Tuttowrestling Forum

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24/07/2020 Stardom Cinderella Summer In Nagoya; Mayu Iwatani vs Jungle Kyona
Nuova difesa in questo 2020 per Iwatani, nuovo match grandioso da tramandare ai posteri. Venti minuti che inspiegabilmente passano lisci come l’olio e allo stesso tempo sembrano non finire mai (e lo intendo nel senso migliore possibile), perchè l’azione è ricchissima e dal gran ritmo.
Il risultato è un incontro pieno, denso, ma anche leggero e gustoso. Il lavoro di Mayu al braccio di Jungle è interessante, variegato e ben sellato, fa parte del match il giusto, senza invadere troppo: aiuta a dare il senso di scalata della montagna contro la campionessa, ma non è l’unico fulcro della sfida. C’è anche tanto spettacolo, con nearfall da urlo e manovre perfette, dalla resa visiva superlativa, ma anche uno striking incisivo e mai banale.
Uno dei migliori match femminili dell’anno, per celebrare la vincitrice del nostro torneo (anche se Maya...). Superconsigliato.

HSMA ha scritto: ↑13/12/2020, 9:17 Uno dei migliori match femminili dell’anno, per celebrare la vincitrice del nostro torneo (anche se Maya...). Superconsigliato.

Mmm no, qui proprio non concordo, anzi di tutto il regno titolato di Mayu questo è stato il match più debole, intanto perchè quello con meno storia, cosa che potrbbe anche starci visto il suo essere inedito, però al tempo stesso non esalta le caratteristiche di nessuna delle due: non si vede lo striking migliore di Kyona (complice lil precedente periodo di assenza) nè il modo di condurre di Mayu, tant'è che rispetto agli altri match questo risulta essere quasi totalmente slegato, salvo il lavoro al braccio che però non è stato valorizzato adeguatamente dalla struttura dell'incontro (contrariamente alle altre difese).

Poi ci sono parecchi difetti: l'insistenza nel voler cercare le mosse dalla terza corda (alcune riuscite, altre no) senza che esse siano particolarmente legate al resto dell'azione, anzi in alcuni momenti hanno proprio ucciso il ritmo dell'incontro e la narrazione stessa, specie il vizio di abusare del Kinniku da parte di Kyona solo per piazzare una power moves quando in realtà si tratterebbe di una mossa che dovrebbe usare con molta più cura e solo in momenti speciali (vedi la Fujimoto quando deve usare l'Ocean), infine è un peccato che invece non abbiano voluto giocare sul precedente infortunio di Mayu avvenuto a Nagoya (e che aveva citato nel promo iniziale), avrebbe sicuramente aggiunto qualcosa a livello di storia e psicologia riprendibile in futuro.

Insomma non è un match che possa avere una continuità temporale (e soprattutto nell'ambito joshi è la cosa peggiore, specie per un main event).

Un peccato, ma avranno sicuramente occasione di rifarsi

Dovrei rivederlo, ma io lo ricordo molto bello.
Di sicuro mi è piaciuto di più dei match contro la Iroha e contro Utami.

HSMA ha scritto: ↑13/12/2020, 17:59 Dovrei rivederlo, ma io lo ricordo molto bello.
Di sicuro mi è piaciuto di più dei match contro la Iroha e contro Utami.

Eh ma non è una questione di semplice azione sul ring, quello che manca al match è proprio lo spessore di questi ultimi due: in entrambi i casi c'erano dei precedenti a dare maggiore senso all'azione, nel caso di quello con Utami poi c'è racchiuso filo e per segno tutto il regno di Mayu, tutte le mosse e tutte le tattiche messe in campo e le relative counter le trovi in tutti gli altri scontri precedenti.

Una continuità che è fondamentale nel joshi come nel puroresu in generale e che qui non c'è stata (e come ti dicevo l'aggravante è che non si tratta nemmeno di una delle migliori performance da parte di entrambe, tutt'altro).

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12/12/2009 CZW Cage Of Death XI; Sami Callihan vs Danny Havoc
Nel panorama dell’ultraviolent uno degli eventi più attesi e particolari è la Cage Of Death, un’architettura malata, progettata da pianificatori di violenza tanto sadici quanto creativi.
In questa arena nel 2009 si sono dati battaglia Sami Callihan e Danny Havoc in un match storico. Venti minuti di pura violenza, talmente spinta da sembrare una battaglia di un’ora. La durezza dei colpi, le proiezioni attraverso vetro e filo spinato, i voli dalla passerella, tutto converge verso la medesima dimensione: la distruzione dell’altro. Il body damage si impenna esponenzialmente, già dopo cinque minuti sarebbe sufficiente a chiudere un match normale, ma, ormai lo avrete capito, questo è tutto tranne un match normale.
Se avete lo stomaco forte, è un must see. Uno dei deathmatch migliori della storia e un modo perfetto per ricordare quello che è stato Danny Havoc per la CZW.

