trofei, parlo di grandi partite, a sessant'anni non si é mai giocato niente, e si vede da come ancora si caga addosso quando la pressione sale un minimo.
Inzaghi é uno Spalletti di quarant'anni, più cagasotto e con meno idee, il che é tutto dire. E' un allenatore che sa già di vecchio dopo due o tre anni di carriera, gli vedo i capelli bianchi (e l'esonero) come Pioli alla prima esperienza nel calcio vero, se mai gli capiterà l'occasione.
Di Francesco é una Merda. Punto. Fuori dal cazzo lui e la Roma, si spera escano subito, anzi, non spero niente, HO LA CERTEZZA che usciranno al prossimo turno con chiunque.
Gattuso é ridicolo come allenatore del Milan. Gasperini a Bergamo a lavorare coi Toloi e Gattuso in Europa col Milan é un mistero tutto Italiano.

L'unico allenatore presentabile é Ancelotti che é comunque un uomo di sessant'anni che non ha più nulla da insegnare, dov'é la nostra scuola? Chi sono gli allenatori che ci insegnano a giocare a calcio?
Sarri che abbiamo trattato come un alieno perché voleva giocare come in Europa gioca chiunque?
Gasperini che non é da grande club perché l'ha detto Moratti (AHAHAHAH)?
De Zerbi a cui anziché aggrapparci per sperare in una ripresa del nostro calcio, continuiamo a guardare con diffidenza godendo pure delle sue sconfitte?
Sembrano tutti dei matti che fanno robe strane quando in realtà sono tra i pochi che provano a legittimare il loro nome di Allenatore per l'appunto Allenando le squadre che hanno in mano.

Oh, CI VOLEVA MANCINI IN NAZIONALE PER FAR CAPIRE CHE PER VINCERE PARTITE DI CALCIO NEL 2018 BISOGNA GIOCARE COME GIOCANO TUTTI NEL 2018. MANCINI!! Quello che tre anni fa voleva Felipe Melo e Kondogbia per dominare il campionato.

Guardiola, Klopp, Pochettino, Sarri, Emery, Mourinho contro Allegri, Ancelotti, Spalletti, Di Francesco, Inzaghi, Gattuso.
Chissà come mai gli Inglesi sono tutti qualificati e gli Italiani metà sono fuori.
Fino a due tre anni fa gli Inglesi erano il campionato più ridicolo d'Europa (tanto che Ranieri ha insegnato calcio giocando in contropiede), adesso ci hanno superato e la forbice si allargherà sempre più, Pochettino ed Emery non saranno sempre giovani di quarantasei anni, Guardiola lì non viene visto come un matto che fa robe strane, ma come un maestro da cui imparare.
Questa é la differenza col calcio Inglese (ed Europeo in generale), non i soldi, ma la voglia di fare.



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Sacopus
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Re: Parliamo del calcio Italiano

Messaggio da Sacopus »

Il problema trova le proprie radici non solo nella becera cultura sportiva italiana , ma anche nel modo in cui determinate idee e riflessioni vengano proposte a livello mediatico.

Aldilà di chi prova ad andare oltre ad un approccio superficiale e caciarone , magari studiando , cercandosi materiale specializzato , approfondendo come può , le opinioni della maggior parte di chi segue il calcio sono influenzate dai messaggi che vengono spacciati come verità assolute , indipendentemente dalla fonte.

Lo dico? Allegri per me non è un grande allenatore , ma non lo considero nemmeno buono , non credo abbia nulla da insegnare a nessuno. Dalla sua ha solo ed esclusivamente risultati che , dalla posizione privilegiata in cui si trova , non valgono mai , per me , come quello che ha fatto Maurizio Sarri , lui sì un grande allenatore e un grande studioso di questo meraviglioso sport , eppure è considerato il miglior allenatore italiano perché è presentato come il migliore dai media , anche in virtù di un apparato filojuventino ai limiti del disgustoso (e giusto a Gobbiland possono negarlo , ma noi da bravi antigobbi non li ascoltiamo).

Perché è presentato come il migliore? Perché vince , punto.
Sarri? "Sì , grande gioco eh , ci è andato vicino , però che ha vinto?

