Tuttowrestling Forum

Sì ma non avevo intenzione di mollarla, eh, ci sono cose che mi stanno piacendo, l'animazione delle scene d'azione é ottima, alcuni segmenti fomentano e un paio di personaggi mi garbano assai.
Il problema più che altro é di fondo, io preferisco che le serie si prendano il loro tempo prima di sparare i botti.

Personalmente è meglio se mi spieghi qualcosa subito e poi in corso d'opera.

Non voglio lo spiegone alla fine ma nemmeno che mi dicano tutto subito

Mystogan ha scritto:Ci può stare che la si pensi così, io personalmente quando leggo un'opera con elementi soprannaturali quanto più verosimile é la spiegazione datami tanto più mi prende l'idea e mi sento quindi più coinvolto.

Più che altro mi ha lasciato perplesso la transizione "compaiono i giganti all'improvviso" -> "gli umani si rifugiano dentro le mura in pace per cent'anni" -> "compaiono altri giganti più giganti degli altri all'improvviso". Tutto questo a metà del primo episodio

M'avessero spiegato l'origine dei primi giganti, avrei pure accettato il mistero sugli altri giganti.

Temo che il problema non stia nelle premesse dell'opera, ma nel fatto che la tua suspension of disbelief sia formata da opere di stampo fortemente moderno. La narrativa classica, fantascienza, horror e così via, funzionava perché si basava su un tacito accordo: io, autore, pongo delle regole di coesione della trama, e finché rimango coerente con questi principi, tu fruitore devi essere disposto ad accettare tutte le impossibilità del reale.
Le opere moderno/contemporanee si divertono invece a cercare di inquadrare questa sospensione di incredulità in un contesto realistico, in pratica ne destrutturano il concetto stesso; penso tu abbia semplicemente bruciato le tappe, non per colpe tue ovviamente, hai solo assorbito i medium che ti sono stati proposti.

Concordo sulla scarsa profondità dei personaggi, in molti punti rischia di scadere nel gore porn.

Morto Jiro Taniguchi

Marco Frediani ha scritto:Morto Jiro Taniguchi

Serio? Boia, spiace. E' l'autore che ho più "scroccato" in fumetteria in assoluto e credo di aver "letto" L'Uomo Che Cammina un sacco di volte senza averlo mai comprato.

Appena finito di leggere Monster...

Che dire, nonostante non sia proprio il mio genere e abbia comunque le sue forzature/esagerazioni, è un ottimo lavoro: storia sempre avvicente, personaggi caratterizzati in modo accurato e originale, ottimo disegni. Forse il migliore che abbia letto finora (almeno, sicuramente meglio del sovraesposto Death Note, anche dal punto di vista della psicologia).

Spiace per Taniguchi, autore che mi prometto sempre di approfondire, forse è l'occasione giusta

Inklings ha scritto:Appena finito di leggere Monster...

Che dire, nonostante non sia proprio il mio genere e abbia comunque le sue forzature/esagerazioni, è un ottimo lavoro: storia sempre avvicente, personaggi caratterizzati in modo accurato e originale, ottimo disegni. Forse il migliore che abbia letto finora (almeno, sicuramente meglio del sovraesposto Death Note, anche dal punto di vista della psicologia).

Spiace per Taniguchi, autore che mi prometto sempre di approfondire, forse è l'occasione giusta

Che ne pensi del finale?
Hai letto Another Monster, lo spin off/seguito?

Il finale mi ha profondamente colpito... ero rimasto un'pò deluso dalla "conclusione" del piano di Johan (personaggio che ho adorato), però il vero finale l'ho apprezzato molto: il racconto di quell'attimo in cui sua madre deve prendere un decisione impossibile, in cui ha un'esitazione su chi sacrificare... Johan (e noi) non può sapere da cosa derivi né quella scelta né quell'esitazione, ma in quell'attimo capisce che non è vero che "tutte le vite hanno lo stesso valore" (il credo di Tenma) e che non "siamo al mondo perché siamo stati voluti" (come dice una volta Grimmer). Johan è un mostro (mentre Anna non lo diventa), e lo è perché non riesce a lasciarsi amare e non crede in fondo di poter essere amato, ma tutto nasce in quel momento, da quel vissuto. Dunque chi è davvero il mostro? Lui? Sua madre? Le persone che non sono riuscite o non hanno provato ad amarlo?

