Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling

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Jeff Hardy 18
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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wre Questo non si scopre certost

Messaggio da Jeff Hardy 18 »

Karl Gotch ha scritto:

Thesz che per ora è dietro Terry Funk non me l'aspettavo, forse il discorso sull'importanza ≠ valore ha fatto effetto. Anche se ho anticipato i tempi, bisognerà riparlarne quando ci sarà uno scontro diretto con qualcuno ancora più meritevole

Funk ne parlano sempre, Thesz dopo il '90 è sparito.



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gigietto79
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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling

Messaggio da gigietto79 »

Dibiase era già uno dei migliori wrestler americani prima di arrivare in WWF

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THEREALUNDERTAKER
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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling

Messaggio da THEREALUNDERTAKER »

gigietto79 ha scritto:Dibiase era già uno dei migliori wrestler americani prima di arrivare in WWF
jeff ho letto male, pardon. FRANK gotch stiamo parlando dell inizio della storia. ovvero è un pioniere, il wrestling si affaccia come spettacolo "nuovo" da questo punto di vista per le masse, c è un effetto novità.

ok sulla questione di mosse piuttosto che stile, anche se io non riesco ad essere cosi' "sottile", dato che fare mosse porta poi a migliorarlo ed innovarlo, uno stile.

Confermo gigietto. Io ribadisco per quanto mi riguarda: Se avessi visto hogan, non sarei stato un appassionato di wrestling, fortuna ho visto Di Biase.

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Jeff Hardy 18
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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling

Messaggio da Jeff Hardy 18 »

Nope.
Diventa un fenomeno di massa a partire dal 1870, ma già dopo una decina d'anni l'interesse era parecchio scarso, fu proprio Frank Gotch a dare un nuovo e concreto sviluppo a questo sport perchè non era più l'eroe di guerra prescelto (tipo Muldoon), ma era il rappresentante della gente.


Mah, lo stile di Thesz era classico, puoi portare mosse nuove ma il suo valore era proprio un altro.

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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling

Messaggio da LowRyder »

4) Lou Thesz +4

Di solito non mi sbilancio, ma è necessario per qualunque fan di wrestling ricordare che Thesz è da top 3 di qualunque classifica "seria", la sincresi di tutto ciò che è ed è stato il wrestling, un filo dietro i più trascinanti, ma complessivamente - innovazione (uno stile veloce e dinamico), apporto in momenti delicati (l'NWA dei 40s), prestigio, importanza, capacità tecniche (Thesz è considerato più o meno universalmente "superiore" a qualunque wrestler che l'avesse preceduto). Non condivido la necessità di inserirlo nel torneo se poi la posizione è quella del "ma in fondo chi è che si è visto i match di Thesz e quanti ne potrai aver visto" (a questo punto penso valesse la pena nella late-pioneer che segue lo stesso principio, perché se si trova in un girone con Funk, che inizia la carriera quando Thesz è verso la pensione, ciò potrebbe risultare per qualcuno controverso), quindi gli diamo o meno punti o non lo votiamo.

Ciò detto: Lou Thesz. Il mito, la leggenda, il preferito del nonno. Letteralmente l'anello di congiunzione tra gli Hackenschmidt/Gotch e il wrestling come lo conosciamo noi, ha preso il wrestling per mano e l'ha portato da uno spor. Campione per anni e magnete di pubblico in grado di competere con i nomi più pesanti della storia (limitandoci al Nord America: Londos, Sammartino, Kiniski, Lewis, Hogan, Austin), primo campione "importato" in Giappone, "guardia" della disciplina come lo chiamavano i più affezionati.
Successo di critica e di pubblico, strumento di trasformazione del wrestling in quella che potremmo inquadrare come "età del bronzo" (per introiti), ma momento in cui il wrestling tutto assume una identità di fondo e decide come rappresentarsi. Alternativamente, Thesz è l'archetipo del modello sport-spettacolo standardizzato, perlomeno quello postumo ai tumultuosi, dentro e fuori dal ring, anni del "catch-as-catch can" '10 - '30 (ossia il complesso dell'MMA marcatamente riadattata al televisivizzazione, e il pro-wrestling moderno), da cui seguono sicuramente delle derive - Gorgeous George e più in generale la Golden Era, che consacrò la necessità di personaggi pittoreschi, gli stessi personaggi che quel Thesz aborriva - ma che ritrovano sempre e per necessità in Thesz la sostanza e la rappresentanza al livello più alto.
C'è un motivo molto preciso se l'arca della gloria della critica specializzata si chiama "Lou Thesz Hall of Fame", nessuno mette d'accordo quanto Thesz. E se non mette d'accordo è solo per il suo status di pregiato antiquariato, legato agli albori di una disciplina che pur mantenendo la sua connotazione fondamentale praticamente intatta è passata per tanti e tanti restyling d'immagine.
Dagli hard-hitter/soft-speaker assimilabili agli Ed "Strangler" Lewis fino a quel mondo per lui incomprensibile dei personaggi flamboyant di Buddy Rogers, c'è comunque l'eco dell'austro-ungarico del Michigan in ambo le declinazioni.

