Massimiliano Allegri
- AFM2000
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Massimiliano Allegri
Due anni fa era probabilmente l'allenatore più perculato d'Italia, l'unico che non aveva vinto lo scudetto con Ibra, quello che non ha saputo gestire l'infortunio di Thiago Silva, quello che non metteva Pirlo titolare nella sua squadra, facendoselo scappare. Arriva a Torino a sostituire uno come Conte, con uno scetticismo più che legittimato, lo trovi lì sulla panchina della squadra più forte d'Italia, magari poteva essere un momento clou per le altre per togliere lo scettro di padrona del campionato alla squadra bianconera, proprio per via dei limiti che aveva palesato... o almeno quello si pensava ai tempi. E tutti ci speravamo.
E invece non solo raggiunge gli stessi traguardi di Conte, ma lo supera anche, due Double in due anni, una finale di Champions giocata. E oggi guarda tutti dall'alto verso il bassa con una società che gli regala Pjaca, Pjanic, Higuain e Benatia. Ogni tanto guardando come domina le partite la Juve, con i giocatori che hanno, forse si dimentica di chi c'è in panchina, visto che le prime pagine se le prendono sempre i campioni. Parlando di meriti degli allenatori, da un certo punto di vista lo si è più notato in un Maurizio Sarri o con Luciano Spalletti, raccogliendo le macerie lasciate da Benitez e Garcia. Il dibattito su quanto sia merito di Conte nei successi attuali forse sarà difficile metterci un punto esclamativo e definitivo a riguardo, e poi quando si guida un top club quante volte si è detto Lo so allenare pure io il Real Madrid o il Barcellona! etc etc?
E allora pongo una domanda. Mettiamo che domani Allegri fa come Conte, che lascia così, a sorpresa, e domani Mancini diventa allenatore della Juve. Può compiere gli stessi traguardi di Allegri (contando che la considerazione che ha adesso Mancini, cioè la stessa che aveva Allegri due anni fa, praticamente sotto allo 0)?
Ad oggi quanto è merito suo se la Juve vince, o quanto è merito di un gruppo collaudato che vince da anni, e che può vincere anche senza la presenza di Acciughina?
E invece non solo raggiunge gli stessi traguardi di Conte, ma lo supera anche, due Double in due anni, una finale di Champions giocata. E oggi guarda tutti dall'alto verso il bassa con una società che gli regala Pjaca, Pjanic, Higuain e Benatia. Ogni tanto guardando come domina le partite la Juve, con i giocatori che hanno, forse si dimentica di chi c'è in panchina, visto che le prime pagine se le prendono sempre i campioni. Parlando di meriti degli allenatori, da un certo punto di vista lo si è più notato in un Maurizio Sarri o con Luciano Spalletti, raccogliendo le macerie lasciate da Benitez e Garcia. Il dibattito su quanto sia merito di Conte nei successi attuali forse sarà difficile metterci un punto esclamativo e definitivo a riguardo, e poi quando si guida un top club quante volte si è detto Lo so allenare pure io il Real Madrid o il Barcellona! etc etc?
E allora pongo una domanda. Mettiamo che domani Allegri fa come Conte, che lascia così, a sorpresa, e domani Mancini diventa allenatore della Juve. Può compiere gli stessi traguardi di Allegri (contando che la considerazione che ha adesso Mancini, cioè la stessa che aveva Allegri due anni fa, praticamente sotto allo 0)?
Ad oggi quanto è merito suo se la Juve vince, o quanto è merito di un gruppo collaudato che vince da anni, e che può vincere anche senza la presenza di Acciughina?
- zittino bob
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Re: Massimiliano Allegri
La differenza è che Conte/Allegri pre juve non hanno sconfinato oltre l'italia, ciuffo post inghilterra è completamente rincoglionito.