Questo è il livello medio : si vede qui sul forum (te li sgamo subito quelli che la pensano così se vuoi , ma si dice il peccato e non il peccatore) , si vede nella vita , passami il termine , vera.

In un Paese dove la cultura sportiva non esiste , dove non c'è spazio per nulla che non sia la vittoria , dove sei legittimato se e quanto vinci e non per come lavori , per come alleni , per come innovi , per ciò che lasci (si potrebbero aprire pagine e pagine di discussione , volendo) come potrebbe essere diversa la tendenza?

Ma ciò che mi lascia più basito e mi fa incazzare da morire è la pretesa di chi non vuole ampliare i propri orizzonti e le proprie conoscenze screditando chi , magari , qualcosina di più da dirne ne ha. Dunque Mystogan diventa un intellettualoide , GGG uno che legge i numeretti , chris diventa uno stronzo e via dicendo. Tutto ciò che non si capisce , che non si conosce viene buttato nel calderone delle stronzate , come se capire cosa siano gli xG sia quasi un inutile vezzo estetico , perché in fondo dai , il calcio è uno sport semplice , vincono quelli forti.

Trovo che le analogie tra l'approccio allo sport e quello alla politica in questo Paese siano molto inquietanti : non esistono competenze , non esiste chi ne sa di più , esistono verità a cui si sceglie di credere , esistono "impressioni" e si cerca di trascinare ad un livello fangoso di mediocrità chi prova a mantenersi un po' più su degli altri.

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KanyeWest
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Re: Parliamo del calcio Italiano

Messaggio da KanyeWest »

Hai iniziato a fare campagna troppo tardi.

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Mystogan
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Re: Parliamo del calcio Italiano

Messaggio da Mystogan »

In realtà io recentemente ho rivalutato un po' Allegri, perché uno che fa 0-3 al Bernabeù non può essere un fesso, uno che ti mette in difficoltà il Bayern di Guardiola non può essere un fesso, il problema é che Allegri crede in un calcio tutto suo, crede in un calcio che una squadra diversa dalla Juve non potrebbe replicare mai, non é un modo per sminuirlo, ma Allegri affida veramente tutto ai singoli, lui sa di avere la squadra più forte e gioca quasi tutte le partite in modo tale da mettere la sua squadra in condizione di dimostrarsi più forte. Come? Annullando il gioco, annullando le occasioni. Perdonate l'uso degli xG, ma se nella stessa partita un tiro di Caputo dell'Empoli vale 0.10 xG e un tiro di Dybala vale 0.10 xG, chi dei due ha più possibilità di trasformare quella probabilità in un gol? Chi ha i piedi migliori, cioé Dybala. Questo é il calcio di Allegri, il dominio della gara tramite l'annullamento del gioco, così che emergano le individualità dei singoli. E' per questo che quando la Juve gioca una brutta gara e vince Allegri fa il modesto e dispensa elogi per tutti, mentre quando gioca una brutta gara e non vince attacca i suoi giocatori, perché lui se riesce ad annullare il gioco é convinto di aver fatto il suo da allenatore, i gol li devono fare i singoli che vanno in campo.

Il problema di questo calcio é che non insegna nulla, se io Maran guardassi uno Juve-Frosinone per imparare le tattiche che stanno dominando i campionati, cosa estrarrei al termine dei novanta minuti? Nulla, o perlomeno nulla che io Maran al Cagliari possa replicare con Marco Sau prima punta.
E va bene così, in fondo, non é che Allegri abbia il compito morale di insegnare alcunché, lui ha il compito di vincere per la Juve che lo paga. Chi sbaglia é tutto il contesto attorno a lui che non capisce la natura irreplicabile del suo gioco.

E da qui in poi parte tutto il post di Saco sulla mentalità Italiana. Appurato che le cose che fa Allegri non siano replicabili, perché invece quando guardiamo Sarri tutti pensiamo "I giocatori del Napoli non sono così forti, é il sistema che li valorizza", però poi nessuno prova a replicare quel sistema?
Spesso sentiamo dire che in Europa é esplosa la mania del Guardiolismo e del provare a imitare il calcio di Guardiola, alcuni non ne sono capaci e fanno disastri (del resto Guardiola é unico e non potrebbero essercene altri), ma questo non dimostra appunto che altrove si cerca di imitare un sistema che valorizzi i giocatori, proprio come fa Guardiola? Perché invece qua si é trattato Sarri come un'eccezione e non come un maestro?

