SI,SON SEMPRE LORO I PIù RIDICULI!
Inviato: 05/10/2011, 17:05
Interisti minacciano di morte Rocchi, ma sbagliano persona
Si chiama Gianluca Rocchi, come l'arbitro di serie A della sezione di Firenze protagonista di una brutta prestazione nella partita di San Siro fra Inter e Napoli. Ma lui è in realtà solo un omonimo: ha 44 anni, abita a Limite sull'Arno (Firenze) ed è disoccupato. È lui che denuncia dalla pagine del quotidiano Il Tirreno di essere vittima di insulti e minacce al telefono e di vivere in una situazione di paura. Probabilmente qualche tifoso dell'Inter arrabbiato per gli errori che hanno penalizzato i nerazzurri nel match perso 3-0 contro il Napoli sabato sera (espulsione di Obi e rigore concesso ai partenopei) ha guardato sull'elenco telefonico trovando Gianluca Rocchi che abita in provincia di Firenze. «Non è la prima volta che accade – confessa il 44enne limitese – e anche per questo mi informo sulle prestazioni dell'arbitro fiorentino per capire se mi devo aspettare qualche telefonata di minaccia. Spero sempre che diriga bene le gare. In ogni caso non è bello sentirsi dire al telefono 'ti ammazziamo'».
Fonte: http://www.leggo.it/articolo.php?id=141733
Si chiama Gianluca Rocchi, come l'arbitro di serie A della sezione di Firenze protagonista di una brutta prestazione nella partita di San Siro fra Inter e Napoli. Ma lui è in realtà solo un omonimo: ha 44 anni, abita a Limite sull'Arno (Firenze) ed è disoccupato. È lui che denuncia dalla pagine del quotidiano Il Tirreno di essere vittima di insulti e minacce al telefono e di vivere in una situazione di paura. Probabilmente qualche tifoso dell'Inter arrabbiato per gli errori che hanno penalizzato i nerazzurri nel match perso 3-0 contro il Napoli sabato sera (espulsione di Obi e rigore concesso ai partenopei) ha guardato sull'elenco telefonico trovando Gianluca Rocchi che abita in provincia di Firenze. «Non è la prima volta che accade – confessa il 44enne limitese – e anche per questo mi informo sulle prestazioni dell'arbitro fiorentino per capire se mi devo aspettare qualche telefonata di minaccia. Spero sempre che diriga bene le gare. In ogni caso non è bello sentirsi dire al telefono 'ti ammazziamo'».
Fonte: http://www.leggo.it/articolo.php?id=141733