
adesso non vorrei sembrare razzista o bigotta
- Quorthon40
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- redhotraf91
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Re: adesso non vorrei sembrare razzista o bigotta
A parte che le forze dell'ordine in generale dovrebbe offrire tra virgolette la sicurezza, ma in un momento di crisi questa sicurezza, questo controllo delle forze dell'ordine dovrebbe essere maggiore, soprattutto nel momento stesso dove gli immigrati te li manda lo stato, che non fa però nessun operazione di controllo. Ti faccio un esempio ,magari capisci meglio. C'è una partita di calcio fra due rivali storici, rivali sono anche le tifoserie, secondo te l'impiego e l'impegno dello forze dell'ordine può essere uguale a quella di una comunissima partita? Il discorso è quello. Se uno delinque la colpa non è solo del criminale, ma anche di chi non lo impedisceJohn Locke ha scritto:
Ecco qua che inizia l'arrampicata sugli specchi libera. I poveri immigrati, la coscienza, i disperati e menate varie. Non so, forse queste cose funzionano con i tuoi amichetti 20enni che fanno slogan da dietro lo schermo, ma chi conosce un poco le cose sa che stai dicendo puttanate enormi. Più che altro non sai come uscirne, visto che ti sei infilato in un discorso che non puoi gestire. Dunque, qua arrivano immigrati dall'Africa nera, quindi persona enormemente più disagiate, e si integrano molto meglio, creando un buon legame con la comunità locale. Certo, rompe le palle il fatto che assillino di continuo perché ti vogliono vendere 2 sciocchezzuole, però si è coscienti della loro situazione e non li si colpevolizza, fanno quel che possono. Arrivano i pakistani, anche loro in condizioni disagiate, e cercano subito la via per iniziare una qualche attività complementare per la città, rispettosi delle leggi e delle usanze. I cinesi non ne parliamo, sono tra gli immigrati più civilizzati. Poi arrivano i magrebini, molti dei quali tunisini in quanto la Tunisia è vicino alla Sardegna, e qualche problema lo creano. Lavorano meno, si integrano meno, delinquono più degli altri. Ma la maggior parte di loro può stare qui perché in regola.
Infine ci sono i 700 tunisini che ci hanno mandato. Ah no, non sono tutti tunisini, l'utente caldorossofesso dall'alto delle sue conoscenze dice che non è possibile. E pretendono, mettono le mani addosso, si accoltellano, rubano, occupano piazze, rompono il cazzo. Loro sono più disperati di altri? Hanno meno possibilità di altri? Sarà forse che non sono profughi, ma clandestini dei quali molti scappati dalle carceri durante i tumulti? Certo, non pretendo che tu conosca un cazzo visto che sei un ragazzino che pensa di sapere qualcosa di un posto che appena appena avrà visto in cartolina, ma se tacessi la figura che faresti sarebbe più degna.
Questi rubano e me la devo prendere con lo stato. Fanno risse e me la prendo con lo stato. Ubriachezza molesta ed è colpa dello stato. Eh, ma devo farmi una coscienza. Eh, ma è una perdita di tempo, visto che scrivi senza cognizione di causa e vieni riportato all'ordine in due secondi netti.
Ah, un'ultima cosa, la supponenza di "cerca di guardare oltre il tuo naso" te la puoi ficcare anche nel culo, visto che mi pare assodato che tu di questa situazione ne sappia più o meno quanto Solange ne sa di figa.
La situazione dei pakistani, dei cinesi è un tantinello differente.
Punto UnoMartoz ha scritto:
vabbè ma tu ancora che discuti con redhotraf91?
Parliamo di uno che non riesce a capire la differenza tra film comico e commedia, renditi conto...
Se vuoi ripesco il topic dove ti chiedo le differenze e mi rispondi con elenchi di film. Tra l'altro la definizione, che tu non conoscevi, la data un altra persona, dove tra l'altro si vede che le differenze non sono cosi marcate.
Punto Due
Dici quello che pensi su questo argomento, se hai idee.
Punto Tre
Te lo già detto di discutere sulle ragnatele di Spaiderman e non su altri argomenti visto che ne sei poco capace.
Re: adesso non vorrei sembrare razzista o bigotta
ma aspetta un attimo..TyronLannister ha scritto:
per lo stesso motivo per il quale dobbiamo interessarci di ogni cosa che succede nel mondo, perchè prima di essere clandestini, delinquenti, terroristi o rifugiati politici sono esseri umani.
