Tuttowrestling Forum

Con i vostri amici probabilmente vi sarà capitato di parlarne, solitamente è un argomento molto chiacchierato anche se qua l'abbiamo fatto poco.
Esponenzialmente i "big money" sono entrati di forza nel calcio, trasformando il monopolio delle famiglie e delle associazioni in un modello aziendale generalmente riconosciuto.
Faremo sempre più soldi, visto che stiamo entrando in mercati saturi di denaro da spendere e questo gioverà al movimento; stadi nuovi, attrezzature più all'avanguardia, manifestazioni più grosse.
Chiaramente tutto questo è alla mercé dell'abile, dello scaltro ma anche del sistema monolitico calcio, quello in cui tot squadre hanno una grandezza tale che attirano soldi a se per il semplice fatto di essere tali.
Vi chiedo questo dunque, vi sta bene? Secondo voi è giusto che nella stessa lega ci siano squadre che fatturano più di trecento milioni ed altre che per fare quelle cifra devono sudare per 10 esercizi?
Oppure vorreste un sistema diverso, un sistema dove la concorrenza si fa sul campo e non dietro la scrivania?
O ancora una via di mezzo, tra bravura tecnica e bravura finanziaria.
Insomma sentiamo.

Ti riferisci alla serie A o in generale?

Sarebbe bello un calcio con le politiche dell'NBA.

Questa è la risposta che generalmente viene data dai più, io sinceramente penso che non sia possibile in nessuno modo una cosa del genere.
Ci sono troppe grosse differenze. Al massimo si può copiare lo spirito che ha portato alla ideazione di quelle politiche, quello sì.

Jolly ha scritto:Questa è la risposta che generalmente viene data dai più, io sinceramente penso che non sia possibile in nessuno modo una cosa del genere.
Ci sono troppe grosse differenze. Al massimo si può copiare lo spirito che ha portato alla ideazione di quelle politiche, quello sì.

Si si, infatti, sarebbe bello. Ma impossibile.
Considerando poi che se parliamo di basket a livello mondiale (e sono molte meno squadre e società rispetto al calcio), sono solo 30 le squadre con quella politica e tutte in un solo campionato, quindi.
Forse, l'unica idea che mi salta in mente che potrebbe equilibrare le squadre e valorizzare i giovani, è una percentuale obbligatoria di giocatori del proprio paese in squadra (e magari anche in formazione).

Stavo provando ad allargare le mie vedute, con il discorso NBA Draft implementato nel mondo del calcio. Da provare quanto meno ad impostare in tutte le maggiori leghe di ogni stato. Gli ultimi a fine stagione avrebbero a disposizione, la chiamata per il giovane più importante del proprio paese. E i primi viceversa, es: Juve e/o Napoli del momento, avrebbero a disposizione il 19esimo e 20esimo prospetto più interessante del paese (che non è poco e non è male). Il problema principale dove sta? Nel fatto che questi ragazzini sono tutti in società minori o maggiori che siano, e non stanno in un college e quindi sono già accasati e sotto contratto con qualcuno o qualcosa. E nessuna squadra anche di promozione, punta a far crescere e vendere i proprio talenti per rimanere in promozione per tutta la vita (o almeno quasi tutte). Chiudo la mia riflessione, notando che sia impossibile gestirla così. Sarebbe bello provare a vedere come va, ma ci sarebbe bisogno di una megarivoluzione.

Io più che ai draft e a quelle idiozie all'americana tipo draft e niente retrocessioni che trovo orribili e inattuabili in italia punterei semplicemente a una distribuzione più egualitaria dei diritti TV.

secondo me sono tutte cose inattuabili, tra le altre cose perché il basket è tutto incentrato su di un'unica lega mentre il calcio "che conta" è comunque sparso tra decine di campionati di nazioni diverse. Concordo che l'unico modo per limare le cose è restringere il gap tra gli incassi delle piccole e delle grandi, tramite le infrastrutture e i diritti.

Il draft sarebbe inattuabile ma cazzo, equa distrubuzione dei diritti e televisivi e salary cap dovrebbero esistere già da almeno 15 anni.

Gsquared ha scritto:Io più che ai draft e a quelle idiozie all'americana tipo draft e niente retrocessioni che trovo orribili e inattuabili in italia punterei semplicemente a una distribuzione più egualitaria dei diritti TV.

Idiozie un paio di palle, non parlare di cose che neanche conosci.
Ti quoto comunque (come il buon Dan sopra di me) per i diritti televisivi che dovrebbero essere spartiti in modo più equo.

Equa distribuzione diritti tv un paio di palle, scusate..
perche una squadra che ha un bacino di tifosi grosso il doppio/triplo di una concorrente dovrebbe prender la stessa cifra?? per me e giusto che chi ti garantisce maggiori entrate prenda di piu

Ci stanno provando con il campionato spezzatino.
Anche se effettivamente un Carpi - Palermo non sarebbe mai il ME di sabato o domenica sera.

KanyeWest ha scritto: Idiozie un paio di palle, non parlare di cose che neanche conosci.
Ti quoto comunque (come il buon Dan sopra di me) per i diritti televisivi che dovrebbero essere spartiti in modo più equo.

Idiozie lo sono applicate al calcio italiano. Prova a togliere le retrocessioni e a metà campionato metà delle squadre non avranno più obiettivi e non gliene fregherà più niente a nessuno delle partite delle squadre in questione. Il sistema del draft poi non lo vedo come un miglioramento rispetto ai vivai, a dirla tutta.

El Bamba ha scritto:Equa distribuzione diritti tv un paio di palle, scusate..
perche una squadra che ha un bacino di tifosi grosso il doppio/triplo di una concorrente dovrebbe prender la stessa cifra?? per me e giusto che chi ti garantisce maggiori entrate prenda di piu

Perché se il campionato fosse più equilibrato sarebbe più interessante e genererebbe più introiti per tutti.

Gsquared ha scritto: Idiozie lo sono applicate al calcio italiano. Prova a togliere le retrocessioni e a metà campionato metà delle squadre non avranno più obiettivi e non gliene fregherà più niente a nessuno delle partite delle squadre in questione. Il sistema del draft poi non lo vedo come un miglioramento rispetto ai vivai, a dirla tutta.

Questo non lo mette in dubbio nessuno, ma perché deve essere un'idiozia?
Dioccá in America questo sistema ha portato miglioramenti a tutte le franchigie di tutti gli sport (specie l'NFL), da noi é irrealizzabile perché mancano due cose fondamentali, ovvero un sistema universitario diverso e i soldi che hanno loro, ma ciò non toglie che sia un modello completamente sensato e utile a tutte le squadre americane.
Perciò, idiozia un cazzo.

Il tetto massimo ai salari sarebbe oro colato. Squadre costruite molto più strategicamente, impossibilità di creare raccolte di figurine. Riequilibrio generale.
Preferirei nessun "draft" o cose simili, invece.

Proprio dovendola dire tutta mi piacerebbe obbligare i giocatori a firmare solo contratti annuali: questo porterebbe a un calciomercato fatto basandosi sul blasone e sul progetto, e non sulle disponibilità economiche di qualche emirato.

EDIT: Chiaro che il salario massimo deve essere applicato dalla FIFA a livello mondiale...