- Sonoio
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Re: Massimiliano Allegri
attacco juve: higuain dybala mandzukic; attacco roma (principale avversaria): dzeko
seconda difesa juve: benatia alex sandro lichsteiner rugani ; difensore semiti tolare roma: fabio fazio
allegri da rivalutare in altri contesti con un 'altra squadra
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- Mystogan
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Re: Massimiliano Allegri
Allegri é sempre stato brutto da vedere e poco carismatico nei confronti di piazza e spogliatoio, ma tatticamente non é mai stato un coglione, anzi, alcune partite decisive le ha vinte lui (il derby scudetto del 2011 su Leonardo, per esempio), nonostante qualche fallimento qua e là (la doppia sfida col Tottenham della stessa annata).
Non é così diverso l'Allegri di Milano con quello di Torino, in fondo. Un po' di esperienza in più, un po' di autostima e una fama che lo fa rispettare da tutti.
Mancini é un coglione, punto. Ed é anche un senza palle.
Non é così diverso l'Allegri di Milano con quello di Torino, in fondo. Un po' di esperienza in più, un po' di autostima e una fama che lo fa rispettare da tutti.
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- christian4ever
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Re: Massimiliano Allegri
Non ci voleva molto a decidere tatticamente una partita contro Leonardo.
Sul discorso generale sono d'accordo e aggiungo che tatticamente è anche migliorato.
Sul discorso generale sono d'accordo e aggiungo che tatticamente è anche migliorato.
- AFM2000
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Re: Massimiliano Allegri
Per quello dovrebbe bastare il Milan post Thiago ed Ibra per valutarlo in un certo modo.Sonoio ha scritto:attacco juve: higuain dybala mandzukic; attacco roma (principale avversaria): dzeko
seconda difesa juve: benatia alex sandro lichsteiner rugani ; difensore semiti tolare roma: fabio fazio
allegri da rivalutare in altri contesti con un 'altra squadra
Questa è un'altra critica che si fa a lui. Ma perché spendersi per farsi valere in uno spogliatoio e con una società che, almeno nella più alta figura dirigenziale, ti vede come un coglione?Mystogan ha scritto:Allegri é sempre stato brutto da vedere e poco carismatico nei confronti di piazza e spogliatoio.
E questo è successo anche con Mihaljovic con le provocazioni di Berlusca per tutto l'anno passato.
Più che un difetto, mi sembra che come comportamento abbia preso molto da Ancelotti.
Ultima modifica di AFM2000 il 21/08/2016, 12:21, modificato 1 volta in totale.
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Re: Massimiliano Allegri
Prepara le partite che contano divinamente e ha una gestione magnifica dei giovani.
Di contro,ha un modo di preparare la squadra atleticamente un po' scarsino,così come la lettura della partita in corso.
Con un gruppo già formato,riesce a dare un tocco in più soprattutto in mentalità che pochi al mondo riescono a fare,con un gruppo da formare fa più fatica.
Questo è sommariamente Massimilliano Allegri.
Di contro,ha un modo di preparare la squadra atleticamente un po' scarsino,così come la lettura della partita in corso.
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Questo è sommariamente Massimilliano Allegri.
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Re: Massimiliano Allegri
Però vedi, Allegri si é fatto mandare via con i tifosi che avevano in lui una fiducia nulla, per Mihajlovic ancora un po' c'era rivolta popolare. E tutto sommato a livello di gioco il Milan di Miha era più brutto di quello di Allegri (anche se la qualità dei singoli fa la differenza, Miha ha avuto il Milan più scarso tecnicamente di sempre, probabilmente). E aggiungi pure che Miha era se non proprio una bandiera quantomeno un significativo ex giocatore Interista, ma ha legato con la piazza Milanista molto in fretta.AFM2000 ha scritto:
Per quello dovrebbe bastare il Milan post Thiago ed Ibra per valutarlo in un certo modo.
Questa è un'altra critica che si fa a lui. Ma perché spendersi per farsi valere in uno spogliatoio e con una società che, almeno nella più alta figura dirigenziale, ti vede come un coglione?
E questo è successo anche con Mihaljovic con le provocazioni di Berlusca per tutto l'anno passato.
Più che un difetto, mi sembra che come comportamento abbia preso molto da Ancelotti.
Non é questione di spendersi, come ti direbbe Ankie carismatici si nasce, non si diventa.
