Greg Valentine ha scritto:
Molto bene, aggiungo. Riguardo la categoria tag non ne ho presi in considerazioni tanti, mi sono soffermato maggiormente su quelli giapponesi che, infondo, sono quelli che hanno inanellato i maggiori incontri di sempre in coppia e i vari TLC/Ladder di inizio 2000. Certo anche per questa categoria ci voleva un percorso, avrei voluto inserire Hart Foundation vs Demolition o British Bulldogs, o qualche matches dei The Midnight Express, o meglio ancora degli Steiners o LOD, ma non riesco ad individuare serie di matches.
Il problema é recuperare la roba (che io avrei anche tutta, ma alcune cose sono da rippare e non lo so fare), ma non é insormontabile.
Vere serie di match non me ne vengono (a meno di 3/4 match, allora LAX Vs AJ e Daniels subito)
Greg Valentine ha scritto:
Se andiamo cronologicamente Liger/Sano è uno dei prossimi.
Quando un paio di vite fa avevo recuperato le loro serie di incontri ero rimasto folgorato, molto più di quanto mi aspettassi, visto che da varie fonti avevo spesso sentito dire che era sopravvalutata e che ne valeva la pena solo per il fasmoso incontro di inizio 1990. Invece c'è un senso in ogni singola cosa.
(a parte il fatto che Yamada sapeva fare qualsiasi cosa).
Marco Frediani ha scritto:
Il problema é recuperare la roba (che io avrei anche tutta, ma alcune cose sono da rippare e non lo so fare), ma non é insormontabile.
Vere serie di match non me ne vengono (a meno di 3/4 match, allora LAX Vs AJ e Daniels subito)
La divisione tag team in TNA dagli albori fino a non troppo tempo fa (recentemente mi ricordo di un'ottima serie Beer Money/Generation Me), era a mani basse la migliore offerta nelle majors (anche perchè dopo gli MNM, la WWE ha proprio smesso di curarsene), quindi si di roba degna di menzione ce ne sarebbe tanta e anche innovativa in un certo senso. Più che altro spero di arrivare almeno a fare i fondamentali.
casper-21 ha scritto:
Quando un paio di vite fa avevo recuperato le loro serie di incontri ero rimasto folgorato, molto più di quanto mi aspettassi, visto che da varie fonti avevo spesso sentito dire che era sopravvalutata e che ne valeva la pena solo per il fasmoso incontro di inizio 1990. Invece c'è un senso in ogni singola cosa.
(a parte il fatto che Yamada sapeva fare qualsiasi cosa).
Ho visto quello di inizio '90 poco tempo fa e mi ha abbastanza convinto. Inoltre è perfettamente consequenziale alla serie in questione, perchè proprio su Liger ricadrà l'eredità dei Sayama e dei Billington, e per molti versi riuscì perfino a superarli.
NJPW - 23/07/82 - Tokyo - Japan - 8,5
Diavolo, questo sì che me lo ricordavo bene. Quel finale fuori dal rig, cosa non rara nella NJPW, molto restiì all'uso della squalifica, Bret Hart all'angolo di Kid, erano ben impressi nella mia mente. Il tutto mi ha riportata ancor di più indietro nel tempo e a mio padre, con cui gustavo le chicche provenienti dal giappone sui canali privati, col commento del Fusaro.
Automaticamente,mi son venuti gli occhi rossi mischiati però, con un sorriso che, altrettanto automaticamente, mi si è stampato sul volto, nel ricordare le discussioni su come, a livello maschile, io fossi per per e lui per i nipponici.
Riguardo al match, altro quadro da incorniciare. Non ci sono aggettivi che possano rendere bene la mia idea su come descrivere Tiger Mask/Sayama e Dynamite Kid, che ci regalano un match, come sempre, veloce, tirato ed incerto, con l'impressione che ogni mossa possa essere quella finale.
Il volo di Sayama oltre le corde su Hart, da cui nasce il finale della contesa, nella seconda parte del match e il conseguente piledriver di Kid sul giapponese....pura goduria, da vedere, rivedere e rivedere ancora. Un capolavoro di Sayama da lustrarsi gli occhi. (nome della moves ?)
Ha ragione Greg, quando dice, come Kid e Sayama sìano perfettamente logici nei loro attacchi, come coniugano il colpire e il subire, merce rara ai giorni nostri. stupendo il Tiger Feint Kick (ringrazio Greg, perchè non avevo la minima idea che si chiamasse così), che dovrebbe far pensare a chi critica Rey Mysterio, ritenendolo una pippa per bambini, iniziando ad elogiare la 619 di Rey.
