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Santino's fan ha scritto: Non è che non riuscivo ad inserirmi, anzi, nella mia classe stavo alla grande.
Solo che quell'ambiente generale, costellato da gente, fidati, poco raccomandabile, non mi dava sicurezze.

2)Magari avrebbero dovuto ragionare così...ma hanno capito che con delle punizioni si sarebbero abbassati di livello.
Comunque nei week-end non uscivo.Son sempre stato molto chiuso e timido.Che io esco solo da qualche mese eh, non credere.

3)I motivi li conosco benissimo.E li ho scritti anche qui.

Ma ripeto per l'ennesima volta, ora la penso diversamente, considero la scuola in maniera diversa, ne comprendo l'importanza.

Santino's fan ha scritto: Niente di tutto ciò che è scritto nelle prime tre righe.
Ma dovreste sapere la mia situazione ai tempi.
Ero esasperato, non volevo più avere nulla a che fare col mondo scolastico, non volevo confrontarmi con la stupidità e superficialità dei ragazzi, e non volevo studiare.
Volevo solo TRANQUILLITA'.E ho pensato che l'avrei ottenuta rimanendo in casa.
E ribadisco, il primo anno l'ho passato anche piacevolmente, ma poi mi son reso conto, e me ne rendo tuttora, che così non posso andare avanti.

Ho sbagliato e me ne son pentito, più di questo che posso dire?

I miei genitori si arrabbiarono molto.Ma come ho detto prima, venendo a sapere che avrei fatto spendere loro soldi inutili, hanno mollato.
Chi glielo faceva fare, in questo periodo storico, di sprecare in quel modo del denaro prezioso, fra libri, iscrizione, e tutto ciò che ti chiedono durante l'anno?

Anche loro sanno di aver sbagliato, avrebbero dovuto essere più duri.Ma il danno l'ho commesso.

Santino's fan ha scritto:
ma sono pronto a scommettere sul contrario.

Marco Frediani ha scritto:
La frase grassettata dice tutto, il resto è fuffa, visto che ti bullavi di aver smesso la scuola prima di essere fulminato sulla via di Damasco.

Menomale che hai realizzato la cazzata che hai fatto

pjorn e stambeit ha scritto: Quello è il motivo principe, ma per me anche quel "Tranquillità", ha influito, quasi una paura di affrontare un contesto esterno con determinate responsabilità. Perchè da quanto ho capito la mancanza di voglia non era solo quella di studiare, ma era più ampia.



Non è solo la questione dello studiare, facendo anche diversi sacrifici (e nel lavoro sarà ancora peggio), ma di uscire ed affrontare una realtà diversa da quella del "nido", è questo per me il nodo da sciogliere.
Ovvio che se l'hai già sciolto, e ti vorrai mettere di buona lena, consapevole di quello che ti aspetterà, fallo.

Karran ha scritto: Non ci arrivi eh?
Non c'entra l'importanza della scuola.
I motivi, che dici di aver riportato, fanno ridere.
Non nel senso che sono motivazioni ridicole ma perché è palese che è un "aver solo iniziato a grattare". I motivi reali sono molto più a fondo.

Basterebbe la domanda: "come mai tu hai lasciato mentre altri, nella tua situazione, no?"
E rispondere "io non sono gli altri" non ha senso perché potrei chiederti "in cosa consiste la diversità tra te e gli altri?".
E si andrebbe avanti così, fin quando non inizierai a porre le domande giuste, mettendo in dubbio ciò che sei, non solo ciò che hai fatto.

Edit
Prova a rispondere a queste due semplici domande:
1) perché ti sentivi demotivato?
2) perché ti sentivi figo ad aver lasciato la scuola?

Marco Frediani ha scritto:
La frase grassettata dice tutto, il resto è fuffa, visto che ti bullavi di aver smesso la scuola prima di essere fulminato sulla via di Damasco.

Menomale che hai realizzato la cazzata che hai fatto

pjorn e stambeit ha scritto:

Quello è il motivo principe, ma per me anche quel "Tranquillità", ha influito, quasi una paura di affrontare un contesto esterno con determinate responsabilità. Perchè da quanto ho capito la mancanza di voglia non era solo quella di studiare, ma era più ampia.



Non è solo la questione dello studiare, facendo anche diversi sacrifici (e nel lavoro sarà ancora peggio), ma di uscire ed affrontare una realtà diversa da quella del "nido", è questo per me il nodo da sciogliere.
Ovvio che se l'hai già sciolto, e ti vorrai mettere di buona lena, consapevole di quello che ti aspetterà, fallo.

Y2J Paguro ha scritto:Marco ha sintentizzato perfettamente il mio pensiero.
E ciò che ti chiedo è: quando hai smesso e ti sei divertito a casa senza fare una cippa, pesando sulle spalle dei tuoi senza contribuire in alcun modo, a cosa pensavi? Riuscivi a capire che era una situazione indecente per un 16enne? Avevi pensato ad un termine finale ad quella situazione od era a tempo indeterminato, fino a quando la "noia" non sarebbe giunta a spingerti a fare qualcosa?

MassiveMolecule ha scritto:Nonostante quello che credi, Santino, è abbastanza acclarato che la forza di volontà è una risorsa esauribile (cfr: http://en.wikipedia.org/wiki/Ego_depletion" onclick="window.open(this.href);return false; )

Per quello quanto sei convinto adesso non ha molta rilevanza con quanto sarai deciso fra sei mesi (e per quello Jeffo è convinto che mollerai a dicembre).

Ovviamente non è una legge matematica, ma mi sembrerebbe una buona idea, visti i precedenti, fare 2 anni in 1 per battere il ferro finché è caldo o fare le serali di modo da non rivoluzionare immediatamente le tue abitudini.