e ne Juve ne Milan avevano certo timore di retrocedere... perchè comunque in Italia non c'è solo la paura di retrocedere, c'è anche la cultura del vincere subito ad ogni costo e arrivare secondi=merdaSi gioca spesso per non perdere anziché per vincere (Juve-Milan del girone di ritorno,
poi bisogna anche dire che in Italia per un allenatore bastano 3 o 4 risultati insoddisfacenti di fila per venire esonerato, e per questo i tecnici non hanno A) la possibilità di fare progetti a lungo termine B) la possibilità di lanciare i giovani, dovendo preferirgli giocatori più pronti non potendo permettersi di sbagliare, anche quando i giovani in questione sono potenzialmente più forti.(e questo fa male non solo ai nostri club ma anche alla nostra nazionale)
poi c'è una mancanza di sportività incredibile: quante volte assistiamo a scenate e piagnistei da parte di presidenti ed allenatori che da un lato vogliono giustificare i propri errori dando la colpa dei fallimenti delle loro squadre agli arbitri, dall'altro sperano di ottenere favori arbitrali nelle partite seguenti.(e queste cose allontanano la gente dal calcio)
dei tifosi è meglio non parlarne...
poi vabbè ogni un po' di anni spuntano fuori scandali come Calciopoli, Scommessopoli adesso forse ne sta venendo fuori un'altro...
purtroppo no, non basta avere più soldi per risolvere questi problemi, e anzi trovo che quello dei soldi sia un problema secondario rispetto ad altri, ed è per questo che ritengo che piuttosto che di rendere il calcio sempre più un business dovremmo cercare di ricominciare a vivere il calcio come uno sport.
questo sì che lo migliorerebbe.