E' uno di quei giorni che aspetti per tutta la vita, ma che, nel profondo, sai che non arriveranno mai.
D'altronde, chi avrebbe mai predetto che un redneck del Tennessee, con la gimmick del cowboy e qualche chilo di troppo, potesse riuscire ad arrivare al titolo massimo?
Eppure, questa è la storia di James Allen Cox.
Uno che, quando ebbe luogo il primo show della storia della TNA, era lì.
Ma non era AJ Styles. Non era il giovane di belle speranze su cui tutti avrebbero scommesso.
No, James era un signor nessuno. Uno che si presentava sul ring con un cappello da cowboy e delle pistole giocattolo. Il classico tizio che, vedendolo per la prima volta, sai già che, dopo un paio di settimane, se ne tornerà nel circuito indipendente.
Invece, James ebbe la fortuna di ri-incrociare la propria strada con quella di Chris Harris. Lo stesso Harris contro cui disputò il suo tryout match per la TNA. Ma, questa volta, non salirono sul ring come avversari, bensì lo fecero come coppia, formando uno dei Tag Team più vincenti dei tempi recenti: gi AMW.
Gli anni passano e si delinea sempre meglio il personaggio di James Storm.
Arriva, poi, la fine del sodalizio con Harris.
Erano entrambi pronti ad intraprendere il proprio percorso da singoli: Harris proiettato verso il ME, Storm a stagnare nell'upper/mid carding.
Ma, col passare del tempo, tutti cominciano a capire che, quello veramente talentuoso, quello capace di tenerti attaccato allo schermo, quello col carisma innato, era James, non Chris.
Comincia, così, la decadenza di Harris e l'ascesa di Storm.
I due si reincontrano nel 2011. Ma i tempi erano cambiati. Harris, ormai, era perseguitato dallo spettro di Braden Walker, mentre Storm era riuscito, nuovamente, a scrivere il suo nome nella storia, grazie ai successi dei BM Inc..
Il resto è storia nota: Roode vince le BFG Series e Storm resta, anche questa volta, a guardare.
Già si comincia a pensare al feud con Roode, al turn di Storm ed ai conseguenti job contro l'ex Tag Team partner. Si ipotizza un suo ritorno nella categoria Tag Team o un declassamento nel mid carding.
Invece, contro ogni pronostico, "Cowboy" James "Mother Freakin'" Storm, smette i panni dell'eterno secondo per vestire quelli del campione.
In questo momento, poco importa di quali riconoscimenti conseguirà in futuro o del fatto che la sua vittoria del titolo sia funzionale al push di Roode.
L'importante è che ce l'abbia fatta e che non sia uno della lista di "coloro che avevano potenziale, ma che non sono riusciti ad ottenere i riconoscimenti che meritavano".
E' la dimostrazione che, ogni tanto, anche se non si rispecchiano i canoni da "Front Man" di una compagnia, si possano coronare i propri sogni.
"Creek-swimming', turkey-shooting, deer-skinning, biscuit-eating, Dukes of Hazard loving, Johnny Cash listening, beer-drinking, country-as-cornbread, Tennessee-born-and-raised, I'm as American as they come, he is 'Cowboy' James 'Mother Freakin' Storm. Sorry, about your damn luck!"
Passiamo, ora, ad un'analisi più tecnica.
Credo che non ci voglia un genio per capire che l'attuale gestione della storyline abbia fatto storcere il naso a più di una persona (pur essendo no-spoiler, non era difficile capire che il subbuglio di questi giorni non fosse dovuto al ritorno di Gail) e non ci vuole un genio nemmeno a capire quali siano i motivi di tante critiche.
L'attuale storyline è evidentemente ispirata a Edwards vs. Davey, ma parte dagli stessi presupposti del recente push di Christian.
Roode è l'uomo che ha sputato sangue per questo business, quello che si è fatto il mazzo per 13 anni, ma che, arrivato ad un passo dal coronamento del proprio sogno (Christian ci era arrivato, ma non aveva avuto abbastanza tempo per rendersene conto), viene buttato giù dall'Olimpo.
A questo punto, subentra Storm (che, guardacaso ricopriva il medesimo ruolo ricoperto da Christian nella Road to WM), il vero protagonista (seppur non creditato) del feud Angle vs. Roode.
Storm, come Edwards, riesce dove il più quotato compagno di Tag aveva fallito: sconfigge il campione in carica e diviene, per la prima volta, World Champion.