Il finale con squalifica(stupendo il volo di Dynamite Kid causato da Tiger Mask, oltre le transenne, addosso al pubblico), peraltro spettacolare, ripeto cosa non rara, non intacca per nulla, secondo la mia opinione, la bellezza di questa contesa, anzi butta ancora altra benzina sul fuoco nella rivalità tra Billington e Sayama, rendendola non solo straordinariamente stupenda in-ring, con tecniche e agilità da antologìa, ma si sposta anche su binari più violenti, più accesi.
Io trovo che questo match, inizi a rasentare la perfezione nell'alchimìa tra i due lottatori con alcuni minuti già perfetti. Kid, finalmente, anche se per squalifica, vince, e per la prima volta, almeno, non subisce il pin di Sayama
Che dire ? Ennesimo grande match, che alza ancora un po' l'asticella-valore rispetto ai precedenti, già da incorniciare. rimango stupita come ripetono sempre contese da favola e come, per poco meno di 20 minuti, sayama e dynamite Kid riescano ad incollarti gli occhi davanti al video. mai una pausa, mai un momento noioso, non passano una ventina di secondi che uno dei due compia un azione degna di nota.
Duro, come già il finale per count out del precedente match aveva iniziato a tracciare, ma senza perdere in spettacolo e in tecnica.
C'è poco da commentare, basta guardarlo e godere. Capisco la vittoria come Match Of The Year.
Sarà la nostalgìa, sarà il mio amore per Kid, sarà il fascino di Tiger Mask, sarà che Sayama è di uno spettacolo incredibile, ma non credo di esagerare nell'affermare che match del genere e faide come queste sono difficili da avvicinare e, ahimè, rendono più critici verso, il comunque positivo, wrestling attuale.
Mi dispiace che i moltissimi ragazzi di questo forum, non si gustano queste chicche, perchè sarei curiosa di leggere una loro opinione, anche per rendermi conto che non sìa io che vivo di troppi ricordi.
diavolo, questo match è vecchio di 30 anni !!!
Sono rimasta nel dubbio per qualche giorno riguardo al voto, visto che ne merita uno altissimo e il mio timore di non esagerare in vista dell'ultimo proposto(il settimo), che peraltro non ritengo superiore a questo, forse.
Il voto è una media tra il 10 assoluto per storia ed influenza (difficilmente troveremo una serie che abbia influenzato così tanto le generazioni a venire) e un 8, forse ingeneroso, per il livello lottato. Al tempo in cui vennero combattuti erano indubbiamente la cosa più grandiosa mai vista su un ring fino a quel momento, se pensiamo poi che ancora oggi stupiscono per quella classe e per quella varietà di stili che si fondono in questo straordinario duo, allora quell'8 potrebbe risultare anche ingeneroso. Sono in molti (appassionati e addetti ai lavori) a ritenere ancora oggi Sayama e Dynamite insuperati per tante ragioni. E in effetti, è difficile darli torto. Tecnicamente impeccabili (influenze Dungeon e British), pressochè perfetti nell'esecuzione (specie se consideriamo il ritmo pazzesco che riuscivano a sostenere), precursori dell'High Flying, capostipiti di tutti i Junior a venire, duri, tremendamente verosimili, dei veri lottatori insomma. Infatti, se Billington viene considerato tutt'ora uno dei migliori worker della storia del Pro, a Sayama tale nomea gli stava anche stretta. Era evidente, data anche la formazione, che Sayama ambiva ancor di più ad essere un lottatore a tutto tondo (Shooto). Questa è una serie rarissima, e probabilmente irripetibile, data la piega assolutamente opposta al pensiero di Sayama, che il wrestling prese dagli anni '80. Ritengo che ad oggi abbiamo avuto serie complessivamente migliori sul ring (anche per un minutaggio molto più elevato), soprattutto per l'avanzare di una diversa concezione, più mirata alla spettacolarizzazione, meno realistica o attinente alla disciplina della lotta.
WWF - 30/08/82 - Madison Square Garden [WWF World Junior Heavyweight Championship] - 6,5
Che peccato. C'era la possibilità di far vedere qualcosa, come ha detto precedentemente Greg, di inedito in WWF, e se lo sono bruciati in 6 minuti e mezzo, che di fatto è poco meno dei match degli esordi tra l'inglese e il nipponico, ma allora si era all'inizio, mentre in questo caso era lecito aspettarsi qualche minuto in più.