Nel girone ci sarebbero altri nomi su cui apparirebbe necessario spendere parole (il sempre sottovalutato Graham - peraltro uno che ragiona davvero bene sul tema wrestling in generale, gettate uno sguardo alla sua pagina FB -, Funk, Gagne - in seconda istanza Morales e poi Stu Hart), ma mi limito al panegirico per Thesz, sperando di aver almeno incuriosito qualcuno a consultare il materiale che ne tratteggi il profilo di figura storica (chi volesse "Hooker", uno squarcio sul mondo dei 50s: http://www.crowbarpress.com/cbp-books/13-lt.html" onclick="window.open(this.href);return false;). Almeno quattro, se non cinque o sei, meriterebbero il passaggio. Ravviso un certo potenziale squilibrio con i gironi contemporanei. Anche questo, comunque, è parte del gioco, per quanto mi dispiaccia liquidare i sopracitati con mezza parola quando almeno un paio finiranno fuori.

1) Terry Funk +1
2) Verne Gagne +3
3) Billy Graham
4) Lou Thesz
5) Stu Hart
6) Harley Race +2
7) Pedro Morales
8) Ray Stevens


Per l'altro girone ho solo quelli che avevo tagliato nella prima stesura del voto, parlerò di Mysterio, Benoit e Rhodes più avanti, sperando che qualcuno ne tessa le dovute lodi. Il buon Big Show - anche lui commodity d'antan, vituperosamente criticato negli ultimi anni dallo zoccolo durissimo della IWC - qui ha il minimo sindacale per garantirsi il passaggio.

1) Big Show +1
3) Chris Benoit +2
4) Dusty Rhodes +4
8) Rey Mysterio +3

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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling

Messaggio da RobLP »

Girone 19

1) Big Show
2) Finn Bálor
3) Chris Benoit +2
4) Dusty Rhodes +4
5) William Regal +1
6) Alex Shelley
7) Chris Sabin
8) Rey Mysterio +3

Dusty Rhodes è uno dei più importanti wrestler della storia e ne hanno già straparlato tutti. Dico solo che per i criteri con cui ho deciso di votare in questo torneo è perfetto: è uno che ha influenzato il business da wrestler e anche dopo. Rey Mysterio è uno dei più importanti cruiserweight/junior della storia insieme a Ultimo Dragon e Jushin Thunder Liger. Chris Benoit è il wrestler più talentuoso che io abbia mai visto su un ring, per lui mettere su un match a cinque stelle sembrava la cosa più facile del mondo. Preferisco dare il +1 a Regal che a Big Show perché anche lui ha avuto un'importanza un'influenza che non riscontro in Big Show, nonostante quest'ultimo abbia avuto sicuramente più successo di Regal.

Girone 20

1) Terry Funk +2
2) Verne Gagne
3) Billy Graham +1
4) Lou Thesz +4
5) Stu Hart
6) Harley Race +3
7) Pedro Morales
8) Ray Stevens

Qui pochi discorsi: ho cercato di premiare l'importanza e la storicità. Thesz non può non avere il +4, ha completamente rivoluzionato la disciplina nonostante il discorso di LowRyder sia comunque giusto.

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THEREALUNDERTAKER
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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling

Messaggio da THEREALUNDERTAKER »

Jeff Hardy 18 ha scritto:Nope.
Diventa un fenomeno di massa a partire dal 1870, ma già dopo una decina d'anni l'interesse era parecchio scarso, fu proprio Frank Gotch a dare un nuovo e concreto sviluppo a questo sport perchè non era più l'eroe di guerra prescelto (tipo Muldoon), ma era il rappresentante della gente.