Non abbiamo il dovere di mantenerli a nostre spese per il resto dei loro giorni, abbiamo il sacrosanto diritto di decidere chi di loro meriti aiuto e chi no ma abbiamo il dovere, lo ripeto, ABBIAMO IL DOVERE di accoglierli quando arrivano da noi.
La nostra situazione economica attuale è la conseguenza dei governi votati da chi pensa che prima sia meglio risolvere i problemi di casa nostra, non funziona così, anzi, non ha mai funzionato così.
Mi dispiace caro F.Corona ma il tuo post è una chiara dimostrazione di ignoranza, quel paio di occhiali per i quali hai aperto un thread su questo forum non sono solo "italiani", di italiano hanno solo la griffe, tutto il resto è prodotto da chissà quale lavoratore-schiavo in chissà quale ditta-lagher di chissà quale paese in via di sviluppo, perchè prima di comprarli non sei andato da Gucci a chiedergli come mai non ha mantenuto la produzione dei suoi occhiali qua in Italia dove ci son famiglie per strada?
Faccio il moralista con i tuoi acquisti?
Si, perchè tu fai il moralista con le tragedie di migliaia di persone a causa della tua ignoranza.
Ma ancora non è troppo tardi per te F.Corona, spegni quel cazzo di televisore ed informati, vedrai che getterai i tuoi occhiali di Gucci e ti sentirai una persona diversa, financo migliore mi vien da dire...
allora tu dimmi se a 17 anni non pensavi al vestito firmato, alla tipa che ti ansia, alla moto, ai gossip, sono giovane..e poi io ho solo espresso una mia idea..
poi per vedere cosa ne pensa gente piu grande di me, ho chiesto su un forum, dove gente di diverso pensiero, cultura,grado sociale, espone la sua idea senza attaccare le idee dell'altro..
perchè io adesso potrei dirti benissimo che sei un anticonformista del cavolo, comunista ecc.. ; ma non lo faccio semplicemente xk accetto la tua idea
Re: adesso non vorrei sembrare razzista o bigotta
Vabbé, questo è scemo. Gli stuprano la madre e la colpa è dello stato. Ti vengono a rubare in casa, solidarietà per il ladro figlio del sistema, abbattiamo lo stato canaglia. Cinesi, pakistani, cingalesi, senegalesi, tutti famosi per vivere in floride democrazie dove la ricchezza abbonda, sono un tantinello diversi. Così, a cazzo, senza motivo.
Cioè, è un genio.
Cioè, è un genio.
- redhotraf91
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Re: adesso non vorrei sembrare razzista o bigotta
Con la differenza che questa è situazione ampiamente prevedibile, visto che lo stato c'é li ha messi.....Ma ragiona porca miseriaJohn Locke ha scritto:Vabbé, questo è scemo. Gli stuprano la madre e la colpa è dello stato. Ti vengono a rubare in casa, solidarietà per il ladro figlio del sistema, abbattiamo lo stato canaglia. Cinesi, pakistani, cingalesi, senegalesi, tutti famosi per vivere in floride democrazie dove la ricchezza abbonda, sono un tantinello diversi. Così, a cazzo, senza motivo.
Cioè, è un genio.
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Re: adesso non vorrei sembrare razzista o bigotta
Alt, che il problema sia prevalentemente costituito dai governi dei paesi maggiormente industralizzati è assodato.
Ciò che hai detto non è del tutto vero.
Posto che l'utente sopra parlava della dubbia moralità dell'imprenditore occidentale nei confronti non solo dei lavoratori del paesi del terzo mondo ma anche dei propri connazionali (ricordo, qualcuno spieghi cosa è un'impresa, basta prendere un codice civile...), la delocalizzazione non è un fatto esclusivo dei paesi del terzo mondo. Molte imprese Francesi/tedesche/italiane non delocalizzano in Vietnam ma in Polonia/Bielorussia/Ucraina/Serbia/Albania. E di certo la causa dell'evidente arretratezza economica di questi paesi rispetto a Francia/Italia/Germania non è rintracciabile nella delocalizzazione, così come l'obiettivo dell'imprenditore in questi paesi non è quello di sfruttare la scarsa difesa dei lavoratori (tra l'altro la Polonia fa parte dell'Ue, altri ci entreranno a breve..., con conseguente armonizzazione anche in materia di diritto del lavoro) o dell'ambiente, ma esclusivamente mercati di approvvigionamento migliori, non solo in relazione al costo del lavoro. Questo non è etico? Assolutamente no, rientriamo nella nozione di impresa, che puoi applicare benissimo alla tua vita di tutti i giorni quando vai a fare la spesa.