Detta così, sembra che abbiano gettato le basi per un'ottima storyline (ci credo, l'avevano già collaudata alla ROH). Ma, allora, cosa c'è di sbagliato?
La risposta è semplice quanto banale: le tempistiche.
La storyline è stata proposta nel momento sbagliato e coi tempi sbagliati. Ma andiamo con ordine:
- Roode vince le BFG Series. Decisione che fa discutere, soprattutto perché il canadese era stato catapultato nel ME del PPV più importante dell'anno dopo aver trascorso diversi mesi in secondo piano (il suo push si era, sfortunatamente, fermato a Lockdown). L'idea dei Writers era, evidentemente, quella di proporre Bobby come l'outsider. Non a caso, proposero la storyline dell'infortunio, con Roode che tenta di scalare il ranking nonostante i problemi al braccio (fece lo stesso percorso che tutti si aspettavano che intraprendesse Joe. Peccato che non seppero porre l'accento sulla situazione dell'ex Team Canada. Anzi, lo fecero passare in secondo piano).
- Arriva BFG, tra mille dubbi e perplessita, ma con la quasi totale certezza di una vittoria di Roode. Ormai, anche i più critici cominciavano a sperarci. Invece, arriva, a sorpresa, la vittoria di Angle. Gran parte del pubblico (se non la quasi totalità) si accanisce su questa decisione. Curiosamente, anche che non lo riteneva ancora pronto, cominciò a sostenere che, dopo il grandissimo lavoro fatto nel corso del mese precedente, era ridicolo far perdere Roode. L'errore più grande? Forse, in questo caso, si può parlare più di sfortuna. Se abbiamo capito una cosa è che quello disputatosi domenica scorsa, non era il match che avremmo dovuto vedere al PPV.
E non parlo dell'opposizione di Hogan al push di Roode (preferisco usufruire del beneficio del dubbio). Piuttosto, ci sono state due grandi sfighe: il poco tempo rimasto a disposizione (ma qui si può anche parlare di colpe di chi si occupa di certe cose) e l'infortunio di Kurt. Sicuramente, un promo di Storm (era in scaletta), avrebbe riscaldato l'ambiente e creato un'altra atmosfera. Inoltre, con un minutaggio migliore (e qui penso che abbia inciso l'infortunio di Kurt, altrimenti avrebbero preferito tagliare 10 minuti di un AJ vs. Daniels per concederli al ME), ne sarebbe uscito un match migliore (soprattutto per quanto riguarda lo storyselling).
Brutto finale del match (sarebbe stata preferibile una vittoria pulita di Kurt), che, in un palcoscenico come quello di BFG, ha un suo peso. Diciamo che la situazione sarebbe anche stata sopportabile (almeno siamo certi che Roode non farà la fine di Joe), ma gli errori si accumulano ed i fan che avevano sopportato la decisione di costruire Roode in 6 settimane e che volevano che BFG segnasse un nuovo inizio, si inalberano.
- Ieri, infine (o, meglio, martedì), viene scritto il terzo capitolo. Storm vince il titolo, diventando l'EE della TNA. Vittoria quasi sicuramente viziata dall'infortunio di Angle. Non è un caso che l'eroe olimpico avesse annunciato che sarebbe rimasto a riposo in questa sessione di tapings. Che Angle abbia scoperto di non riuscire a recuperare entro TP (volendo anche preservarsi, con le Olimpiadi alle porte)? La realtà dei fatti suggerisce questa ipotesi. Anche perché, tra la possibilità di proporre questo match in PPV o di proporlo in uno show settimanale, è logico che abbiano voluto rischiare di meno e fare la cagata in TV. Traspare una pigrizia di fondo, dato che avrebbero potuto rendere il titolo vacante e metterlo in palio a TP, rischiando, però, di stravolgere la storyline. Però, siamo alla terza cagata consecutiva e comprendo i motivi delle recenti critiche contro la TNA (io son blindmark di Storm, quindi mi pesa meno che ad altri

E' innegabile che la TNA abbia commesso degli errori nella costruzione di questa storyline (e non solo di questa, ma non cambiamo discorso), ma, nel mio personale ranking delle cazzate, questa non riesce a piazzarsi sul podio. Anche perché, partendo dal job di Joe a BFG 2009, fino ad arrivare al Jeff Hardy di VR 2010, ci si rende conto che le cazzate, quelle vere, sono ben altre. Ora, almeno, abbiamo nel ME due Wrestlers meritevoli di stare lì e ci troviamo davanti una storyline potenzialmente ottima (non necessariamente sarà un Davey vs. Edwards 2, ma, anche se fosse, sarebbe comunque una rivalità più che buona).
