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E' morto Alfredo Provenzali, voce storica di Tutto il calcio minuto per minuto
ROMA - È morto a Genova il giornalista sportivo della Rai Alfredo Provenzali, voce storica di Tutto il calcio minuto per minuto. Aveva 78 anni.
Provenzali è morto nel giorno del suo compleanno, era nato infatti il 13 luglio del 1934 nel quartiere genevose di sampierdarena, e ha a lungo vissuto in via Trento. Radiocronista di razza, è stato inviato per anni sui campi sportivi d'Italia e del mondo, ma la sua notorietà deriva in primo luogo dalla trasmissione Tutto il calcio minuto per minuto, a cui ha lavorato dal 1966 e di cui, dal 1992, è stato conduttore sostituendo Massimo De Luca.
Tra i tanti momenti sportivi che si legano al suo ricordo, la cronaca del record del mondo negli 800 stile libero di Novella Calligaris a Belgrado nel 1973.
«Le radiocronache di Alfredo Provenzali hanno raccontato il calcio degli ultimi cinquant'anni agli italiani. Senza la voce di Alfredo ci sentiremo tutti un pò più soli», ha dichiarato Antonio Preziosi, direttore di Radio Uno e dei Gr Rai. «Con lui - prosegue Preziosi - scompare un grandissimo testimone di quella straordinaria scuola di radiocronisti che hanno onorato la Rai come Ameri, Ciotti, Bortoluzzi e tanti altri ancora. Continueremo nel nome di Provenzali, l'impegno di Tutto il Calcio Minuto per Minuto e di tutta la nostra squadra sportiva. Alla famiglia di Alfredo la commossa vicinanza di tutti i colleghi di Radio Uno e del Giornale Radio Rai».
Quante domeniche passate con le radioline accese ad ascoltare "Tutto il calcio minuto per minuto" e le radiocronache del grande Provenzali. Riposa in pace grande Alfredo
Mds32 ha scritto:Quante domeniche passate con le radioline accese ad ascoltare "Tutto il calcio minuto per minuto" e le radiocronache del grande Provenzali. Riposa in pace grande Alfredo
Voce storica cui ero molto affezionato, possa riposare in pace.
Un signore d'altri tempi ed un vero galantuomo (a detta di coloro che lo conoscevano e non ho motivi di pensare il contrario).
Riposi in pace anche la piccola Amber
Giusto...meningite fulminante...che botta tremenda per Budan.
Riposi in pace quest'anima innocente.
Che notizia. Una notizia che mi ha fatto ritornare nel tempo, tra nostalgìa e tristezza.
Una notizia che mi ha fatto rivivere, quei lontani ricordi di una bambina, che alla fine degli anni'70, stava sulle gambe del suo papà, nelle domeniche invernali, ad ascoltare le partite, o meglio, il secondo tempo delle partite, a "Tutto il calcio minuto per minuto".
Eh sì, perchè sicuramente in pochi sanno(beati voi...), che allora si trasmettevano solo i secondi tempi. Non c'erano Sky, Mediaset premium, internet, e chi non era allo stadio, accendava la radio a casa, o al bar, dove si riuniva la gente, o per strada, per ascoltare le voci di Ameri, Ciotti, Provenzali, o il mitico Luzzi, che rompeva le palle con i suoi interventi per la serie b, e che era capace d'interrompere Ameri, sul campo principale, durante una azione concitata del derby d'Italia(JUVE-inter), per comunicare con enfasi(scusa AMERI, scusa Ameri...), Il gol della Sanbenedettese contro il Monza.
Che ricordi mi sono tornati in mente. si accendeva la radio, e la tua squadra del cuore era già sotto di due reti a Roma.
Ed io che m'intristivo, e mio papà che mi rincuorava, dicendomi di non preoccuparmi, perchè c'era da giocare tutto un tempo, e avremmo recuperato. Ed infatti arrivava il terzo gol degli avversari, ed io lo guardavo in malomodo, mentre lui allargava le braccia con il classico "non si può sempre vincere"(ed io non sono mai stata d'accordo...), e alle 19.00 volevo vedere sulla rai, il tempo che trasmettevano(45 minuti della partita clou della giornata), perchè non mi capacitavo della sconfitta, e chissà, forse in radio si sbagliavano, e se non c'era la Juve, per tifare contro le rivali storiche....mentre mia madre iniziava a capire un pò preoccupata, che quella bimba non sarebbe cresciuta nei canoni classici di una ragazza/donna.
