Il Mago a piedi. Temo non troverà nessun altro pazzo che gli firmi un contratto, almeno in terra USA.
Warriors si prendono una sculacciata da Portland, poi si vendicano sui Clips.
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Pensieri di metà stagione.
Che sarebbe stato l'ennesimo anno di sofferenza era nell'aria e nelle anime dei tifosi losangelini. Ma sentire le parole di Kobe che diceva arrivederci al basket hanno spezzato più di qualche cuore. Certo molti meno di quelli sofferenti per le sue percentuali siberiane al tiro, questa stagione.
Il lungo tour di addio di Bryant che chiamiamo stagione NBA 2015/2016 dei Lakers inizia e finisce con quell'annuncio. Tutto il resto è un dettaglio tecnico per lo più irrilevante. Kobe c'è e non ci sarà, ogni canestro è una lacrima che lascia i nostri occhi e i nostri ricordi.
Ma tant'è, il futuro è nei giovani, e noi ne abbiamo fin troppi. Quindi vediamo come sta andando la stagione.
Dopo un inizio piuttosto confuso, Byron Scott ha stabilizzato quintetto titolare e le rotazioni, permettendo ai vari giocatori di trovare un minimo d'intesa. Nelle ultime partite prima dell'ASG, chiuso con un record 2-3 niente male (visto che due delle tre sconfitte sono state punto a punto e con squadre prime delle rispettive classi, Spurs e Pacers), con finalmente una difesa decente ed un attacco progressivamente più efficiente. Limitandoci ai pupilli nel settore guardie, JC e D'Rus, le percentuali sono salite notevolmente nell'ultimo mese, grazie ad un gioco più fluido e dinamico. E, aggiungerei, un finalmente vero gioco in pick and roll che non si vedeva da quando Pau ha scelto lidi meno caldi in cui svernare.
Oltre ai due esterni, anche Randle sta trovando una certa continuità. Oltre agli innumerevoli rimbalzi che prende da inizio anno, sta aggiungendo una buona produzione sotto canestro e, per fortuna, ha limitato le conclusioni dalla media e dalla lunga che, ad ora, non sembrano proprio nelle sue corde.
Tra i quintetti usati più spesso spicca quello con Russel, Clarkson, Bryant, Randle, Bass, ovvero un quintetto piuttosto basso e meno fisico rispetto a quelli con centri di ruolo come Hibbert, Sacre o Black. Però è molto più dinamico e dal QI più elevato. Il che si traduce in un punteggio per 100 possessi tra i più elevati, senza però perdere troppo equilibrio nella fase difensiva.
Questo quintetto avvalora la mia tesi che vorrebbe vedere in campo Nance e Randle più spesso assieme (tolto che il primo sta adesso riprendendosi da un infortunio): i minuti giocati assieme sono troppo pochi per avere una base statistica sufficiente, ma per caratteristiche si complementano incredibilmente, con il primo molto a suo agio nel p'n'r ed il secondo più propenso ad usare il fisico nelle penetrazioni e nel gioco in post-basso.
Tornando ai piccoli, Russel e Clarkson non sembrano cercare di rubarsi al palla a vicenda ma, anche loro, sembrano completare l'uno le lacune dell'altro: non sto a disaminare numeri, fidatevi

Certo il problema resta sempre la difesa, più che l'attacco, ma una volta sostituito Kobe, credo che anche questa tessera andrà al suo posto.
Dal mio punto di vista, infatti, il quintetto per l'anno prossimo sarebbe quasi fatto, resta lo spot di tre da coprire. E, guarda caso, l'ormai annunciata prima scelta del prossimo Draft è un'ala piccola con ottime doti difensive ed eccellenti di passatore, caratteristiche che completerebbero il mio roster ideale.
Quanto alla panchina, ci si aspettano diversi movimenti l'anno prossimo e non sono il solo a sperare in un clamoroso ritorno di Luke Walton nella città che gli ha dato grandi soddisfazioni.
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