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30/06/1976 World Of Sports; Marty Jones vs Mark Rocco
Oggi rendiamo tributo a uno dei fenomeni del programma inglese World Of Sports, Mark Rollerball Rocco.
Questo non è il classico (e forse un po’ ingiustamente stereotipato) match dello show televisivo, tutto tecnica e basta. Qua c’è tutto quello che si può chiedere e anche di più.
La parte iniziale si muove nella direzione del mat ritmato e spettacolare della WoS, con cambi di leve e di hold al fulmicotone e con accelerate pazzesche quando si corrono le corde. Poi, però, il match si sposta su altri binari, con Rocco che distrugge il braccio di Jones (venduto da dio, btw), attirandosi un heat clamoroso per poi da spazio ad un comeback di Jones tanto ispirato quanto insperato. C’è drama, c’è epicità, ci sono falsi finali totali, c’è uno striking durissimo che quasi fa a pugni con le finezze tecniche dei primi round.
Un incontro totale, da vedere assolutamente.

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26/10/2008 WWE Cyber Sunday; Miz & Morrison vs Crime Time
Purtroppo quest’anno abbiamo perso dei lottatori troppo, troppo giovani. Una delle perdite più dolorose è stata quella di Shad, che nell’ultimo sacrificio ha deciso di donarsi per il figlio.
Sul ring non era chissà cosa, però dopo un gesto del genere va ricordato a dovere. Qua i Crime Time sfidano Miz e Morrison, in un incontro scelto dai fan. Il match è standard, come se ne vedono tanti, un tag team match ben strutturato, con le fasi ben distinte e riempite a dovere. Il team heel si mette a servizio di Shad e JTG, rallentando l’azione per permettere le accelerazioni dei Crime Time basate sulla rapidità del secondo e sulla potenza del primo.
Ripeto, niente di imperdibile, ma un buon tributo a Shad.

Oh sarò un cane io ma i cryme tyme mi piacevano, un giro coi titoli potevano tranquillamente farselo (dato il livello dei team a fine anni 00 aggiungo).
Poi mi fa sorridere che, se debuttassero oggi, probabilmente verrebbero massacrati su Twitter ed affini

Vader_time! ha scritto: ↑16/12/2020, 21:15 Oh sarò un cane io ma i cryme tyme mi piacevano, un giro coi titoli potevano tranquillamente farselo (dato il livello dei team a fine anni 00 aggiungo).
Poi mi fa sorridere che, se debuttassero oggi, probabilmente verrebbero massacrati su Twitter ed affini

Non hanno tenuto tipo una title shot fantasma fino al licenziamento? Era uno dei tormentoni del forum all'epoca.

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30/06/2001 ICW Last Stand At The Elk's; Low Ki vs Xavier
Un altro che ci ha lasciato troppo presto è Xavier. Un nome importante dei primi anni delle indipendenti americane, tanto da arrivare ad essere campione ROH. Qua siamo in ICW. Non la scozzese, né l’italiana, ma la Impact Championship Wrestling, a New York.
Il match è un ladder con il titolo massimo della federazione ed è un grande incontro. Intenso, duro, violento, con le scale usate alla grandissima, soprattutto come arma offensiva. Le proiezioni sono dolorosissime, per non parlare dello striking. Ma poi c’è molto altro, ci sono spot volanti impressionanti e anche un’attenzione all’overbooking. Ecco, questo non mi ha fatto impazzire, però ha introdotto ulteriore incertezza.
Un grandissimo match, da vedere come tributo a Xavier.

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11/03/1996 WCW Monday NITRO #27; Road Warriors vs Steiner Brothers
Per tributare Road Warrior Animal, non potevo non portare qualcosa insieme ad Hawk. Però, come mi piace fare spesso, non voglio essere scontato e allora non vi propongo qualcosa del loro picco.
Qua, gli anni migliori sono passati, siamo attorno alla quarantina, i fisici non sono più quelli scolpiti di una volta, così come l’esplosività. Quello che hanno perso nel fisico, però, è stato guadagnato in esperienza e sgamo. Qua sono contrapposti ad un tag dominante nel picco di forma come gli Steiner: veloci, scoppiettanti, fulminei. Il match dura poco, ma è molto divertente, ben strutturato e ben raccontato.
Tra l’altro, vedere i Warriors sballottolati da una parte all’altra del ring con questa facilità è un’esperienza sorprendente.
Una prova interessante.