Vero che si notano somiglianze tra Ancelotti e Allegri, ed é curioso che stiano facendo il percorso inverso (via tra i fischi da Torino e successi importanti a Milano il primo, viceversa il secondo).
Ultima modifica di Mystogan il 21/08/2016, 12:34, modificato 1 volta in totale.
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Re: Massimiliano Allegri
Credo che al solito i meriti siano sia dell'allenatore che della squadra.
Nello specifico, Allegri ha avuto a mio parere nei suoi due anni juventini (e anche ovviamente in questo terzo) una rosa migliore di quella che aveva Conte.
Del resto esistono due tipologie di allenatori secondo me, quelli che "insegnano calcio" (tipo Guardiola) ed i "gestori" (tipo Ancelotti).
Nelle grandi squadre,quelli appartenenti al primo gruppo hanno un'idea di gioco precisa e nelle loro squadre vedi la loro impronta e per applicarla spesso preferiscono giocatori "meno quotati" ma più funzionali"rispetto invece al cercare un ruolo in cui un calciatore quotato possa rendere nell'ambito del loro modulo.
L'esempio più lampante che mi viene in mente è quello di Guardiola che nel suo modulo ha preferito sacrificare Ibrahimovic perché, nonostante la bravura dello svedese, con la sua idea di calcio non si sposava bene.
Quelli appartenente alla seconda tipologia invece gestiscono il più delle volte dei calciatori molto forti e quindi il loro segno contraddistintivo é il riuscire a farne una squadra trovando per i più forti un ruolo dove alla fine riescano a rendere (l'esempio più lampante è quello di Di Maria con Ancelotti, o lo stesso iniziare,da parte dell'emiliano, a ricorrere al famoso "albero di Natale" per permettere la presenza contemporanea in campo di Seedorf, Rui Costa e Pirlo).
Con questo ovviamente non intendo dire che i gestori non abbiano schemi e moduli da insegnare ai loro giocatori,semplicemente che, a differenza degli "allenatori-insegnanti", hanno magari più elasticità mentale di far "soccombere" il modulo alla forza dei calciatori allenati.
Non è infatti un caso se ad esempio ci sono calciatori allenati da Guardiola che non hanno una bella opinione dell'allenatore spagnolo (ovviamente Ibra su tutti) e invece, almeno stando a quanto noi possiamo sapere, nessun calciatore allenato da Ancelotti ne ha parlato mai male.
Allegri secondo me ha iniziato da "allenatore-insegnante" (infatti il suo Sassuolo ed il suo Cagliari avevano un'idea ed un'impronta di gioco ben preciso) ma dalla sua esperienza al Milan ha iniziato a svoltare nell' apprendere anche i "metodi di lavoro" dell' "allenatore-gestore".
Nello specifico,credo che non fosse facile arrivare dopo Conte nello scetticismo generale e tirare fuori il capolavoro di prima stagione che ha tirato fuori perché i gruppi di grandi calciatori non è detto che riescano a essere tenuti sulla corda dopo anni di vittorie e invece, al posto di rischiare un fisiologico momento di sazietà, è riuscito se possibile a fargli avere ancora più fame come se non avessero mai vinto niente.
Certo, ci sono altre considerazioni da fare come la netta superiorità della Juventus in questi anni in Italia (che ha fatto sì che nonostante la falsa partenza dell'anno scorso sia riuscita ugualmente a vincere lo scudetto, magari se si fosse trattato della serie A di 7-8 anni fa con almeno un altro paio di squadre più o meno al livello della Juventus la partenza ad handicap dell'anno scorso alla fine l'avrebbe pagata non riuscendo a vincere il campionato) e l'abilità della dirigenza a sostituire i pezzi da 90 che la squadra perde con altri pezzi da 90 per certi versi anche superiori a quelli che vanno via, ma questo non toglie i grandi meriti dell'allenatore toscano che per quanto mi riguarda, con questi due anni di vittorie bianconere, ha bellamente messo lo scroto in faccia al presidente della sua ex squadra che non ha fatto altro che fargli la guerra (e tanto per intenderci lo scudetto perso da Allegri il secondo anno è stato soprattutto colpa degli infortuni e in minor parte della mancata acquisizione di Tevez perché se si fosse vinto lo scudetto quell'anno, Silva ed Ibra non sarebbero partiti e, con un un Tevez in più nel motore, gli anni successivi forse non avrebbero visto questo boom bianconero-che magari ci sarebbe stato ugualmente ma non con distacchi siderali dalle seconde e con l'ipotesi generale che in Italia "gli scudetti può perderli solo la Juventus" ).
