PepsiPlunge ha scritto:In realtà avrei un'altra domandina, poi se vuoi lasciala:
Quanto pensi sia valido il concetto di "draw" attualmente?
Cioè, prendi per esempio Lesnar, che è a tutti gli effetti una celebrità ed è noto anche al di fuori dell'ambito wrestling.
Annunciano prima le sue apparizioni e le hypano come un evento straordinario, e comunque nonostante l'aumento di ratings, si resta sempre nei 3 milioni/3 milioni e mezzo di persone che vorticano attorno alla WWE e che magari vedendo che c'è Lesnar invece di guardarsi qualcos'altro e magari vedersi RAW in replica, decidono di seguire la WWE.
Partendo da questo ma anche da altri fattori esterni al wrestling, non pensi che il "draw" sia qualcosa di sorpassato, specie in un mondo dove comunque se si è un minimo fan di wrestling(e non intendo i fan degli scantinati con "fan di wrestling", per me lo sono pure i bambini che si comprano le magliette di Seth Rollins) si segue o comunque si conosc la WWE mentre se non si è fan la WWE la si scarta completamente dalle opzioni per il proprio intrattenimento?
Bella domanda, Pepso, meriterebbe un topic a parte.
La interpreto a modo mio comunque. Per rispondere adeguatamente bisognerebbe avere un sacco di dati alla mano che non ho voglia di cercare. Quello che posso dire è che magari i Lesnar o i Goldberg non attraggono tanti non-fan del wrestling; ma attraggono fan del passato o occasionali. Quindi no, non credo che il concetto di draw tradizionalmente inteso sia sorpassato. Se annunciassero Goldberg in TNA, presumo ci sarebbe sempre un aumento di rating
Piuttosto la questione che mi interessa è quella delle prospettive da cui guardare la cosa. Ce ne sono due in particolare, la prospettiva dei fan e quella dei promoter.
I fan (che siano paganti o no) vogliono guardare uno spettacolo che li diverta. Il fatto diventa problematico quando consideriamo che nel wrestling come in tutti gli altri campi d'intrattenimento e delle arti, la massa è più attratta da ciò che è maggiormente pubblicizzato rispetto a ciò che è di qualità. Un film di Steven Spielberg farà sempre più soldi di uno di Fellini, questo è un dato di fatto. Quindi alla fine la maggior parte dei promoter fa semplicemente il proprio mestiere. Se un Hogan attrae di più la gente che un Ricky Steamboat, comprendo che dica fanculo a Ricky Steamboat e piazzi Hogan in prima linea
Ora bisognerebbe vedere in quale delle due prospettive si collocano i wrestler. Anche qui bisogna creare un dualismo, perché se da una parte ci sono i wrestler come Lesnar a cui interessa solo il conto in banca, dall'altro lato ci sono i Blue Panther o i Nick Bockwinkel che fanno il loro mestiere con passione e a cui importa di offrire il migliore spettacolo possibile ai fan, anche se i fan vogliono la merda. Certo i soldi interessano a tutti i wrestler, perché fanno i wrestler come lavoro; ma pure a Fellini interessavano per lo stesso identico motivo. Solo che Fellini utilizzava il suo lavoro per esprimere quello che voleva lui, sapendo che comunque gli procurava il necessario per vivere (e infatti che fosse ricco è una stronzata). Questo è quello che succedeva/succede anche per diversi wrestler, e direi persino promoter. Baba se avesse voluto ci sarebbe potuto andare più spesso al Tokyo Dome; ma non ci andava.
Quando facevo notare questo nel Torneo, della gentaglia di matrice hegeliana mi diceva che il wrestling, al contrario delle arti, nasce solamente per la massa, cosa che renderebbe i wrestler migliori quelli che attirano di più il pubblico.
Allora non mi sono sentito di continuare una discussione del genere perché sarebbe diventata troppo ampia, ma il fatto è che nessuna delle arti inizialmente è nata con le finalità artistiche. La fotografia nasce semplicemente come tecnica. Anche il cinema dei Lumière aveva ben poco di artistico. Poi se andiamo veramente indietro, la letteratura nasce come insieme di miti per spiegare a tutti l'origine del mondo, quindi con un carattere essenzialmente popolare. Il fatto che poi nasca un cinema di consumo e uno artistico, una letteratura di consumo e una artistica, è una cosa successiva, che succede in tutte le altre arti dopo tempo. Anche nel wrestling questo è successo, all'incirca negli anni '80; solo che la divisione tra i due tipi di wrestling è molto meno marcata perché lo stesso wrestling è un mero intrattenimento non paragonabile alla arti citate; ma è comunque palese la differenza tra una WWE '80 e una AJPW ’90.
Tra l'altro all'epoca ho fatto un altro paragone a cui non ho ricevuto risposta valida. Visto che il wrestling nasce nelle fiere circensi ("per la massa"), palesemente anche il circo stesso è per la massa. Eppure tutti concorderanno sul fatto che l'acrobata migliore è quello che fa la prestazione migliore, non quello che attrae più gente (che la può attrarre semplicemente per maggiore pubblicità e maggiore fama del circo al quale appartiene).
Lo so che tutto il discorso non c'entra nulla con la domanda, ma erano cose che dovevo dire dall'epoca del Torneo e non ce n'è stata occasione. È la dimostrazione del fatto che dire (ad esempio) Hogan > Bockwinkel sulla base del fatto che Hogan vendesse di più non abbia alcun senso. Se lo si dice sulla base di altre cose poi se ne può discutere