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Era stato relegato in ECW, mai capito perché, però così dava veramente l'impressione di campione transitorio.

Sicuramente funzionava molto meglio da inseguitore che da inseguito, come molti altri campioni face. Il feud con Triple H lo trovai interessante, anche per la parte con Eugene, quello con Kane non mi prese, ma anche perché la Big Red Machine era reduce dal ridimensionamento contro Undertaker e aveva scritto "avversario di transizione" in fronte. Una volta persa la cintura, il ritorno nel semplice uppercard fu scontato, d'altronde Chris è sempre stato un uppercarder che ogni tanto è bene mettere nel main event. Per me, la cintura ECW lo avrebbe rilanciato proprio nel giro che conta, e magari si sarebbe fatto un altro regno prima di ritirarsi.

Miky82 ha scritto: ↑08/02/2024, 13:16 Sul suo apice toccato nel 2004 invece che pensate?

Secondo me parti molto bene, Rumble vinta entrando da n. 1, main event di Mania vinto facendo cedere l’allora Re di Raw, rivincita a Bscklash vinta pure quella…
Poi però andò scemando, feud breve e di poco interesse con Kane (buon match comunque a Bad Blood), amicizia/rivalita con Edge, sconfitta con Orton e subito fuori dal giro…

Ho sempre avuto l’impressione che non ci fosse una totale fiducia nei suoi confronti, altrimenti perché inserire un terzo incomodo (Michaels) nella rivalità con Hunter?
Una volta spostati dalla sua strada i due rivali l’attenzione si concentrò più sulla rivalità HBK/HHH rispetto al Benoit campione che appunto venne mandato a feudare in modo piuttosto piatto contro Kane.

Gli hanno dato tanto ma non erano convinti di ciò che gli hanno dato fin da subito.
Dopo pochi mesi via il titolo e fuori dal giro titolato.
Tirando le somme oserei definirlo un campione transitorio nonostante Rumble e ME a Mania.

Si, decisamente transitorio ma non poteva essere altrimenti.
La sua era la storia dell'underdog, in questo caso non per status, ma come quello che in carriera non era mai arrivato in cima ma per colpe non sue, che finalmente riesce a vincere e a chiudere la storia. Situazioni come questa sono belle nella rincorsa ma faticano dopo perchè il viaggio dell'eroe è finito e Benoit non era un campione alla Hogan o Okada, ovvero due che sono perfetti per regni lunghi.
Poi l'età non era dalla sua e la nuova storia principale era prima il turn di Orton con rivalità naturale con HHH (dove hanno sbagliato tutto) e poi la ribellione di Batista, e Benoit non aveva spazi al top.
Non aveva fatto male comunque, specie in paragone al HHH che a stento stava in piedi di quel periodo.

Tigermask ha scritto: ↑08/02/2024, 13:30 Era stato relegato in ECW, mai capito perché, però così dava veramente l'impressione di campione transitorio.

Nei piani doveva essere il volto del brand e svezzare i giovani, cosa che stavano per mettere in scena con CM Punk.

L'apice, la lode, la leggenda un wrestler li tocca con grandi match e grandi rivalità, non certo con titoli del mondo o ad essere sempre nel main event, per i quali bisogna avere una serie di altre caratteristiche (e/o di eventi e situazioni favorevoli) che non sempre coincidono con "grande wrestler" o "fenomeno sul ring" o "fenomeno a microfono" (o tutti e questi insieme).

Caroto ha scritto: ↑08/02/2024, 16:05 L'apice, la lode, la leggenda un wrestler li tocca con grandi match e grandi rivalità, non certo con titoli del mondo o ad essere sempre nel main event, per i quali bisogna avere una serie di altre caratteristiche (e/o di eventi e situazioni favorevoli) che non sempre coincidono con "grande wrestler" o "fenomeno sul ring" o "fenomeno a microfono" (o tutti e questi insieme).

Una lettura da purista che bada solo all'azione in-ring. In genere per stabilire la grandezza di un wrestler si bada proprio alla sua importanza nel contesto della federazione e alla sua permanenza nel main event. I grandi match sono una conseguenza dell'importanza che si ha, visto che nessun wrestler è stato anni al top senza combattere anche degli incontri leggendari.