Mah, lo stile di Thesz era classico, puoi portare mosse nuove ma il suo valore era proprio un altro.

Ed ok. Rimane che siamo agli inizi di una disciplina che ancora deve definirsi bene in quale direzione deve andare. Runnels ha dalla sua un movimento territoriale in un periodo storico dove il wrestling é ormai ampiamente sdoganato e costruito in tal senso.

Su thesz il discorso é sintetizzato in una parola ma é quello che bene o male ha scritto lowrider. Lo applico ad un discorso di stile in ring considerando che il wrestling... Non é più quello (e questo in un certo senso vale anche per il discorso su F.Gotch.) attenzione però nel considerare la discussione speculativa che la logica del torneo permette... Dalle effettive sovrapposizioni degli atleti... Che per ovvi motivi non possono essere davvero confrontati.

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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling

Messaggio da Ankie »

Le discussioni su Thesz e Gotch sono l'Apoteosi dei Poser. :godimento:

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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling

Messaggio da THEREALUNDERTAKER »

Ankie ha scritto:Le discussioni su Thesz e Gotch sono l'Apoteosi dei Poser. :godimento:
ma io sdoganerei anche questa cosa: non è che solo perchè non si è vissuti direttamente una cosa o la si vede come lontana.. non ne se possa parlare. Anzi. A Maggior ragione. Non si tratta di essere poser in questo caso, ma Nerd. e lo siamo, nel bene come nel male.

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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling

Messaggio da LowRyder »

Ankie ha scritto:Le discussioni su Thesz e Gotch sono l'Apoteosi dei Poser. :godimento:
C'è un fondo di verità, ma a me sembra comunque un discorso molto limitante.
Parlare della pioneer e dell'era dei territori non è questione di essere poser, ma di possedere una certa "competenza" storica, che si può ampliare tranquillamente attraverso letture dedicate o un approccio puramente storiografico alla disciplina (questo senza contare che alcuni match ed estratti del vissuto di Thesz come pro-wrestler sono in effetti reperibili; di Frank Gotch penso invece non ci sia ovviamente traccia, credo che in quanto a film non ce ne siano antecedenti al 1920). Chiaro, dubito che tutti quelli che hanno votato Thesz abbiano letto libri come "Hooker" o "Ringside", ma che uno si limiti a dare il voto a Thesz avendo una infarinatura della sua caratura storica non lo vedo necessariamente come un qualcosa da demonizzare, salvo, appunto, non sia un voto da drone del tipo "ipse dixit, mi accodo anche se non so di cosa stia parlando".
C'è poi un prosieguo abbastanza paradossale di un discorso così impostato, che è che potrebbe diventare poser chi parla di qualunque avvenimento che non ha vissuto o, come ripiego, di cui non ha footage filmico e fotografico per consulto. Insomma, gran parte del processo di trasmissione socio-storico-culturale avviene per seconda, terza e quarta mano, se il wrestling sopravviverà alla prova del tempo varrà pure per esso. Diventerebbe in tutta probabilità triste o povero per l'arricchimento se si potesse parlare solo della conoscenza integrata direttamente nel proprio bagaglio.
Riguardo il torneo non che limitare il voto alle conoscenze dirette fosse qualcosa di malvagio, beninteso, ma allora va da sé che inserire tutti quelli pre era televisiva non ha moltissimo senso. Facevamo 1983-2013 e si lasciava il resto fuori.
Ultima modifica di LowRyder il 14/09/2016, 18:11, modificato 3 volte in totale.

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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling

Messaggio da Ankie »

Più che discutere, è votare che è da poser.

Infatti Io in Sede di Organizzazione avevo parlato di Schede di Approfondimento ( :godimento: ) per i Pionieri.

