Il volley è in lutto. Vigor Bovolenta si è spento stanotte dopo i vani disperati tentativi di rianimazione, prima sul campo poi in ospedale, avvenuti dopo il malore avvertito nel corso della gara di B-2 tra Lube Macerata e Forlì, la squadra dove Bovolenta stava concludendo la sua lunga e gloriosa carriera agonistica. Subito dopo aver eseguito il suo turno di battuta nel corso del terzo set della gara, Bovolenta ha richiamato l'attenzione della panchina e si è accasciato al suolo. Un dirigente della squadra marchigiana ha riferito di averlo sentito invocare aiuto "Ha detto mi gira la testa, aiutatemi che cado, si è toccato il fianco dalla parte del cuore ed è svenuto". Sottoposto ad un lungo massaggio cardiaco in campo il giocatore è stato trasportato all'ospedale di Macerata, dove nonostante gli sforzi profusi dai sanitari, non ha mai ripreso conoscenza e si è spento poco dopo la mezzanotte.
Vigor Bovolenta è stato uno dei giocatori di punta del movimento pallavolistico italiano a cavallo tra gli anni '90 e '00. Ha vinto praticamente tutto, con i club nei quali a militato, e con la nazionale di Velasco sfiorando l'oro Olimpico di Atlanta '96 nella finale più incredibile della storia del volley tra Italia e Olanda.
Centrale di due metri e due, ingaggiato giovanissimo da Ravenna, esordì in prima squadra nella stagione 1990-91, in cui la squadra romagnola vinse scudetto e Coppa Italia; con lo stesso club vinse tre Coppe dei Campioni, una Coppa CEV e due Supercoppe Europee. Il 3 maggio 1995 esordì in Nazionale, a L'Avana, nella gara persa per 3-1 dagli azzurri contro Cuba. Passò poi alla Conad Ferrara, alla Piaggio Roma, alla Iveco Palermo. Importante l'epserienza con la Unibon Modena con cui vinse il campionato 2001-02. Con la Copra Piacenza, disputò tre finali scudetto e vinse una Top Teams Cup. Con la Nazionale ha vinto quattro edizioni della World League, una Coppa del Mondo e due Europei, oltre all'argento ai Giochi olimpici di Atlanta 1996. Ormai al crepuscolo agononistico trovò una nuova chanche di vertice nel 2008 con l'ingaggio a Perugia che gli consentì di essere richiamato in azzurro da Anastasi e di partecipare ai Giochi Olimpici di Pechino. Una parabola agonistica giunta ormai al termine con la scelta nell'estate del 2010 di giocare con la Yoga Forlì, per concludere la sua carriera vicono casa, vicino alla sua Ravenna dove lascia la moglie Federica Lisi (ex pallavolista) e quattro figli.
FONTE:rsnews
Io sono davvero sconvolto.Dopo la famosissima Generazione dei Fenomeni sembrava che l'Italia del volley avrebbe dovuto trovare difficoltà nel mantenere il dominio incontrastato e invece le nazionali successive,con Vigor in campo,hanno continuato a dominare in lungo e in largo mantenendo altissimo il nome dell'Italia.
Addio Vigor,ci mancherai
Addio Vigor
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Re: Addio Vigor
Ho letto la notizia stamattina.
Dispiace un sacco, ho seguito spesso la nazionale di volley dato che in famiglia (tranne me) si mastica parecchia pallavolo.
Un altro decesso scioccante durante una partita.
Dispiace un sacco, ho seguito spesso la nazionale di volley dato che in famiglia (tranne me) si mastica parecchia pallavolo.
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