A me piaceva come wrestler, è stato uno dei miei primi preferiti e a cui mi sono affezionato maggiormente, quando ha fatto quello che ha fatto ci son stato davvero male, comunque quelle azioni non cancellano il suo passato da lottatore.

Double_L ha scritto: ↑08/02/2024, 18:03 A me piaceva come wrestler, è stato uno dei miei primi preferiti e a cui mi sono affezionato maggiormente, quando ha fatto quello che ha fatto ci son stato davvero male, comunque quelle azioni non cancellano il suo passato da lottatore.

Lo cancellano eccome. Gente che ha dato al wrestling migliaia di contributi in più è stata oscurata per colpe infinitamente meno gravi.
Non è che Benoit va condonato perchè era tecnico e piaceva agli smartoni. Per Hulk Hogan, Brock Lesmar o Vince McMahon non si separa l'uomo dal wrestler, ma per lui sì?

Sarà che da ragazzino lo adoravo, ma il gesto che ha fatto è talmente grave, IMHO, che non posso scindere l'uomo dal wrestler. Quando vedo quel volto, sento quella theme music penso a ciò che ha fatto nei suoi ultimi giorni di vita.
La rumble 2004, i match con angle e il resto per me non esistono più...

Caroto ha scritto: ↑08/02/2024, 16:05 L'apice, la lode, la leggenda un wrestler li tocca con grandi match e grandi rivalità, non certo con titoli del mondo o ad essere sempre nel main event, per i quali bisogna avere una serie di altre caratteristiche (e/o di eventi e situazioni favorevoli) che non sempre coincidono con "grande wrestler" o "fenomeno sul ring" o "fenomeno a microfono" (o tutti e questi insieme).

Questa è la visione romantica che io per primo vorrei.
Purtroppo non è così.
L’apice, la gloria, la notorietà viene raggiunta da chi sta sempre nel ME e nel giro titolato perché chiaramente sta sotto i riflettori.
L’esempio più lampante è Hogan che sul ring faceva letteralmente cagare i morti.
Eppure è quasi sempre stato all’apice delle federazioni in cui ha militato.
Benoit, Guerrero, Dynamite Kid e molti altri, pur essendo lottatori eccezionali hanno raggiunto l’apice in rare occasioni, o addirittura mai.

Triste realtà ma questo è.

Miky82 ha scritto: ↑08/02/2024, 19:58
L’esempio più lampante è Hogan che sul ring faceva letteralmente cagare i morti.

Non ti sembra di esagerare?
Posso dirti che per un fan medio erano più divertenti i match di Hogan rispetto a quelli di un Benoit chiuso su se stesso e che non coinvolgeva il pubblico.
Esempio ad hoc? WCW Hog Wild 1996.
Benoit e Malenko combattono un match ipertecnico sfoderando tutto il loro repertorio di prese e controprese. E' il penultimo nella card prima del main event. Il tempo limite di 30 minuti scade e viene annunciato che si continuerà ad oltranza. Il pubblico perde la pazienza, fischia e inizia a cantare "We Want Hogan". Erano tutti stracuriosi di vedere in azione per la prima volta l'Hulk in versione Hollywood e non ne potevano più del wrestling puro senza una rivalità o una storia dietro.

Colosso ha scritto: ↑08/02/2024, 20:16 Non ti sembra di esagerare?
Posso dirti che per un fan medio erano più divertenti i match di Hogan rispetto a quelli di un Benoit chiuso su se stesso e che non coinvolgeva il pubblico.
Esempio ad hoc? WCW Hog Wild 1996.
Benoit e Malenko combattono un match ipertecnico sfoderando tutto il loro repertorio di prese e controprese. E' il penultimo nella card prima del main event. Il tempo limite di 30 minuti scade e viene annunciato che si continuerà ad oltranza. Il pubblico perde la pazienza, fischia e inizia a cantare "We Want Hogan". Erano tutti stracuriosi di vedere in azione per la prima volta l'Hulk in versione Hollywood e non ne potevano più del wrestling puro senza una rivalità o una storia dietro.

Ma certamente Hogan era più tifato di Benoit e tutti i suoi amichetti messi assieme.
A me sinceramente Hogan in-ring faceva schifo, mi esaltavano le sue entrate e le ovazioni che riceveva perché era appunto una vera e propria star.

