Sacopus ha scritto:Totti o Del Piero?
Analizzali in ogni campo e , se vuoi , decreta il migliore.
Togliendo la fede calcistica , ovvio.
Eterno dilemma, che anche in una Juventina feroce e imparziale come me, s'insinua da anni e anni.
Il mio "odio"sportivo verso Totti è pari, se non inferiore, alla profonda ammirazione verso il Totti giocatore.
Dilemma che credo, oggettivamente senza farsi prendere da manìe di tifo, abbiano tutti gli italiani
(mio nipote risponderebbe "Baggio migliore di entrambi per aggirare la risposta).
Così simili, così diversi, entrambi bandiere di una parte di città, entrambi leali ai propri colori, con carriere parallele, entrambi croce (per i più fessi) e delizia di tifosi e allenatori.
Lanciati tutti e due da vecchi marpioni del calcio, Mazzone per Francesco, Trap per Alex, amati
all'inverosimile dai loro tifosi, ma anche primi a mettere in discussione quando le cose andavano male, e non solo dai tifosi.
Quante volte ho sentito dire "toglilo, non sta in piedi" o "e' finito", e credo che a Roma sìa la stessa cosa.
Usati come portabandiera, ma anche come parafulmini.
Ruolo in campo che in momenti diversi hanno sempre dovuto cambiare, vuoi per esigenze anagrafiche, vuoi per scelte tattiche, tant'è che hanno fatto tutto, dall'attaccante di fascia alla prima punta, dal trequartista alla seconda punta.
E'proprio il dilemma "punta o trequartista" li ha visti protagonisti nella mente degli addetti ai lavori, degli appassionati, dei tifosi.
Per me, Totti migliore come trequartista, Del Piero come seconda punta, seppur poi a pensarci bene, ho sempre trovato Alex migliore come assist-man, ed infatti gli 80 gol di Inzaghi in bianconero e le caterve di reti messe dentro da Trezeguet parlano chiaro, mentre Totti l'ho trovo migliore come finalizzatore. E' un controsenso, ma è così.
A favore di Totti una maggior potenza, fisica e nel tiro rispetto ad Alex, che molta di quella potenza fisica l'ha persa dopo il gravissimo infortunio del '98.
Ecco, Alex il meglio l'ha dato tra il'94 e il '98, e, ironìa della sorte, Totti l'ha avuto tra il '98 e il 2002.
Lippi per Alex e Zeman per totti, gli allenatori ideali. Con il boemo, Francesco è maturato tatticamente in campo, diventando più utile alla stessa, meno individualista e più corale nel gioco di squadra, compiendo il passo decisivo verso la consacrazione.
E guarda caso, anche quest'anno con Zeman, Totti stava andando bene.
Dunque migliore in potenza atletica e tiro, e nella varietà di finalizzare in rete. destro, sinistro, testa, da trenta metri come sottoporta, Totti l'ho sempre trovato più vario, più completo come goleador, nonchè più duttile di Alex, che però è stato più fine disegnatore di quadri, più bello da vedere in alcune giocate, meno estroso ma più concreto nel rendersi utile per la squadra, con un piede più fatato, con quell'accarezzare il pallone come si accarezza la propria metà.
Ma in duttilità, meglio Totti. Per carità, entrambi hanno dovuto giocare in tutti i ruoli del fronte d'attacco, e seppur Alex lo ha sempre fatto benissimo, credo che totti sìa stato più incisivo nel farlo e le sue prestazioni non ne hanno risentito rispetto al bianconero, che invece pativa in rendimento.
A favore di Alex, nello stesso argomento, c'è la maggior disponibilità nel farlo, nell'accettare i dirottamenti tattici, a differenza del pupone che lo accettava molto meno silenziosamente.
in sintesi, Totti più genio e duttile rispetto ad Alex.
E come tutti i geni, anche più sregolatezza. Ecco, a Totti è mancato un pochino di "cervello", inteso come furbizia. Molto propenso a cadere nelle provocazioni, verbali e fisiche, ed infatti i cartellini rossi, anche in partite importanti, non sono mancati.
