Sul Trespolo 2019 - Plus & Saimas

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Hard Is Ono
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Re: Cattedra 2018 - uomodelmonte88

Messaggio da Hard Is Ono »

I ragionamenti che fai hanno senso.
Anche io conosco poco delle situazioni contrattuali statunitensi e meno di zero del funzionamento del prowrestling.

Da un lato però, sia gli sportivi che i lavoratori dello spettacolo hanno sigle od organizzazioni sindacali.

Ogni tanto mi chiedo se non sia più giusto augurarsi che il prowrestling si estingua come disciplina, se non riesce ad uscire da una logica di circo ottocentesco.

Tu che dici?



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uomodelmonte88
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Re: Cattedra 2018 - uomodelmonte88

Messaggio da uomodelmonte88 »

Hard Is Ono ha scritto: Ogni tanto mi chiedo se non sia più giusto augurarsi che il prowrestling si estingua come disciplina, se non riesce ad uscire da una logica di circo ottocentesco.

Tu che dici?
...ma no, su questo credo di dissentire.
Cioè, credo che fare il wrestler professionista sia qualcosa di straordinario, un'emozione tanto bella da non poter essere quantificata.
Regalare emozioni alla gente, costruire grandi storie e grandi match che poi rimarranno... bello, bellissimo.

L'altro lato della medaglia è un ritmo di lavoro assurdo, un continuo girovagare per tutto il mondo lontano dai tuoi affetti, sapere di compromettere la propria integrità fisica.
Ma, sperando di non cadere troppo nel becero populismo, quante persone devono subire cose di questo tipo per mettere insieme il pranzo con la cena?
Un camionista che viaggia su tratte internazionali non è a casa molto più spesso rispetto a un wrestler, ma al posto delle luci dei riflettori ha gli insulti dei datori di lavoro e degli scaricatori.
Un'insegnante che per avere il "ruolo" deve partire dalla Calabria per venire a lavorare in Piemonte, magari lasciando "giù" marito e figli, vive una cosa del genere senza ricevere gli applausi di un palazzetto.
Un'infermiera che, col blocco del turnover, prima aveva sempre due colleghe in turno con lei e ora lavora da sola in un reparto, smazzandosi notti e straordinari, sa che sta logorando il suo fisico e assumendosi responsabilità sempre più grosse, col salario che non aumenta proporzionalmente...

Insomma, spero che le condizioni di lavoro dei wrestler migliorino. Ma non spero che la baracca chiuda (anche se, parlando di WWE cioè di ciò che conosco, ormai quasi non me ne accorgerei - e lo dico con amarezza).


BONUS SCACCIA-VERGOGNA: Nel senso che mi imbarazza un po', ma pur di onorare la Cattedra questo e altro. Per chi volesse leggerli, qui trovate un paio di miei scritti coi quali ho vinto il concorso letterario di un paesino del cuneese. Li linko perchè il secondo ha a che fare con il discorso delle emozioni legate allo sport, e un po' al discorso che facevo poco sopra: http://festeggiamentimellana.blogspot.i ... nolfo.html" onclick="window.open(this.href);return false;
(Accetto critiche, ma tenete conto che non sono uno scrittore "professionista", non ho particolari ambizioni in merito e nessuno dei due mi pare possa rientrare tra i miei racconti più riusciti)

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Hard Is Ono
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Re: Cattedra 2018 - uomodelmonte88

Messaggio da Hard Is Ono »

uomodelmonte88 ha scritto: ...ma no, su questo credo di dissentire.
Cioè, credo che fare il wrestler professionista sia qualcosa di straordinario, un'emozione tanto bella da non poter essere quantificata.
Regalare emozioni alla gente, costruire grandi storie e grandi match che poi rimarranno... bello, bellissimo.

