Segreti di una maniaca depressiva.
- Ned Flanders
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Segreti di una maniaca depressiva.
Il problema è questo.
Sono volontario di una associazione che segue ragazzi disabili, tempo fa durante una festa della mia associazione in cui facevo servizio d'ordine ho aiutato una ragazza di un'altro ente che collaborava con noi a fare una cosa semplice, gonfiare palloncini. Questa ragazza ha un leggero ritardo mentale.
Una settimana dopo la festa me la ritrovo volontaria nella mia associazione.
Sembrava solo una ragazza con un leggero ritardo mentale con una certa simpatia per me ma nell'ultimo periodo di confidenze mi dice di aver avuto un passato di depressione che dice di aver superato (secondo me no, mi ha confidato di aver avuto una crisi pochi giorni fa in cui ha pensato al suicidio), mi dice di aver un passato di anoressia che dice di aver superato (secondo me no, mi dice che vuole raggiungere i 40 chili di peso), prende psicofarmaci, è seguita da una psichiatra.
La cosa più grave è che lei pretende che questi siano segreti tra me e lei, quindi al colloquio per proporsi volontaria questi problemi li ha taciuti. Io vorrei parlarne al presidente dell'associazione ma ho paura di come lei possa reagire qualora scoprisse che ho spifferato tutto.
Avete opinioni...consigli da darmi?
Sono volontario di una associazione che segue ragazzi disabili, tempo fa durante una festa della mia associazione in cui facevo servizio d'ordine ho aiutato una ragazza di un'altro ente che collaborava con noi a fare una cosa semplice, gonfiare palloncini. Questa ragazza ha un leggero ritardo mentale.
Una settimana dopo la festa me la ritrovo volontaria nella mia associazione.
Sembrava solo una ragazza con un leggero ritardo mentale con una certa simpatia per me ma nell'ultimo periodo di confidenze mi dice di aver avuto un passato di depressione che dice di aver superato (secondo me no, mi ha confidato di aver avuto una crisi pochi giorni fa in cui ha pensato al suicidio), mi dice di aver un passato di anoressia che dice di aver superato (secondo me no, mi dice che vuole raggiungere i 40 chili di peso), prende psicofarmaci, è seguita da una psichiatra.
La cosa più grave è che lei pretende che questi siano segreti tra me e lei, quindi al colloquio per proporsi volontaria questi problemi li ha taciuti. Io vorrei parlarne al presidente dell'associazione ma ho paura di come lei possa reagire qualora scoprisse che ho spifferato tutto.
Avete opinioni...consigli da darmi?
- Depeche boy
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Re: Segreti di una maniaca depressiva.
Bisognerebbe che tu ne parlassi a lei e la esortassi a parlarne con il principale affinché almeno lui sapesse oltre te di questo suo problema e così tu non passeresti per uno che non sa tenere i segreti e tradisce gli amici. Visto che ha tanta confidenza con te magari seguirà 'sto consiglio.
- Ned Flanders
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Re: Segreti di una maniaca depressiva.
Gliel'ho suggerito ma ho il sospetto che mi abbia promesso che lo farà solo per compiacermi.Depeche boy ha scritto:Bisognerebbe che tu ne parlassi a lei e la esortassi a parlarne con il principale affinché almeno lui sapesse oltre te di questo suo problema e così tu non passeresti per uno che non sa tenere i segreti e tradisce gli amici. Visto che ha tanta confidenza con te magari seguirà 'sto consiglio.
Spesso ho l'impressione che pur di star simpatica a me direbbe qualunque cosa.
"Non voglio perderti...questi sono nostri segreti...gli altri non devono sapere...noi siamo simili..."
A volte mi inquieta un po'...
Non si sono accorti che aveva problemi più seri perchè nel breve periodo sembra solo una persona con un leggero ritardo mentale ma quando la frequenti nel lungo periodo ti accorgi che nasconde problemi più seri.
Cioe' intendiamoci non è una situazione pericolosa però è diventato un rompicapo 'sta situazione.
- Mystogan
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Re: Segreti di una maniaca depressiva.
