Noi ed il Calcio.

Il luogo di dibattito sugli eventi calcistici... Serie A, Champions League, campionati esteri e tutte le altre competizioni. Se volete dire la vostra sullo sport più famoso in Italia... questo è il luogo giusto!
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Sacopus
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Noi ed il Calcio.

Messaggio da Sacopus »

Topic molto semplice.

Prendendo spunto dalla discussione nata sul topic del Napoli ho deciso di aprire questo topic in cui , se vorrete , potrete scrivere il vostro rapporto con il calcio.

Se avete giocato dilettantisticamente , che ruolo giocate , il vostro ricordo più bello legato al calcio in cui voi eravate i protagonisti , tutto ciò che vi lega personalmente al pallone.

Potrebbe nascere una bella discussione, grazie a chi esporrà il proprio rapporto col pallone :fiori:

A voi la parola.



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Rated Tiger S.star
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Re: Noi ed il Calcio.

Messaggio da Rated Tiger S.star »

urka, bel topic. Stasera non ne parlerò visto che domani mi alzo presto ma tornerò di sicuro. :beer:
il calcio per me è una droga, mi vergogno a dirlo ma è così. alla mia età ancora a rincorrere i ventenni :storm:

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Santino's fan
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Re: Noi ed il Calcio.

Messaggio da Santino's fan »

Ho frequentato una scuola calcio nel biennio 2006-2007.
Solo allenamenti però, al primo anno ero piccolo per i campionati provinciali, al secondo avrei potuto giocare 2-3 partite ma decisi di no, perchè non me la sentivo...quindi personalità da calciatore molto bassa :trollface:

Poi vabbè, ho giochicchiato a pallone nei due anni di superiore, ad educazione fisica si giocava a calcio.Partite di classe quindi.
Me la cavavo, sempre giocato da difensore, ma mi inserivo molto molto spesso in avanti, anzi scappavo come un dannato senza fermarmi un attimo.
Nel primo anno segnai solo un gol, nel secondo invece superai la doppia cifra.

E infine ho giocato 4-5 partitelle negli ultimi 4 mesi, con all'attivo un gol.
Ma non ho più lo smalto dei tempi andati, sono un po' più impreciso :LOL2:
Pesano i due anni di "inattività".

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Sacopus
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Re: Noi ed il Calcio.

Messaggio da Sacopus »

Non ho mai giocato a pallone in maniera costante , mai in una squadra , però tutto sommato sono abbastanza bravo.

Mi piace giocare a calcetto con gli amici come difensore e devo dire che me la cavicchio.
Gioco molto duro , senza troppi problemi nei confronti delle caviglie degli avversari :LOL:

Sono sempre quello che in campo corre di più , questo sì.
Non mi fermo mai.

Però difficilmente salgo , preferisco giocare come Ultimo , essendo difficile da superare.

Però molti si lamentano , dicendo che entro troppo male sulle gambe , poverelli :party:

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mic91
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Re: Noi ed il Calcio.

Messaggio da mic91 »

Il mio è un rapporto di amore e odio, da una parte vedere un pallone che rotola in rete è un'immagine bellissima, vedere il tuo idolo che supera la difesa avversaria e segna, o che recupera un pallone, o che para il rigore decisivo non ha prezzo. Se devo definire un momento penso agli istanti prima e dopo il rigore siglato da Sheva nella finale di Manchester, se devo pensare a un calciatore mi viene in mente Pelè. Fin da piccolo ho sognato di essere come loro, di giocare a San Siro, al Bernabeu e in giro per il Mondo. I muri erano pieni di poster della formazione rossonera, che ogni anno cambiava, ho amato Cantona prima, Owen poi, infine Sheva e Tomasson. In ogni campionato c'era la mia squadra preferita, in Germania il Dortmund del grande Chapuisat, in Francia il Lione e ogni lunedì controllavo sulla gazza il risultato delle loro partite. La domenica si ascoltavano le partite in radio, nella mia testa mi immaginavo la partita ed era lo spettacolo più bello, quelle voci che ti trasportavano direttamente allo stadio sono indimenticabili. Ad un certo punto della mia vita però tutto cambia, mi rendo conto che oltre al calcio ci sono altri sport, c'è un altro mondo, il rugby è più fisico, il basket è più spettacolare, vedo dal vivo le prime partite di football americano, tutto cambia. Vado a vedere le partite di calcio e mi fa schifo la maggior parte del pubblico e il modo in cui si pongono i calciatori, vedo dal vivo gli altri sport e tutto è diverso. Mi stacco dal calcio, complici i brutti risultati di Milan e Dortmund, non riesco manco ad essere pienamente felice della vittoria del mondiale prima e della champions poi, esulto e sono felice, ma non mi emoziono come vorrei. Capisco che il calcio, complice la gente che lo vive, è uno sport sporco, dove i soldi comandano e dove la passione dei tifosi veri, non quelli che spaccano lo stadio, non conta nulla. Inizio a scrivere su alcuni siti di parecchi sport, ma rifiuto sempre di scrivere di calcio, quello per me non è più uno sport, ma un grosso business, sentire un allenatore di una squadra di dodicenni dire "entragli male" mi distrugge la passione e mi sento triste, per cui odio il calcio. Però poi mi emoziono sempre quando la palla rotola in rete...

