Messaggi subliminali nei film/cartoni animati/album musicali

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pjorn e stambeit
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Re: Messaggi subliminali nei film/cartoni animati/album musi

Messaggio da pjorn e stambeit »

Che poi è parecchio disonesto prendere il pezzetino di brano, metterlo alla rovescia ed inventare stronzate.
Il brano:
A: si ascolta intero
B: si conosce il testo e il contesto in cui viene scritto
C: si conosce l'autore o gli autori

Altrimenti Maxwell's Silver Hammer è un invito subliminale all'omicidio seriale, oppure Stop the Train è un subliminale invito al terrorismo stragista.



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Sheamus John Cena
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Re: Messaggi subliminali nei film/cartoni animati/album musi

Messaggio da Sheamus John Cena »

E se forse lo scopo del topic era interessare utenti come me all'argomento?
:idea:

E poi, interessarsi all'argomento =/= credere che tutto sia vero.

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Sonoio
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Re: Messaggi subliminali nei film/cartoni animati/album musi

Messaggio da Sonoio »

Vorrei segnalare un messaggio subliminale nel metal.

[youtube][/youtube]

:risata2:

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TheRated[R]Superstar
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Re: Messaggi subliminali nei film/cartoni animati/album musi

Messaggio da TheRated[R]Superstar »

Mistico_82 ha scritto: Io sono appassionato di queste cose, nel (poco) tempo libero in ufficio mi metto spesso a ricercare per saperne di più.
E tu il tuo tempo libero lo sprechi per queste minchiate? Bella vita di merda..

E questo per dimostrarti quanto sono piene di cazzate le cose che posti:
Immagine
Bin Laden non c'era per niente in quella puntata dei Simpson, complimenti per il fotomontaggio.
Tra l'altro è una puntata della 9a stagione, andata in onda nel 1997-98, 3 anni prima degli attentati dell'11 settembre 2001.. Che cavolo di richiamo ci può essere? Ad un evento mai accaduto? Per favore implodi

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Mistico_82
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Re: Messaggi subliminali nei film/cartoni animati/album musi

Messaggio da Mistico_82 »

Sheamus John Cena ha scritto:E se forse lo scopo del topic era interessare utenti come me all'argomento?
:idea:

E poi, interessarsi all'argomento =/= credere che tutto sia vero.
Esatto, questa è un'altra delle cose che sto cercando di dire fin dall'inizio.
Di tutti i casi che sono stati pubblicati ce ne sono alcuni che sono palesemente delle cazzate, altri che lasciano con il dubbio mentre altri ancora che possono essere più veritieri (ad esempio il caso di Bianca & Bernie che è anche abbastanza noto).
Interessarsi non significa credere ciecamente a tutto, significa solamente documentarsi e farsi la propria idea.
Alcuni si sono focalizzati solo sul caso dei Simpson e su altri che erano palesemente discutibili, ok, ma di tutti gli altri più veritieri invece che diciamo?
E' per questo che insisto sul fatto di "interessarsi", che è diverso da "credere a prescindere".

P.S. Agli insulti non rispondo, fate solo la figura dei tonti perchè andrete avanti a parlare da soli.

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TheRated[R]Superstar
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Re: Messaggi subliminali nei film/cartoni animati/album musi

Messaggio da TheRated[R]Superstar »

Mistico_82 ha scritto:
P.S. Agli insulti non rispondo, fate solo la figura dei tonti perchè andrete avanti a parlare da soli.
Più che altro non puoi rispondere perchè non hai argomenti. Parli col copia-incolla, che vuoi rispondere?

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DudeLove
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Re: Messaggi subliminali nei film/cartoni animati/album musi

Messaggio da DudeLove »

Mistico_82 ha scritto: Esatto, questa è un'altra delle cose che sto cercando di dire fin dall'inizio.
Di tutti i casi che sono stati pubblicati ce ne sono alcuni che sono palesemente delle cazzate, altri che lasciano con il dubbio mentre altri ancora che possono essere più veritieri (ad esempio il caso di Bianca & Bernie che è anche abbastanza noto).
Interessarsi non significa credere ciecamente a tutto, significa solamente documentarsi e farsi la propria idea.
Alcuni si sono focalizzati solo sul caso dei Simpson e su altri che erano palesemente discutibili, ok, ma di tutti gli altri più veritieri invece che diciamo?
E' per questo che insisto sul fatto di "interessarsi", che è diverso da "credere a prescindere".