Boh, non mi piace "fare il medico con le malattie degli altri", ti invito solo a pensare cosa potrebbe pensare (e fare, soprattutto) una persona con problemi depressivi se viene tradita da una delle poche persone di cui si fida.
- Depeche boy
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Re: Segreti di una maniaca depressiva.
Almeno lui se ne frega del prossimo , non come tanti che se ne sbattono e vanno tranquilli avanti fregandoseneMystogan ha scritto:Boh, non mi piace "fare il medico con le malattie degli altri", ti invito solo a pensare cosa potrebbe pensare (e fare, soprattutto) una persona con problemi depressivi se viene tradita da una delle poche persone di cui si fida.

- -CabaretVoltaire-
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Re: Segreti di una maniaca depressiva.
Dovresti meramente farti i cazzi tuoi. Se ritieni di non voler avere a che fare con i problemi altrui puoi tranquillamente tenere le distanze. Certamente non dovresti porti come "confidente" e amico se poi devi venire tipo qua a chiedere consiglio.
Cosi ad occhio.. sta cercando di venire fuori da una situazione problematica (es: il volersi impegnare in un associazione piuttosto che rinchiudersi in casa a piangere), ma è troppo debole per tirarsi fuori veramente dai suoi problemi, dunque dovrebbe evitare di aprirsi a persone tipo TE, pronte a sputtanarla su un forum ed ai superiori.
Cosi ad occhio.. sta cercando di venire fuori da una situazione problematica (es: il volersi impegnare in un associazione piuttosto che rinchiudersi in casa a piangere), ma è troppo debole per tirarsi fuori veramente dai suoi problemi, dunque dovrebbe evitare di aprirsi a persone tipo TE, pronte a sputtanarla su un forum ed ai superiori.
- Ned Flanders
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Re: Segreti di una maniaca depressiva.
E' lei che è voluta diventare volontaria perchè ha visto me.-CabaretVoltaire- ha scritto:Dovresti meramente farti i cazzi tuoi. Se ritieni di non voler avere a che fare con i problemi altrui puoi tranquillamente tenere le distanze. Certamente non dovresti porti come "confidente" e amico se poi devi venire tipo qua a chiedere consiglio.
Cosi ad occhio.. sta cercando di venire fuori da una situazione problematica (es: il volersi impegnare in un associazione piuttosto che rinchiudersi in casa a piangere), ma è troppo debole per tirarsi fuori veramente dai suoi problemi, dunque dovrebbe evitare di aprirsi a persone tipo TE, pronte a sputtanarla su un forum ed ai superiori.
E' lei che vuole a tutti i costi confidarsi con me.
"Sei il mio punto di riferimento..."
Frase che mi ripete sempre.
Ho il sospetto che abbia mentito al colloquio per stare vicino a me (non so cosa ci abbia visto...). Se scoprono che ha problemi più gravi e che io lo sapevo ci rimetto pure io.
Un luogo come un forum è l'ideale per parlare in anonimato con tante persone ed avere più opinioni quindi non sputtano nessuno...
- KanyeWest
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Re: Segreti di una maniaca depressiva.
A onor di cronaca non so quanto il titolo del topic sia adatto a livello clinico ed anche la descrizione del soggetto mi sembra un po' ambigua.
Al di là della imprecisione tecnica (sarebbe maniaco-depressiva, solo l'ultimo aggettivo va al femminile), il disturbo maniaco depressivo é utilizzato come sinonimo di bipolare o, comunque, alla base degli SM (stati misti), periodi di alternanza tra umore alto, quindi episodi maniacali o ipomaniacali che possono in casi estremi produrre deliri, e altri di umore basso come scarsa autostima e depressione.
Il termine "mania" é diventato gergo ed entrato troppo a cuor leggero nel dizionario quotidiano ma indica un segno ben definito a livello clinico, e da quanto (poco) ne so la mania non é propriamente la stessa cosa del senso di possessione/ossessione nei confronti di una persona.