Ho preso lui come esempi lampante di wrestler non bravo a lottare ma quasi sempre all’apice e al centro dell’attenzione, esattamente il contrario di’ Benoit o Malenko, molto bravi a lottare ma quasi mai al centro dell’attenzione.

Colosso ha scritto: ↑08/02/2024, 18:23 Lo cancellano eccome. Gente che ha dato al wrestling migliaia di contributi in più è stata oscurata per colpe infinitamente meno gravi.
Non è che Benoit va condonato perchè era tecnico e piaceva agli smartoni. Per Hulk Hogan, Brock Lesmar o Vince McMahon non si separa l'uomo dal wrestler, ma per lui sì?

Eh lo so, è un discorso un po' contorto in effetti e difficile da affrontare, però io -limitandomi a Chris Benoit- lo voglio ricordare per le gesta da atleta che mi ha regalato, specialmente in un periodo da bambino/ragazzino che mi faceva vedere il wrestling con una visione differente da ora.

Come per la musica, se ascolto le canzoni di band come Nirvana, Stone Temple Pilots + Velvet Revolver, Alice In Chains io dico che quelle canzoni sono belle e le ascolto con piacere, poi i loro frontman hanno avuto la storia che hanno avuto purtroppo e che io stesso disapprovo fortemente, però ciò non mi impedisce di ascoltare le loro belle canzoni.

Miky82 ha scritto: ↑08/02/2024, 19:58 Questa è la visione romantica che io per primo vorrei.
Purtroppo non è così.
L’apice, la gloria, la notorietà viene raggiunta da chi sta sempre nel ME e nel giro titolato perché chiaramente sta sotto i riflettori.
L’esempio più lampante è Hogan che sul ring faceva letteralmente cagare i morti.
Eppure è quasi sempre stato all’apice delle federazioni in cui ha militato.
Benoit, Guerrero, Dynamite Kid e molti altri, pur essendo lottatori eccezionali hanno raggiunto l’apice in rare occasioni, o addirittura mai.

Triste realtà ma questo è.

Ci sono dei wrestler nati per essere nel ME, altri nati per essere performer (e solitamente viaggiano tra mid e uppercarding con qualche titolo mondiale se gli va bene), altri per essere intrattenitori straordinari (mi viene in mente the miz), altri ancora straordinari in coppia e meno in singolo (gli hardy ad esempio, i new day, ecc), altri ancora in singolo e meno in coppia, alcuni più adatti a fare gli heel (reigns), altri i face, altri i tweener (orton, lesnar).

A ognuno il suo contesto in base alle sue caratteristiche, e la grandezza la raggiungi diventando leggenda ai massimi livelli nel contesto in cui agisci e con le tue caratteristiche valorizzate al meglio.

Quindi non puoi paragonare Hogan a Benoit o Cena a Danielson o Angle a Taker o Rey Mysterio a The Rock o Austin a HBK perchè sono caratteristiche e contesti e ruoli all'interno dello show completamente diversi. è come paragonare Maldini a Messi, oppure Buffon a Ibrahimovic.

ma un grande show lo fai con il giusto mix. Ed è questo che l'utente medio a volte sbaglia considerando il main event come unica valorizzazione di un wrestler o metro di giudizio. è come considerare Javier Zanetti per i gol decisivi fatti in carriera. O totti per i trofei vinti.

Double_L ha scritto: ↑08/02/2024, 20:31Come per la musica, se ascolto le canzoni di band come Nirvana, Stone Temple Pilots + Velvet Revolver, Alice In Chains io dico che quelle canzoni sono belle e le ascolto con piacere, poi i loro frontman hanno avuto la storia che hanno avuto purtroppo e che io stesso disapprovo fortemente, però ciò non mi impedisce di ascoltare le loro belle canzoni.

Stone Temple Pilots leggende troppo poco celebrate.
I Velvet Revolver erano tantissima roba, proprio il sound e l'attitudine che avrei voluto da dei Guns del nuovo millennio. Al Circo Massimo l'anno scorso quando i Guns hanno suonato Slither, devo dire che mi sono emozionato un bel po'.
Uff, quanto manca Scott. Cazzo se manca.

Comunque, son sicuro che pure a Colosso sarà piaciuto qualcosa di Benoit-Malenko-Eddie ai tempi della WCW.