Poi, qualche anno dopo, negli anni '80, mio padre e casa mìa, furono "sostituiti"(brutta parola...), dagli amici e dal bar, con una ragazzina che invece di stare con le amiche fuori dal locale arrabbiate e annoiate, era dentro ad ascoltare con i ragazzi sempre quelle stesse voci, con trepidazione, sperando che Bortoluzzi, il coordinatore del programma, quando dava la linea a Torino, si sarebbe sentita la voce del cronista, con notizie positive.
Anche con l'abbonamento allo stadio sotto casa, a 14 anni, Provenzali e gli altri, continuarono a farmi/ci compagnìa, visto che ero piccola per le trasferte, e in seguito studentessa senza portafoglio. Ma era lo stesso bellissimo, condividere la gioia col ragazzo e gli amici, così come rinfrancarsi per la sconfitta(e chissà come mai la più incazzata ero io...).
Quelli sono stati gli ultimi ricordi di Provenzali, Ameri e "tutto il calcio minuto per minuto". L'avvento delle paytv, con Tele +, quella ragazzina che aveva qualche lira in più guadagnata che poteva spendere in qualche trasferta, mi ha portata ad abbandonare la radio, quei mitici cronisti e quel programma, che continuò per altre generazioni.
Sì e' vero, ora si poteva seguire la partita vedendo realmente cosa accadeva, e tutta intera, e in seguito anche 235 partite di coppa, 456 programmi sportivi, la scelta di qualunque partita e campionato, ma se ci penso un pò, pur essendo contenta del progresso, di queste possibilità, un pò di nostalgìa per quei tempi, per quegli eroi che adesso con la morte di Provenzali, dopo quelle di Ciotti, Ameri, non ci sono più.
Ora questa morte di Provenzali, ovviamente mi porta dispiacere per la persona, ma contemporaneamente e cinicamente, mi ha portato un gran sorriso sul volto, perchè mi ha portata a ricordare quei momenti spensierati, quelle domeniche, e quei ricordi di mio papà, che un pò erano sbiaditi, ma che nella mia mente albegano da sempre, a differenza di quelli dei 15 anni successivi, che invece sono rari, con il ricordo della sua voce scomparso, nonostante il suo(unica e sola persona) giustificare le pazzìe, le scelte e quel modo di essere, capirle pur non sempre condividerle.
Chissa per quale motivo, i ricordi di bimba sono sempre più limpidi di quelli di adulta.
Grazie Provenzali per il tuo professionismo, per la tua compagnìa, e per avermi avvicinata allo spettacolo più bello del mondo, e lassù, forse, incontrerai i tuoi colleghi.
E Scusa se un sorriso è comparso sul mio viso, per un ricordo felice, in un momento triste.
E grazie Zittino per questo topic, che mi ha fatto venire la voglia di scrivere queste righe, e ritornare in mente quei giorni.
E Grazie Papà...per tutto.
sonnessa cinzia ha scritto:Che notizia. Una notizia che mi ha fatto ritornare nel tempo, tra nostalgìa e tristezza.
Una notizia che mi ha fatto rivivere, quei lontani ricordi di una bambina, che alla fine degli anni'70, stava sulle gambe del suo papà, nelle domeniche invernali, ad ascoltare le partite, o meglio, il secondo tempo delle partite, a "Tutto il calcio minuto per minuto".
Eh sì, perchè sicuramente in pochi sanno(beati voi...), che allora si trasmettevano solo i secondi tempi. Non c'erano Sky, Mediaset premium, internet, e chi non era allo stadio, accendava la radio a casa, o al bar, dove si riuniva la gente, o per strada, per ascoltare le voci di Ameri, Ciotti, Provenzali, o il mitico Luzzi, che rompeva le palle con i suoi interventi per la serie b, e che era capace d'interrompere Ameri, sul campo principale, durante una azione concitata del derby d'Italia(JUVE-inter), per comunicare con enfasi(scusa AMERI, scusa Ameri...), Il gol della Sanbenedettese contro il Monza.
Che ricordi mi sono tornati in mente. si accendeva la radio, e la tua squadra del cuore era già sotto di due reti a Roma.
