ryogascorpio ha scritto:
Ascolta, chiamalo come vuoi. Questione di concetto.... ma se meni della gente per strada è proprio concettualmente diverso da fare una foto alla scheda elettorale. Hai fatto un esempio totalmente fuori contesto pur di continuare ad associare il M5S al fascismo.
Ed il fatto stesso che la gente di destra dia a Grillo del comunista dovrebbe farti capire quanto faziosi e senza senso siano questi discorsi...
Ma passiamo alla tua seconda questione, che mi pare molto più intelligente.
Dici bene, il mio voto è di protesta ma non solo. I media capre tendono a definire i 5 stelle come "protesta" fine a se stessa quando non lo è mai stata.
La Lega Nord è protesta inutile. Puliamoci il culo con la bandiera italiana, la padaniaaaa e blablabla...per poi allearsu con Berlusca e fregare soldi pubblici, raccomandare i parenti ed eccetera eccetera...
Il MOvimento 5 Stelle è proposta oltre che protesta.
Deve, per forza di cose, partire da un limite: quello della mancata esperienza.
Non si può fare altro...
Tu sei giovane, forse speri ancora nella sana politica.
Vuoi tornare alla sana politica basata sulle idee? Amico mio, non è possibile. Non in questo contesto, non con quei soggetti.
Vuiaspettare altri 10 anni e poi dire "ma perchè populismi inutili...facciamo sana politica basata sulle idee"
No perchè è quello che stiamo dicendo da 20 anni....io mi sarei stufato
Se porti avanti l'onestà, questa comporta meritocrazia e la competenza vien da sè
Quello che sta cercando di dire è che tu semplifichi il fascismo alla violenza (pur essendo la loro caratteristica peggiore, non c'è dubbio), ma così dai ragione a quelli che "a parte la guerra, il duce non era poi così male", perché il fascismo è stato ben oltre la mera violenza (per quanto, ripeto, sia sicuramente la loro peggiore caratteristica). Grillo in uno dei suoi primi discorsi nel periodo di boom del 5 Stelle disse "Se qualcuno dice che non sono democratico, fuori dai coglioni". Ecco, non equivale di certo all'omicidio di Matteotti, però diciamo che non è il massimo dell'esempio di democrazia e di pluralismo. Dirai "ma è un comico", e io rispondo "no che non lo è: è il portavoce (leader) del secondo partito italiano, e deve piantarla di nascondersi dietro alla sua vecchia professione ogni volta che spara una cagata che nel mondo della politica non dovrebbe esistere in senso assoluto" (e questo discorso va esteso a tutti).
Il limite della mancata esperienza non è che sia una cosa insormontabile: a quello ci arrivi con anni di esperienza partendo dal basso. Di Battista, Di Maio eccetera non hanno fatto niente di politica prima di andare in parlamento. Fare politica non è facile, è una professione come le altre (anche se il messaggio dei 5 Stelle è proprio che fare politica in realtà è facile, l'importante è essere onesti), e ci si deve fare le ossa. Un esempio è Pizzarotti che in campagna elettorale voleva impedire la costruzione dell'inceneritore, non conoscendo le complesse dinamiche che si celano dietro tale problema, e quando è venuto incontro alla realtà si è ritrovato con una grossa delusione. Infatti mi sembra quello più preparato (grazie all'esperienza che si sta facendo a livello locale, in modo attivo, e non gridando in un'aula parlamentare, che è ben diverso).
Ho un amico che da un po' di anni si è buttato in politica (ovviamente a livello provinciale), e mi confessa di quanto sia complesso il mondo della politica, anche solo a livello "micro", e che si debbano imparare molte cose prima di poter sperare di fare un salto di qualità.
Invece, per dire, la candidata 5Stelle alla presidenza della Liguria era una appena uscita dal liceo, con zero esperienza politica. Vuoi davvero mettere alla guida di una regione (già rovinata da almeno tre governi disastrosi) una che non ha mai fatto niente prima d'ora? Guardate che se fallisse non ci sarebbero giustificazioni che tengano, perché se fallisse la regione sarebbe messa ancora peggio. "Diamogli un'opportunità", ok, ma SOLO se abbiamo delle garanzie. Voi dite "se falliranno si assumeranno le loro colpe", come se fosse una cosa di poco conto. E invece no: il governo di una regione è una cosa delicatissima, e noi, anziché educare che fare politica sia una cosa facile basta avere buona volontà, bisognerebbe educare che fare politica è un onore ma soprattutto un onere (nell'antica Roma quando uno veniva candidato per un ruolo politico, questo ne era dispiaciuto perché consapevole della difficoltà del suo compito).
Il mio amico, che si fa un culo quadro per farsi strada a livello locale, giustamente è incazzato con quelli come la Salvatori che partendo da zero pretende di finire subito in serie A facendo discorsi banalissimi da bar.
Quindi, no: non è sufficiente l'onestà.
Con questi criteri, io sarei il presidente del consiglio ideale: pago sempre il biglietto di treni ed autobus (anche quando sono pieni e i miei amici mi prendono per il culo dandomi del paranoico), rispetto i limiti di velocità, chiedo sempre lo scontrino... poi non so nulla su come si amministri una città, ma che importa? Sono onesto, quindi sono più che idoneo.
E' questo quello che voi state dicendo. E non è così che dobbiamo ragionare: sicuramente ognuno di noi è POTENZIALMENTE un buon politico, e l'onestà può essere un fattore importante e decisivo, visto il numero di ladri e condannati in parlamento. Ma non lo è automaticamente.
"La competenza vien da sé"... oddio, io non ne sono così sicuro. Io sono sicuramente più onesto di Marchionne, ma se ci fossi stato io al posto suo nell'amministrazione della FIAT l'avrei sicuramente fatta fallire in due settimane.
Bisogna capire che la politica non è "ho vinto io, quindi ora si fa come dico io, e siccome io sono onesto, da questo momento non ci saranno più furti". Questo accade solo in uno stato dittatoriale. E qui ritorniamo al discorso di pinguman: il 5 Stelle è contro il dialogo, perché, a prescindere, ciò che è diverso da quanto dicono loro non va bene. Questo è un atteggiamento "fascista", perché si passa come detentori di una verità assoluta. Ma non è fare politica questo.
La politica è COMPROMESSI. Anche se hai la maggioranza, non devi tagliare fuori gli altri, ma devi cercare di mediare con loro, perché rappresentano una fetta della popolazione. Forza Italia è un partito di condannati, però rimane pur sempre uno dei più votati, dei più rappresentati, e in virtù di tale rappresentanza sei "costretto" a mediare con loro, a fare compromessi. Non è bello, ma questa è la politica, altrimenti si chiamerebbe monolitica.