Re: Serie A quarta giornata.
Inviato: 23/09/2019, 1:02
Dio santo, che vergogna.
Ragazzi, discorso di etica e non di calcio.
Non si devono offendere delle minoranze in quanto minoranze.
Fare degli ululati razzisti o accanirsi con i calciatori di colore, in questo periodo storico soprattutto, non è un gioco. Perché pure Trump sembrava un gioco. Pure la Lega sembrava un gioco.
Non siete voi uomini bianchi dietro ad una tastiera a stabilire per che cosa si debbano offendere i neri. La sensibilità che va tenuta in conto è la loro, non di certo la mia, non di certo la vostra. Stessa cosa che vale per gli omosessuali, le donne e tutti i gruppi più deboli o vessati. E deve essere un principio base per chi cerca il quieto vivere nel 2019.
Le persone ricche sono fragili tanto quanto noi, e questo deve entrare in testa. Ci sono una marea di creativi che sguazzano nell'oro ma, proprio per le esigenze della loro professione, sono schiacciati dalle aspettative che si creano su di loro, ed è un esempio a caso come se ne potrebbero fare mille. Non importa una sega se Dalbert, Lukaku e Kessiè sono ricchi, se ricevono dei cori razzisti la loro sensibilità viene comunque ferita e hanno pieno diritto di lamentarsene.
Basta benaltrismo. Il razzismo negli stadi è comunque razzismo e va combattuto. Che sia di convenienza, di facciata o non so cosa: va combattuto. Non è l'intenzione del singolo a stabilire cosa sia razzista o meno. Sicuramente ci sono sentimenti razzisti più radicati e pericolosi ma meno rumorosi, tipo quelli che portano il maiale al 37%, ma il fatto che ci sia una manifestazione più grave dello stesso problema... Non impedisce di combattere il problema nell'ambito di riferimento. Che è 'sto immobilismo? Ci sono sempre problemi più gravi da affrontare, ma intanto bisogna cominciare a risolvere.
Il razzismo non si giustifica mai. In nessuna sua forma.
E' il punto più semplice, ma sembra che si continui a dimenticarsene.
Ragazzi, discorso di etica e non di calcio.
Non si devono offendere delle minoranze in quanto minoranze.
Fare degli ululati razzisti o accanirsi con i calciatori di colore, in questo periodo storico soprattutto, non è un gioco. Perché pure Trump sembrava un gioco. Pure la Lega sembrava un gioco.
Non siete voi uomini bianchi dietro ad una tastiera a stabilire per che cosa si debbano offendere i neri. La sensibilità che va tenuta in conto è la loro, non di certo la mia, non di certo la vostra. Stessa cosa che vale per gli omosessuali, le donne e tutti i gruppi più deboli o vessati. E deve essere un principio base per chi cerca il quieto vivere nel 2019.
Le persone ricche sono fragili tanto quanto noi, e questo deve entrare in testa. Ci sono una marea di creativi che sguazzano nell'oro ma, proprio per le esigenze della loro professione, sono schiacciati dalle aspettative che si creano su di loro, ed è un esempio a caso come se ne potrebbero fare mille. Non importa una sega se Dalbert, Lukaku e Kessiè sono ricchi, se ricevono dei cori razzisti la loro sensibilità viene comunque ferita e hanno pieno diritto di lamentarsene.
Basta benaltrismo. Il razzismo negli stadi è comunque razzismo e va combattuto. Che sia di convenienza, di facciata o non so cosa: va combattuto. Non è l'intenzione del singolo a stabilire cosa sia razzista o meno. Sicuramente ci sono sentimenti razzisti più radicati e pericolosi ma meno rumorosi, tipo quelli che portano il maiale al 37%, ma il fatto che ci sia una manifestazione più grave dello stesso problema... Non impedisce di combattere il problema nell'ambito di riferimento. Che è 'sto immobilismo? Ci sono sempre problemi più gravi da affrontare, ma intanto bisogna cominciare a risolvere.
Il razzismo non si giustifica mai. In nessuna sua forma.
E' il punto più semplice, ma sembra che si continui a dimenticarsene.