Myles Kennedy ha scritto:
I Nirvana e i Ramones non direi sopravvalutati. A me non sono mai piaciuti i Sex Pistols che come musicisti non erano granché ma quel che hanno creato dal punto di vista culturale in questi anni non lo troveremo mai.
Sinceramente, da quanti anni non c'è un rivoluzionario, un musicista capace di cambiare l'opinione delle masse? Saranno 20-30 anni.
Si critica la musica italiana perché si é sempre alla ricerca della canzonetta che parla di amore. Quando vedo che vogliono cambiare un po' la tendenza chapeau.
Per dire, tutti coloro che vengono dai talent sono il male. Non è uscito un'artista decente. E siccome Sanremo é dominato dai talent e da chi ce li ha portati, penso che sia giusto commentare quel che di buono ancora esiste.
No ma quelli che ho citato, al di là che qualcuno li consideri sopravvalutati o sottovalutati, hanno prodotto musica che suona bene ancora oggi.
Cioè i Ramones, a parte End of the Century che è un omaggio a sonorità molto "fifties", suonano freschi pure oggi. Minimali, immediati e di impatto. Mai scesi troppo nel rock puro, mai estremizzatisi come il movimento Punk a cui hanno dato ufficialmente il via. Eppure hanno cambiato sonorità, se si ascolta attentamente la discografia. Non sono vecchi.
Il sound dei Nirvana mi dà la stessa impressione, suona bene ancora oggi, non stona. E io sono tutto fuorchè una checca di Cobain.
I Nine Inch Nails: Pretty hate machine, per cui ringrazio Caccia e Orlandi tre anni fa, è roba di fine anni 80 ma ha quel sound che non puzza di stantio o arcaico. Anche questo suona bene oggi, figurati poi quando hanno aggiustato il tiro con gli album successivi più famosi.
Ah dimenticavo i Cure: c'è un motivo se attualmente sono la mia band preferita, ovvero non sono degli scorreggioni che bivaccano ancora negli anni 80 e a cui guardano con nostalgia. Si son sempre evoluti, con qualche rimando al passato ma comunque evoluti, al di là che ai puristi del post punk facciano schifo i Cure dei 90 e dei 00.
Tutto sto pippone inutile per dire che mi fa ridere sentire persone che si atteggiano da intenditori citando Freddie Mercury (neanche i Queen), i Zeppelin e chiudendosi a riccio quando si parla del presente. Ecco perché io apprezzo molto Saimas, ovvero uno che c'ha tatuata la S dei Sepultura addosso, che conosce benissimo il ridondante mondo del metal e affini, ma salta senza problemi da un genere ad un altro, fra Flaming Lips, Arcade Fire e gente varia, senza pregiudizi. Non gli ho mai sentito fare discorsi del tipo che la vera musica si è fermata a Zeppelin e soci.
Comunque quel discorso su oggettività e soggettività era solo una precisazione, non per fare il radical chic della situazione. I punti di riferimento sono utili, ma nulla è inattaccabile secondo me. Non dico a livello di eredità, quella è dimostrata.
Penso di aver fatto intendere bene che con questi discorsi, sto criticando più i fruitori di musica che la musica stessa.