FUORI DALLE PALLE GROSSO,BUFFON,MARTINEZ,MOTTA,TRAORè E C METTO PURE PEPE e MELO,NON SONO DEGLI D INDOSSARE LA GLORIOSA MAGLIA DELLA JUVE.vendondoli ci può ricavare un bel gruzzoletto da reinvestire stavolta bene,uomodelmonte88 ha scritto:Benissimo, quasi sicuro l'arrivo di Conte.
Un giorno mi spiegheranno come può un ex giocatore che è stato pure compagno di squadra di certi giocatori a riportare un clima di austerità e serietà, necessario per tornare ad alti livelli.
Intanto vi propongo un elenco di giocatori che si sentiranno più importanti dell'allenatore e si regoleranno di conseguenza, mandando al diavolo lo spogliatoio:
Alessandro del Piero (Ma tanto si sentirebbe superiore a qualsiasi allenatore. Almeno in questo caso la cosa non è dannosa, perchè non è uno che usa il suo potere di spogliatoio per creare spaccature, inzomma non è un Totti)-Buffon Gianluigi(un arrogante clamoroso, inizierà a rilasciare interviste sul nuovo allenatore prima ancora di dirgli "ciao")-Chiellini&Marchisio(un duo comico degno di Gianni&Pinotto, un'accoppiata di giocatori la cui arroganza e indisponenza è seconda solo a quella di Buffon.Loro sono ancora recuperabili, ma necessitano di un "allenatore col frustino",capace di farli marcire in panchina senza pietà se non tirano fuori dal cilindro prestazioni degne, altrochè Conte)-Grosso Fabio(si sente ancora l'eroe del Mondiale 2006: non è comunque recuperabile, indipendentemente dall'allenatore)-Iaquinta Vincenzo.
del piero puo restare,è l unico ke tira sempre fuori 1 bella prestazione e segna
toni puo restare e fare la riserva di matri o del piero o quagliarella.
riscattare assolutamente matri e quagliarella e aquilani.comprare 1 buon sostituto di buffon e tenere storari come secondo.
cmq sia news fresca
Moggi, che scacco alla Figc: ha ricusato il giudice Artico! L’ex dg della Juventus era stato già condannato dallo stesso magistrato per le sim svizzere: di qui la richiesta di avere un altro giudice. Giovedì al Parco dei Principi di Roma, lo stesso di Calciopoli nel 2006, l'udienza per decidere la radiazione dell'ex dirigente bianconero, Antonio Giraudo e Innocenzo MazziniMoggi attacca Marotta Rabbia tifosi Juve Il punto di Oreggia ROMA, 17 maggio - È la settimana delle ricusazioni, questa: fino a ieri in agenda c’era quella richiesta dai pm di Napoli che non vogliono più ( ci provano da anni ormai) la giudice Casoria, e venerdì sapremo; ma stavolta a muoversi - in ambito sportivo - è Luciano Moggi stesso. Giovedì al Parco dei Principi di Roma, l’hotel che ospitò il processo sportivo del 2006 su Calciopoli, è fissata l’udienza ( con tanto di tv a circuito chiuso) per il processo intentato dalla Figc contro Moggi, Giraudo e Mazzini sulla questione radiazioni. A presiedere la Commissione Disciplinare, però, c’è l’avvocato torinese Sergio Artico e a Moggi questo non va giù: istanza di ricusazione del giudice sportivo per motivi di diritto. A cinque anni esatti dalle dimissioni drammatiche dalla Juventus, Moggi si regala questo altro contenzioso. Riprendendo l’articolo 28 del codice di giustizia sportiva, che concede agli incolpati la chance di chiedere la ricusazione dei giudici ( o a loro stessi di astenersi, come richiesto vanamente dalle difese), Moggi con l’ausilio del suo avvocato Maurilio Prioreschi ha presentato la richiesta.
SOSPENSIONE "CIVILE" - L’articolo 28 al punto 4 fa espresso richiamo al Codice di procedura civile ( così l’hanno scritto nel 2007) per le modalità di applicazione del principio. E così ecco che alla Figc si presenta un intoppo non da poco a tre giorni dall’avvio del procedimento, incurante del fatto che l’Alta Corte del Coni deciderà sulla legittimità della norma ad hoc prodotta a marzo per i “ radiandi” di Calciopoli ( a proposito, non c’erano gli altri: fate i nomi, please, veli chiede pure il Coni!) solo il 23 vuole giudicare il 19 prossimo venturo. Eh sì, perché il rimando al codice di procedura civile ( articoli 51, comma 4, e 52) prevede che in caso di ricusazione del giudice si pervenga ad una immediata sospensione del procedimento. In attesa che un’altra commissione, senza Artico al vertice, decida sulla richiesta di Moggi, che a memoria d’uomo federale è la prima.