The Past is Here - Dylan Dog
- Sonoio
- Messaggi: 5271
- Iscritto il: 08/06/2012, 18:48
- Città: Roma
- Località: Roma
- Has thanked: 1 time
- Been thanked: 30 times
Re: The Past is Here - Dylan Dog
Rispondo con una riga perché è un discorso che vorrò fare più avanti.
Con "downgrade" Recchioni non intendeva riportarlo all'86, intendeva portarlo nel 2018 ma inserendo quella che secondo lui è l'anima di Dylan Dog: il suo scontrarsi con le problematiche sociali del mondo contemporaneo e la sua forza provocatoria.
Soltanto che Recchioni non ci ha capito un cazzo di Dylan Dog, e le sue premesse sono semplicemente false.
La vera forza di Dylan Dog non è stata il suo essere al passo coi tempi o affrontare le tematiche socio/politiche; la sua vera forza è stata la sensibilità di Tiziano Sclavi, la sua sofferenza e il suo esistenzialismo.
Tanto è vero che l'unico capolavoro degli ultimi tempi di Dylan Dog è "Dopo un lungo silenzio", la storia che Sclavi ha scritto un paio di anni fa, dopo 9 anni di inattività, e che parla di sofferenza personale ed esistenzialista, non delle cazzate di Recchioni sui no vax, i fascisti, internet etc.
Ma d'altronde l'ossessione di Recchioni per la provocazione e la critica sociale rende più o meno disastroso tutto quello che produce, come la sua ultima graphic novel "La fine della ragione."
Con "downgrade" Recchioni non intendeva riportarlo all'86, intendeva portarlo nel 2018 ma inserendo quella che secondo lui è l'anima di Dylan Dog: il suo scontrarsi con le problematiche sociali del mondo contemporaneo e la sua forza provocatoria.
Soltanto che Recchioni non ci ha capito un cazzo di Dylan Dog, e le sue premesse sono semplicemente false.
La vera forza di Dylan Dog non è stata il suo essere al passo coi tempi o affrontare le tematiche socio/politiche; la sua vera forza è stata la sensibilità di Tiziano Sclavi, la sua sofferenza e il suo esistenzialismo.
Tanto è vero che l'unico capolavoro degli ultimi tempi di Dylan Dog è "Dopo un lungo silenzio", la storia che Sclavi ha scritto un paio di anni fa, dopo 9 anni di inattività, e che parla di sofferenza personale ed esistenzialista, non delle cazzate di Recchioni sui no vax, i fascisti, internet etc.
Ma d'altronde l'ossessione di Recchioni per la provocazione e la critica sociale rende più o meno disastroso tutto quello che produce, come la sua ultima graphic novel "La fine della ragione."
- Jolly
- Messaggi: 12062
- Iscritto il: 17/07/2011, 21:12
- Città: Sant'ambrogio di Torino
- Località: Modestamente, la seconda venuta di Cristo
Re: The Past is Here - Dylan Dog
Io infatti non mi riferivo alla questione letterale del riportarlo al 1986, Recchioni parlando del downgrade al Dylan Dog 0,86 diceva sostanzialmente quello che dicevi tu, ovvero portare in Dylan Dog quelle atmosfere dei primi 30 numeri nel mondo odierno.Sonoio ha scritto:Rispondo con una riga perché è un discorso che vorrò fare più avanti.
Con "downgrade" Recchioni non intendeva riportarlo all'86, intendeva portarlo nel 2018 ma inserendo quella che secondo lui è l'anima di Dylan Dog: il suo scontrarsi con le problematiche sociali del mondo contemporaneo e la sua forza provocatoria.
Soltanto che Recchioni non ci ha capito un cazzo di Dylan Dog, e le sue premesse sono semplicemente false.
La vera forza di Dylan Dog non è stata il suo essere al passo coi tempi o affrontare le tematiche socio/politiche; la sua vera forza è stata la sensibilità di Tiziano Sclavi, la sua sofferenza e il suo esistenzialismo.
Tanto è vero che l'unico capolavoro degli ultimi tempi di Dylan Dog è "Dopo un lungo silenzio", la storia che Sclavi ha scritto un paio di anni fa, dopo 9 anni di inattività, e che parla di sofferenza personale ed esistenzialista, non delle cazzate di Recchioni sui no vax, i fascisti, internet etc.