P.S. Agli insulti non rispondo, fate solo la figura dei tonti perchè andrete avanti a parlare da soli.
Si, ma quali sarebbero quelli veritieri?
Spero non quelli pubblicati dal Centro Culturale San Giorgio.
O quelli cinematografici, visto che di tutti quelli che hai postato non ce n'è uno che sia in qualche modo verosimile.
Poi, se ti interessi davvero di queste cose, come mai hai postato delle bufale, quando basta un minimo di ricerche su internet per smentire la gran parte di quelli che hai postato?
Dov'è il senso?

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Ten Times
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Re: Messaggi subliminali nei film/cartoni animati/album musi

Messaggio da Ten Times »

Magari tornasse -Miz-
Divertimento assicurato.

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Mistico_82
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Re: Messaggi subliminali nei film/cartoni animati/album musi

Messaggio da Mistico_82 »

I puffi. La società degli ultimi comunisti

All’interno della produzione dei padri del socialismo scientifico sono mancate le descrizioni della società comunista una volta che questa avesse, con la rivoluzione, chiuso la “preistoria” dell’umanità. Ideologi e divulgatori hanno tentato, a volte, di sopperire con la fantasia a quella che sembrava una carenza nella teoria elaborando una serie di mitizzazioni che hanno trovato un singolare, e forse inatteso, riassunto in alcuni tra i più interessanti personaggi dei fumetti: i puffi.

Grande Puffo, guidaci tu
Creati dalla fantasia di Peyo (Pierre Culifford, 1928-1992), i puffi sono, insieme ai personaggi di Disney, il solo fumetto realmente transnazionale, diffuso egualmente in Occidente come nell’ex blocco comunista. E se la banda Disney è l’indiscussa testimonial del capitalismo, i puffi sono l’espressione della controparte.
Creature di colore blu, dai tratti somatici uniformi, vestite allo stesso modo con berretto e pantaloni bianchi, i puffi sono tutti eguali tra loro. Questa uniformità (che rammenta l’uso, nella Cina di Mao, della tuta blu come abito obbligatorio) esprime l’assenza di ogni differenziazione sociale e sessuale tra i puffi e l’eguaglianza degli individui.
Naturalmente i puffi non perdono la loro individualità e non costituiscono una massa anonima e amorfa.
La socializzazione comunista è ben lontana dalla spersonalizzazione capitalista e rispetta l’identità di ciascuno. Solo che questa identità si esprime unicamente nei ruoli sociali: i puffi sono identificati, e prendono il nome, dal ruolo che svolgono all’interno della comunità e, più in generale, nel processo di produzione.
Unica eccezione a questa uniformità è il Grande Puffo, il quale oltre a sfoggiare una barba che richiama vagamente quella di Marx, indossa pantaloni e cappello rossi. Egli è il capo della comunità e, pur senza essere infallibile, la guida con saggezza e autorità.

Tra i puffi, naturalmente, non esiste un partito politico e tanto meno un partito che debba incarnare la coscienza del proletariato, tuttavia il Grande Puffo costituisce una sorta di coscienza guida del suo popolo e questo spiega la fiducia dei suoi. Oltre alla sua esperienza (è ultracentenario), Grande Puffo dispone per il suo ruolo di guida di un potente ausilio: un antico e prezioso libro di alchimia. Questo libro contiene un sapere capace di risolvere i problemi della comunità e in questo modo l’alchimia diviene qui il simbolo dell’unione concreta di teoria e prassi, un sapere, cioè, capace di trasformarsi in azione.
Va rilevato che questa soluzione mitica del problema che ha assillato la filosofia dello scorso secolo doveva essere presente nei fumetti dei puffi: infatti nel paradiso comunista non può esserci alcun sapere separato dalla prassi.