Poi vabbè, finale aperto che mi piace sempre (soprattutto in un'opera in cui quasi tutto è concluso).
Johan comunque l'ho adorato, mi ha ricordato in molti punti (e con le dovute proporzioni) Stavroghin dei "Demoni": quasi mai in scena ma onnipresente, corruttore e tentatore, votato alla solitudine e ad una malvagità che per quanto tenti di giustificarsi rimane insensata. Perché il male non ha bisogno di ragioni.

Lo spin off non l'ho letto, merita? Se sì mi ci fiondo.
Qualche parere sull'autore, per capire se c'è altro di suo bello da leggere?
Thanks

Di Urasawa è bello praticamente tutto, 20th Century Boys è un must ma mi è piaciuto molto anche Happy! di genere manga sportivo.
Billy Bat l'ho mollato dopo l'inculata J Pop e mi sono ripromesso di recuperarlo finito

Lo spin off è buono, è un inchiesta giornalistica sul "Mostro" con interviste a molti personaggi (tranne Tenma) dove scopriamo molte cose su Franz Bonaparta, le sue origini e gli esperimenti alla villa delle Rose Rosse.
Non è indispensabile, ma se hai apprezzato Monster merita una lettura. Lo hanno scritto come romanzo, non come manga

Finito Shingeki no Kyojin, un po' in ritardo perché purtroppo il mio pc questa settimana ha deciso di fare le bizze, mannaggia a lui. E' Spoiler Free, quindi se vi va di leggere anche se non l'avete visto, credo possiate farlo tranquillamente...

Dare un giudizio conciso é molto difficile, innanzitutto perché é solo un season finale, quindi tanti elementi in grado di far quadrare il puzzle sono ancora da scoprire (cosa c'é nella stanza del padre di Eren e chi c'é dietro ai giganti "anormali" quelli che mi premono maggiormente), ma più che altro perché é una serie impostata in maniera strana, in alcuni archi spinge certi aspetti, in altri ne spinge altri. Ne risulta che sui venticinque episodi alcuni mi hanno coinvolto (che é diverso da "interessato", in maniera sottile) e altri no.

Dall'inizio fino alla fine della battaglia per il distretto di Trost (episodi 1-13), come avevo già detto, mi é piaciuto poco il ritmo esageratamente alto per un inizio di serie, che si é ripercosso sulla trama di fondo (lasciare aperti troppi interrogativi non é sempre una buona cosa) e sull'introspezione dei personaggi. E se l'effetto sulla trama é voluto, quello sui personaggi penso proprio di no, e la cosa é andata a cozzare coi tratti drammatici che ha cercato di imporre e che hanno funzionato, almeno secondo me, poco.

Dal trasferimento al Corpo di Ricerca fino alla fine (episodi 14-25), forse perché mi sono adattato di più a questo modo di procedere con la narrazione rispetto al mio approccio iniziale, l'ho apprezzato molto, molto di più. Devo ammettere che avevo sensazioni negative, perché già mi era piaciuto poco il lavoro sui personaggi iniziali, aggiungerne di nuovi mi é parso un azzardo vero e proprio. Invece sia Erwin Smith che soprattutto Levi sono stati sviluppati bene addirittura in corso d'opera, cioé senza flashback o digressioni rilevanti, e anche i personaggi della scorta speciale di Eren, per quanto secondari, sono stati funzionali.
In particolare l'arco della 57° spedizione all'esterno é veramente appassionante sotto tutti gli aspetti, sia la parte iniziale con Jean e Armin (a mani basse i migliori personaggi della serie, ma ci torneremo) che quella successiva nella foresta (senza scordare l'aftermath quando tornano in città).
Nonostante a livello di trama non ci siano molti passi avanti significativi, il lavoro di build up su tutto il cast mi ha messo molto più interesse per la prossima stagione di quanto la prima parte me ne avesse messa per la seconda.