Titolo in palio, peraltro, che rendeva ancora più appetibile il tutto, se si pensa che cosa Dynamite Kid e Tiger Mask-Sayama, avevano tirato fuori dal cilindro solo 3 settimane prima a Tokio e che come cornice c'era il mitico Madison Square Garden.
Anche quì lo spettacolo non manca e alcune perle sono presenti e il voto sarebbe migliore se non fossimo a conoscenza dei capolavori precedenti.
Comunque, tutto sommato, un match da giudizio positivo, senza picchi degli ultimi 2 (ma il minutaggio è stato determinante), ma di una importanza storica non indifferente, e quindi il giudizio cresce notevolmente, anche se sarei stata curiosa di sapere cosa ne sarebbe uscito con altri 10 minuti in più.
Un piccolo antipasto, saporito, in vista dell'epico finale di 6 mesi dopo.
Greg Valentine ha scritto:Ritengo che ad oggi abbiamo avuto serie complessivamente migliori sul ring
Ci ho messo un'eternità a finir di vedere questa serie (mea culpa) e mi affido alle prossime serie per poter concordare con questa tua affermazione. Voglio dare il mio contributo a questo topic (splendido)!
Tiger Mask vs Dynamite Kid - 9,5
Che è semplicemente un 9 per tutto ciò che hanno mostrato e un mezzo punto per l'anno in cui tutto ciò è stato fatto... Minchia, i primi anni 80!
Mi spiace non aver dato un voto per ogni singolo match, ma vorrei soffermarmi sull'ultimo incontro disputato!
Magnifico.
Sarà che son un fan del "leggero" overbooking, ma rappresenta veramente la fine di un feud incredibile. Incredibile Kid, che riesce veramente a trasmettere quella sensazione di sentirsi inferiore nei confronti Tiger, un Tiger che non è mai riuscito a battere pulito.
E prova in tutti i modi ad abbatterlo.
Cerca di rompere la maschera, ma fallisce.
Prova con un oggetto contundente, ma anche così fallisce.
E poi quell'overbooking a me tanto caro, che, usato bene (come in questo caso), dà un sapore di epico al match.
Fantastico!
Se Sayama/Kid fu l'inizio della fortunatissima categoria junior in Giappone, la seguente serie non è un qualcosa che può essere ripetuto. E' semplicemente uno dei più emozionanti "Clash of the Titans" mai visti, quando due dei wrestler più importanti della storia incrociano le loro strade non possono che dare via ad una serie di battaglie imperdibili quanto irripetibili. Se si vuole avere cognizione del wrestling lottato anni '80 non si può non passare prima da Tsuruta vs. Flair. Se in questo decennio Inoki e Hogan, con il loro inconfondibile carisma, hanno fatto raggiungere al wrestling picchi di popolarità mai visti, anche al di fuori del mondo del wrestling, Tsuruta e Flair sono stati i veri mattatori del ring, delle vere istituzioni del quadrato in ogni angolo del mondo, e coloro ai quali possiamo attribuire il maggior numero di classici disputati nel decennio.
RIC FLAIR VS. JUMBO TSURUTA
RIC FLAIR
Ad oggi Ric Flair è ritenuto, dalla maggiorparte degli appassionati, il più grande wrestler della storia. Durante la sua veneranda carriera ultra-quarantennale, non c'è titolo che Flair non abbia conquistato, non c'è trionfo, non c'è avversario con il quale non si sia misurato, non c'è pagina che lo stesso non abbia contribuito a scrivere. Il suo stile è prettamente il brawling, ma è stato capace in carriera di adattarsi ad ogni tipologia d'avversario, riuscendo in praticamente ogni stile, addirittura ponendosi come sdoganatore di altri. Le peculiarità di Ric Flair non rientrano nè nelle sue capacità atletiche, nè nella pulizia d'esecuzione impeccabile, quanto piuttosto nella perfetta capacità di raccontare una storia sul ring in qualsiasi situazione (In-Ring Psychology), grazie anche alle sue celebri taunt diventate un must nel mondo del wrestling. Questo gli ha permesso per oltre 40 anni di essere uno dei worker più affidabili e amalgamabili con qualunque tipologia e rimanere sempre un "cavallo di razza" nonostante il riciclo generazionale e l'evoluzione del business, che lui ha stesso a contribuito a cambiare come pochi altri.