Puffo Pigrone: malattia e fascismo
Gli altri puffi si identificano per il loro ruolo: Quattrocchi, l’intellettuale appassionato di politica, il solo capace di criticare e offrire suggerimenti al Grande Puffo; Puffo Poeta; Puffo Inventore, Puffo Forzuto e così via.
Naturalmente i puffi hanno anche dei nemici. Il principale è il mago Gargamella che, avendo scoperto una magia per trasformare i puffi in oro, cerca continuamente di catturarli. Gargamella è la sintesi del capitalismo, che considera gli individui solo come materia utile per realizzare beni e, in definitiva, denaro.
Ma l’antagonista più interessante è interno alla comunità. Si tratta di Puffo Pigrone (non a caso il puffo che lavora meno) il quale, infettato da una mosca, diviene un violento e aggressivo puffo nero il cui morso è contagioso. Il fascismo è sempre in agguato e la comunità non deve mai cessare di vigilare contro le inattese esplosioni di razzismo. Diventare puffi neri, anonimi e privi di individualità, equivale a rinunciare alla cultura e a ricadere nella legge della jungla.
Nel villaggio dei puffi la divisione dei ruoli sessuali è completamente superata. L’unico puffo di sesso femminile, Puffetta, nonostante la ben marcata differenza sessuale (Puffetta ha lunghi capelli biondi, la sua casa ha le finestre a forma di cuore ed è l’unica con le tendine) è in tutto simile agli altri puffi e se escludiamo le attenzioni sentimentali a lei rivolte la sua attività è eguale a quella degli altri.

Salvare la compagna Puffetta
Inizialmente nel villaggio erano solo puffi maschi. Puffetta è il risultato di una stregoneria di Gargamella tendente a condensare in un unico soggetto tutte le caratteristiche negative della femminilità. Infatti questi, per realizzarla, ha mescolato “un pizzico di civetteria, uno spesso strato di pregiudizi, tre lacrime di coccodrillo, un po’ di sventatezza”.
Originariamente futile e vanesia, moraleggiante e seducente, pronta a predicare la necessità del lavoro ma incapace di combinare nulla di buono, Puffetta con la sua femminilità borghese era all’origine un problema per i puffi, poiché introduceva una forte anomalia individualistica all’interno della comunità organica del villaggio.
Occorrerà un intervento del Grande Puffo che, grazie ad una formula magica, riuscirà a trasformarla in un membro integrato nella comunità, capace di vivere insieme agli altri e svolgere le attività comuni. In questo modo avviene l’emancipazione della donna che, nella vita sociale e produttiva della comunità, diviene in tutto e per tutto pari all’uomo ristabilendo l’eguaglianza sociale tra i membri del villaggio. Analogamente l’omosessualità non dichiarata ma evidente del Puffo Vanesio non comporta alcuna discriminazione: i suoi eccessi stupiscono gli altri ma non creano disagi.

Il villaggio vive con un’economia centralizzata e pianificata. Quando occorre operare delle scelte il Grande Puffo fornisce delle indicazioni e i membri del villaggio le eseguono. All’interno del villaggio non esistono né moneta né scambio. Poiché tutti i puffi sono eguali tra loro e hanno gli stessi bisogni, e poiché la comunità fornisce loro tutto ciò che serve per poter vivere, non è necessaria alcuna proprietà privata.
Esiste, naturalmente, la proprietà d’uso di alcuni beni, ma i puffi troverebbero strano che qualcuno asserisse di essere il proprietario della valle, della foresta, della miniera, dei beni mediante i quali è garantita la produzione e riproduzione della comunità.
Nel villaggio vige un comunismo rigoroso: tutti lavorano, svolgendo le varie attività e il prodotto del lavoro è ridistribuito a tutti secondo le esigenze di ciascuno e senza proporzione con l’attività svolta, secondo la nota definizione caratterizzante il comunismo: da ciascuno secondo le proprie possibilità a ciascuno secondo i suoi bisogni.

Puffo Goloso: il limite della natura
Si tratta di un lavoro liberato in tutti i sensi e, soprattutto, non coatto. Il comunismo ideale dei puffi è lontano dalle esperienze del comunismo storico. Quando nel villaggio capita che, per qualche motivo, un puffo non svolga la sua attività in modo corretto, danneggiando così la comunità, in pratica non accade nulla di grave. Il puffo viene aiutato a risolvere i suoi problemi e a riprendere il lavoro in modo corretto.
Le sanzioni si limitano a una generica riprovazione morale e il colpevole è più che altro incoraggiato a impegnarsi di più. Nei casi gravi, in cui un puffo è impedito di svolgere la sua funzione per cause di forza maggiore, la comunità fa a meno del bene prodotto da quel puffo oppure ridistribuisce la sua attività tra gli altri puffi.
Nel mondo dei cartoni il comunismo può fare a meno della coercizione per incrementare la produzione. Anche chi cerca di approfittare a proprio vantaggio dei beni prodotti dalla comunità, appropriandosi di una quota maggiore di quanto gli spetterebbe, non subisce particolari punizioni. È il caso di Puffo Goloso che, semplicemente, non può fare a meno di appropriarsi del cibo che gli capita a tiro. Non è però un profittatore: semmai è un malato. Così, nonostante mangi i cibi degli altri, scatenando a volte una legittima reazione morale, non vengono mai prese serie iniziative per punirlo o anche solo per limitarne con la forza le pretese.