Su Mancini onestamente non saprei perché lui è un allenatore che ha vinto solo quando la sua squadra era la più forte delle altre soffrendo spesso anche più del consentito (come ad esempio lo scudetto vinto con la doppietta di Ibra a Parma o quello vinto in Inghilterra) e soprattutto non mi sembra uno di quei gestori calmi e rilassati (come appunto Ancelotti) che cercano di far andare d'armonia lo spogliatoio, anzi, Mancini spesso é il primo che si mette controi suoi calciatori per cui ipoteticamente se il gruppo storico della Juventus facesse "spirito di squadra e quasi autogestione"(per esagerare) allora potrebbe continuare a vincere anche con la presenza in panchina di un allenatore che propriamente calmo, riflessivo ed abile a gestire umanamente i calciatori non è.
Nello specifico, Allegri ha avuto a mio parere nei suoi due anni juventini (e anche ovviamente in questo terzo) una rosa migliore di quella che aveva Conte.
Del resto esistono due tipologie di allenatori secondo me, quelli che "insegnano calcio" (tipo Guardiola) ed i "gestori" (tipo Ancelotti).
Nelle grandi squadre,quelli appartenenti al primo gruppo hanno un'idea di gioco precisa e nelle loro squadre vedi la loro impronta e per applicarla spesso preferiscono giocatori "meno quotati" ma più funzionali"rispetto invece al cercare un ruolo in cui un calciatore quotato possa rendere nell'ambito del loro modulo.
L'esempio più lampante che mi viene in mente è quello di Guardiola che nel suo modulo ha preferito sacrificare Ibrahimovic perché, nonostante la bravura dello svedese, con la sua idea di calcio non si sposava bene.
Quelli appartenente alla seconda tipologia invece gestiscono il più delle volte dei calciatori molto forti e quindi il loro segno contraddistintivo é il riuscire a farne una squadra trovando per i più forti un ruolo dove alla fine riescano a rendere (l'esempio più lampante è quello di Di Maria con Ancelotti, o lo stesso iniziare,da parte dell'emiliano, a ricorrere al famoso "albero di Natale" per permettere la presenza contemporanea in campo di Seedorf, Rui Costa e Pirlo).
Con questo ovviamente non intendo dire che i gestori non abbiano schemi e moduli da insegnare ai loro giocatori,semplicemente che, a differenza degli "allenatori-insegnanti", hanno magari più elasticità mentale di far "soccombere" il modulo alla forza dei calciatori allenati.
Non è infatti un caso se ad esempio ci sono calciatori allenati da Guardiola che non hanno una bella opinione dell'allenatore spagnolo (ovviamente Ibra su tutti) e invece, almeno stando a quanto noi possiamo sapere, nessun calciatore allenato da Ancelotti ne ha parlato mai male.
Allegri secondo me ha iniziato da "allenatore-insegnante" (infatti il suo Sassuolo ed il suo Cagliari avevano un'idea ed un'impronta di gioco ben preciso) ma dalla sua esperienza al Milan ha iniziato a svoltare nell' apprendere anche i "metodi di lavoro" dell' "allenatore-gestore".
Nello specifico,credo che non fosse facile arrivare dopo Conte nello scetticismo generale e tirare fuori il capolavoro di prima stagione che ha tirato fuori perché i gruppi di grandi calciatori non è detto che riescano a essere tenuti sulla corda dopo anni di vittorie e invece, al posto di rischiare un fisiologico momento di sazietà, è riuscito se possibile a fargli avere ancora più fame come se non avessero mai vinto niente.