Inoltre non so quanto sia alta la comorbilità del suo disturbo (che più che bipolare o di SM mi sembra, a naso, depressivo) con il ritardo mentale (magari aspettiamo Karran o Jeff), però é abbastanza comune che chi ha una certa disabilità (la sindrome di Down é la più lampante) si affezioni in modo morboso a terzi, specialmente in contesti in cui ci sono delle barriere tra volontari ed assistiti (é capitato anche a me).
Detto questo, dalla mia esperienza nell'ambiente (anche io sono volontario con un'associazione di disabili, ho avuto occasione di lavorarci e ci lavoro tuttora) ti posso assicurare che gli organi amministrativi di ogni associazione/fondazione, se funzionanti (considerando che le hanno fatto un colloquio individuale tenderei a pensare di sì), dovrebbero almeno rendersi conto della status mentale dei volontari relativi all'area di competenza, in questo caso la disabilità mentale (il ritardo a cui fai riferimento) piuttosto che una psicopatologia (gli episodi depressivi da te elencati).
Tra l'altro voglio farti notare che anche da me chi ha un ritardo mentale più lieve svolge a volte dei compiti di supporto ad altri, specialmente di tipo manuale e fisico (per esempio nei trasporti delle carrozzine o nel coinvolgerli nelle attività), e questa é la riabilitazione più adeguata che possano avere secondo me.
La cosa migliore che potresti fare é, come anticipato da Depeche Boy, provare a convincerla ad aprirsi su questa cosa con l'amministrazione del centro, se ha davvero un ritardo sicuramente se ne saranno accorti ed é giusto che sappiano degli episodi depressivi, altrimenti é comunque giusto che lo sappiano perché la priorità é la salute degli utenti e qualunque fonte di rischio (come può essere un volontario instabile) deve essere assolutamente controllata.
Attendi comunque il parere di chi ha studiato più di me, io sono giusto al terzo anno e non ho avuto esperienze con soggetti affetti da una qualsiasi psicopatologia, quindi il mio parere vale pochissimo.
Al di là della imprecisione tecnica (sarebbe maniaco-depressiva, solo l'ultimo aggettivo va al femminile), il disturbo maniaco depressivo é utilizzato come sinonimo di bipolare o, comunque, alla base degli SM (stati misti), periodi di alternanza tra umore alto, quindi episodi maniacali o ipomaniacali che possono in casi estremi produrre deliri, e altri di umore basso come scarsa autostima e depressione.
Il termine "mania" é diventato gergo ed entrato troppo a cuor leggero nel dizionario quotidiano ma indica un segno ben definito a livello clinico, e da quanto (poco) ne so la mania non é propriamente la stessa cosa del senso di possessione/ossessione nei confronti di una persona.
Inoltre non so quanto sia alta la comorbilità del suo disturbo (che più che bipolare o di SM mi sembra, a naso, depressivo) con il ritardo mentale (magari aspettiamo Karran o Jeff), però é abbastanza comune che chi ha una certa disabilità (la sindrome di Down é la più lampante) si affezioni in modo morboso a terzi, specialmente in contesti in cui ci sono delle barriere tra volontari ed assistiti (é capitato anche a me).
Detto questo, dalla mia esperienza nell'ambiente (anche io sono volontario con un'associazione di disabili, ho avuto occasione di lavorarci e ci lavoro tuttora) ti posso assicurare che gli organi amministrativi di ogni associazione/fondazione, se funzionanti (considerando che le hanno fatto un colloquio individuale tenderei a pensare di sì), dovrebbero almeno rendersi conto della status mentale dei volontari relativi all'area di competenza, in questo caso la disabilità mentale (il ritardo a cui fai riferimento) piuttosto che una psicopatologia (gli episodi depressivi da te elencati).
Tra l'altro voglio farti notare che anche da me chi ha un ritardo mentale più lieve svolge a volte dei compiti di supporto ad altri, specialmente di tipo manuale e fisico (per esempio nei trasporti delle carrozzine o nel coinvolgerli nelle attività), e questa é la riabilitazione più adeguata che possano avere secondo me.
La cosa migliore che potresti fare é, come anticipato da Depeche Boy, provare a convincerla ad aprirsi su questa cosa con l'amministrazione del centro, se ha davvero un ritardo sicuramente se ne saranno accorti ed é giusto che sappiano degli episodi depressivi, altrimenti é comunque giusto che lo sappiano perché la priorità é la salute degli utenti e qualunque fonte di rischio (come può essere un volontario instabile) deve essere assolutamente controllata.