Mentre Quattrocchi, con la sua petulante smania di cambiare le cose e di prevalere politicamente, rappresenta un fastidio per la comunità e una volta viene persino esiliato, Puffo Goloso è tollerato, come si tollerano le brutte giornate e l’influenza. Puffo Goloso costituisce l’esempio del limite naturale cui anche il comunismo deve inchinarsi: la realtà biologica dell’uomo, la sua mortalità, le malattie, la sua costituzione materiale, costituiscono vincoli che il comunismo può limitare ma mai superare del tutto. Quello rappresentato da Quattrocchi è, invece, un pericolo politico, culturale, contro cui il comunismo può efficacemente e legittimamente battersi.
Il villaggio dei puffi, al centro di una vallata, è costituito da casette tutte eguali, a forma di fungo. Alcune hanno più di un piano ma non hanno un valore maggiore delle altre: nessuna abitazione, ad eccezione di quella di Puffetta, si distingue dalle altre. Mentre all’esterno i colori sono tutti sgargianti e vivaci, gli interni, tutti eguali, sono spogli e privi di comodità.
In questo modo viene valorizzato l’aspetto pubblico delle case, l’esterno colorato, a svantaggio di quello privato, interno. Del resto la distinzione pubblico/privato, propria del mondo borghese, è inesistente nel villaggio dei puffi. La loro vita si manifesta soprattutto in comunità, nella dimensione sociale: manca la dimensione privata dell’esistere. Tutti sanno tutto di tutti e i problemi di un singolo sono i problemi dell’intera comunità. Non a caso i membri del villaggio, tra loro, usano per chiamarsi il termine puffo. Questa parola è anteposta al nome dell’individuo per qualificarlo (Puffo Inventore, Puffo Poeta) in analogia con il termine compagno.

L’utopia comunista si riflette in un linguaggio caratterizzato dall’uso del termine puffo in sostituzione di sostantivi, aggettivi e verbi. Apparentemente si tratta di una regressione espressiva. Al contrario il parlare puffo è espressione di un linguaggio disancorato da ogni funzionalismo tecnico.
Tra i puffi comunisti il linguaggio non è vincolato dalle esigenze produttive, non è subordinato alla precisione industriale, non è condizionato dalla razionalità strumentale, ma torna invece, grazie alla sua capacità evocativa, alla sua dimensione unicamente comunicativa e fantastica.
Nell’universo del comunismo ideale anche le parole sono liberate dai rapporti di potere.
http://www.diogenemagazine.eu/home/ind ... urn false;

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Mistico_82
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Re: Messaggi subliminali nei film/cartoni animati/album musi

Messaggio da Mistico_82 »

Tutta la verità su Winnie the Pooh: l’orsetto svela i suoi segreti.

Tutti conoscono Winnie the Pooh, il famosissimo orsacchiotto inventato da Alan Alexander Milne, noto anche come Winnie Puh, Winny Puh e Winnie Pooh; giallo paglia, occhi piccoli, muso tozzo e tenerezza che sprizza da tutti i pori.
http://mobocu.files.wordpress.com/2013/ ... =300&h=300" onclick="window.open(this.href);return false;
Dopo la morte di Milne i diritti sui personaggi della serie furono ceduti alla Disney che ha realizzato numerosi film d’animazione che hanno per protagonista l’orsetto e tutti bene o male sanno che la Disney – azienda leader mondiale in fatto di intrattenimento, fondata nel 1923 da Walter Disney – ama disseminare i suoi cartoni animati di messaggi subliminali – dai topolini Bianca e Bernie alla bellissima Sirenetta – e anche se i fan più accaniti della Disney continuano a negare l’evidenza, non si può certo dire che a riguardo non ci sia un fondo di verità.
http://mobocu.files.wordpress.com/2013/ ... .jpg?w=620" onclick="window.open(this.href);return false;
Spesso questi film d’animazione infatti contengono dei collegamenti piuttosto velati a fatti realmente accaduti, persone realmente esistite e cose che appartengono alla vita di tutti i giorni.. o quasi. La Disney, per esempio, ha creato tutti i personaggi di un cartone celeberrimo ispirandosi alle malattie mentali più comuni. Di cosa parliamo? Di Winnie the pooh e dei suoi amici del Bosco dei Cento Acri, naturalmente!