Certo, ci sono altre considerazioni da fare come la netta superiorità della Juventus in questi anni in Italia (che ha fatto sì che nonostante la falsa partenza dell'anno scorso sia riuscita ugualmente a vincere lo scudetto, magari se si fosse trattato della serie A di 7-8 anni fa con almeno un altro paio di squadre più o meno al livello della Juventus la partenza ad handicap dell'anno scorso alla fine l'avrebbe pagata non riuscendo a vincere il campionato) e l'abilità della dirigenza a sostituire i pezzi da 90 che la squadra perde con altri pezzi da 90 per certi versi anche superiori a quelli che vanno via, ma questo non toglie i grandi meriti dell'allenatore toscano che per quanto mi riguarda, con questi due anni di vittorie bianconere, ha bellamente messo lo scroto in faccia al presidente della sua ex squadra che non ha fatto altro che fargli la guerra (e tanto per intenderci lo scudetto perso da Allegri il secondo anno è stato soprattutto colpa degli infortuni e in minor parte della mancata acquisizione di Tevez perché se si fosse vinto lo scudetto quell'anno, Silva ed Ibra non sarebbero partiti e, con un un Tevez in più nel motore, gli anni successivi forse non avrebbero visto questo boom bianconero-che magari ci sarebbe stato ugualmente ma non con distacchi siderali dalle seconde e con l'ipotesi generale che in Italia "gli scudetti può perderli solo la Juventus" ).
Su Mancini onestamente non saprei perché lui è un allenatore che ha vinto solo quando la sua squadra era la più forte delle altre soffrendo spesso anche più del consentito (come ad esempio lo scudetto vinto con la doppietta di Ibra a Parma o quello vinto in Inghilterra) e soprattutto non mi sembra uno di quei gestori calmi e rilassati (come appunto Ancelotti) che cercano di far andare d'armonia lo spogliatoio, anzi, Mancini spesso é il primo che si mette controi suoi calciatori per cui ipoteticamente se il gruppo storico della Juventus facesse "spirito di squadra e quasi autogestione"(per esagerare) allora potrebbe continuare a vincere anche con la presenza in panchina di un allenatore che propriamente calmo, riflessivo ed abile a gestire umanamente i calciatori non è.
Re: Massimiliano Allegri
Mi fa invidia vedere come Der riesca a esprimere i miei stessi pensieri in modo di gran lunga migliore di quanto so fare io.Der Metzgermeister ha scritto:Credo che al solito i meriti siano sia dell'allenatore che della squadra.
Nello specifico, Allegri ha avuto a mio parere nei suoi due anni juventini (e anche ovviamente in questo terzo) una rosa migliore di quella che aveva Conte.
Del resto esistono due tipologie di allenatori secondo me, quelli che "insegnano calcio" (tipo Guardiola) ed i "gestori" (tipo Ancelotti).
Nelle grandi squadre,quelli appartenenti al primo gruppo hanno un'idea di gioco precisa e nelle loro squadre vedi la loro impronta e per applicarla spesso preferiscono giocatori "meno quotati" ma più funzionali"rispetto invece al cercare un ruolo in cui un calciatore quotato possa rendere nell'ambito del loro modulo.
L'esempio più lampante che mi viene in mente è quello di Guardiola che nel suo modulo ha preferito sacrificare Ibrahimovic perché, nonostante la bravura dello svedese, con la sua idea di calcio non si sposava bene.
Quelli appartenente alla seconda tipologia invece gestiscono il più delle volte dei calciatori molto forti e quindi il loro segno contraddistintivo é il riuscire a farne una squadra trovando per i più forti un ruolo dove alla fine riescano a rendere (l'esempio più lampante è quello di Di Maria con Ancelotti, o lo stesso iniziare,da parte dell'emiliano, a ricorrere al famoso "albero di Natale" per permettere la presenza contemporanea in campo di Seedorf, Rui Costa e Pirlo).
Con questo ovviamente non intendo dire che i gestori non abbiano schemi e moduli da insegnare ai loro giocatori,semplicemente che, a differenza degli "allenatori-insegnanti", hanno magari più elasticità mentale di far "soccombere" il modulo alla forza dei calciatori allenati.
