Danyiltopo ha scritto:Chiedo scusa per l'up, ma mi serve una spiegazione scientificamente appropriara per rispondere ad un mio amico che non riesce a convincersi del fatto che si usi il 100% del cervello. Questa la sua contestazione: "se potessi usare il 100% del mio cervello potrei decidere di staccarmi una mano senza tagliarla, ma solo imponedo alle mie cellule di dividersi. Potrei scegliere quanti globuli bianchi avere nel corpo, potrei decidere a che velocità bruciare i grassi, decidere quanta energie mettere in un pugno... sono tutte cose che si possono fare se utilizzi il 100% del tuo cervello, quello conscio è una minima percentuale, poi c'è quello inconscio che è un'altra percentuale ma che non decido io di utilizzare in quanto inconscio, dovrei invece poter decidere di utilizzarlo se fossi in grado di usare il 100% del mio cervello"
Grazie MM

Uh, dunque, il tuo amico ha le idee un po' confuse su tante cose, ma andiamo con ordine.
Innanzitutto, come faceva brutalmente notare Maroz, conscio e inconscio non ha nulla a che vedere con l'uso in sé del cervello. Facciamo un analogia semplice semplice : mentre io digito ste fregnacce sulla tastiera, io sono conscio dei movimenti che faccio. Il mio cuore, invece, funziona anche se io non gli presto attenzione, perché è un muscolo involontario: e non posso "volere" che il mio cuore si fermi o batta più veloce, ma posso influenzare entro certi limiti il battito: posso provocarmi consciamente un iperventilazione, et voilà, sono tachicardico, ma non è un tipo di modifica per volizione, mettiamola così. Ora, secondo il tuo amico, siccome non ne ho coscienza e controllo diretto, non sto usando il mio cuore. Oppure, quando, che so, prendo una scossa ad una mano ed istintivamente la ritiro, con un'arco riflesso, senza che l'impulso arrivi al cervello, senza che alcun "modulo decisionale" del cervello sia coinvolto, non sto usando i muscoli delle mie braccia. É evidente che questo è un non sequitur: dire che non usiamo tutto il cervello perché non lo usiamo tutto in maniera conscia in un dato momento è come dire che le fondamenta di un palazzo sono inutili perché non ci può vivere nessuno.
Come ho detto prima in questo topic, le parti coinvolte in una data attività del cervello comprendono, in media, tra il 30% e il 40%, perché il cervello ha strutture altamente specializzate: se guardo un'illusione ottica sovrastimolo la mia corteccia visiva, ma non c'è motivo per cui mi si debba attivare l'area di Broca, che è quella del linguaggio, a meno che io non sia come Phineas Gage, ossia mi manchi in pezzo di cervello: a quel punto, alcune zone del cervello sono sufficientemente plastiche per supplire più o meno bene a mancanze di altre zone. Tuttavia questa plasticità è ben lungi dall'essere infinita, come dimostrano tragicamente le malattie cerebrali che, pur danneggiano anche una zona molto limitata possono essere terribilmente invalidanti. Se parte del cervello fosse inutile, non ci sarebbe problema.
Ora, il tuo amico sembra anche che abbia l'impressione che usare più cervello ti dia dei superpoteri, o comunque la capacità di violare leggi della fisica. Vedendo un po' quello che tu riporti, ho l'impressione che lui abbia un po' una concezione dualista della coscienza, ma neanche questo gli permetterebbe di fare quello che crede... Facciamo un'altra analogia: prendiamo un violinista professionista. Di sicuro ha un controllo delle sue falangi migliore di quanto l'abbia io: tuttavia non mette più cervello in quello che fa di me, e anzi, è molto meno conscio di quello che fa; inoltre, ad esempio, la corteccia motoria si "accende" di più, consuma più energia ed ha un flusso di sangue e ossigeno maggiore quando deve osservare e capire un movimento, rispetto a quando deve eseguirlo: il cervello comincia a "ripetere" fra sé e se il movimento ancora prima che venga fatto praticamente.