La questione africana sai benissimo essere diversa, lì il colonialismo politico è stato subdolamente sostituito da quello economico. E la delocalizzazione è un effetto di tutto questo. Ed è evidente che la situazione africana è figlia di tutto questo e non del fatto che i negri sono scemi e nullafacenti, non bisognerebbe neanche discuterne. E anche in questo senso la colpa è dei governi occidentali, certo.
Il succo del discorso è un altro: si parla di esseri umani e non di clandestini e immigrati, ma le tendopoli sono da esseri umani?
Vivere lavorando a nero è da esseri umani? Neanche vivere nell'illecito è da esseri umani.
E, anche con governi attentissimi all'evasione fiscale e al nero, l'illecito è la naturale destinazione di una buona parte di questa povera gente. E allora è maggiormente conveniente accogliere tutti indiscriminatamente, in un paese con un'economia in stagnazione che non riesce ad assicurare un welfare state ai propri cittadini, o limitare i flussi di immigrazione ai soli rifugiati politici investendo i tantissimi soldi spesi per far fronte a questo problema in quei paesi, favorendone l'alfabetizzazione, la crescita economica attraverso joint-ventures, agevolazioni economiche per investimenti bidirezionali e così via?
Beh credo che la risposta sia ovvia.
Per il resto, dire che la causa della crisi dell'economia italiana è da ricercarsi nel lavoro nero è seguire ideologicamente modelli di pensiero che si discostano dal reale.
Louis suca, DX idem
[/quote]
Parto dalla fine, non é tanto il lavoro nero, ma l´agire degli imprenditori italiani…soprattutto al sud sono incapaci di valorizzare le risorse umane, italiane e non. Sono bravi a sfruttare non a valorizzare. Nel sud, anzi riduco alla mia zona che é tra le piü industrializzate, la maggiorparte degli imprenditori agricoli e tessili é dequalificata (per non dire, anzi lo dico ignorante) difronte ad una serie di potenziali lavoratori qualificati e formati. Ora non voglio dire che siano la causa "principale", ma non é un aspetto secondario. Il lavoro nero rientra in questa concezione dell´agire imprenditoriale nostrano. In ogni caso, nel libro-Reportage di Fabrizio Gatti, un immigrato clandestino espulso dice chiaramente che vengono in Italia perché si puö lavorare a nero, senza bisogno di documenti. Quindi una relazione esiste. Ovviamente io parto dal presupposto che l´agire abbia una prioritä sulle misure di regolamentazione (opinabile, ci mancherebbe,). aldilà della propria visione, liberale, socialdemocratica, comunista etc. una simile strutturazione del mercato del lavoro sarä sempre una zavorra, crisi o non crisi.
Dici che la maggior parte finirebbe nell´illecito?? questo succede perché vengono criminalizzati a priori e/o considerati mera forza bruta. In realtä molti degli immigrati, hanno lauree, parlano diverse lingue, hanno sviluppato altre forme di razionalitä...cosa facciamo con questo potenziale??? Gli facciamo raccogliere i pomodori. Collegato al problema di prima,
All´estero hanno diverse scale di integrazione dell´immigrazione a seconda della qualificazione dei migranti stessi. Faccio un esempio su me stesso, io emigrato, ho lavorato all´inizio come insegnante di italiano e come beby sitter presso famiglie delle multinazionali. Ho prodotto un servizio, un economia...i genitori potevano andare al ristorante perché i bambini stavano con me. Esempio banale di circolazione e di distribuzione della ricchezza e di come un immigrato possa contribuire alla valorizzazione. Ovviamente sono sempre stato pagato molto bene e ho sempre lavorato nel meglio delle mie possibilitä. Certo se il lavoratore italiano viene pagato 2 lire, ovvio che non farä mai un corso di lingue anche solo per diletto. Io non mi sento diverso da un immigrato liberiano o nigeriano, la differenza sta nel fatto che io in quanto europeo sono privilegiato, perché posso circolare liberamente. Bisogna passare dai privilegi ai diritti
Mi spieghi a cosa servono stato e imprenditori italiani se non fanno questo?? L´emergenza attuale, non mi stancherö mai di dirlo é un effetto della politica estera italiana degli ultimi 10 anni, che si é basta sulla repressione/sfruttamento e non sulla valorizzazione.
Due sono le cose o sono incapaci o sono in malafede. Secondo me tutte e due le cose.