Non è infatti un caso se ad esempio ci sono calciatori allenati da Guardiola che non hanno una bella opinione dell'allenatore spagnolo (ovviamente Ibra su tutti) e invece, almeno stando a quanto noi possiamo sapere, nessun calciatore allenato da Ancelotti ne ha parlato mai male.
Allegri secondo me ha iniziato da "allenatore-insegnante" (infatti il suo Sassuolo ed il suo Cagliari avevano un'idea ed un'impronta di gioco ben preciso) ma dalla sua esperienza al Milan ha iniziato a svoltare nell' apprendere anche i "metodi di lavoro" dell' "allenatore-gestore".
Nello specifico,credo che non fosse facile arrivare dopo Conte nello scetticismo generale e tirare fuori il capolavoro di prima stagione che ha tirato fuori perché i gruppi di grandi calciatori non è detto che riescano a essere tenuti sulla corda dopo anni di vittorie e invece, al posto di rischiare un fisiologico momento di sazietà, è riuscito se possibile a fargli avere ancora più fame come se non avessero mai vinto niente.
Certo, ci sono altre considerazioni da fare come la netta superiorità della Juventus in questi anni in Italia (che ha fatto sì che nonostante la falsa partenza dell'anno scorso sia riuscita ugualmente a vincere lo scudetto, magari se si fosse trattato della serie A di 7-8 anni fa con almeno un altro paio di squadre più o meno al livello della Juventus la partenza ad handicap dell'anno scorso alla fine l'avrebbe pagata non riuscendo a vincere il campionato) e l'abilità della dirigenza a sostituire i pezzi da 90 che la squadra perde con altri pezzi da 90 per certi versi anche superiori a quelli che vanno via, ma questo non toglie i grandi meriti dell'allenatore toscano che per quanto mi riguarda, con questi due anni di vittorie bianconere, ha bellamente messo lo scroto in faccia al presidente della sua ex squadra che non ha fatto altro che fargli la guerra (e tanto per intenderci lo scudetto perso da Allegri il secondo anno è stato soprattutto colpa degli infortuni e in minor parte della mancata acquisizione di Tevez perché se si fosse vinto lo scudetto quell'anno, Silva ed Ibra non sarebbero partiti e, con un un Tevez in più nel motore, gli anni successivi forse non avrebbero visto questo boom bianconero-che magari ci sarebbe stato ugualmente ma non con distacchi siderali dalle seconde e con l'ipotesi generale che in Italia "gli scudetti può perderli solo la Juventus" ).
Su Mancini onestamente non saprei perché lui è un allenatore che ha vinto solo quando la sua squadra era la più forte delle altre soffrendo spesso anche più del consentito (come ad esempio lo scudetto vinto con la doppietta di Ibra a Parma o quello vinto in Inghilterra) e soprattutto non mi sembra uno di quei gestori calmi e rilassati (come appunto Ancelotti) che cercano di far andare d'armonia lo spogliatoio, anzi, Mancini spesso é il primo che si mette controi suoi calciatori per cui ipoteticamente se il gruppo storico della Juventus facesse "spirito di squadra e quasi autogestione"(per esagerare) allora potrebbe continuare a vincere anche con la presenza in panchina di un allenatore che propriamente calmo, riflessivo ed abile a gestire umanamente i calciatori non è.
Semplicemente perfetto.
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Re: Massimiliano Allegri
E questo dovrebbe far ancor più riflettere sui traguardi che ha raggiunto lontano da Milano, e su quanto effettivamente c'abbia messo del suo in una squadra che aveva già vinto prima del suo arrivo (addirittura col salto di qualità sui campi europei).Mystogan ha scritto:Però vedi, Allegri si é fatto mandare via con i tifosi che avevano in lui una fiducia nulla, per Mihajlovic ancora un po' c'era rivolta popolare.
- lando
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Re: Massimiliano Allegri
allegri ha una caratteristica ben precisa: è intelligente. parecchio intelligente.