Ps: un'altra cosa che mi é venuta in mente dopo, quante volte quando una piccola squadra gioca un calcio offensivo, penso al Sassuolo di Di Francesco, all'Empoli di Sarri, al Benevento di De Zerbi, lo si associa immediatamente al calcio di Zeman (anche quando spesso non c'entra una sega)?
Ragazzi, ma Zeman allenava quasi vent'anni fa, possibile che in Italia non ci sia stato nulla dopo Zeman in questo arco di tempo, che ancora dobbiamo prendere il Boemo come modello di calcio propositivo?
In Inghilterra hanno già esonerato Ranieri che ha vinto la Premier due anni fa, qua siamo ancora a Zeman.
KanyeWest ha scritto:Hai iniziato a fare campagna troppo tardi.
Ci si prova fino alla fine, che tanto se la concorrenza é il solo Ankie si vince comodo.

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AFM2000
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Re: Parliamo del calcio Italiano

Messaggio da AFM2000 »

Fondamentale che ritorni Conte in Italia allora.

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Mystogan
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Re: Parliamo del calcio Italiano

Messaggio da Mystogan »

Comunque la discussione non voleva vertere su Allegri (che assieme ad Ancelotti é l'unico che tirerei fuori dal discorso, o comunque ne parlerei in maniera diversa) quanto piuttosto sul fatto che ci ritroviamo una classe di allenatori nelle squadre di vertice che non é particolarmente preparata tatticamente (almeno non a questi livelli) né particolarmente esperta a giocare in certi palcoscenici, da cui le difficoltà delle Italiane e soprattutto l'aspetto caratteriale che é drammaticamente venuto meno nei momenti decisivi.

Usando come assioma che le rivoluzioni calcistiche partono dall'alto e non potrebbero fare altrimenti, ci ritroviamo una classe di allenatori che é arrivata al punto d'arrivo (perché per un allenatore Italiano allenare Inter, Milan, Roma o Lazio dovrebbe essere un punto d'arrivo) del tutto impreparata e che rischia di bruciarsi prima ancora di sviluppare qualcosa da trasmettere. In poche parole, anni di calcio Italiano buttati usando ancora Sacchi e Capello come riferimento di maestri di calcio.
E il più colpevole di tutti é Spalletti che a sessant'anni e dopo oltre cento partite in Europa ancora si caga addosso quando si decide una stagione, almeno gli altri hanno la scusa dell'inesperienza (anche se in realtà Pochettino ed Emery sono più giovani di un Di Francesco e compensano i limiti mentali con idee efficaci e un lavoro settimanale importante, tutta roba che DiFra mai nella vita).

Cosa ci possiamo aspettare nei prossimi anni con queste persone a occupare queste panchine? Che calcio stanno insegnando, anzi, possono insegnare qualcosa, queste persone?
Ci siamo lasciati scivolare tra le dita Antonio Conte e Maurizio Sarri che in modi diversi erano due maestri di calcio, faremo marcire Gasperini (già sessantenne) in provincia a vita? Ci faremo scappare anche De Zerbi quando sarà un allenatore pronto per una panchina importante?
AFM2000 ha scritto:Fondamentale che ritorni Conte in Italia allora.
Ecco, appunto, l'ho visto dopo perché stavo scrivendo questo messaggio.
Fondamentale sì, non sarebbe mai dovuto andare via in un campionato sano, ma qua in Italia gioca per competere solo la Juve con le altre che abbracciano la loro mediocrità, che viene a fare Conte in squadre che giocano per il quarto posto?
Sarei sorpreso e un po' deluso se Conte accettasse di fare il pagliaccio di Zhang o Elliott come uno Spalletti qualunque.