Certo che le tendopoli sono disumane come tutto il viaggio (il 12% di quelli che partono muoiono durante il viaggio) perö scappano dall´inferno e personalmente è un dovere umano di uno stato democratico offrire assistenza logistica, sanitaria e alimentare, a costo di rimetterci nella nostra ricchezza. Sai molto meglio di me che gli sprechi del resto sono da ben altre parti e un´adeguata accoglienza costerebbe meno di una cacata colossola come “il ponte sullo stretto” (esempio di spreco). Tra l´altro ripeto l´Italia è responsabile di aver sdoganato un terrorista…
Affermi che sarebbe piü opportuno far crescere o cambiare l´Africa, su questo siamo d´accordo al 1000%, il problema è che si tratta di un´utopia, altamente irrealizzabile nella cornice dell´attuale capitalismo globale. Mi spiego come possa nascere e crescere un´azienda nell´attuale situazione politica e sociale africana???
La nostra speranza, utopica, é liberarci di questa classe dirigente parassita e ignorante e smettere di fare la guerra tra noi poveri, tra noi e gli africani ci sono molte meno differenze di quanto sembri.
Io/Noi sono/siamo molto piü mediterraneo/i che italiano/i.
Io invito a leggere il libro di Fabrizio Gatti “Bilal” per capire cos´è l´immigrazione. I telegiornali non sono attendibili.
Ciò che hai detto non è del tutto vero.
Posto che l'utente sopra parlava della dubbia moralità dell'imprenditore occidentale nei confronti non solo dei lavoratori del paesi del terzo mondo ma anche dei propri connazionali (ricordo, qualcuno spieghi cosa è un'impresa, basta prendere un codice civile...), la delocalizzazione non è un fatto esclusivo dei paesi del terzo mondo. Molte imprese Francesi/tedesche/italiane non delocalizzano in Vietnam ma in Polonia/Bielorussia/Ucraina/Serbia/Albania. E di certo la causa dell'evidente arretratezza economica di questi paesi rispetto a Francia/Italia/Germania non è rintracciabile nella delocalizzazione, così come l'obiettivo dell'imprenditore in questi paesi non è quello di sfruttare la scarsa difesa dei lavoratori (tra l'altro la Polonia fa parte dell'Ue, altri ci entreranno a breve..., con conseguente armonizzazione anche in materia di diritto del lavoro) o dell'ambiente, ma esclusivamente mercati di approvvigionamento migliori, non solo in relazione al costo del lavoro. Questo non è etico? Assolutamente no, rientriamo nella nozione di impresa, che puoi applicare benissimo alla tua vita di tutti i giorni quando vai a fare la spesa.
La questione africana sai benissimo essere diversa, lì il colonialismo politico è stato subdolamente sostituito da quello economico. E la delocalizzazione è un effetto di tutto questo. Ed è evidente che la situazione africana è figlia di tutto questo e non del fatto che i negri sono scemi e nullafacenti, non bisognerebbe neanche discuterne. E anche in questo senso la colpa è dei governi occidentali, certo.
Il succo del discorso è un altro: si parla di esseri umani e non di clandestini e immigrati, ma le tendopoli sono da esseri umani?
Vivere lavorando a nero è da esseri umani? Neanche vivere nell'illecito è da esseri umani.
E, anche con governi attentissimi all'evasione fiscale e al nero, l'illecito è la naturale destinazione di una buona parte di questa povera gente. E allora è maggiormente conveniente accogliere tutti indiscriminatamente, in un paese con un'economia in stagnazione che non riesce ad assicurare un welfare state ai propri cittadini, o limitare i flussi di immigrazione ai soli rifugiati politici investendo i tantissimi soldi spesi per far fronte a questo problema in quei paesi, favorendone l'alfabetizzazione, la crescita economica attraverso joint-ventures, agevolazioni economiche per investimenti bidirezionali e così via?
Beh credo che la risposta sia ovvia.
Per il resto, dire che la causa della crisi dell'economia italiana è da ricercarsi nel lavoro nero è seguire ideologicamente modelli di pensiero che si discostano dal reale.