Attendi comunque il parere di chi ha studiato più di me, io sono giusto al terzo anno e non ho avuto esperienze con soggetti affetti da una qualsiasi psicopatologia, quindi il mio parere vale pochissimo.
- Ned Flanders
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Re: Segreti di una maniaca depressiva.
Non ha la sindrome di down ma ha un leggero ritardo mentale. Questo lo sanno tutti. Io, gli altri volontari, il presidente, tutti.
So anch'io che far svolgere attività a persone con questi problemi è anche terapeutico.
Non ha problemi fisici, arriva in associazione da sola, cucina, ha un piccolo lavoro al di fuori. Ma ha problemi mentali molto seri che non ha superato...in associazione ci sono ragazzi che seguiamo con ritardo lieve ma non soffrono di depressione, lei sì.
Il punto è che lei continua a dirmi i suoi segreti, della crisi dell'altro giorno in cui ha pensato al suicidio, che è seguita da una psicologa, che prende psicofarmaci. E se sono segreti li so solo io. Ma sono cose serie che andavano dette in sede di colloquio.
Poi le ho già consigliato di dire queste cose ma non so se lo farà.
"Ho paura di perderti...". Teme di essere allontanata.
Può anche fare un secondo colloquio ma può dire tutto e il contrario di tutto.
E poi sono veramente segreti? Il presidente dell'associazione in realtà sa di queste cose e lei finge di avere segreti con me per avermi più vicino?
Ripeto. Per starmi vicino direbbe qualunque cosa...non ci capisco niente e non so come comportarmi.
So anch'io che far svolgere attività a persone con questi problemi è anche terapeutico.
Non ha problemi fisici, arriva in associazione da sola, cucina, ha un piccolo lavoro al di fuori. Ma ha problemi mentali molto seri che non ha superato...in associazione ci sono ragazzi che seguiamo con ritardo lieve ma non soffrono di depressione, lei sì.
Il punto è che lei continua a dirmi i suoi segreti, della crisi dell'altro giorno in cui ha pensato al suicidio, che è seguita da una psicologa, che prende psicofarmaci. E se sono segreti li so solo io. Ma sono cose serie che andavano dette in sede di colloquio.
Poi le ho già consigliato di dire queste cose ma non so se lo farà.
"Ho paura di perderti...". Teme di essere allontanata.
Può anche fare un secondo colloquio ma può dire tutto e il contrario di tutto.
E poi sono veramente segreti? Il presidente dell'associazione in realtà sa di queste cose e lei finge di avere segreti con me per avermi più vicino?
Ripeto. Per starmi vicino direbbe qualunque cosa...non ci capisco niente e non so come comportarmi.
- pingumen96
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Re: Segreti di una maniaca depressiva.
Mah, io in questi casi ho imparato ad allontanare la persona.
Non credo tu possa essere la soluzione ai suoi problemi (e nessuno lo è, solo lei stessa può esserlo) e più te la fai stare attaccata peggiore sarà la situazione. (va aiutata da chi ha le competenze per farlo)
Parlane con i responsabili, suppongo siano in grado di capire la situazione.
Non credo tu possa essere la soluzione ai suoi problemi (e nessuno lo è, solo lei stessa può esserlo) e più te la fai stare attaccata peggiore sarà la situazione. (va aiutata da chi ha le competenze per farlo)
Parlane con i responsabili, suppongo siano in grado di capire la situazione.
- Celticwarrior87
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Re: Segreti di una maniaca depressiva.
Secondo me hai più paura di lei che paura per lei.
Non ti sto puntando il dito è ma da quello che hai scritto mi sembra così.
Non ti sto puntando il dito è ma da quello che hai scritto mi sembra così.
- Ned Flanders
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Re: Segreti di una maniaca depressiva.
Ho capito cosa vuoi dirmi ed in tutta sincerità ti rispondo di sì.celticwarrior87 ha scritto:Secondo me hai più paura di lei che paura per lei.