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Re: Parliamo del calcio Italiano

Messaggio da IlBiondo »

Secondo me c'è un errore di fondo, gli inglesi in realtà non hanno niente di inglese ne i giocatori né tanto meno gli allenatori. Cos'è il calcio inglese? Il calcio inglese sono i soldi che i club possono spendere. Nient'altro.
Perché le squadre italiane sono inferiori a quelle inglesi? Perché, a parte la Juve, nessuna ha le capacità economiche di portare (o tenere) i campioni. Senza soldi non si va da nessuna parte, ci hanno spappolato le palle con Suning e poi siamo a giocarci il passaggio del turno con due parametri zero titolari, uno dei quali ti ha fatto andare sotto dopo 15 minuti.

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Re: Parliamo del calcio Italiano

Messaggio da MacheteKowalski »

Dico la mia aggiungendo che, secondo il mio modestissimo parere, non è del tutto corretto restringere il campo di visione al solo gioco espresso dalle squadre.
Lo dico più che altro nell'interesse della squadra che tifo, ossia la Juve, sottolineando il fatto che Allegri ha fatto un lavoro enorme nella gestione dello spogliatoio e nel continuare a vincere (migliorando perfino i risultati aggiungendo le coppe Italia e le finali di champions) quando la squadra sembrava arrivata al vertice dopo l'esperienza Conte.
Il mio difendere Allegri a spada tratta non è certo un cieco negare che il suo gioco lasci a desiderare, ma ad uno che porta questi risultati integrando ogni anno grandi giocatori non ho molto da rimproverare ed anche quest'anno ha saputo modellare la squadra in base agli innesti di mercato, rimettendo Mandzukic al centro dell'attacco dopo due anni sulla fascia, facendo diventare Bentancur un elemento quasi imprescindibile, rendendo la squadra secondo me molto più propositiva dell'anno scorso sotto il profilo delle occasioni (anche contro lo Young Boys si poteva essere 2-3 a 0 ben prima del rigore, solo il piede storto di Ronaldo l'ha impedito).

Per il resto concordo bene o male con voi, solo che anche negli altri casi (Spalletti, Sarri, DiFra, Mazzarri ecc...) non va sottovalutato anche l'aspetto comunicativo che, spesso, sminuisce il lavoro fatto sul campo: credo nessuno si potrebbe permettere di dire qualcosa del Napoli di Sarri ma quando, ad ogni intervista, si mettono quasi sempre davanti altri fattori (si gioca prima, si gioca dopo, l'arbitro, il fatturato, la penombra e tutte le altre cazzate) è ovvio che poi si tenda a riconsiderare tutto il pacchetto e non solo il gioco espresso.

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Re: Parliamo del calcio Italiano

Messaggio da Rocks »

Il calcio moderno è fatto di investimenti.
Su quello c'è poco da fare, se non si investe in modo lungimirante e a lungo termine poi i risultati sono questi.

Unica eccezione in Italia, ad oggi, è la Juventus. Il cui progetto non parte neanche dal 2010 ma anche più indietro.
La Juventus, è bene ricordarlo, è partita con un parametro 0 giudicato bollito e vari giocatori che nelle big non avrebbero mai trovato spazio (forse alcuni panchina), qualche promessa, giocatori da recuperare e un top player a intermittenza (Vucinic).

In sostanza la Juventus ha investito e non solo sui giocatori.
Le altre no. E da lì poi parte tutto. Anche la mentalità.

Di fatto Sarri e il suo Napoli l'anno scorso davano lo scudetto già perso ben prima della celebre Waterloo alberghiera di Firenze.
Loro per primi lo davano perso. Sarri stesso lo dichiarò. Si può parlare tanto del gioco spettacolo dei vari De Zerbi e Gasperini però è la mentalità la prima cosa che conta nel calcio. Senza quella i risultati chiaramente stentano e senza risultati non si è nulla. Piaccia o non piaccia è questo il calcio. Se il calcio di Guardiola non avesse portato risultati non ne parlerebbe già più nessuno.