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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling

Messaggio da Karl Gotch »

LowRyder ha scritto:Di solito non mi sbilancio, ma è necessario per qualunque fan di wrestling ricordare che Thesz è da top 3 di qualunque classifica "seria", la sincresi di tutto ciò che è ed è stato il wrestling, un filo dietro i più trascinanti, ma complessivamente - innovazione (uno stile veloce e dinamico), apporto in momenti delicati (l'NWA dei 40s), prestigio, importanza, capacità tecniche (Thesz è considerato più o meno universalmente "superiore" a qualunque wrestler che l'avesse preceduto). Non condivido la necessità di inserirlo nel torneo se poi la posizione è quella del "ma in fondo chi è che si è visto i match di Thesz e quanti ne potrai aver visto" (a questo punto penso valesse la pena nella late-pioneer che segue lo stesso principio, perché se si trova in un girone con Funk, che inizia la carriera quando Thesz è verso la pensione, ciò potrebbe risultare per qualcuno controverso), quindi gli diamo o meno punti o non lo votiamo.
Il discorso è più semplice, giudicare un wrestler di cui non si è visto nessun match equivale a giudicare per sentito dire; o a dare un giudizio su uno scrittore senza aver letto i suoi libri ma semplicemente sentendo i pareri degli altri. Si può parlare dell'influenza di Frank Gotch nel pro-wrestling; ma valutare il wrestler Frank Gotch è un'altra cosa

Questo è un discorso generale, che vale per un certo tipo di wrestler. Di Thesz qualcosa rimane ed è pure abbastanza per dare un giudizio sommario. Ed è proprio perché ho visto i match che rimangono che riesco a dire che Lou Thesz è uno dei migliori scientific wrestler, ma non il migliore. È il nome più mainstream tra quelli della sua era, che non coincide mai con quello effettivamente migliore
Oltretutto, i canoni del wrestling anni '50-'60 sono sicuramente diversi da quelli degli anni '70-'80, sì; ma non andiamo a riprendere il discorso inutile che i wrestler si possono confrontare solo se sono della stessa decade, i canoni sono sempre confrontabili. E questo torneo neanche si potrebbe fare altrimenti
Per dire che in un torneo dove finalmente gli Hogan e i Warrior vengono ridimensionati per i motivi che sono stati detti [lasciando stare il discorso di Hogan sostituibile], un Thesz che eliminasse un Billy Robinson, che oltre ad avere un'abilità immensa aveva sempre un certo riguardo per l'entertainment (quello della sua epoca, che si può far coincidere con la continuità dell'azione e l'ingegnosità delle mosse), o un Karl Gotch (le stesse cose di Robinson ma di un livello ancora superiore), stonerebbe parecchio


Un appunto: le lodi sia a Thesz sia a Hogan non sono un po' azzardate? Considerando che lo stesso Thesz non considerava Hogan un wrestler. Non diceva che lo considerava un wrestler di basso livello; diceva proprio che non era un pro-wrestler. Fosse stato lui l'organizzatore del torneo non l'avrebbe neanche inserito

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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling

Messaggio da Ankie »

Karl Gotch ha scritto: Considerando che lo stesso Thesz non considerava Hogan un wrestler. Non diceva che lo considerava un wrestler di basso livello; diceva proprio che non era un pro-wrestler. Fosse stato lui l'organizzatore del torneo non l'avrebbe neanche inserito
Thesz. :godimento:

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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling

Messaggio da Jeff Hardy 18 »

THEREALUNDERTAKER ha scritto:

Ed ok. Rimane che siamo agli inizi di una disciplina che ancora deve definirsi bene in quale direzione deve andare. Runnels ha dalla sua un movimento territoriale in un periodo storico dove il wrestling é ormai ampiamente sdoganato e costruito in tal senso.

Su thesz il discorso é sintetizzato in una parola ma é quello che bene o male ha scritto lowrider. Lo applico ad un discorso di stile in ring considerando che il wrestling... Non é più quello (e questo in un certo senso vale anche per il discorso su F.Gotch.) attenzione però nel considerare la discussione speculativa che la logica del torneo permette... Dalle effettive sovrapposizioni degli atleti... Che per ovvi motivi non possono essere davvero confrontati.
Con Gotch si era già arrivati a una direzione in realtà, Frank non è un innovatore, Martin Burns (il suo maestro) e Tom Jenkins (suo rivale) erano arrivati ben prima e avevano già incorporato le tre discipline. Il ruolo di Gotch è proprio quello di essere stato l'uomo che ha portato interesse nel wrestling, di nuovo.

Non sto capendo il discorso su Rhodes. Il personaggio o il suo ruolo?
Il personaggio non è il primo "figlio del popolo" che esiste nella storia, per dire Bob Backlund quello era. Nella sua natura WASP era comunque rappresentativo di una fetta di popolazione, non certo di quella più abbiente.