Non ti sto puntando il dito è ma da quello che hai scritto mi sembra così.
Ho paura di lei perchè mi ha messo una situazione in cui forse c'è un problema.
Ma non posso parlarne con lei perchè non è attendibile, mi dice qualsiasi cosa pur di accontentarmi.
Non posso parlarne con altri perchè non so se questi sono effettivamente segreti.
E se sono segreti e scopre che ho parlato di queste cose con altri può succedere di tutto...
Non ho dati di fatto o riscontri oggettivi, non ho nulla.
Adesso va tutto "bene" perchè sono abbastanza presente in associazione ma per lavoro tra un po' dovrò allontanarmi, non so come reagirà.
Io personalmente non la ritengo pronta per seguire i disabili,è troppo fragile. Sono affettuosi ma sono anche molto umorali. Con loro devi farti scivolare alcune cose addosso perchè a seconda dell'umore possono dirti di tutto, devi avere pazienza e ed aiutarli ad integrarsi meglio con il prossimo.
Giorni fa le hanno fatto una battuta leggera sui capelli e ha passato giorni ha chiedermi se doveva tagliarseli.
Ora che mi ricordo, mi dice anche che sogna di andare là dove c'è pericolo.
"Voglio andare in Libia, voglio diventare carabiniere...dove c'è pericolo mi piace."
E poi mi dice che la sua depressione è un problema superato.
Mi sa di no.
- BomberDede
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Re: Segreti di una maniaca depressiva.
ma dirle tipo: "andiamo a parla INSIEME dal responsabile"? visto che non credi che lei lo farà.
comunque se lei ti ha rivelato di crisi depressive/voglia di suicidio penso ci sia anche un obbligo legale di informare qualcuno
comunque se lei ti ha rivelato di crisi depressive/voglia di suicidio penso ci sia anche un obbligo legale di informare qualcuno
- Morris93
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Re: Segreti di una maniaca depressiva.
Purtroppo o per fortuna, l'hai lasciata avvicinare troppo.
Cerca di condurla dal responsabile, in modo da non dover passare per lo stronzo di turno che tradisce la lealtà "giurata" e di riuscire (forse) a risolvere il problema. Non credo verrà allontana o cacciata, solitamente una soluzione la si trova. Però il responsabile non l'hai descritto, chiaro che anche quello può fare differenza, è una persona comprensibile?
Cerca di condurla dal responsabile, in modo da non dover passare per lo stronzo di turno che tradisce la lealtà "giurata" e di riuscire (forse) a risolvere il problema. Non credo verrà allontana o cacciata, solitamente una soluzione la si trova. Però il responsabile non l'hai descritto, chiaro che anche quello può fare differenza, è una persona comprensibile?
- Ned Flanders
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Re: Segreti di una maniaca depressiva.
Il responsabile è una persona molto comprensiva ed alla mano.Morris93 ha scritto:Purtroppo o per fortuna, l'hai lasciata avvicinare troppo.
Cerca di condurla dal responsabile, in modo da non dover passare per lo stronzo di turno che tradisce la lealtà "giurata" e di riuscire (forse) a risolvere il problema. Non credo verrà allontana o cacciata, solitamente una soluzione la si trova. Però il responsabile non l'hai descritto, chiaro che anche quello può fare differenza, è una persona comprensibile?
In associazione c'è molto da fare e quando si presenta qualcuno come volontario tende ad accettare piuttosto che respingere.
Immagino si sia accorto del ritardo della ragazza ma non ha saputo il resto. E sinceramente ci sarei cascato anch'io perchè dimostra meno problemi di quelli che ha in realtà.
Proverò a spingerla a parlare con lui ed a rassicurarla che non verrà allontanata.
Spero solo che dica il più possibile facendo capire che ancora oggi sta seguendo la terapia che la sua psicologa le suggerisce. Perchè è nel mezzo della tempesta proprio...
Di più non so cosa fare.
Comunque se avete opinioni o altri consigli dite pure perchè tanto a convincerla di rivelare i "nostri" segreti credo ci impiegherò un bel po'. Ammesso che ci riesca...