Richard Morgan Fliehr nasce a Memphis nel 1949. Dopo ottimi successi come amateur wrestler nella Wisconsin State High School, debutta nel 1972 nella AWA grazie alla spinta di Ken Patera e la leggenda Verne Gagne, nonchè il propriatario della federazione. Dopo due anni, Flair riceve finalmente la chiamata dall'NWA Mid Atlantic e comincia ben presto ad imporsi come una della superstars più promettenti, conquistando ben presto il Mid-Atlantic TV Championship ai danni di Paul Jones. La sua ascesa in NWA rischia pericolosamente di finire sul nascere: nel 1975 Ric Flair è vittima di un incidente aereo. Nonostante il responso dei medici - i quali gli diranno che non potrà mai più calcare un ring in vita sua - Flair tornerà sul ring più determinato di prima. Dopo la vittoria del titolo US, e dopo regni tag team con Hawk e Greg Valentine, per Flair era tempo di accumulare successi anche nel Sol Levante. Il titolo NWA United National detenuto da un sempre più in ascesa Jumbo Tsuruta, era sicuramente l'occasione giusta per affermarsi e come vedremo, anni dopo, le parti si invertiranno pure.
JUMBO TSURUTA
La stampa giapponese, alla sua morte, lo definì "il più importante wrestler giapponese di tutti i tempi". Certo le dichiarazioni commemorative sono sempre esagerate, ma per certi versi è difficile darli torto, poichè il contributo dato da Tsuruta nel mondo del Puro (e come "ambasciatore" negli States) è sicuramente uno dei più imprescindibili.
Ordiniamo un po il quadro: Rikidozan, "The Father of Puroresu", fu il primo lottatore a lasciare il mondo del Sumo (sport nazionale giapponese) per dedicarsi alla nascita e allo sviluppo del wrestling in Sol Levante, il primo ad essere incoronato campione giapponese, il primo a fondare una federazione di wrestling in Giappone (JWA), il primo che, grazie alla sue vittorie in Nord America (ricordiamo che Thesz/Riki fu il primo match disputato dinanzi a 30.000 spettatori) fece acquisire al wrestling giapponese quella popolarità necessaria per il lancio. Da quella spinta, Baba e Inoki portarono tale popolarità ai massimi livelli durante gli anni '70 e '80. Shoei Baba grazie ad infinite vittorie prestigiose avute sia in terra natia, (conquistò praticamente ogni tipo di riconoscimento, e in numero maggiore rispetto a chiunque, nelle due storiche federazioni JWA e All-Asia) che negli States (il primo wrestler giapponese a conquistare l'NWA World Championship). Antonio Inoki invece è per antonomasia "Il wrestler giapponese", protagonista dei matches più importanti (con Hogan, nonchè il corrispettivo americano per importanza), mediaticamente più imponenti (contro Flair davanti a 130.000 persone) e capace di far esplodere tale popolarità anche oltre i confini del wrestling facendo entrare alcuni suoi matches nell'immaginario collettivo della lotta (vedi contro Ali). Questa è storia.
Ma in cosa lo stile giapponese si rende unico rispetto agli altri? Strong Style, Japan Style, Shoot, Stiff. Chiamatelo come volete, parliamo di quello stile verosimile e più rigidamente coerente con le arti marziali, duro, fatto di colpi sferrati molto più energicamente (stiff), fatto di proiezioni spacca-collo, chop da far arrossare il petto e calci di ogni variante. Uno stile di lotta basato su una coerente psicologia di lotta, motivo per cui possiamo ritenere i giapponesi i veri storytellers del ring, senza artifici, senza sovrastrutture, con storie basate unicamente sul concetto del "fighter's spirit", fondamentale nella cultura orientale. Chi, più di tutti ha contribuito all'avanzamento di questo stile? Chi ha fuso il wrestling "Road King" di Baba allo "Shooto" di Inoki o Maeda? Chi è stato il capostipite dello stile Strong che regalerà negli anni '90 i migliori matches della storia AJPW ? Jumbo Tsuruta.
Tomomi Tsuruta nasce nel 1951, sin da giovane è evidente in suo talento come amateur: vince l'All Japan Amateur Wrestling Championship in free-style e lotta greco-romana, addirittura arrivando a rappresentare il Giappone alle olimpiadi del 1972. Notato da Shoei Baba viene spedito in Texas dal leggendario Dory Funk Jn. ad allenarsi. In breve tempo Tsuruta, grazie alla sua inflessibile determinazione, accumulò in breve tempo grandi esperienze, sia in America (dove fu uno dei primissimi talenti giapponesi apprezzati negli States) che di ritorno in patria, nella AJPW fondata da Baba, sotto l'egidia dello stesso che vedeva in lui il degno erede a succedergli. In breve tempo raggiunge la vetta, preceduto solo dal suo mentore. In breve tempo riesce a conquistare NWA International Tag-Team Champion con Giant Baba (titolo che insieme conquisteranno ben 6 volte), e ad accumulare esperienze contro i migliori (memorabili le sue sfida con Terry Funk per il titolo NWA e Mil Mascaras nel '76), tenta più volte di vincere il Champion Carnival (che vincerà nel 1980 e nel 1991), arrivano nel '77 a perdere in finale proprio contro Baba.