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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling

Messaggio da LowRyder »

Karl Gotch ha scritto:
Il discorso è più semplice, giudicare un wrestler di cui non si è visto nessun match equivale a giudicare per sentito dire; o a dare un giudizio su uno scrittore senza aver letto i suoi libri ma semplicemente sentendo i pareri degli altri. Si può parlare dell'influenza di Frank Gotch nel pro-wrestling; ma valutare il wrestler Frank Gotch è un'altra cosa

Questo è un discorso generale, che vale per un certo tipo di wrestler. Di Thesz qualcosa rimane ed è pure abbastanza per dare un giudizio sommario. Ed è proprio perché ho visto i match che rimangono che riesco a dire che Lou Thesz è uno dei migliori scientific wrestler, ma non il migliore. È il nome più mainstream tra quelli della sua era, che non coincide mai con quello effettivamente migliore
Oltretutto, i canoni del wrestling anni '50-'60 sono sicuramente diversi da quelli degli anni '70-'80, sì; ma non andiamo a riprendere il discorso inutile che i wrestler si possono confrontare solo se sono della stessa decade, i canoni sono sempre confrontabili. E questo torneo neanche si potrebbe fare altrimenti
Per dire che in un torneo dove finalmente gli Hogan e i Warrior vengono ridimensionati per i motivi che sono stati detti [lasciando stare il discorso di Hogan sostituibile], un Thesz che eliminasse un Billy Robinson, che oltre ad avere un'abilità immensa aveva sempre un certo riguardo per l'entertainment (quello della sua epoca, che si può far coincidere con la continuità dell'azione e l'ingegnosità delle mosse), o un Karl Gotch (le stesse cose di Robinson ma di un livello ancora superiore), stonerebbe parecchio


Un appunto: le lodi sia a Thesz sia a Hogan non sono un po' azzardate? Considerando che lo stesso Thesz non considerava Hogan un wrestler. Non diceva che lo considerava un wrestler di basso livello; diceva proprio che non era un pro-wrestler. Fosse stato lui l'organizzatore del torneo non l'avrebbe neanche inserito
Di base non è che non colgo il problema antistante del "come valutare", era una cosa che permeava molte discussioni già nel 2008.
Allora la combriccola di Hackenschmidt & co. fu inserita come una sorta di provocazione intellettuale, se vogliamo; questo perché ero abbastanza sicuro che nessuno li conoscesse e credevo che dando un'idea di chi fossero la curiosità avrebbe preso il sopravvento (il mio compagno d'avventure Pier, kingofkings86, l'altro organizzatore e colui da cui partì l'idea, mi aveva proposto una lista molto più mainstream che copriva proprio l'ultimo trentennio del Nord America) e reso il giochino più intrigante.
Come ho avuto modo di esporre poco sopra, non condivido - o meglio, reputo ad alto rischio di banalizzazione - il discorso su ciò che chiami in modo succinto il "voto per sentito dire". Non apprezzo il messaggio che racchiude. Posso accettare l'osservazione che il wrestling non sia una disciplina del sapere codicizzata e quindi non si abbiano molte fonti autorevoli - in primo luogo non è considerata, o non è proprio da considerare una disciplina del sapere ma solo un passatempo storicamente duraturo, connotato un'intessitura lunga un secolo di avvenimenti storici e sportivi/ pseudo-sportivi (in cerca di una definizione migliore).
In compenso, non trovo altrettanto appropriato sostenere che non ci sia materiale da cui attingere salvo i match o gli archivi video e che quindi sia impossibile farsi una cultura di un certo spessore senza un supporto filmico. Ribadendo il concetto di cui sopra, dire che uno non possa parlare di Londos quando magari si è fatto un'idea su come costoro vengano percepiti sulla base dell'opinione accademica di qualcun altro (con "opinione" non intendo il post di un forum di un nessuno tipo me, ma libri, documentari e testimonianze storiche) per me rimane come suggerire che qualcuno non possa parlare della Seconda Guerra Mondiale salvo non ci abbia combattuto.

