Non sono io ad aver tirato in ballo il fascismo, però diciamo che l'attaccamento che certi militanti hanno verso il proprio partito è eccessiva. Le caratteristiche del fascismo comunque non sono solamente quelle della violenza, ma anche quelle dell'intolleranza, del possesso di una verità che si detiene da soli, della chiusura e della mancanza di dialogo interno (il fatto che anche il PD abbia cacciato molti dei propri uomini non toglie il fatto che il 5 Stelle in due anni abbiano fatto altrettanto e anche per poco; che dovrebbero dire quelli che nel 2013 furono cacciati per aver presenziato a dei talk show, ora che quel tabù è stato abolito da mo'?).12lefthook ha scritto:Dire che sono come i fascisti perché qualcuno, su milioni di elettori, si fa la foto in cabina è da manicomio.
Comunque la si voglia girare.
Arrabbiarsi per i click baiting di grillo su facebook è da superficiali, a dir poco, specialmente poi se si va a criticare chi si fa idee politiche su internet; staccati da facebook se trovi così grave che qualcuno lo usi per finanziarsi.
Poi però voglio vederti morire d'infarto per coerenza quando leggi come si finanziano i partiti classici, rubando i soldi dello stato!
Per quanti riguarda l'inesperienza, critica equa e ragionevole a differenza delle prime due che hanno portato via pagine intere, il discorso è interessante.
L'avevo già detto più volte qui, ma è giusto ripeterlo.
Per farla breve, il politico di professione ha affossato l'Italia, questi cittadini con pochissima esperienza sono la risposta immunitaria ad un sistema collassato.
Questa reazione ha dei pericoli, ma vedendo l'operato di sindaci e parlamentari, è la risposta giusta e funziona.
Il giorno che i 5 stelle avranno una valida alternativa e saranno opposti ad altri politici professionisti e seri, questa critica potrebbe avere peso cruciale, ma è un futuro lontano anni luce vedendo la situazione attuale.
E il fatto che oggi Berlusconi, condannato per truffa allo stato mentre era presidente, abbia detto che grillo è Hitler, fa capire da che parte bisogna stare.
Perché da superficiali criticare la strategia del click-baiting? Perché io per informarmi su una cosa del Movimento dovrei consegnare visualizzazioni che inevitabilmente porteranno tasche a Grillo per via dei banner pubblicitari? Non mi va bene sta cosa, soprattutto quando stiamo parlando di un blog che ha costi di mantenimento nulli, a differenza dei giornali (fermo chiunque possa citare i finanziamenti pubblici ai giornali che NON ESISTONO).
Poi, se leggi bene non ho elogiato in toto il finanziamento pubblico, e ne ho messo in evidenza le lacune:
Il click-baiting non c'entra nulla con il discorso del finanziamento al partito, perché riguarda il modo di presentare la propria politica e le proprie idee. Poi non è che siano ste grandi cose, perché i titoli sono "INCREDIBILE! GUARDATE COSA HANNO SCOPERTO I NOSTRI RAGAZZI! NON CREDERETE AI VOSTRI OCCHI...", e, shockato ed incuriosito dal titolo, inevitabilmente clicchi sul link, e da lì le visualizzazioni dei banner pubblicitari e i conseguenti dindini. Se questo è per te un bel modo di informare a proposito della propria politica, ok. Per me non lo è. Così come non lo è Renzi che in un tweet di 150 caratteri cerca di venderti la legge di stabilità: è un metodo che mira all'essenzializzazione ed al confezionamento. Entrambi sono metodi sbagliati. Quindi, mi dispiace, ma per il momento nessun infarto, ma mi faccio le corna.Delphi ha scritto:D'altro canto, abbiamo visto in che modo sperperano i finanziamenti pubblici, e quindi è anch'esso corrotto. Secondo me bisognerebbe fare in modo che questi soldi debbano essere per forza filtrati affinché non siano spendibili per cose che non siano politiche, e imporre dei paletti, ma non so dare una risposta.
"Il politico di professione ha affossato l'Italia": nì, perché non è il politico di professione (in quanto, appunto, professione) in sé ad aver affossato l'Italia, ma specifici (tanti, purtroppo) politici di professione. Il politico di professione non è una categoria che va abbandonata, anzi, andrebbe ripristinata nella sua forma più pura, e bisognerebbe cominciare ad educare ad un maggiore senso civico, anche nelle cose più piccole, e soprattutto smetterla con quest'immagine del politico showman che può permettersi di fare diti medi, dire parolacce, fare teatrini in parlamento, oltre che, ovviamente alla fine del politico imbroglione e bugiardo.
L'idea che per avere degli "anticorpi" a questo sistema corrotto serva gente che con la politica non ha mai avuto nessun rapporto per me è sbagliata, e c'è il rischio che si vada allo sbando per inesperienza in un settore dove la competenza deve essere elevata esattamente come in medicina, economia, tecnologia eccetera. Inoltre, sembra escludere da principio la possibilità che esistano nuovi politici di professione onesti e capaci, come se la disonestà appartenga al dna di questa categoria (e Grillo una volta disse più o meno questo).
Per tornare al "fascismo", questa idea della "fine della politica" propugnata da Grillo ha un che di totalitarista. Grillo ne ha dette molte di frasi che se prese sul serio hanno un tono preoccupantemente totalitario, in particolare la sua affermazione che l'obiettivo del Movimento è quello di "raggiungere il 100% per poi abolire i partiti". Ecco, quella frase mi è rimasta in testa fino ancora ad oggi. Mi auguro che non avesse realmente la percezione di quello che stava dicendo (e anche questo sarebbe grave, essendo il portavoce [leader] del secondo partito/movimento in Italia).
E poi questa distinzione "noi" e "loro" ("loro" chi??) è altrettanto preoccupante. Poi magari saranno solo deliri di Grillo che esagera nei suoi discorsi perché sostanzialmente ancora legato al suo personaggio comico, ma si tratta comunque di espressioni proferite da una persona dalla rilevanza pubblica e mediatica elevata, e il loro peso ce l'hanno.