Vi siete mai chiesti perché l’asinello Ih-Oh sia sempre tanto triste? Semplice, soffre di distimia, comunemente chiamata depressione.
http://mobocu.files.wordpress.com/2013/ ... =300&h=225" onclick="window.open(this.href);return false;

Il simpaticissimo Tigro, sempre allegro e giocherellone, soffre di sindrome da deficit dell’attenzione e iperattività.
http://mobocu.files.wordpress.com/2013/ ... =300&h=240" onclick="window.open(this.href);return false;

Il tenero e piccolo maialino Pimpi – la cui sessualità non mi è ancora del tutto chiara a essere onesto – soffre di ansia e attacchi di panico.
http://mobocu.files.wordpress.com/2013/ ... =141&h=300" onclick="window.open(this.href);return false;

Tappo invece, il coniglietto dall’aria malaticcia sempre pronto rimettere in ordine ovunque si trovi, soffre di un disturbo ossessivo-compulsivo.
http://mobocu.files.wordpress.com/2013/ ... .gif?w=620" onclick="window.open(this.href);return false;

Uffa, il gufetto sempre appollaiato su un ramo, è morbosamente innamorato di se stesso vale a dire è un grosso grasso narcisista.
http://mobocu.files.wordpress.com/2013/ ... =300&h=300" onclick="window.open(this.href);return false;

Il protagonista Winnie non è certo da meno: chi mai potrebbe mangiare tutto quel miele senza contrarre il diabete? E’ chiaro che l’orsetto soffre di disturbi alimentari e basta dargli un’occhiata per rendersi conto che è obeso.
http://mobocu.files.wordpress.com/2013/ ... =284&h=300" onclick="window.open(this.href);return false;

Dulcis in fundo anche il bambino protagonista del cartone, Christopher Robin, soffre di una malattia mentale e la diagnosi è schizofrenia: il padre infatti è sempre assente e crede che tutti questi fantastici animaletti gli parlino davvero.
http://mobocu.files.wordpress.com/2013/ ... .jpg?w=620" onclick="window.open(this.href);return false;

Tutti i grandi della storia hanno basato il proprio lavoro sul mondo reale, da George Orwell allo stesso Walter Disney e da J. K. Rowling a Stan Lee, è chiaro che Milne ha fatto lo stesso con i personaggi del suo cartone animato. Ciò che inquieta in un certo senso è il fatto che egli si sia basato quasi esclusivamente su malattie della mente. Ciò che ci si chiede però è: si tratta di una realtà fantastica distorta dalla realtà, di un modo molto particolare di vedere le cose o di semplici messaggi subliminali come quelli di cui parlavamo all’inizio? A voi la risposta, nel frattempo attenti al vero significato delle cose, nulla a quanto pare è mai come sembra.
http://mobocu.wordpress.com/2013/09/07 ... urn false;

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Re: Messaggi subliminali nei film/cartoni animati/album musi

Messaggio da TheRated[R]Superstar »

Dai, è un fake di -Miz-, qualche mod lo smascheri perfavore

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Re: Messaggi subliminali nei film/cartoni animati/album musi

Messaggio da MassiveMolecule »

Ho visto l'MM segnale nel cielo di Londra.
Ah, i messaggi subliminali, lol.

Sub - Liminali, cioè sotto il limes, cioè sotto il limite, cioè al di sotto della percezione. Cioè, per definizione, non possono essere percepiti.
Ma c'è questa credenza, molto diffusa, senza alcuna validità empirica, per cui i messaggi subliminali sono solo al di fuori della percezione conscia, e quindi l'inconscio li possa registrare in qualche modo.

Inutile dire che sia una cazzata allucinante.

Inutile dire che, nonostante sia una cazzata allucinante senza alcun supporto empirico, questo non ha impedito la creazione di un business da milioni di euro con tutte le varie cose di self-help, o autoistruzione subliminale, come quei marchingegni per l'apprendimento durante il sonno.