Forse questo è il distinguo più importante da fare e un possibile chiarimento alla dissonanza che qualcuno rilevava nel discorso di qualche post fa: parlare di qualcosa che hai vissuto è parlare di quella cosa, parlare di qualcosa che ha vissuto un altro (o un collettivo) è parlare di come essa venga percepita. Fatto così c'è una linea di continuità.
A ogni modo, proprio il particolare j'accuse sul metodo potrebbe non essere diverso da quello che si fa parlando - ohibò - proprio del parametro dell'importanza. Di certo non siamo promoter o insider, né sufficientemente informati sulle dinamiche interne e ci basiamo solo sulla percezione rilevata "per seconda mano", tra dati puramente numerici e interpretazioni di quei dati. Però dell'importanza di questo qui e quest'altro qui ne parliamo. Anzi, è impensabile parlare di un wrestler senza considerarne l'importanza per il business (il corrispettivo del discorso metodologico che fai tu sarebbe essere legittimati a parlare di quanto reputiamo il wrestler importante solo all'interno del medium, ossia applicando la kayfabe).
Sia chiaro, a ogni modo, quello che dite tu e Ankie lo trovo corretto almeno a un certo livello. Aggiungo mi costringi a tirare fuori di nuovo la critica del post: se mi inserisci Gotch non ha senso che poi metti in dubbio il dubbio che uno possa votare per Gotch. Il fatto che sia stato inserito è già un'ammissione della possibilità che il voto per sia contemplabile e valido, negare l'assunto è come ammettere che il meccanismo alla base della selezione dei wrestler sia già stato in parte traviato.

Circa le lodi a Thesz... che ripeto, per me è assolutamente da top 3 (accetto argomentazioni per due, tre o forse quattro nomi e credo fermamente che delle alternative nessuna metterebbe d'accordo tutti quanto Thesz) e Hogan, è una domanda molto lusinghiera che non meriterebbe una risposta del tipo "mi può piacere il McDonald's e la cucina gourmet". Thesz e Hogan - che come dici in maniera molto opportuna sono due antitesi, almeno secondo Thesz - non sono nemmeno strettamente parlando i miei preferitissimi tra i pesi massimi. O meglio, Thesz forse sì, sono molto legato al libro, Hogan un po' meno.
Se li sostengo è solo perché li reputo cardinali nello sviluppo della disciplina. Quando imposto il discorso sullo stabilire una gerarchia tra i wrestler il mio metro è rimuovere un wrestler dalla cosmogonia del wrestling, chiedermi quanto sarebbe cambiato e cosa si sarebbe perso.
Con Hogan c'è ovviamente il dubbio (ma pure questa non è una discussione nuova o qualcosa che emerge tra le tematiche nuove di questo torneo, è una controtesi storica celebre: la WWE ci ha impostato il build-up di WrestleMania XIX) per alcuni su una circostanzialità, ma credo che il dubbio di matrice popperiana sia da applicare a tutto, allora, e non solo a Hogan. Con Hogan per me viene facile solo a causa di abilità tecniche molto scarse, ma nulla vieta di ritenere che ci fosse anche una capacità magnetica di Bollea nel legare con il pubblico in questione che un semplice dato sull'affluenza nel 1984 può comunicare solo in piccola parte.
Con Thesz non c'è quasi nessun dubbio perché non molti potevano fare quello che faceva Thesz dentro e fuori dal ring e non sarebbe azzardato affermare che con uno meno bravo di Thesz a rivestire il ruolo l'intero assetto delle promotion negli anni '50 sarebbe stato diverso, con ramificazioni importanti per la struttura della stessa WWWF. Aggiungici lo stile all'avanguardia (come detto Thesz è - idealmente - a metà tra il catch-as-catch can e il wrestling degli anni '60 e '70, che nel panorama major si distanzia dai Thesz di turno in particolare con Rogers e Rocca, mentre prima direi non molto), il carisma e il potere di vendita, il tempo al top, la lunghissima carriera, i titoli hai praticamente tutti i fattori che uno definirebbe prerogativa dei grandi.
Da questa prospettiva, vedo almeno alcuni paralleli tra Thesz e Hogan: entrambi punte di diamante in una federazione in procinto di ridefinire l'assetto e/o i mezzi di diffusione. Hogan è "padre" del contemporaneo in Nord America perché è la pietra su cui è stata costruita l'egemonia trentennale WWF/WWE (e la sua importanza in questo senso è solo destinata a crescere con il regno della WWE). Thesz dalla sua ha tutto quello che reso Hogan grande e di più, anzi, ha tutto quello che ha reso grandi i grandi e diversamente da forse tutti i grandi ce l'ha insieme, e da questo deriva la particolare considerazione degli appassionati di lunghissima data e della critica.

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