Louis suca, DX idem

Parto dalla fine, non é tanto il lavoro nero, ma l´agire degli imprenditori italiani…soprattutto al sud sono incapaci di valorizzare le risorse umane, italiane e non. Sono bravi a sfruttare non a valorizzare. Nel sud, anzi riduco alla mia zona che é tra le piü industrializzate, la maggiorparte degli imprenditori agricoli e tessili é dequalificata (per non dire, anzi lo dico ignorante) difronte ad una serie di potenziali lavoratori qualificati e formati. Ora non voglio dire che siano la causa "principale", ma non é un aspetto secondario. Il lavoro nero rientra in questa concezione dell´agire imprenditoriale nostrano. In ogni caso, nel libro-Reportage di Fabrizio Gatti, un immigrato clandestino espulso dice chiaramente che vengono in Italia perché si puö lavorare a nero, senza bisogno di documenti. Quindi una relazione esiste. Ovviamente io parto dal presupposto che l´agire abbia una prioritä sulle misure di regolamentazione (opinabile, ci mancherebbe,). aldilà della propria visione, liberale, socialdemocratica, comunista etc. una simile strutturazione del mercato del lavoro sarä sempre una zavorra, crisi o non crisi.
Dici che la maggior parte finirebbe nell´illecito?? questo succede perché vengono criminalizzati a priori e/o considerati mera forza bruta. In realtä molti degli immigrati, hanno lauree, parlano diverse lingue, hanno sviluppato altre forme di razionalitä...cosa facciamo con questo potenziale??? Gli facciamo raccogliere i pomodori. Collegato al problema di prima,
All´estero hanno diverse scale di integrazione dell´immigrazione a seconda della qualificazione dei migranti stessi. Faccio un esempio su me stesso, io emigrato, ho lavorato all´inizio come insegnante di italiano e come beby sitter presso famiglie delle multinazionali. Ho prodotto un servizio, un economia...i genitori potevano andare al ristorante perché i bambini stavano con me. Esempio banale di circolazione e di distribuzione della ricchezza e di come un immigrato possa contribuire alla valorizzazione. Ovviamente sono sempre stato pagato molto bene e ho sempre lavorato nel meglio delle mie possibilitä. Certo se il lavoratore italiano viene pagato 2 lire, ovvio che non farä mai un corso di lingue anche solo per diletto. Io non mi sento diverso da un immigrato liberiano o nigeriano, la differenza sta nel fatto che io in quanto europeo sono privilegiato, perché posso circolare liberamente. Bisogna passare dai privilegi ai diritti
Mi spieghi a cosa servono stato e imprenditori italiani se non fanno questo?? L´emergenza attuale, non mi stancherö mai di dirlo é un effetto della politica estera italiana degli ultimi 10 anni, che si é basta sulla repressione/sfruttamento e non sulla valorizzazione.
Due sono le cose o sono incapaci o sono in malafede. Secondo me tutte e due le cose.
Certo che le tendopoli sono disumane come tutto il viaggio (il 12% di quelli che partono muoiono durante il viaggio) perö scappano dall´inferno e personalmente è un dovere umano di uno stato democratico offrire assistenza logistica, sanitaria e alimentare, a costo di rimetterci nella nostra ricchezza. Sai molto meglio di me che gli sprechi del resto sono da ben altre parti e un´adeguata accoglienza costerebbe meno di una cacata colossola come “il ponte sullo stretto” (esempio di spreco). Tra l´altro ripeto l´Italia è responsabile di aver sdoganato un terrorista…
Affermi che sarebbe piü opportuno far crescere o cambiare l´Africa, su questo siamo d´accordo al 1000%, il problema è che si tratta di un´utopia, altamente irrealizzabile nella cornice dell´attuale capitalismo globale. Mi spiego come possa nascere e crescere un´azienda nell´attuale situazione politica e sociale africana???
La nostra speranza, utopica, é liberarci di questa classe dirigente parassita e ignorante e smettere di fare la guerra tra noi poveri, tra noi e gli africani ci sono molte meno differenze di quanto sembri.
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Io invito a leggere il libro di Fabrizio Gatti “Bilal” per capire cos´è l´immigrazione. I telegiornali non sono attendibili.
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Re: adesso non vorrei sembrare razzista o bigotta
beh si, perchè accogliere i profughi di guerra, pensa anche gli usa che stronzi a loro tempo ad accogliere quei perdigiorno ruba lavoro:)f.corona ha scritto:però spiegatemi per quale motivo dobbiamo accogliere questi clandestini, aiutargli, spendere soldi in tende, quando gente italiana muore per strada affamata? famiglie che non arrivano alla fine del mese, altre, che con la crisi, si sono trovate disoccupate..
spiegati il motivo di tutto cio !!
Re: adesso non vorrei sembrare razzista o bigotta
perchè ci si scandalizza tanto per gli immigrati quando sono i comunisti i primi a dover essere espatriati?
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Re: adesso non vorrei sembrare razzista o bigotta
Al posto dei prossimi occhiali di gucci regali qualcosa ad una di queste famiglie italiane, ok?
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