L'altro lato della medaglia è un ritmo di lavoro assurdo, un continuo girovagare per tutto il mondo lontano dai tuoi affetti, sapere di compromettere la propria integrità fisica.
Ma, sperando di non cadere troppo nel becero populismo, quante persone devono subire cose di questo tipo per mettere insieme il pranzo con la cena?
Un camionista che viaggia su tratte internazionali non è a casa molto più spesso rispetto a un wrestler, ma al posto delle luci dei riflettori ha gli insulti dei datori di lavoro e degli scaricatori.
Un'insegnante che per avere il "ruolo" deve partire dalla Calabria per venire a lavorare in Piemonte, magari lasciando "giù" marito e figli, vive una cosa del genere senza ricevere gli applausi di un palazzetto.
Un'infermiera che, col blocco del turnover, prima aveva sempre due colleghe in turno con lei e ora lavora da sola in un reparto, smazzandosi notti e straordinari, sa che sta logorando il suo fisico e assumendosi responsabilità sempre più grosse, col salario che non aumenta proporzionalmente...

Insomma, spero che le condizioni di lavoro dei wrestler migliorino. Ma non spero che la baracca chiuda (anche se, parlando di WWE cioè di ciò che conosco, ormai quasi non me ne accorgerei - e lo dico con amarezza).
Si ma camionisti, infermieri e insegnanti i sindacati li hanno però.
Cioè le condizioni di lavoro peggiorano per tutti, ma loro lo strumento di autodifesa e resistenza lo possono mettere in campo.

Non è solo il rapporto diretto col capo o col padrone.

Ad ogni modo non trasformiamola in una discussione sui diritti sindacali e finiamola qui, hai dato risposte più che esaustive.

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Saimas
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Re: Cattedra 2018 - uomodelmonte88

Messaggio da Saimas »

uomodelmonte88 ha scritto:
Ah ah, sono stato sgamato con un elemento che non conoscevo!
Non ci avevo mai fatto caso, in effetti quando mi capita di fare qualche lavoro in collaborazione con la CGIL, nessuno di loro ha mai usato quel termine. Ma non ci avevo mai fatto caso.
:ammiccante:

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uomodelmonte88
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Re: Cattedra 2018 - uomodelmonte88

Messaggio da uomodelmonte88 »

Ammazza, Uno/Due è passato di qui e non mi ha fatto qualche domanda su PK.
Fallimento mio.

Hard, nessun problema a trattare questi temi sempremolto interessanti.

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Commander Cool
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Re: Cattedra 2018 - uomodelmonte88

Messaggio da Commander Cool »

Qual è, per te, il senso della vita?

Come ti spieghi che una ventina di anni fa in nazionale si doveva scegliere se tenere fuori Baggio o Del Piero senza contare chi magari non era nemmeno convocato, mentre adesso non si va neanche più al mondiale?

Pecora o Spagnola?

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Hard Is Ono
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Re: Cattedra 2018 - uomodelmonte88

Messaggio da Hard Is Ono »

uomodelmonte88 ha scritto:Ammazza, Uno/Due è passato di qui e non mi ha fatto qualche domanda su PK.
Fallimento mio.

Hard, nessun problema a trattare questi temi sempremolto interessanti.
Te la faccio io la domanda su PK.

Anzi tre:

1) Personaggio preferito di PKNA?
2) Quand'è che PKNA salta lo squalo?
3) Non pensi che avrebbero dovuto trarre uno spin-off da Motore\Azione e lasciare campo libero a Faraci\Ziche?

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Revan_
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Re: Cattedra 2018 - uomodelmonte88

Messaggio da Revan_ »

uomodelmonte88 ha scritto: Hard, nessun problema a trattare questi temi sempremolto interessanti.
in effetti il discorso "sindacato" nel wrestling è interessante, soprattutto se fatto da qualcuno che ne capisce ed è nell'ambiente
come si potrebbe realizzare, che conseguenze potrebbe avere.. credo che l'ostacolo principale sia proprio la wwe e il suo monopolio mediatico in molti paesi

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pingumen96
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Re: Cattedra 2018 - uomodelmonte88

Messaggio da pingumen96 »

Oppure, più semplicemente, i wrestler son pronti a scendere a compromessi pur di lottare in WWE

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uomodelmonte88
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Re: Cattedra 2018 - uomodelmonte88

Messaggio da uomodelmonte88 »