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Rocks
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Re: Noi ed il Calcio.

Messaggio da Rocks »

Inizialmente messo come portiere, come si fa di solito con quelli che ritieni più scarsi, ho finito per diventare il numero uno del quartiere.
:LOL:

Ho giochicchiato come portiere pure alle medie e superiori, mentre in polisportiva giocavo più seriamente, sia in porta che fuori. ci fu un allenatore che mi definì un piccolo Sentimenti, ma il ruolo che preferisco è l'esterno essendo ambidestro, salto spesso l'uomo, veloce e soprattutto abituato a correre per ore senza fermarmi. Ora quando gioco a calcetto, ogni tanto, il giorno dopo la partita sono un cadavere.

Mi hanno spaccato entrambe le caviglie e lasciato qualche cicatrice pure.
Anche io ero un pò stronzo, specie con quelli come me, altrettanto stronzi.
Direi amore e odio con il calcio, considerando che mi hanno diagnosticato un problemino al cuore che mi avrebbe fatto finire come Morosini se avessi provato il calcio a livello agonistico serio.

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mic91
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Re: Noi ed il Calcio.

Messaggio da mic91 »

Come al solito io non ho capito la discussione :LOL: ho giocato solo con gli amici ma mai in squadre, sono partito dall'attacco per arrivare in porta, quando c'è da fare le partitelle tra amici infatti faccio il portiere e me la cavo abbastanza bene, mi pare anche ovvio col mio nome :LOL:

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Sacopus
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Re: Noi ed il Calcio.

Messaggio da Sacopus »

Brutta storia Rocks , mi dispiace per te.

Io lentamente mi sono "disintossicato" dal pallone , seguo molto di meno la Roma , prima non vedere una partita per me era impensabile.
Ma sinceramente ho capito che il gioco non vale la candela , e lo direi anche da tifoso di squadre vincenti.

Non si può distaccarsi completamente dalla squadra che si tifa , l'amore c'è sempre.
Ma ho capito che questa Roma , completamente diversa da quella che vorrei , non merita la mia rabbia , le mie incazzature , le mie imprecazioni.

Riguardo il calcio giocato invece no, continuo ad amarlo.
Gioco sempre quando capita , anche con troppa foga a volte :LOL:

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RAW_Is_Jericho
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Re: Noi ed il Calcio.

Messaggio da RAW_Is_Jericho »

Beh l'anno scorso ho avuto la fortuna di vincere il girone (chiamiamolo campionato) di seconda categoria con la squadra del mio paese e soprattutto con i miei amici, gente con la quale gioco da anni, con alcuni fin dai tempi dei pulcini. E' stato bello, come quando abbiamo vinto nelle giovanili.
Oggi abbiamo giocato e vinto la prima partita di coppa provincia, io gioco a centrocampo, come caratteristiche potrei fare il "regista" dietro le punte o davanti alla difesa, la mezz'ala al massimo, oggi però nel 4312 ho giocato sul centrosinistra... :schifato:

Il calcio è una passione che ho fin da piccolo, guardarlo è un passatempo e vivo il tifo in maniera pacata. Oltre alla squadra in cui gioco sono interista immagino, ma per fortuna non sono sfegatato, non vedo il tutto come una fede, come qualcosa che devo difendere a tutti i costi o rodermi il fegato a criticare. Alla fine penso sempre che loro sono milionari e io non ne guadagno nulla, poi preferisco sempre l'onesta intellettuale, cerco di essere obiettivo, quello che molti tifosi non fanno.