è arrivato in una situazione turbolenta, tra insulti e scetticismo, in una squadra data da tutti per cotta e strabollita, svuotata e pronta a implodere.
lui è stato zitto, ha proseguito il lavoro esistente limando via via i difetti, migliorando ancora, senza stravolgere. la juve di conte, dalla prima all'ultima, era agonismo, corsa, pressing. l'underdog sempre, anche con squadre inferiori. allegri si è preso la fiducia dei senatori, ha tenuto il modulo di conte e i movimenti rodati, e via via ha insegnato a questa squadra ad aspettare, a portare a casa il massimo senza ammazzarsi 90 minuti. juve-napoli dell'anno scorso è emblematica: annulla l'uomo migliore, e lasciali correre a vuoto. alla prima occasione li uccidi. e così è stato: 0 tiri in porta subiti, e vittoria.
ma già il primo anno si era vista la sua intelligenza, quando ha piano piano portato la squadra dalla difesa a 3 a quella a 4 in europa, dopo essersi preso la fiducia di tutti i suoi giocatori.
il tutto sempre rifuggendo qualsiasi paragone, polemica o diatriba.
mi viene un paragone (all'opposto): benitez. arriva all'inter con ls sfiducia intorno ("squadra bollita", "nessuno come mou" ecc), e la sua prima mossa qual è? criticare il passato col suo "avete vinto ma non giocando bene, adesso con me...". errore fatale: spogliatoio spaccato, tifosi inviperiti, ciao ciao benny a dicembre.
mancini è un buon manager, forse, ma un pessimo allenatore convinto di essere un guru della panchina. vincerebbe a torino? per me no. avere la squadra più forte non significa vincere. la juve 14esima dopo 13 giornate era la più forte, ma era dietro chievo e sassuolo lo stesso. il calcio non è una scienza esatta. ha ragione allegri quando dice che il buon allenatore, in primis, non deve fare danni. deve tenere un gruppo unito, e personalità come mancini non sanno farlo.
è arrivato in una situazione turbolenta, tra insulti e scetticismo, in una squadra data da tutti per cotta e strabollita, svuotata e pronta a implodere.
lui è stato zitto, ha proseguito il lavoro esistente limando via via i difetti, migliorando ancora, senza stravolgere. la juve di conte, dalla prima all'ultima, era agonismo, corsa, pressing. l'underdog sempre, anche con squadre inferiori. allegri si è preso la fiducia dei senatori, ha tenuto il modulo di conte e i movimenti rodati, e via via ha insegnato a questa squadra ad aspettare, a portare a casa il massimo senza ammazzarsi 90 minuti. juve-napoli dell'anno scorso è emblematica: annulla l'uomo migliore, e lasciali correre a vuoto. alla prima occasione li uccidi. e così è stato: 0 tiri in porta subiti, e vittoria.
ma già il primo anno si era vista la sua intelligenza, quando ha piano piano portato la squadra dalla difesa a 3 a quella a 4 in europa, dopo essersi preso la fiducia di tutti i suoi giocatori.
il tutto sempre rifuggendo qualsiasi paragone, polemica o diatriba.
mi viene un paragone (all'opposto): benitez. arriva all'inter con ls sfiducia intorno ("squadra bollita", "nessuno come mou" ecc), e la sua prima mossa qual è? criticare il passato col suo "avete vinto ma non giocando bene, adesso con me...". errore fatale: spogliatoio spaccato, tifosi inviperiti, ciao ciao benny a dicembre.
mancini è un buon manager, forse, ma un pessimo allenatore convinto di essere un guru della panchina. vincerebbe a torino? per me no. avere la squadra più forte non significa vincere. la juve 14esima dopo 13 giornate era la più forte, ma era dietro chievo e sassuolo lo stesso. il calcio non è una scienza esatta. ha ragione allegri quando dice che il buon allenatore, in primis, non deve fare danni. deve tenere un gruppo unito, e personalità come mancini non sanno farlo.
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Re: Massimiliano Allegri
Va bè Der e Lando hanno detto tutto, c'è poco da aggiungere.
Dico solo che a me (come penso ormai si sia capito) Allegri non piacerà mai, ma è innegabile che stia facendo un lavoro più che buono.
Dico solo che a me (come penso ormai si sia capito) Allegri non piacerà mai, ma è innegabile che stia facendo un lavoro più che buono.