Ma d'altronde l'ossessione di Recchioni per la provocazione e la critica sociale rende più o meno disastroso tutto quello che produce, come la sua ultima graphic novel "La fine della ragione."
Non credo che non abbia capito un cazzo, per me Recchioni, per quanto sia palesemente autorefernziale e figlio di un citazionismo abbastanza retorico, ha capito perfettamente cosa è Dlylan Dog. Dylan Dog, a differenza di Tex, deve porre domande, confusione in chi lo legge. Dylan Dog è un anima persa, costantemente alla ricerca di qualcosa, di risposte che non ci sono e di domande che si accumulano. Ricordo una sua intervista a La Repubblica in cui sostanzialmente sosteneva queste cose, penso che però il suo tentativo sia perso per mancanza di originalità. Io non avrei cercato di replicare il Dylan Dog di Sclavi, perché quel Dylan Dog, per sua stessa natura, era destinato a finire con Sclavi.
Dylan Dog è figlio di Sclavi e delle sue paure, delle sue domande. Le paure e le domande di Sclavi erano figlie del suo tempo. Va da se che il Dylan Dog di oggi dovrebbe trasmettere cose diverse, partendo dallo stesso concetto.
- Hard Is Ono
- Messaggi: 3145
- Iscritto il: 10/01/2018, 20:04
- Has thanked: 118 times
- Been thanked: 444 times
Re: The Past is Here - Dylan Dog
Ho trovato il tempo di leggere il terzo.
Mi è piaciuto meno degli altri.
Non so, l'idea degli uomini lupo creati dalla strega ci stava anche, ma mi è sembrato tutto un po' accennato e grossolano.
L'ambient tedesco mi ha ricordato in parte Suspiria in parte Frankestein Junior (e del resto c'è Frau Blucher, continuano le citazioni).
Vado con i voti:
Copertina: Mi piace. 7
Soggetto: I lupi creati dalla strega non sono una brutta idea, ma ho trovato non al massimo la realizzazione. 7
Sceneggiatura: Primo passo falso per me. Mi è sembrato tutto approssimativo. Il twist finale con la seconda strega non è incisivo. Anche Dylan sembra accorgersi che qualcosa non va quando dice: "prendo 50 sterline al giorno più le spese e oggi ho l'impressione di non starmele guadagnando".
Disegni: Ho notato un po' la differenza (il naso di Dylan, i capelli di Groucho). Non è brutto, ma preferivo i precedenti. 6,5
Mi è piaciuto meno degli altri.
Non so, l'idea degli uomini lupo creati dalla strega ci stava anche, ma mi è sembrato tutto un po' accennato e grossolano.
L'ambient tedesco mi ha ricordato in parte Suspiria in parte Frankestein Junior (e del resto c'è Frau Blucher, continuano le citazioni).
Vado con i voti:
Copertina: Mi piace. 7
Soggetto: I lupi creati dalla strega non sono una brutta idea, ma ho trovato non al massimo la realizzazione. 7
Sceneggiatura: Primo passo falso per me. Mi è sembrato tutto approssimativo. Il twist finale con la seconda strega non è incisivo. Anche Dylan sembra accorgersi che qualcosa non va quando dice: "prendo 50 sterline al giorno più le spese e oggi ho l'impressione di non starmele guadagnando".
Disegni: Ho notato un po' la differenza (il naso di Dylan, i capelli di Groucho). Non è brutto, ma preferivo i precedenti. 6,5
- uomodelmonte88
- Messaggi: 6094
- Iscritto il: 23/12/2010, 0:57
- Città: Cuneo
- Località: Pioniere del Grande Fratello TW Edition
- Has thanked: 1381 times
- Been thanked: 277 times
Re: The Past is Here - Dylan Dog
Io recupero nel weekend, ho una settimana molto piena a lavoro.
Bravo SonoIo per l'esame
Bravo SonoIo per l'esame
- messadivespiri!
- Messaggi: 1308
- Iscritto il: 23/12/2010, 5:03
- Città: Marsala (TP)
- Località: l'Isola
- Has thanked: 4 times
- Been thanked: 2 times
- Contatta:
Re: The Past is Here - Dylan Dog
Ciao a tutti, quando cominciamo con il 1987? Sarà un anno florido di storie accattivanti.