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Inoltre, il tuo amico da una maggiore responsabilità al cervello di quanta essa non ne abbia realmente nel controllo delle funzioni vitali. Dice:
e potessi usare il 100% del mio cervello potrei decidere di staccarmi una mano senza tagliarla,
Che sembra lasciar intendere che i cicli cellulari e la mitosi, la divisione cellulare, siano in qualche modo regolati dal cervello. Non lo è affatto: i meccanismi di regolazione del ciclo cellulare sono meccanismi di feedback enzimatico e regolazioni di traduzione e espressione dei geni, controllate più precisamente da due classi di composti: le cicline, un gruppo di proteine che, come dice il nome, controllano il ciclo cellulare, cioè a seconda della loro concentrazione all'interno della cellula quest'ultima sa se deve duplicarsi o fare altro, e le chinasi ciclina dipendenti, che sono enzimi. Tutte le chinasi, in generale, sono enzimi che legano fosfati da molecole ad alta energia, come l'ATP, a substrati. I fosfati sono gruppi elettricamente carichi, e modificano la struttura della proteina a cui vengono legata per via di queste interazioni elettroniche, attivando o disattivando la sua funzionalità, esempio:
Questa proteina è attiva nella forma a sinistra dove può legare altri composti, e disattivata nella forma a destra, dove è tutta raggrumata è non lega nulla. Ora, per modificare le altre proteine, a loro volta le chinasi ciclina dipendenti hanno bisogno di particolari concentrazioni di cicline: in questo modo possono attivare una cascata di reazioni che preparano la cellula a duplicarsi. Per lo studio sulle cicline, tra l'altro, Hunt ha vinto il Nobel per la medicina nel 2001. Inutile dire che sono roba piuttosto complicata, e di cui io ho una comprensione molto superficiale, ma in nessun momento il cervello ha alcun controllo sul ciclo cellulare.
Questo discorso vale ugualmente su quanti grassi bruciare: la glicolisi, il ciclo di Krebs, la fosforilazione ossidativa, la catena di trasporto di elettroni, la glicogeno sintesi e la glicogenolisi, il ciclo dei trigliceridi e tutte le altre principali vie metaboliche e cataboliche di una cellula interagiscono tra loro in maniera estremamente complicata, ma esclusivamente per vie chimiche, senza che ci sia un controllo diretto del cervello; c'è controllo ormonale, certamente, ma nessuno può voler produrre più ossitocina o la vasopressina, come non si può controllare il colore delle pareti di una casa smanettando sul termostato: sono due meccanismi completamente diversi.
Una
frazione delle vie metaboliche di una cellula. L'originale cliccabile è qui:
http://www.expasy.ch/cgi-bin/show_thumbnails.pl
Nella parte E8 puoi vedere una parte dell'ossidazione degli acidi grassi " quanti grassi bruciare "; Le frecce tratteggiate sono i meccanismi di feedback, ovvero segnalano quali molecole "sentono" e sono regolate dalle altre molecole. La vita è una cosa complicata.
Non mi sento di parlare della regolazione del sistema immunitario perché è mezzanotte e mezza, e farebbe sembrare il diagramma qui sopra
poco complicato. Inutile dire però che, anche questa volta, il cervello centra ben poco.
decidere quanta energie mettere in un pugno...
Non riesco però a capire cosa il tuo amico intenda con questa affermazione. Il cervello è in grado di decidere quanta energia mettere in un pugno: ragion per cui che so, Bruce Lee, poteva fingere di pestar la gente senza necessariamente spezzare costole a destra e a manca. Puoi tirare un pugno con l'intenzione di spaccar la faccia al prossimo, e puoi tirare un buffetto scherzoso. Immagino che il tuo amico abbia in mente la forza isterica di cui parlavo prima, ma, come ho già risposto due pagine fa, non è una risposta controllata dal cervello; non più di quanto una donna possa, col cervello, controllare il suo ciclo mestruale. Il fatto che prima dicesse "scegliere il numero dei globuli bianchi " mi fa sospettare che potesse intendere di decidere, quantificando con precisione, di quanti newton sarà la forza del pugno o qualcosa del genere, ma questo non ha assolutamente alcun senso: come uno non può, entro certi limite, controllare il timbro della sua voce nonostante abbia perfettamente il controllo di quello che dice, perché ci sono tutta una serie di componenti meccaniche che non sono neanche vagamente plastiche o adattabili fisiologicamente: posso lavorare di petto o di diaframma, ma non posso certo controllare lo spessore o la lunghezza delle mie corde vocali per avere una voce differente.
Nonostante tutto quello che ho scritto, credo che principalmente il problema col tuo amico sia una questione di equivocazione per quanto riguarda il termine usare. Se alla domanda " Quando stai fermo in piedi, usi il 100% delle gambe ? " lui risponde no, perché non stai tendendo tutti i muscoli contemporaneamente o non tutte le ossa reggono la massima capacità di peso che potrebbero teoricamente sostenere, allora ha evidentemente una definizione diversa da quella del resto del mondo di usare, ma una volta capito quello che si intende non potrà non essere d'accordo.