Un altro wrestler negli States gli era affine, con la stessa determinazione ad arrivare alla vetta. Stava per cominciare uno dei più epici Showdown della storia: Jumbo Tsuruta vs Ric Flair. Il loro primo confronto avverrà nel 1978 con entrambi ancora in ascesa e che di lì a poco sarebbero diventati due fulcri assoluti del wrestling 80s.
AJPW - 2/3 Falls - 27/4/78 - NWA United National Heavyweight Title
[youtube][/youtube]
AJPW - 2/3 Falls- 9/10/81 - NWA United National Heavyweight Title
[youtube][/youtube]
AJPW - 6/8/82 - NWA World title
[youtube][/youtube]
AJPW - 2/3 Falls - 6/8/83 - NWA World Title
[youtube][/youtube]
AJPW - Real World Tag-Team League - 10/12/83
[youtube][/youtube]
AJPW - 10/19/85
LINK:
AJPW - 5/11/85 [18.47]
[youtube] [/youtube]
Ultima modifica di Greg Valentine il 07/11/2012, 15:02, modificato 6 volte in totale.
Ed eccolo quà, il gran finale. dopo averlo rivisto, ho ancora il dubbio se è stato migliore del 5°, disputato 8 mesi prima. duro, violento, privo di quella leggerezza dei primi due match, apice di quello che già
il match vinto per count out da dynamite kid aveva iniziato a tracciare, ed infatti questa contesa sembra proprio chiudere il cerchio lì iniziato.
Un Tiger Mask/Sayama sopra le righe, in un match, come sempre, che ci sìa più tecnica o più cattiveria, senza soste, che t'incolla al video, che ti fa provare piacere nel vederlo, coinvolgendoti nel caos.
Sorprende come questo feud iniziato 2 anni prima, sìa riuscito poi a partorire un match così "forte".
E il risultato o, meglio, il non risultato credo sìa una giusta conclusione per entrambi del feud, nonchè l'ago della bilancia che fa sì di farmi tendere, come miglior match della faida, verso questo 7° match.
credo che può stare tranquillamente in una mia ipotetica top 10.
Bellissimo feud. Partito più che discretamente, sviluppatosi bene, concluso magnificamente. E' uno dei feud che, anche per ragioni anagrafiche e ricordi particolari, più mi è rimasto nel cuore.
Tecnica, ma anche fasi cruenti, con due veri protagonisti di quei meravigliosi anni. Ho sempre pensato che a Dynamite Kid non si dìa il giusto tributo, e vedo che molti neofiti non ne conoscono nemmeno l'esistenza, se non qualcuno grazie ai "British Bulldogs".
2 anni esatti (23/04/81-21/04/83), son passati dal primo al settimo match e se si pensa come è partito e dove è arrivato, non si può che togliersi il cappello.
Due capolavori, il 5° e il 7°, che sono pietre miliari, una alchimìa perfetta e rara, cresciuta in breve tempo, moves da spellarsi le mani, il tutto condito in quella splendida atmosfera nipponica anni'80.
Non sono d'accordo con chi afferma che "manchi sempre qualcosa" alla fine dei loro match, da far gridare al capolavoro.
Coinvolgenti, con i match che partono sùbito a grande ritmo, senza soste, senza attimi noiosi o interlocutori, con capovolgimenti di fronte e scambi repentini, mosse e contromosse, il tutto fatto con perfezione.
Unico neo, ma strettamente personale, il Dynamite Kid che non vince, ma davanti a queste perle poco importa, perchè ha vinto lo stesso, con lo spettacolo regalato a noi spettatori.
Faida che segna un'era, che traccia un percorso per il futuro, che verrà ricordata anche tra altri 30 anni e che chiunque ami questo spettacolo deve per forza di cose vedere e rivedere.
Classe allo stato puro.
Chapeau ! E GRAZIE GREG, PER QUESTO REGALO.
Ultima modifica di sonnessa cinzia il 06/11/2012, 18:24, modificato 1 volta in totale.