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Re: Parliamo del calcio Italiano

Messaggio da Der Metzgermeister »

Mysto io credo che un movimento calcistico si consegni alla storia soprattutto con le affermazioni nei grandi tornei.
Questo è stato il periodo della Spagna non solo per le coppe campioni di Barcellona e Real (o le finali dell' Atletico) ma anche per le coppe UEFA dello stesso Atletico e del Siviglia.
Tu nel primo post parli di carenza di maestri del nostro calcio ma poi ti lanci in elogi agli inglesi ma gli inglesi quale grande allenatore hanno prodotto? Tutti i loro top clubs sono in mano a degli stranieri (cosa ancor più godereccia se pensiamo a quanto siano disgustosamente patriottici e amanti del "made in England" gli inglesi stessi), alla fine hanno dovuto inchinarsi alla superiorità delle scuole estere.
Al momento però anche come risultati l'Inghilterra (inteso come campionato) non ha fatto sostanzialmente niente tranne l'EL del M.Utd del "meno innovatore" (tra l'altro) dei suoi allenatori top (Mou).
La grande differenza però la fanno sempre i soldi (e la sorte), soprattutto a certi livelli dove spesso i dettagli sono fondamentali.
Ancelotti in un girone di CL come quello della Roma avrebbe superato il turno, Pochettino fino a 5 minuti dalla fine della gara di Barcellona era eliminato.
Dico questo proprio perché secondo me elementi troppo soggetti alla sorte ed all'episodio (lo stesso Liverpool passa in un gruppo dove ha perso più partite del Napoli eliminato) non possono fare statistica o essere cartine di tornasole di un presunto sistema o movimento.
A livello di idee la nostra scuola di allenatori non vede certo il suo momento migliore, concordo; ma quando hanno materiale di prima scelta talvolta riescono ancora ad ottenere risultati che sono sempre il fine ultimo dello sport (non parlo necessariamente di vittoria di titoli, parlo di ottenere il massimo dal materiale umano a disposizione) professionistico.
Lo stesso Guardiola se non avesse unito le vittorie al suo sistema di gioco non sarebbe considerato il guru che è adesso, é storia ciclica del calcio.
Tutti i "santoni" (come anche sacchi per esempio) senza materiale di prima scelta che convertisse in vittorie sul campo le loro teorie sarebbero degli Orrico qualsiasi.

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Re: Parliamo del calcio Italiano

Messaggio da AFM2000 »

È Conte che accetta di fare il pagliaccio oppure è Conte che mette per le palle al muro i cinesi dandogli le giuste garanzie altrimenti sbotta?

Perché il punto è questo. Oggi non mi pare sensato contestare i De Zerbi, Giampaolo o Gasperini, ma il fatto è che io non voglio credere in un calcio dove gli allenatori abbiano tutta questa importanza a determinati livelli, perché appunto lo scontro Sarri-Allegri dovrebbe far riflettere, Guardiola che pratica le sue idee dopo che... non mi va nemmeno di citare tutti i soldi che ha speso il City.

Allora voglio credere in un calcio dove di base gli allenatori riescano effettivamente a dare un loro contributo ma come punto di partenza, proprio perché devono convincere chi li paga a mettersi in gioco pure loro.

L'esempio che hai fatto di Klopp è pertinente. Perché lui la base l'ha messa, la proprietà del Liverpool si è convinta e ha messo sul piatto 200 milioni per rilanciare il progetto, è questo che si deve fare, è un dare e avere.

Lo Spalletti che mette Totti falso 9 e Perrotta un Nainggolan ante litteram (anche solo a livello di idee) non può stare all'ultimo Sarri? Ma il fatto è che basta poco per non rinnovarsi, essere esonerato e finire in Russia nel calcio che non conta, e poi tornare più Allegrizzato che mai..

Prendiamo De Zerbi, io non è che gli voglio male. Ma DiFra era nella sua stessa situazione di un paio d'anni fa. E come è che dopo una semifinale di Champions non ha ottenuto uno status per imporre le proprie idee e adattandosi a questo miscuglio che non porta a niente?

Il problema è se i Gasperini, De Zerbi e Giampaolo fanno la fine degli Inzaghi, Spalletti e Di Francesco, cioè quelli che non riescono ad imporsi e creare su di sé quell'appeal necessario. Sarri, seppur con un proprietario che non lo ha aiutato, si è conquistato Abrahmovic, ovvero uno che se gli dimostri di poter ripetere quanto fatto in precedenza, fra un anno può mettergli sul piatto 200 milioni come è successo per Klopp.