Commander Cool ha scritto:Qual è, per te, il senso della vita?
Domanda che apre molte possibili interpretazioni.
La mia idea è che non ci sia un unico senso della vita, ma che ognuno trovi il proprio.
Qualcuno ti dirà che si sta al mondo per aiutare le altre persone, qualcuno dirà per amare e essere amati. Altri diranno che la vita è il dono di un Essere superiore ed è dotato di senso intrinseco per questo. Per altri il senso della vita sarà il divertimento.
O anche cose meno nobili: per qualcuno il senso ultimo sarà accumulare ricchezze, per altri accumulare prestigio. Primeggiare sulle altre persone, vivere l'ebbrezza di poter determinare il corso di altre vite.

Parlando per la mia vita, credo che il senso sia godere di momenti come questo, di straordinaria completezza, con la consapevolezza che non sono per sempre. Che si può morire. O si può perdere tutto in un attimo nei modi più svariati.
E quando le cose andranno di nuovo male, fare di tutto per farle tornare sui binari giusti.
Altro senso della mia vita è la semplicità: cercare di apprezzare le piccole cose che in fin dei conti determinano la mia felicità. E offrire alle persone che mi stanno accanto un esempio di questa felicità.

Poi boh, se ne potrebbero dire tante. Ma sono ancora mezzo addormentato.
Commander Cool ha scritto:Come ti spieghi che una ventina di anni fa in nazionale si doveva scegliere se tenere fuori Baggio o Del Piero senza contare chi magari non era nemmeno convocato, mentre adesso non si va neanche più al mondiale?
Io ho anche un certo fatalismo su queste cose.
Il campione non puoi crearlo in laboratorio: o ti nasce, o non ti nasce.
Poi per carità, c'è tutto il discorso che abbiamo già fatto tante volte sulla scarsa valorizzazione dei giovani italiani, a cui spesso si preferiscono talentini africani dalla grande prestanza fisica, perfetti per vincere subito nelle giovanili ma poi inadatti al grande salto.

Secondo me poi, che ci vedo sempre un risvolto morale e sono peggio di Legrottaglie in questo, c'è anche una questione di ambizioni dei ragazzini.
Sembrerò nonno Simpson, ma quando ero piccolo io i bambini volevano diventare grandi calciatori per inseguire un sogno. Per primeggiare, per essere i maschi Alpha, per accaparrarsi le ragazze più straordinarie, per vedere la propria faccia sui giornali locali, poi nazionali, poi chissà.
Nella mia esperienza successiva da animatore, quindi metti una decina di anni dopo, quando chiedevi ai ragazzini che giocavano a calcio perchè lo facessero e che sogni avessero, la risposta era sempre "Voglio diventare ricco". Non sentivi più dire "Lo sai che Ronaldinho può colpire la traversa a occhi bendati con un uovo sulla testa?" ma "Lo sai che ho calcolato che un giocatore di Serie A guadagna in un anno quello che mamma e papà mettono insieme in una vita?". Parole che ho sentito con le mie orecchie, eh. Ragazzini di 9-10 anni.
Che risvolti può avere? Lo vedo in certi ragazzini del mio paesino. Una volta giocare nel Torino o nella Juve era il sogno proibito di tutti. Ora, ragazzini di 15 o 16 anni che hanno pure fatto la trafila delle giovanili, scendono dalla barca "Perchè se giochi nel Fossano sei subito in prima squadra e ti danno 300€ al mese in più". Lo vedo in professionisti di serie A che preferiscono attaccarsi alla poppa più grossa per prendere tanto buon latte, fregandosene se il latte sia sano e ti faccia crescere.

Poi per me non andare al mondiale è stato prima di tutto sfiga e regole stupide di accesso alla competizione: se in un girone hai Spagna e Italia, è chiaro che una delle due resta fuori. Poi c'è lo spareggio, è vero, ma basta arrivarci spompi o impauriti per qualsiasi ragione e puoi fare la frittata, come in effetti è successo.
Questo per dire che non credo che la nostra nazionale non sia al mondiale e non meriti di esserci: in una competizione dove c'è Panama, sarebbe normale esserci anche noi. Ma il campo ha parlato, nel vergognoso doppio confronto con la Svezia, ed è giusto così.