Il comportamento in campo, che trovo importante in una analisi quanto i valori tecnici e tattici, è nettamente a favore di Del Piero, che botte ne prendeva quanto Francesco, ma ha sempre preferito rispondere sul campo, giocando, che non reagendo stupidamente.
Quindi, il carattere ha pesato nella carriera di Totti, e ne ha limitato, in alcune occasioni, il rendimento.
Entrambi spesso messi in discussione, di Alex ho preferito quel mettersi comunque a disposizione della squadra, l'accettare più tranquillamente la panchina, l'esclusione, cercando di rispondere con le prestazioni, con lo sfruttare le occasioni datele, il suo non far polemica davanti la tv, l'evitare esternazioni che potevano minare il gruppo, mentre totti quelle esclusioni, quel metterlo in discussione lo ha sempre fatrto mettere di traverso, anche a discapito dei compagni e della squadra, lo ha portato a far polemica, indicando il mister come nemico.
Ed infatti, le esclusioni di Totti sono rare, proprio perchè per un allenatore farlo voleva dire
problemi.
Totti è sempre stato più protetto di Del Piero, sìa dalla società, che dai tifosi, oltre che dai giornali locali, e lui se ne è "approfittato" di questa situazione, e forse ha pesato sulla decisione di non lasciare mai roma, di affrontare palcoscenici meno protettivi nei suoi confronti.
Alex con Capello, ma anche con Del Neri e Ferrara, è stato trattato maluccio, ma ha risposto mettendosi a disposizione, e facendosi trovare pronto, basti pensare come ha trascinato ed è diventato portavoce e portabandiera di quello scempio che Del Neri chiamava squadra, mentre Totti no, basti pensare al suo ostracismo verso Carlos Bianchi, dove ha fatto di tutto per farlo cacciare, riuscendoci, o verso Ranieri.
Questo non vuol dire che Del Piero era un fesso eh, perchè era un rompicoglioni anche lui quando stava fuori, ma lo faceva silenziosamente, non alla luce del sole, ma confrontandosi in privato con il mister, senza remare contro o fare il capopopolo, proprio per il bene della squadra.
ed infatti, Alex nettamente piùecisivo di Totti quando entrava dalla panchina.
Nettamente superiore nello sfruttare i minuti a disposizione, mentre far entrare Totti negli ultimi minuti è sempre stato inutile.
Certo, due caratteri diversi, figli delle loro origini e della squadra dove militavano.
Ho sempre pensato che Del Piero e Totti sono perfetti nel rappresentare le loro squadre.
Del Piero, veneto di campagna, più"signorino", perfetto nell'incarnare l'austerità sabauda, la classe della Juve, mentre totti, più"di strada", perfetto nel rappresentare la ruspante romanicità(si dice così ?), il simpatico eccesso dei romani, e la società Roma.
Totti non poteva vestire bianconero, così come Del Piero non poteva essere giallorosso. sembra che sono nati per indossare queste casacche, che era già tutto scritto.
Come goleador, dunque più completo Totti, come fine dicitore meglio Alex, che caratterialmente gli è superiore.
Di Totti preferisco la cattiveria agonistica, che Del Piero aveva meno, ma il bianconero più leader, più uomo squadra, più leale in campo.
In campo internazionale, però, l'ago della bilancia, che in Italia è pressochè pari, pende nettamente verso Del Piero.
Entrambi, stranamente visto il valore, non decisivi e da ricordare particolarmente, con la Nazionale, nonostante campioni del mondo, ma sicuramente Alex ha inciso di più, seppur non ha mai brillato nelle competizioni finali, a differenza delle qualificazioni, dove ha segnato parecchio.
Capocannoniere solo alle spalle di Gigi Riva, con una trentina di gol, mentre lo score di Totti si ferma sotto le 10 reti, ed inoltre "aborro" la scelta di Totti di rinunciare alla Nazionale così presto.
Alex è sempre stato legato a quella maglia azzurra, è sempre stato deluso quando non lo si convocava, e di fatto non si è mai ritirato, tant'è che fino ad un paio d'anni fa ci sperava ancora, mentre Totti non lo ha mai amata particolarmente, e il suo rinunciarci l'ho trovato fastidioso, soprattutto perchè poi, con frasi sibilline, dice che sarebbe bello ritornarci.