L'idea che i messaggi subliminali potessero influenzare la mente attraverso l'inconscio si è originata negli anni 50, quando un pubblicitario americano, sostenne che era riuscito a far aumentare le vendite di coca cola e pop corn in un cinema, facendo flashare per frazioni di secondo frasi sul genere "Drink Coca Cola " e " You're hungry - Eat Popcorn ". Ovviamente, era una cialtronata, e al pubblicitario interessava solo abbindolare gente per comprare suoi servigi; nessuno è mai riuscito a riprodurre in maniera statisticamente significativa l'effetto subliminale ripetendo questo esperimento, che anzi è diventato abbastanza uno standard per dimostrare come i messaggi subliminali non esistano. Mi pare l'abbiano ripetuto pure i Mythbusters, o qualche altra cosa da discovery channel, ad ogni modo.

E' vero che possiamo percepire cose anche se non siamo consci di starle assorbendo. Ma ad esempio, tutto quello che il cervello registra coi messaggi registrati al contrario che tanto andavano di moda per prendere per il culo il PRMC, è semplicemente la percezione conscia, perché il resto viene affogato dai rumori di fondo.

Ci sono trascurabili e inconcludenti evidenze empiriche che un messaggio subliminale possa servire a rinforzare passivamente informazioni esistenti. Ma non servirebbe a comunque un cazzo, perché la pubblicità superluminale sarebbe infinitamente più efficace.

La coca cola non perde tempo nella sua pubblicità a dire " Oh quanto è buona la coca cola " (Cioè, magari ogni tanto lo fa, ma non è quello il punto). Invece, cerca di far associare alla coca cola tutta una serie di valori positivi: mi ricordo una delle ultime campagne TV che faceva vedere le famiglie tutte allegre a tavola insieme a bere la coca cola, o qualcosa del genere. Questo tipo di messaggi, ripetuti, continui, in generale, funziona.

Tanto più che, se i messaggi subliminali funzionassero, non sarebbero comodissimi da usare, che so, nelle terapie psicologiche, o in medicina, per la cura del dolore ?

Non per niente hai trovato informazioni su alcuni siti che riguardano " tutto ciò che occulto".

Perché i messaggi subliminali, come l'occulto, sono cialtronate.

Pareidolia e proiezioni, sono interessanti perché ti dicono molto sulla mente di chi guarda, più che sull'oggetto su cui porgi gli occhi.

Bon, ciao, vado al greenwich observatory.

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Mistico_82
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Re: Messaggi subliminali nei film/cartoni animati/album musi

Messaggio da Mistico_82 »

Non solo per condizionare, secondo me queste cose vengono inserite per celare dei messaggi o dei riferimenti che non si potrebbero mai mettere in maniera palese.
In alcuni casi anche per rafforzare un determinato messaggio, come ad esempio nell'immagine finale di "Psycho" in cui sul volto dell'assassino si sovrappone per una frazione di secondo la faccia scheletrica della madre:
http://www.supergacinema.it/images/arti ... sycho3.jpg" onclick="window.open(this.href);return false;
http://www.supergacinema.it/images/arti ... norman.jpg" onclick="window.open(this.href);return false;

Oppure in "Le verità nascoste", dove alla fine il volto della ragazza morta appare per un attimo sul terreno del cimitero poco prima che lo schermo passi al nero:
http://www.supergacinema.it/images/arti ... sismo4.jpg" onclick="window.open(this.href);return false;

O come nella già citata scena di "La Bella e la Bestia" dove viene mostrato un primissimo piano di Gaston poco prima di cadere dalla torre, e nei suoi occhi appaiono due teschi.

Queste cose secondo me non vengono inserite per condizionare, anche perchè non ci sarebbe nulla su cui condizionare lo spettatore, sono però dei messaggi velati e nascosti che il regista inserisce per rafforzare la sensazione di disagio o di paura.
O magari anche per auto-citarsi, come in questo caso di Dario Argento nel film "Suspiria", dove durante il dialogo tra Susy e il tassista, all'altezza del colletto di quest'ultimo, quando c'è un lampo si vede riflessa la faccia dello stesso Dario Argento che ride:
http://www.davinotti.com/images/stories ... subli1.jpg" onclick="window.open(this.href);return false;

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Karran
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Re: Messaggi subliminali nei film/cartoni animati/album musi

Messaggio da Karran »

A quando un copia/incolla su "Il Signore degli anelli: il potere logora"?


ah, Mistico, distimia e depressione sono due cose diverse.

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Mistico_82
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Re: Messaggi subliminali nei film/cartoni animati/album musi

Messaggio da Mistico_82 »

La distimia è una forma di depressione, più precisamente una depressione cronica, che è proprio la caratteristica che affligge il personaggio sopracitato.

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