Ora, per i pochi che stanno ancora leggendo, analizzo la puntata:
Sting/Hogan e Sting/Dixie: raise the bar, again! Eh già, si è tornati nell'era degli spompinamenti reciproci. A dirla tutta, per l'intera durata del/dei segmenti, ho sperato che arrivasse un Joe/Gunner/Palla di Seghensen/Tette di Traci, pronto a massacrare il primo che gli passasse dinnanzi. Arriva, tuttavia, un'ottima notizia: Sting consulente della Carter. Una soluzione positiva, che permette di sfruttare un'enorme risorsa quale Steve, senza farlo avvicinare al titolo. Anzi, un suo ritorno in ring, assumerebbe anche più valore.
Angle/Roode/Storm: ottimo, ottimo segmento. Roode ha, finalmente, mostrato carattere. Angle, per la prima volta dopo il turn, ha destato un minimo di interesse. Storm ha fatto lo Storm. Viene annunciato Storm vs. Angle. A proposito, lo sapevate che Storm vince il titolo?
Match di coppia KOs, bla bla bla.
Jarret vs. Hardy: il potenziale è ottimo, sia extra che in ring. Hardy, per la prima volta da quando è tornato ad Orlando, ha un feud ben costruito. Soprattutto, è molto interessante il confronto fra D'Lo e Snow. No, scherzavo, non aveva senso. Però son degli ottimi mediatori. E D'Lo è stra-over, più di quando era un Wrestler attivo. Sarà pure vero che in TNA i ciccioni di colore tirano (vedi Devon), ma la teoria di Colosso (ciccioni di colore tifati da ciccioni di colore) non trova riscontro nel pubblico.
Gunner:"Abyss, get down here, and face your worst nightmere!"
Talia KOs champion: ancora insistono con la storyline dei bully? Sacre Bleu, tanto valeva farla esordire con gli occhiali da vista e la coda di cavallo e spacciarla per cessa.
Comunque, ottimo il ritorno di Gail. Heel, ma è una scelta quasi obbligata. Sarebbe stato insensato se, dopo essersene andata dalla TNA quando era ancora il simbolo della divisione, fosse tornata dicendo:"ora tutti via dal cazzo, mi riprendo il mio spot".
Ora si prospetta una sfida suggestiva fra l'emblema di questa KOs Division e quella della KOs Division degli inizi (peccato che Talia sia una sega).
Ah, a me Karen non è mai dispiaciuta, quindi non mi dà nemmeno fastidio il suo utilizzo

Hogan vs. Immortal: davvero? No, ma... Davvero? Cioè... Davvero?
Capisco che era una scelta quasi obbligata, ma... Perché?
Ma chi ci guadagna da una cosa del genere? Un push per Flair? Un push per Steiner? Un push per Bischoff? Un push per Ray? Gunner schiena Hogan, ma poi viene menato dal suo riflesso nello specchio?
Ma il figlio di Bischoff è un Wrestler? Quante possibilità ci sono che sia un fenomeno? No, perché la storyline non mi fa nemmno così schifo, in fin dei conti. Figo Bischoff che afferma che l'aveva cresciuto perché diventasse come lui. Proposta: se lo sostituiscono con un Davey Richards random, facciamo tutti finta di non accorgercene?
Infine, Main Event. Ma lo sapevate che Storm vince il titolo?
Ah, se era perfetto il promo ad apertura di puntata, lo è stato anche quello che l'ha chiusa.
Ah, dimenticavo un'ultima cosa: se volessero veramente "copiare" Davey vs. EE, il rischio più grande sarebbe quello di ritrovarsi uno Storm più over di Roode. Già era successo due iMPACT WRESTLING! fa, quando il pubblico cantava:"USA! USA!". Certo, Storm era a casa sua ed il Tennessee non è sicuramente noto per la sua grande apertura mentale, ma, il fatto che uno sia canadese e l'altro americano, potrebbe incidere.
PS: per chi volesse saperlo: sì, ho esultato come un undicenne.