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09/07/2017 Lucha Forever Lucha Live #4: Live And Let Dive; Marty Scurll & Kip Sabian vs Will Ospreay & Ryan Smile
Di Smile, purtroppo, ho già parlato come talento mancato, perso tra truffe ai fan e atteggiamenti molto discutibili. E ora ce lo ritroviamo poco più di trentenne in questo special.
Per ricordarlo andiamo nella sua federazione (parte della truffa di cui sopra), la Lucha Forever, in coppia con il suo migliore amico all’epoca, Will Ospreay. A sfidarli una coppia simile per composizione: un big name come Scurll e un nome fresco, più nascosto, come Kip Sabian. Il match non è un capolavoro, però ha sprazzi di quella fenomenalità che questi lottatori hanno mostrato in altri incontri. Tra questi sprazzi, c’è del cazzeggio, spensieratezza, che in un contesto leggero come questo ha il suo perchè. Tutti si fanno vedere, Sabian si dimostra all’altezza della situazione, lo spettacolo è assicurato.
Un gran bel match per ricordare un talento puro, scomparso troppo troppo presto.

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16/03/1968 WCW; Pat Patterson vs Antonio Pugliese
Per la scomparsa più recente, quella di Pat Patterson, andiamo nel passato remoto e dall’altra parte del mondo. Siamo in World Championship Wrestling, omonima della fed americana più famosa, a Sydney, in Australia per un incontro breve, di esibizione, ma molto gradevole.
Il grosso è il tipo di match che piace a me, con accelerazioni fulminee e pause per rifiatare. A sorprendere è l’agilità e la spettacolarità dei due, capaci di creare sequenze eleganti e che rubano l’occhio. A mio parere si perdono verso il finale, con uno striking non all’altezza della tecnica mostrata (comunque figlio del suo tempo) e senza quell’urgenza che il time limit a un quarto d’ora potrebbe e dovrebbe trasparire. Peccato per la fine, avrebbero potuto fare molto molto meglio per coronare quanto di buono fatto per gran parte di incontro.

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05/10/2014 wXw/CZW/BJW World Triangle League 2014 - Tag 4; Karsten Beck vs Rich Swann vs Biff Busick
Purtroppo, a seguito di una lunga battaglia contro un cancro al cervello, in questo 2020 ci ha lasciato Karsten Beck. Lottatore non molto dotato, a dire la verità, ma ottimo nell’interpretare l’heel opportunista, capace di attirare su di sè tutto l’odio del pubblico e di reggere situazioni importanti. Non a caso si è tolto molti sfizi in wXw, tra cui la finale del World Triangle League con due wrestler di livello mondiale come Swann e Busick.
Il match è molto divertente, la presenza di tre lottatori si fa sentire, visto che il ritmo è alto nonostante l’uso di high spot e le combinazioni sono interessanti. Beck e Busick la buttano sullo striking selvaggio e sulle powermove, mentre Swann introduce variazioni legate all’high flying e alla spottosità. Tra l’altro qua il nostro protagonista di oggi, Beck, non solo non sfigura, ma è parte integrante della sfida che, senza di lui, non avrebbe avuto la stessa presa sull’infuocato pubblico di Oberhausen.
Un incrocio molto interessante e un match consigliato.

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23/10/2018 Stardom True Fight 2018; Kagetsu vs Hana Kimura
Con tutto quello che è successo quest’anno, l’evento che mi ha più sconvolto è senza dubbio il suicidio di Hana. Ci sono rimasto così male che per mesi non ho avuto il coraggio di guardare uno dei suoi incontri. Scrivo questa recensione a novembre e ho fatto una fatica boia a vedere questo No DQ contro Kagetsu.
Il match è molto gradevole, una gran bella brawlerata hardcore, movimentata dalla possibilità di interferenze di tutte le lottatrici a bordo ring. Le poche armi sono usate bene, con il giusto grado di violenza, e le numerose intromissioni sono dosate e mai eccessivamente invadenti. Ci sono un paio di spot allucinanti a puntellare e impreziosire una contesa già divertente. Ottimi gli ultimi istanti a suon di sottomissioni.
Comunque, cazzo, che male vedere Hana, soprattutto qua, dove è uguale a sua madre.