Mi permettete un piccolo off topic: vorrei iniziare a seguire la njpw, cosa devo fare???
Considerate che io non so letteralmente niente (ho solo i primi 2 Okada-Omega), non so neanche se fanno gli show settimanale tipo Raw o SD.
Se c'è qualche buon'anima che ha voglia di perdere un po' di tempo col sottoscritto e mandarmi un paio di mp con qualche informazione (organizzazione, streaming, ecc) vi sarei molto grato. Grazie.
Vista finalmente anche io la finale, anche se mi ero spoilerato il vincitore. Poco da dire, match della Madonna nonostante i due botch mi abbiano gelato il sangue. La powerbomb dalla terza corda reversata da Naito è lo spot del torneo.
Ma il momento più bello è stato il ritorno di Shibata, pelle d'oca e pubblico letteralmente in un mare di lacrime. Non so cosa gli riserverà il futuro, ma spero che si sia ripreso al 100% innanzitutto.
ManoVal ha scritto:Da neofita davo per scontata una vittoria di Omega per vedere Omega-Okada 3. Ora non è più possibile?
Omega ha schienato il campione nell'incontro decisivo per il girone (nel terzo match appunto tra i due), di solito chi schiena il campione ottiene una title shot in uno dei ppv successivi.
EVIL infatti ha ottenuto una title shot per la stessa ragione. Credo che Omega avrà la sua shot a King of Pro Wrestling (ottobre)
Con l'addio di Nagata al G1 Climax, il ritiro di Tenzan lo scorso anno, Kojima che probabilmente lascerà a breve ci saluta quella che è la "generazione perduta" della NJPW.
Perchè spesso si fa un paragone tra Inoki e Baba nell'importanza del wrestling mondiale, ma il buon Giant sapeva una cosa, sapeva di doversi mettere da parte e costruire la sua AJPW non su quelle che erano le sue mire personali ma sui giovani. Prima dei famosi quattro pilastri del paradiso, c'era Jumbo negli anni '80.
Inoki invece quando doveva mettersi da parte, negli anni '80 e lanciare Tatsumi Fujinami come nuovo volto, non lo fece, esemplare è il feud con Riki Choshu che ha cambiato la storia del puroresu, che doveva essere un feud di secondo piano, appena risultò essere importante ecco che si impose di nuovo.
Se in AJPW avevi i quattro pilastri, in NJPW avevi i tre moschettieri, ma anche loro spesso fecero fatica a emergere in un contesto che li vedeva perdere con un Fujinami o un Tenryu o un Choshu ormai attempati.
In questo scenario alla fine degli anni '90 prendono piede quattro giovani che dovevano essere il futuro prossimo della federazione. Satoshi Kojima, Hiroyoshi Tenzan, Manabu Nakanishi e Yuji Nagata. Tutti fecero esperienza in WCW nella metà degli anni '90 e al ritorno erano pronti a prendere il loro posto e passare il testimone alla generazione successiva, quella del super rookie Shinsuka Nakamura e dei tre nuovi leoni Shibata, Goto e Tanahashi.
Ma il mondo delle MMA, nato dal wrestling e promosso da wrestler come Akira Maeda o Takada stava oscurando il wrestling. Il PRIDE o il K1 erano gli eventi principali. Inoki, da sempre sosteneva che i wrestler fossero atleti superiori, quindi iniziò prima mandare al macello i suoi shooter, vedi Nagata contro CroCop, poi a prendere e lanciare ex-fighter come Bob Sapp.
Questa mossa distrusse la NJPW, tanto che nel 2005 Inoki fu estromesso e solo nel 2011 la New Japan ritornò a fare numeri importanti (complice anche la morte della AJPW e quella di Misawa che distrusse il progetto NOAH, sebbene mai davvero partito).
Chi ne subì di più furono appunto loro, quelli della generazione perduta, se nel 1999 Nakanishi vince il G1 pronto a essere lanciato, nella mente di Inoki dovevano esserci gli shooter o i fighter. Basta vedere come Nakamura lottasse da shooter all'inizio della carriera.
Certo si tolsero le loro soddisfazioni, vari titoli nelle varie major, G1 o Champion Carnival, ma Nagata, Kojima o Tenzan potevano essere la nuova generazione, quella importante che avrebbe lanciato i Tanahashi, questo non accadde.