Giocare in una squadra di calcio invece è fantastico, quello che mi tiene più legato a questo è lo spirito di gruppo che si viene a creare, l'amicizia nel mio caso se vogliamo, il farsi il culo in allenamento, l'aiutarsi in campo, condividere la propria passione, le proprie emozioni. Senza di questo non sarebbe lo stesso, perchè poi in realtà non è tutto rose e fiori, i risultati, allenatori con le proprie idee, a volte può essere demoralizzante.

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GGG
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Re: Noi ed il Calcio.

Messaggio da GGG »

Ho giocato a calcio per sei anni. Nei primi cinque (quattro in una squadra e uno in un'altra) giocai sempre in difesa (sia centrale che terzino, in base alle scelte del mister). Poi andai in una squadra un po' più 'blasonata' dove il mister mi fece giocare praticamente sempre in mezzo al campo davanti alla difesa, sia per farne da schermo che per fare i lanci lunghi (la specialità della casa). Battevo spesso i calci di punizione tant'è che feci un gol da una trentina di metri di distanza. Poi smisi e mi diedi al tennis perché mi ero rotto il cazzo di quell'ambiente di merda dove tutti erano fissati. Vincere era un inutile obbligo. Comunque se devo fare un paragone ricordavo un po' Chivu (anche se io sono destro).

Ora gioco ogni tanto a calcetto, il ruolo varia dall'esigenza di squadra e dalla voglia che ho io. A volte gioco dietro, a volte sulla fascia e a volte in mezzo al campo (il ruolo che preferisco). Purtroppo non ho più la potenza (e la precisione) di tiro di una volta; ma comunque devo dire che in generale il mio modo di giocare è cambiato tantissimo rispetto a quando giocavo "seriamente" quattro/cinque anni fa (anche se, ovviamente, giocare a 11 è completamente diverso che giocare a 5/6/7).

Il mio rapporto col calcio giocato è, come avrete intuito, di amore e odio. Non essendo un fenomeno per me il calcio è sempre stato divertimento, ed è solo per questo che iniziai a giocarvici "seriamente" iscrivendomi in una società. Purtroppo dopo qualche anno capii che non per tutti era così (allenatori e alcuni compagni) e allora mi ritrovai a nuotare controcorrente. Per alcuni vincere delle partite inutili era l'unica cosa importante. Così cambiai società ma le cose rimasero più o meno uguali. Poi finalmente smisi (convincendo i miei genitori finalmente a farmi fare tennis). Invece giocare a calcetto mi diverte in toto, perché nessuno (o quasi) è fissato col dover vincere a tutti i costi.

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ATM
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Re: Noi ed il Calcio.

Messaggio da ATM »

Giocavo da ragazzo, fino ai sedici anni. Sarei stato anche un bel giocatorino, i piedi buoni li ho sempre avuti (e li ho ancora) a detta di tutti. Ma a sedici anni pensi più alle ragazze, alle sigarette, a fare il mona e ad altro. Inizialmente terzino destro, poi verso gli ultimi anni mi hanno spostato mediano.
Ho iniziato addirittura prima di quanto si potrebbe a 5 anni.

Mi son comunque tolto qualche soddisfazione. Nel periodo 12-13-14 anni avevamo uno squadrone, ci siamo tolti anche la bella soddisfazione di qualificarsi e partecipare per un torneo internazionale di gran importanza in Spagna giocando contro squadre di prestigio come Maccabi Haifa e non mi ricordo le altre.
Le nostre belle soddisfazioni contro i pari età di Padova, Venezia e Treviso (all'epoca soprattutto le ultime due avevano erano un nome importante per quanto riguardava il settore giovanile) ce le siamo tolte.
Ho giocato al Delle Alpi di Torino prima di Juventus-Modena del 2003, altra bellissima soddisfazione.