Sui personaggi, Eren nella prima parte mi piace molto poco, il profilo é lo stesso dei classici protagonisti shonen, ma troppo passivo negli eventi (interessante lo shocking moment della trasformazione, ma di fatto dei primi dieci episodi se ne fa cinque buoni praticamente off screen) e quasi mai viene mostrato il suo lato interiore dopo i primi due episodi di antefatto, nella seconda parte invece é completamente l'opposto, finalmente viene messo al centro della storia e finalmente viene mostrato un po' di dinamismo nel suo modo di rapportarsi ai fatti che lo circondano.
Armin é un ottimo co-protagonista, a tratti ho pensato che avrebbero anche potuto fare tranquillamente di lui il protagonista e avremmo ottenuto una resa migliore. Sì, lo stampo del personaggio é abbastanza semplice, ma in opere così funziona perfettamente.
Jean é per me il vero MVP della serie, un non-protagonista praticamente perfetto. Parte in un modo, ne diventa un altro, ma con procedimenti graduali, "veri", molto spesso si prova empatia verso il suo modo di pensare e le sue emozioni, molto più che nel primo Eren.
Deluso abbastanza invece da Mikasa, che penso sia il personaggio più statico della serie. Considerato il fandom assurdo che ha, mi aspettavo di meglio.

Note a margine, graficamente come vi avevo detto non mi ha fatto impazzire il tratto marcato, ma l'animazione soprattutto nelle fasi di battaglia é molto molto buona.
La prima opening l'ho trovata una curiosa metafora degli episodi cui partecipava, molto enfatica, d'impatto, ma incapace di prendermi appieno. La seconda opening mi é piaciuta di più, anche se l'attacco iniziale mi fa abbastanza cagare. Le ending, come ho detto, le salto sempre

Ho scritto un po' tantino, ma c'erano parecchi spunti di discussione, quindi spero ve lo leggiate tutto lo stesso.
Adesso dovrei vedere, se il computer mi si ripiglia nel breve vorrei riprendere in mano One Piece con la saga di Dressrosa e iniziare Shigatsu Wa Kimi no Uso (e aggiungere qualcosa alla lista d'attesa), altrimenti temo di riuscire a guardare solo One Piece per un po'.

Il tratto marcato ci sta se pensi al fatto che il manga si avvicina al body horror, elemento che viene un po' perso nell'anime per via dei colori molto vivi e che hanno cercato di recuperare in quel modo.
Comunque davvero, Mikasa è uno dei personaggi più sopravvalutati degli ultimi 10 anni in ambito animanga.
A me piace Levi perché pur essendo uno stereotipo, contestualizzato nell'opera diventa il più divertente di tutti.

Su Eren sono d'accordo, all'inizio mi aveva preso poco
Erwin IMHO sta nei top della serie
Jean se non sbaglio era anche il personaggio preferito dell'autore
Su Mikasa non mi pronuncio, troppo blindmarkismo da parte mia

Archer ha scritto:Il tratto marcato ci sta se pensi al fatto che il manga si avvicina al body horror, elemento che viene un po' perso nell'anime per via dei colori molto vivi e che hanno cercato di recuperare in quel modo.
Comunque davvero, Mikasa è uno dei personaggi più sopravvalutati degli ultimi 10 anni in ambito animanga.
A me piace Levi perché pur essendo uno stereotipo, contestualizzato nell'opera diventa il più divertente di tutti.

Sì, immaginavo che lo scopo fosse quello, e tutto sommato ci sta bene.
E' più che altro un problema mio, visto che ogni tanto per hobby disegno anch'io, ho una mania per i tratti più leggeri.

Levi temevo fosse un Mikasa con le palle lì sotto, ma fortunatamente mi sono sbagliato
Ha proprio un altro spessore e funziona in tutti i ruoli in cui viene impiegato.

Heart Break Kid ha scritto:Su Eren sono d'accordo, all'inizio mi aveva preso poco
Erwin IMHO sta nei top della serie
Jean se non sbaglio era anche il personaggio preferito dell'autore
Su Mikasa non mi pronuncio, troppo blindmarkismo da parte mia

Top tre no perché ci sta dentro Levi, ma é veramente un bel personaggio.

Ah, ieri ho dimenticato di scriverlo, che stronzi però col cliffhanger dopo i titoli di coda

Manca poco all'uscita di Rocky Joe PE.

E quest'estate grande arrivo nei cinemi dagli occhi a mandorla.
(Non lui ma il live action di Diamond is Unbreakable).