Vado controtendenza: a me "Sette anime dannate" fa schifo, lo considero uno dei pochissimi reali aborti di Sclavi. A differenza, invece, de "Le notti della luna piena" che mi garba molto.
@sonoio, perché hai lanciato un progetto tanto meraviglioso quanto ENORME per poi mollarlo dopo... 2 albi su 380?
Vado controtendenza: a me "Sette anime dannate" fa schifo, lo considero uno dei pochissimi reali aborti di Sclavi. A differenza, invece, de "Le notti della luna piena" che mi garba molto.
@sonoio, perché hai lanciato un progetto tanto meraviglioso quanto ENORME per poi mollarlo dopo... 2 albi su 380?
- Hohesc
- Messaggi: 387
- Iscritto il: 13/01/2015, 20:09
- Città: Forlì
- Località: Arrivederci
- Has thanked: 102 times
- Been thanked: 34 times
Re: The Past is Here - Dylan Dog
"Le notti della luna piena" non m'ha convinto un granché: mi è sembrato un po' tutto raffazzonato e di conseguenza la scontatezza della storia a 'sto giro s'è fatta sentire.
Prima bocciatura, per quanto mi riguarda.
Comunque Sonoio, se per impegni o altro non riesci a portare avanti il topic, mi propongo io di assicurare la cadenza settimanale. Certo più non potrò fare, avendo letto Dylan poco e senza darci peso.
Prima bocciatura, per quanto mi riguarda.
Comunque Sonoio, se per impegni o altro non riesci a portare avanti il topic, mi propongo io di assicurare la cadenza settimanale. Certo più non potrò fare, avendo letto Dylan poco e senza darci peso.
- Hohesc
- Messaggi: 387
- Iscritto il: 13/01/2015, 20:09
- Città: Forlì
- Località: Arrivederci
- Has thanked: 102 times
- Been thanked: 34 times
Re: The Past is Here - Dylan Dog
DYLAN DOG N°.4
IL FANTASMA DI ANNA NEVER
uscita: 01/01/1987

Soggetto e sceneggiatura: Tiziano Sclavi
Disegni: Corrado Roi
Copertina: Claudio Villa
Alcol, solitudine, follia; la mente dell'attore Guy Rogers sta lentamente crollando. Le immagini del delirio lo perseguitano giorno e notte, e quel fantasma… il fantasma di Anna Never, inseguita e uccisa da un mostro! È soltanto confusione tra film e realtà o qualcosa di molto più oscuro? Il dottor Bronsky non può aiutarlo, ma forse Dylan Dog…
Link agli Scan
Questo progetto non merita di morire.- Hohesc
- Messaggi: 387
- Iscritto il: 13/01/2015, 20:09
- Città: Forlì
- Località: Arrivederci
- Has thanked: 102 times
- Been thanked: 34 times
Re: The Past is Here - Dylan Dog
Dai gente.
Comunque albo decisamente deludente. Avvengono robe fino alla raffazzonata spiegazione finale, che compare un po' dal nulla. Così come compare dal nulla il "colpo di scena" finale, simile per sensazioni a quello del precedente numero. Anche la sceneggiatura mi è parsa un po' più svogliata a 'sto giro, seppure ci siano trovate simpatiche, come l'alternarsi tra film e realtà, o la rivelazione dell'ascia di gomma; ma rimane un'altra bocciatura per me.
Dopo un inizio di fuoco il fumetto procede a stento, ma sappiamo tutti che si riprenderà (anche se io non so quando
)
Comunque albo decisamente deludente. Avvengono robe fino alla raffazzonata spiegazione finale, che compare un po' dal nulla. Così come compare dal nulla il "colpo di scena" finale, simile per sensazioni a quello del precedente numero. Anche la sceneggiatura mi è parsa un po' più svogliata a 'sto giro, seppure ci siano trovate simpatiche, come l'alternarsi tra film e realtà, o la rivelazione dell'ascia di gomma; ma rimane un'altra bocciatura per me.
Dopo un inizio di fuoco il fumetto procede a stento, ma sappiamo tutti che si riprenderà (anche se io non so quando