Ed io che m'intristivo, e mio papà che mi rincuorava, dicendomi di non preoccuparmi, perchè c'era da giocare tutto un tempo, e avremmo recuperato. Ed infatti arrivava il terzo gol degli avversari, ed io lo guardavo in malomodo, mentre lui allargava le braccia con il classico "non si può sempre vincere"(ed io non sono mai stata d'accordo...), e alle 19.00 volevo vedere sulla rai, il tempo che trasmettevano(45 minuti della partita clou della giornata), perchè non mi capacitavo della sconfitta, e chissà, forse in radio si sbagliavano, e se non c'era la Juve, per tifare contro le rivali storiche....mentre mia madre iniziava a capire un pò preoccupata, che quella bimba non sarebbe cresciuta nei canoni classici di una ragazza/donna.
Poi, qualche anno dopo, negli anni '80, mio padre e casa mìa, furono "sostituiti"(brutta parola...), dagli amici e dal bar, con una ragazzina che invece di stare con le amiche fuori dal locale arrabbiate e annoiate, era dentro ad ascoltare con i ragazzi sempre quelle stesse voci, con trepidazione, sperando che Bortoluzzi, il coordinatore del programma, quando dava la linea a Torino, si sarebbe sentita la voce del cronista, con notizie positive.
Anche con l'abbonamento allo stadio sotto casa, a 14 anni, Provenzali e gli altri, continuarono a farmi/ci compagnìa, visto che ero piccola per le trasferte, e in seguito studentessa senza portafoglio. Ma era lo stesso bellissimo, condividere la gioia col ragazzo e gli amici, così come rinfrancarsi per la sconfitta(e chissà come mai la più incazzata ero io...).
Quelli sono stati gli ultimi ricordi di Provenzali, Ameri e "tutto il calcio minuto per minuto". L'avvento delle paytv, con Tele +, quella ragazzina che aveva qualche lira in più guadagnata che poteva spendere in qualche trasferta, mi ha portata ad abbandonare la radio, quei mitici cronisti e quel programma, che continuò per altre generazioni.
Sì e' vero, ora si poteva seguire la partita vedendo realmente cosa accadeva, e tutta intera, e in seguito anche 235 partite di coppa, 456 programmi sportivi, la scelta di qualunque partita e campionato, ma se ci penso un pò, pur essendo contenta del progresso, di queste possibilità, un pò di nostalgìa per quei tempi, per quegli eroi che adesso con la morte di Provenzali, dopo quelle di Ciotti, Ameri, non ci sono più.
Ora questa morte di Provenzali, ovviamente mi porta dispiacere per la persona, ma contemporaneamente e cinicamente, mi ha portato un gran sorriso sul volto, perchè mi ha portata a ricordare quei momenti spensierati, quelle domeniche, e quei ricordi di mio papà, che un pò erano sbiaditi, ma che nella mia mente albegano da sempre, a differenza di quelli dei 15 anni successivi, che invece sono rari, con il ricordo della sua voce scomparso, nonostante il suo(unica e sola persona) giustificare le pazzìe, le scelte e quel modo di essere, capirle pur non sempre condividerle.
Chissa per quale motivo, i ricordi di bimba sono sempre più limpidi di quelli di adulta.
Grazie Provenzali per il tuo professionismo, per la tua compagnìa, e per avermi avvicinata allo spettacolo più bello del mondo, e lassù, forse, incontrerai i tuoi colleghi.
E Scusa se un sorriso è comparso sul mio viso, per un ricordo felice, in un momento triste.
E grazie Zittino per questo topic, che mi ha fatto venire la voglia di scrivere queste righe, e ritornare in mente quei giorni.
E Grazie Papà...per tutto.
Il tuo ricordo è molto bello e stuggente, io nel mio piccolo quando cominciai a sentire le parite alla radio era un modo per me di sentirmi "grande", aggiornavo io i risultati a mio padre prima che lo dicessero a "Quelli che il calcio", (quando era una trasmissione seria e non un prolungamento di "Domenica In"). Anche per me con l'avvento della pay tv ho penso un po' il rito delle radiocronache domenicali, ma la voce di Provenzali dallo studio centrale ha accompagnato i miei viaggi (soprattutto di ritorno) dalle partite che normalmente arbitro la domenica. Senza retorica posso dire che lui era l'ultimo "baluardo" di un gruppo storico di radiocronisti che è rimasto a Tutto Il Calcio Minuto Per Minuto. Conserverò ancora più gelosamente la trasmissione del 5 Maggio 2002, non solo per la vittoria rocambolesca della Juventus ma anche per ricordare chi 10 anni dopo se ne sarebbe andato nel giorno del suo compleanno, come a voler chiudere il cerchio della sua vita.