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Re: Parliamo del calcio Italiano

Messaggio da AFM2000 »

MacheteKowalski ha scritto:Per il resto concordo bene o male con voi, solo che anche negli altri casi (Spalletti, Sarri, DiFra, Mazzarri ecc...) non va sottovalutato anche l'aspetto comunicativo che, spesso, sminuisce il lavoro fatto sul campo: credo nessuno si potrebbe permettere di dire qualcosa del Napoli di Sarri ma quando, ad ogni intervista, si mettono quasi sempre davanti altri fattori (si gioca prima, si gioca dopo, l'arbitro, il fatturato, la penombra e tutte le altre cazzate) è ovvio che poi si tenda a riconsiderare tutto il pacchetto e non solo il gioco espresso.
Se vuoi mettere il piano comunicativo allo stesso livello della gestione tecnica, problema tuo.
Perché un Allegri che riduce il calcio a metà capacità dei singoli non è tanto diverso da altre cose, che non è detto siano sbagliate (così come quello che dice Allegri).

Però se questo rende Allegri scarso...

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Re: Parliamo del calcio Italiano

Messaggio da Ankie »

Allegri per la cronaca è pure quello che ha portato il Sassuolo dalla C1 alla B, il Cagliari a metà classifica dopo anni di lotte-salvezza, il Milan allo Scudetto dopo anni di dominio nerazzurro.

No, perché a intraleggere questa sezione a volte pare sia uno capitato lì per caso.

Capitolo Spalletti. La sua Udinese e la Roma del primo stint sono forse le più belle Squadre viste in Serie A nello scorso Decennio.
In questo Decennio ha risollevato una Roma ed una Inter che erano allo sbando più totale.

In definitiva quanto espresso da Mysto mi pare tutto sbagliato, semmai bisognerebbe fare un plauso agli allenatori italiani che hanno fatto passare 2 squadre, e altre 2 non sono passate per puro caso pur avendo fatto gli stessi punti di squadre che investono molti più soldi.
Insomma con meno a disposizione (Juve a parte) i coach italiani hanno fatto di più di quelli esteri.

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Re: Parliamo del calcio Italiano

Messaggio da christian4ever »

Il post di Saco è da incorniciare, condivido tutto così come chiaramente mi trovo con le posizioni prese da Mysto, anche se ad esempio io su Spalletti sono meno netto (non sul fatto che effettivamente sia vittima delle sue paure, ma tatticamente quantomeno è uno che ha offerto tanto negli anni).

C'è da dire che rispetto al calcio inglese abbiamo una classe media più preparata e comunque che attinge da principi moderni tatticamente, perché la Spal non sarà mai una bellissima squadra ma è indubbio che abbia delle uscite palla molto ricercate, così come alcune fasi di riaggressione del Cagliari o il palleggio corto, che si adatta anche al pressing avversario, della Samp sarebbero da sottolineare più spesso.

Fossi stato in Mysto avrei aggiunto, per rendere il discorso più efficace, l'inconcepibile diffidenza, il giudizio immotivatamente negativo verso Paulo Sousa. In una piazza gestita da personaggi ridicoli ha innovato tantissimo portando novità studiate da tutti i suoi colleghi, invece di tenerlo stretto magari cacciando a calci in culo Di Francesco lo trattiamo con diffidenza perché, oh, non ha vinto nulla con la Fiorentina, mica come Pioli.

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Re: Parliamo del calcio Italiano

Messaggio da Mystogan »

Ragazzi ma i soldi sono "soltanto" un facilitatore nel raggiungimento degli obbiettivi, i soldi in sé e per sé non garantiscono nulla. Voi semplicisticamente associate il successo all'investimento, ma l'equazione non é così, il successo nasce dalle idee, i soldi aiutano le idee a prendere forma.
Il Manchester City di Guardiola ha speso tantissimo soldi, nessuno lo nega, ma vogliamo provare a guardare più da vicino dove sono andati questi soldi? John Stones, Leroy Sané, Bernardo Silva e Benjamin Mendy, per carità tutti ragazzi molto bravi, ma vogliamo dire che siano giocatori più grandi del sistema di Pep? Ma mai nella vita, il successo del City di Pep non sta nei soldi spesi per quei giocatori, ma nell'aver incastrato quei giocatori nel suo sistema. Uno United che ha speso una quantità di soldi simili col Mou non sta combinando un cazzo, perché le idee da supportare coi soldi non ci sono.
Il Tottenham di Pochettino sapete quanti soldi ha speso tra Eriksen, Dele Alli, Kane e Son? Circa 30 milioni di Sterline. Meno di quanto il Milan ha speso per un Andre Silva che non ha mai fatto giocare, meno di quanto l'Inter ha speso per Joao Mario che é pressoché fuori rosa, meno di quanto la Roma ha speso per Schick che non gioca perché Di Fra non sa che farsene.