Insomma mi sono proprio divertito. Tornando indietro non lascerei mai.

Ora il mio calcio è legato soprattutto al tifo per la Juventus e il Venezia (quando posso) ma non solo.
Mi piace vedere di tutto. Mi considero, senza voler esser pretenzioso, qualcosa più del classico tifoso ignorante da bar.
Mi piace l'aspetto tattico, mi piace (questo non solo sul calcio, ma in generale) sapere quanto più possibile.

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Santino's fan
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Re: Noi ed il Calcio.

Messaggio da Santino's fan »

GGG ha scritto:Ho giocato a calcio per sei anni. Nei primi cinque (quattro in una squadra e uno in un'altra) giocai sempre in difesa (sia centrale che terzino, in base alle scelte del mister). Poi andai in una squadra un po' più 'blasonata' dove il mister mi fece giocare praticamente sempre in mezzo al campo davanti alla difesa, sia per farne da schermo che per fare i lanci lunghi (la specialità della casa). Battevo spesso i calci di punizione tant'è che feci un gol da una trentina di metri di distanza. Poi smisi e mi diedi al tennis perché mi ero rotto il cazzo di quell'ambiente di merda dove tutti erano fissati. Vincere era un inutile obbligo. Comunque se devo fare un paragone ricordavo un po' Chivu (anche se io sono destro).

Ora gioco ogni tanto a calcetto, il ruolo varia dall'esigenza di squadra e dalla voglia che ho io. A volte gioco dietro, a volte sulla fascia e a volte in mezzo al campo (il ruolo che preferisco). Purtroppo non ho più la potenza (e la precisione) di tiro di una volta; ma comunque devo dire che in generale il mio modo di giocare è cambiato tantissimo rispetto a quando giocavo "seriamente" quattro/cinque anni fa (anche se, ovviamente, giocare a 11 è completamente diverso che giocare a 5/6/7).

Il mio rapporto col calcio giocato è, come avrete intuito, di amore e odio. Non essendo un fenomeno per me il calcio è sempre stato divertimento, ed è solo per questo che iniziai a giocarvici "seriamente" iscrivendomi in una società. Purtroppo dopo qualche anno capii che non per tutti era così (allenatori e alcuni compagni) e allora mi ritrovai a nuotare controcorrente. Per alcuni vincere delle partite inutili era l'unica cosa importante. Così cambiai società ma le cose rimasero più o meno uguali. Poi finalmente smisi (convincendo i miei genitori finalmente a farmi fare tennis). Invece giocare a calcetto mi diverte in toto, perché nessuno (o quasi) è fissato col dover vincere a tutti i costi.
Hai ragione, l'esagerazione non è un bene, però ci sta che quando inizi una partita tu voglia vincere per forza.
Per dire io quando faccio le partitelle dò il tutto per tutto, e se perdo mi stizzisco.

Poi specie a livelli più importanti, come quelli a cui hai giocato, l'importanza si sente ancor di più.

Quindi giusto non essere "indemoniati", cioè senza spaccare di tutto in caso di sconfitta, va benissimo il divertimento, però insomma, già che siamo in campo, portiamo a casa la vittoria :LOL2:

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GGG
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Re: Noi ed il Calcio.

Messaggio da GGG »

Santino's fan ha scritto:Hai ragione, l'esagerazione non è un bene, però ci sta che quando inizi una partita tu voglia vincere per forza.
Per dire io quando faccio le partitelle dò il tutto per tutto, e se perdo mi stizzisco.

Poi specie a livelli più importanti, come quelli a cui hai giocato, l'importanza si sente ancor di più.

Quindi giusto non essere "indemoniati", cioè senza spaccare di tutto in caso di sconfitta, va benissimo il divertimento, però insomma, già che siamo in campo, portiamo a casa la vittoria :LOL2:
Ma voler vincere è giusto, anche io voglio vincere quando gioco a calcetto ma se perdo non me ne frega un cazzo. Quei 5 euro per il campo li spendo per divertirmi, cercando di dialogare al meglio con i compagni, facendo un colpo di tacco, chiudendo un avversario durante un contropiede e così via. Se vinco non vinco niente.

