Poi inizia il secondo tempo, e tempo una manciata di secondi e capisci che la musica è cambiata, che l'MVP passato e futuro s'è scocciato di prendere dal guru Pop: il repertorio è sempre il solito (triple insensate da centrocampo, layup da tre metri, palleggi prestigiatori, ecc...), ma avere davanti Leonard non è come prendere in giro un mestierante qualunque.
Finisce con SA che non chiude l'annata perfetta in casa, Pop dirà che a lui i record non interessano, ma vedendo come aveva preparato la partita vengono seri dubbi. Gli Spurs perdono l'imbattibilità alla penultima di campionato e con un 1-3 negli scontri diretti che chiede vendetta ai playoff.
Finisce con i Warriors a fianco dei Bulls, con un 72-9 irreale eppure sotto gli occhi di tutti. Una squadra che non molla mai nemmeno dopo aver preso a schiaffi tutta la lega, tant'è che dai comuni mortali è passata a dare sberle anche agli dei. I Warriors attendono in casa i Grizzlies, per entrare nella storia.
Forse sarò estremo, ma a costo di rifiutare milioni, non credo desidererei essere un giocatore di Memphis per la prossima gara

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