Ragazzi, ma vogliamo parlare della Nazionale? In Nazionale non spendiamo nemmeno un Euro, e Barella/Jorginho/Verratti li abbiamo sempre avuti, ma nessuno li ha mai schierati, perché sembrava una follia inaudita far giocare tre giocatori di palleggio assieme. Lo vedete che il problema non sono i soldi, ma la mentalità arretrata che la nostra classe di allenatori, CT Ventura in testa, ha?
Ripeto il concetto, ci ha fatto aprire gli occhi Mancini, che nella sua seconda avventura all'Inter aveva idee di calcio non dissimili da quelle di Allegri (solo che uno lavora con Khedira/Pjanic/Dybala, l'altro voleva lavorare con Kondogbia/Melo/Jovetic).
Der Metzgermeister ha scritto:Tu nel primo post parli di carenza di maestri del nostro calcio ma poi ti lanci in elogi agli inglesi ma gli inglesi quale grande allenatore hanno prodotto?
APPUNTO! Guarda la differenza, da loro non é nato nessuno (da cui il declino culminato con la Premier vinta dal Leicester), ma quel poco che é nato in quel marasma (Pochettino) se lo tengono stretto e hanno l'umiltà di andare in giro a cercare nuovi maestri, noi abbiamo avuto la fortuna di trovare un maestro come Sarri LETTERALMENTE DAL NULLA, quando mai capita che salti fuori un sessantenne che gioca un calcio moderno, e ce lo siamo fatti sfuggire senza imparare niente dalle sue idee.
Questa é la differenza, non i soldi, ma la reale volontà di migliorarsi che il calcio Inglese (e Spagnolo e Tedesco) ha e quello Italiano no.
Ankie ha scritto:Allegri per la cronaca è pure quello che ha portato il Sassuolo dalla C1 alla B, il Cagliari a metà classifica dopo anni di lotte-salvezza, il Milan allo Scudetto dopo anni di dominio nerazzurro.

No, perché a intraleggere questa sezione a volte pare sia uno capitato lì per caso.

Capitolo Spalletti. La sua Udinese e la Roma del primo stint sono forse le più belle Squadre viste in Serie A nello scorso Decennio.
In questo Decennio ha risollevato una Roma ed una Inter che erano allo sbando più totale.

In definitiva quanto espresso da Mysto mi pare tutto sbagliato, semmai bisognerebbe fare un plauso agli allenatori italiani che hanno fatto passare 2 squadre, e altre 2 non sono passate per puro caso pur avendo fatto gli stessi punti di squadre che investono molti più soldi.
Insomma con meno a disposizione (Juve a parte) i coach italiani hanno fatto di più di quelli esteri.
L'averti convinto a scrivere un post semi-serio dovrebbe essere un altro tassello per la mia candidatura a UOTY.

Stronzate a parte, la sua Udinese e la Roma del primo stint sono squadre di dieci anni fa. Ankie, non credo di dovertelo spiegare, il calcio in dieci anni cambia (ripeto, Ranieri ha vinto la Premier due anni fa ed é già stato esonerato), Spalletti non l'ha fatto.

Ankie vuoi sapere il saldo del mercato del Tottenham degli ultimi tre anni? -50 milioni. Vuoi sapere quello dell'Inter nel triennio Zhang? -168(!!) milioni. Chi é che ha lavorato con meno a disposizione? Chi é che con meno a disposizione ha messo in piedi una squadra che voi mi dite ai nastri di partenza essere più forte?

Vogliamo togliere la testa dalla sabbia e ammettere che a 'sto paese non mancano (solo) i soldi ma le idee?

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