M'incazzo nel vedere Aquilani, Candreva e Cerci, o nel non vedere uno da affiancare a Balotelli, quando so che ci sarebbe un Totti perfetto e in forma, ma tuttavìa non lo vorrei più, perchè trovo
poco piacevole chiudere con una nazionale così. Capisco gli infortuni, la difficoltà nel reggere più partite, ma lui poteva stringere i denti e giocare almeno le qualificazioni. La maglia azzurra è un onore, rappresenti la nostra patria nel mondo, ed indossarla dovrebbe crearti mille motivazioni.
Ecco, questo è il valore internazionale, la mntalità internazionale. Totti ha sempre dimostrato di essere più una realtà nazionale, Del Piero più internazionale.
E l'ago pende ancor di più con le coppe per club.
Del Piero è storia della Champions, conosciuto ovunque (la standing ovation al Bernabeu è un poster da brividi, perchè i tifosi madrileni, spocchiosi di natura, spesso non lo riservano neanche ai propri Galacticos), ha messo il sigillo ovunque, ha incantato con le sue giocate gli stadi di mezza europa, ha trascinato la squadra sul tetto del mondo, ha segnato in ogni dove, facendo incetta di trofei anche individuali.
lo so, non è giusto giudicare con i trofei, ed io infatti non l'ho fatto, ma è anche vero che in fondo
contano per ergersi a campione assoluto, per entrare nella storia mondiale, per consacrarsi.
Se Gerd Muller vinceva una coppa di Germania e giocava nel Colonia, non sarebbe stato Muller.
E i trofei vinti con la Juve nel mondo, rendono Del Piero ancor più "forte" agli occhi dei tifosi di
questo meraviglioso sport.
Totti in Europa non ha fatto male con la Roma, ed infatti è stato spesso considerato nella corsa al pallone d'oro, ma ha pagato la poca consistenza, salvo qualche annata, della roma nelle competizioni oltreconfine.
A vantaggio di Totti, però, anche per alcuni giudizi, devo ammettere che Del Piero è stato "facilitato" dal giocare insieme a grandi campioni, da Zidane a Vialli, e ha avuto sempre attaccanti
di valore assoluto ai quali servire le sue pennellate, e ha sempre fatto parte di una squadra dai valori tecnici di livello, ed è innegabile che sei facilitato nel rendere meglio, e far bene anche quando non è giornata, mentre Totti, non sempre è stato circondato da fenomeni, e spesso doveva esser lui a tirare la carretta.
Ecco, chissà se Totti fosse passato al Real, quell'estate...
Come uomo fuori dal campo, Impeccabile Del Piero, posato e dalla parlantina sciolta, ma anche marito e padre fantastico, pronto per qualsiasi carriera
nel dopo-calcio, dalla tv al dirigente sportivo(che non farà mai alla Juve fino a quando ci sarà Andrea Agnelli), ma devo ammetere che Totti mi ha sorpreso. quando ha iniziato a fare le comparsate in tv, a scrivere barzellette, a dedicarsi all'opinione pubblica, pensai subito che era una strategìa dettata dal suo entourage, per smacchiare una immagine che spesso il campo
aveva macchiato con comportamenti discutibili. Anzi, sono sicura ancora ora che era quello il motivo, ma poi Francesco, maturando, si è fatto coinvolgere, capendo che un campione lo si è
quando anche fuori lo sei, e col tempo è diventato sincero, mettendoci tutto se stesso.
Vederlo con la moglie aiutare i bimbi dimostra che anche fuori è un grande uomo, nonchè padre affettuoso.
Per chiudere, meglio Del Piero nei calci piazzati(mi ero dimenticata...).
Dunque, carissimo Sacopus, per me, meglio Del Piero, ma di pochissimo, di un capello.
Diciamo che Del Piero è meglio di Totti, ma dire il contrario è altrettanto leggittimo e indiscutibile.
P.S. E voi, idioti che guardano 22 miliardari in pantaloncini, chi preferite ?