Il problema erano le fissazioni che alcuni avevano. Tu (è un tu generico, non riguarda solo me) sbagliavi un passaggio in un allenamento e il mister ti insultava. Saltavi un allenamento perché non ne avevi voglia (ovviamente avvisando di ciò con una scusa credibile), il mister ti chiamava e ti rompeva i coglioni. Vincevi 8 a 0 a dieci minuti dalla fine, ti ritrovi palla al piede al limite dell'area, provi il tiro a giro, calci fuori di poco e ti prendi diecimila porcodii. Per fortuna (o purtroppo) ero solo un ragazzino perché se mi fosse successo adesso di certo non me ne starei zitto abbassando la testa e facendo finta di nulla.

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Re: Noi ed il Calcio.

Messaggio da Santino's fan »

GGG ha scritto: Ma voler vincere è giusto, anche io voglio vincere quando gioco a calcetto ma se perdo non me ne frega un cazzo. Quei 5 euro per il campo li spendo per divertirmi, cercando di dialogare al meglio con i compagni, facendo un colpo di tacco, chiudendo un avversario durante un contropiede e così via. Se vinco non vinco niente.

Il problema erano le fissazioni che alcuni avevano. Tu (è un tu generico, non riguarda solo me) sbagliavi un passaggio in un allenamento e il mister ti insultava. Saltavi un allenamento perché non ne avevi voglia (ovviamente avvisando di ciò con una scusa credibile), il mister ti chiamava e ti rompeva i coglioni. Vincevi 8 a 0 a dieci minuti dalla fine, ti ritrovi palla al piede al limite dell'area, provi il tiro a giro, calci fuori di poco e ti prendi diecimila porcodii. Per fortuna (o purtroppo) ero solo un ragazzino perché se mi fosse successo adesso di certo non me ne starei zitto abbassando la testa e facendo finta di nulla.
Sì vabbè i ragazzi che vogliono avere a tutti i costi il pallone sui piedi per fare i fenomeni sono dei rompicoglioni, roba da prendere ed entrare sulla caviglia, ma pure i compagni di squadra stessi.

Concordo in toto sulla prima parte, l'importante è divertirsi fra amici.
Il problema sorge quando ti trovi a giocare con degli sconosciuti che sono dei gran cafoni.

Mentre a me piace giocare con gente che conosco, e quindi gente di cui posso avere fiducia.

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Re: Noi ed il Calcio.

Messaggio da themostmustsee »

Oddio.
Secondo me state confondendo un pò le cose.
Uno che gioca a calcetto con gli amici non è uno che gioca a calcio. E non credo lo si potrà mai definire "bravo". In quanto giocare a calcio implica molto di più di saper fare passaggi giusti, o calciare bene o non farsi mai saltare dall'uomo, il tutto oltretutto durante una partita di calcetto con gli amici...
Altra cosa: quelli che vogliono vincere a tutti i costi con gli amici sono solo persone che non hanno molte altre scariche di adrenalina o comunque particolari soddisfazioni nella vita. E' fondamentale impegnarsi sempre (cazzo, è un'attività di squadra: dove non ci arriva il mio compagnio ci devo arrivare io, o dove non c'arrivo io un mio compagno dovrà sacrificarsi, quindi io ci devo arrivare a tutti i costi), ma questo non significa impazzire se non si vince a calcetto con gli amici.
Io ad esempio sono sempre stato un figlio di puttana sul campo: dai 12 ai miei attuali 28 anni ho sempre picchiato come un fabbro (con educazione però, niente sporcherie o falli pericolosi, ma semplicemente nessuno mi può saltare). Dagli esordienti alla prima categoria fino all'amatoriale (AICS) dove purtroppo gioco adesso. Eppure nelle partitine scapoli-ammogliati sono sempre il più generoso. il più gentile, in quanto sono contesti che con il calcio non hanno nulla a che vedere.
Poi, tornando in topic: il calcio è stupendo. E una merda allo stesso tempo. Da bambino ti forma caratterialmente e fisicamente. Da adulto ti insegna che l'unica cosa che conta sono i soldi...

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