Detto ciò, spero che questa bella Italia cambi un po', in tante cose, e magari anche nel calcio.
Commander Cool ha scritto:Pecora o Spagnola?
Pecora, non ho mai avuto una particolare fissazione per le tette.

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Re: Cattedra 2018 - uomodelmonte88

Messaggio da uomodelmonte88 »

Hard Is Ono ha scritto: Te la faccio io la domanda su PK.

Anzi tre:

1) Personaggio preferito di PKNA?
2) Quand'è che PKNA salta lo squalo?
3) Non pensi che avrebbero dovuto trarre uno spin-off da Motore\Azione e lasciare campo libero a Faraci\Ziche?
1) Il mio personaggio preferito rimane PK, il protagonista. In tanti mi hanno affascinato, commosso, divertito. Ma alla fine è lui che ruba la scena, con la sua ironia paperinesca ma anche con prove di coraggio al di là dell'umano. In un mondo che impazzisce di colpo, con alieni, intelligenze artificiali e viaggi nel tempo, gli rimane sempre il cuore per cercare di fare la cosa giusta, a qualsiasi prezzo.
Parlando invece di personaggi inseriti ex-novo per la serie, un ragazzino di dieci-undici anni non poteva non essere sconvolto da Xadhoom. A quell'età leggere la storia di una ragazza che diventa un "mostro" e cerca di vendicare la scomparsa di un intero popolo, il suo, è stata un'esperienza terrificante. Alle medie scrivevo pure "fanfiction" e sceneggiature per riportare in vita gli xerbiani. Quando poi ho letto la trilogia sono saltato dalla sedia, vedendo che i miei sogni erano stati realizzati. Anche se, ripensandoci ora, quell'Happy Ending, seppur mitigato dal suo necessario (?) sacrificio, ha tolto un po' di pathos a tutta la sua storia.

2) Per me non lo salta mai del tutto. Nel senso che anche dopo alcune clamorose uscite a vuoto, arriva sempre l'albo mozzafiato (tipo "Le parti e il tutto") o comunque intrigante ("Sul lato oscuro").
In un certo senso, però, lo salta davvero: quando inizia a inserire delle sottotrame potenzialmente interessanti che poi si esauriscono nel corso di un albo. non parlo delle autoconclusive volutamente tali (e spesso dimenticabili): quelle ci stanno. Parlo di quegli ottimi albi che lasciano immaginare dei seguiti, che poi non arrivano. E lì penso che la responsabilità sia da cercare nei repentini cambi di direzione editoriale, con l'arrivo improvviso di PK2 che per forza di cose chiude tutto (ed io sono tra quelli che ha adorato PK2 forse più di PKNA).
Per dire,leggo l'elenco dei titoli e mi viene in mente Urk, col filone fantasy, vituperato da alcuni ma che a me era molto piaciuto: perchè non farlo tornare? Carne al fuoco ce n'era.
Penso al filone "galattico" del colonnello Neopard, amatissimo ma relegato a un paio di volumi.
Il filone misticheggiante/magico di Ahrimadz ("Nella nebbia").
Quel volume bellissimo, "Un solo respiro", col tema del maltrattamento e sfruttamento verso ciò che è diverso, poteva essere un filone floridissimo.
Invece, trame e personaggi che cascano nel vuoto. Deludente.

3) Motore/azione è un capolavoro, ancora oggi se lo rileggo ho le lacrime dal ridere. La tua idea è bellissima, Faraci/Ziche avrebbero fatto cose egregie. In generale, avrei apprezzato di tanto in tanto l'abbandono della "seriosità" a favore di albi improntati al divertimento. Ma mi rendo conto che allora PKNA avesse un'aura quasi leggendaria di innovazione "seriosa" e rottura con le tradizioni, e che non si volesse fare nulla che potesse intaccarla. Peccato, perchè di autoconclusive trascurabili ce ne sono state diverse (se penso che "Prima dell'alba" esce subito prima della conclusione di PKNA...), non sarebbe stato male sostituirle con qualcosa di "leggero" ma di qualità.

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Re: Cattedra 2018 - uomodelmonte88

Messaggio da uomodelmonte88 »

Revan_ ha scritto: in effetti il discorso "sindacato" nel wrestling è interessante, soprattutto se fatto da qualcuno che ne capisce ed è nell'ambiente
come si potrebbe realizzare, che conseguenze potrebbe avere.. credo che l'ostacolo principale sia proprio la wwe e il suo monopolio mediatico in molti paesi
...infatti credo che sarebbe interessantissimo se fatto da qualcuno che ne capisca e che sia nell'ambiente :LOL2:
Purtroppo (o per fortuna) non è il mio caso.
Non credo che il monopolio WWE incida più di tanto, comunque: non ho mai seguito molto altre realtà ma non mi risulta esistano realtà associative di rilievo (ho intravisto qualcuno sul main che faceva notare come in Messico fosse ancora più dura la situazione per gli atleti).
Sicuramente a loro riconoscere diritti ai loro lavoratori costerebbe molto di più: d'altra parte, è ciò che accade a qualsiasi azienda nel mondo. Se può, concede le briciole ai suoi lavoratori, magari delocalizzando in luoghi astrusi o inventandosi nuove forme di contratti ai limiti della legalità.
pingumen96 ha scritto:Oppure, più semplicemente, i wrestler son pronti a scendere a compromessi pur di lottare in WWE
...o forse, ancora più "estremamente", sono pronti a scendere a compromessi pur di lottare.
E qui esce la mia vena comunque sindacalista e dico che è ciò che sta accadendo nel mercato del lavoro, ovunque. Molte persone disposte a tutto pur di lavorare, e datori che se ne approfittano dando condizioni di lavoro sempre più indecorose e trincerandosi dietro il "Voi giovani non avete più voglia di lavorare!"

Bravo chi riesce a crearsi un'alternativa per uscirne: nel wrestling, secondo me, esperienze come quella di Cody Rhodes potranno essere sempre più frequenti. Cioè, qualche anno di massacro in WWE per crearsi un nome da spendere altrove.

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Re: Cattedra 2018 - uomodelmonte88

Messaggio da Ankie »

Alla fine siete riusciti a fargli mangiare i dannati gnocchi. :serious:

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Re: Cattedra 2018 - uomodelmonte88

Messaggio da pingumen96 »

uomodelmonte88 ha scritto:
...o forse, ancora più "estremamente", sono pronti a scendere a compromessi pur di lottare.
E qui esce la mia vena comunque sindacalista e dico che è ciò che sta accadendo nel mercato del lavoro, ovunque. Molte persone disposte a tutto pur di lavorare, e datori che se ne approfittano dando condizioni di lavoro sempre più indecorose e trincerandosi dietro il "Voi giovani non avete più voglia di lavorare!"

Bravo chi riesce a crearsi un'alternativa per uscirne: nel wrestling, secondo me, esperienze come quella di Cody Rhodes potranno essere sempre più frequenti. Cioè, qualche anno di massacro in WWE per crearsi un nome da spendere altrove.
Non son d'accordo: la WWE da una esperienza tale (= figa, fama, soldi, adrenalina, ecc.) che più o meno chiunque farebbe carte false per avere, e per la quale i sacrifici fisici vengono ripagati (e si accettano anche i rischi del mestiere). Non credo sia paragonabile alla situazione lavorativa "di tutti i giorni".
Per questo ho trovato il topic sul main un cumulo di affermazioni e seghe mentali completamente slegate dalla realtà delle cose.

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Re: Cattedra 2018 - uomodelmonte88

Messaggio da deadman3:16 »

Quotone alla risposta della domanda con Baggio-Del Piero, e facendo allenatore della squadra di pulcini del paese (2007-08) confermo il cambio di mentalità nei ragazzini di oggi rispetto a ieri (e a quando lo ero io, senza falsa modestia o falsa umiltà).

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