NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach K.

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andthebad
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da andthebad »

Se qualcuno non l'avesse vista:
[youtube][/youtube]

Poco prima ne aveva messa una quasi uguale...certo che fa pena con quei piedi a papera...ditegli che gli diano una raddrizzata!

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Captain Charisma
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da Captain Charisma »

You know me as Rob ha scritto: Ah, @Alessandro-Capt.Charisma: New York NON sceglie al primo giro, ha ceduto la propria scelta a Denver nell'affaire-Melo.
Hai ragione, me l'ero scordato... Peccato, ci rifaremo al secondo giro come l'anno scorso (seh, come no).

EDIT: Aspetta Rob, sei sicuro? Dando un'occhiata ora vedo che è la scelta del secondo giro a mancare, per caso le han date via entrambe?

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casper-21
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da casper-21 »

Credo, ma non sono sicuro (quindi se qualcuno si sbatte per guardarci fa un bel lavoro), che sia così:
I Rockets hanno la possibilità di scambiare la loro prima scelta con quella dei Knicks da una precedente trade. Dopo che questo succederà (non quest'anno visto che la loro è migliore) Denver avrà per due anni di fila la prima scelta di NY.
Quindi quest'anno i Knicks dovrebbero scegliere con la loro tranquillamente.

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You know me as Rob
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da You know me as Rob »

casper-21 ha scritto:Credo, ma non sono sicuro (quindi se qualcuno si sbatte per guardarci fa un bel lavoro), che sia così:
I Rockets hanno la possibilità di scambiare la loro prima scelta con quella dei Knicks da una precedente trade. Dopo che questo succederà (non quest'anno visto che la loro è migliore) Denver avrà per due anni di fila la prima scelta di NY.
Quindi quest'anno i Knicks dovrebbero scegliere con la loro tranquillamente.

Ho controllato, in effetti è così, ero ocnvintissimo invece che già quella di quest'anno fosse dei Nuggets. La possibilità di scambio per i Rockets è per via della trade che portò ai Knicks l'anno scorso McGrady.

99 su 100 i Knicks sceglieranno con la 16, e alla 16 sì, si potrebbe anche prendere Kemba.

Quella del secondo giro è andata ai LAkers nella trade che ha portato Toney Douglas alla Grande Mela (bè, affarone dei Knicks stavolta).

CmPunk13

Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da CmPunk13 »

Real Madrid forward Nikola Mirotic will declare himself eligible for the draft this week, according to TuBasket.com

Interessante

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casper-21
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da casper-21 »

Semifinali del NIT:

Wichita State massacra Wazzu tenendo Klay Thompson a 1/10.
E Alabama batte Colorado.

Matt Painter si incontrerà con Missouri come possibile nuovo allenatore.

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You know me as Rob
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da You know me as Rob »

casper-21 ha scritto:Semifinali del NIT:

Wichita State massacra Wazzu tenendo Klay Thompson a 1/10.
E Alabama batte Colorado.

Matt Painter si incontrerà con Missouri come possibile nuovo allenatore.

Tra l'altro ammetto di non essermi mai "accorto" di Wichita State durante l'anno.

E Alabama dimostra che avrebbe meritato il Torneo.

A proposito di slavi che vanno in America, casper (o shearer e cuscuta se lo sanno) sai se Tomic quest'estate si decide ad andare a Salt Lake City?

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casper-21
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da casper-21 »

Non so nulla di Europa. Anzi, ne approfitto pr chiedere se Rubio ha chiarito le sue idee.


Una sorta di presentazione delle squadre delle F4, se a qualcuno interessa metto pure le altre.

BUTLER

Ci faranno un film, ne sono sicuro.
E’ un soggetto troppo perfetto, è la favola americana impersonificata in una storia reale, in questi due anni il classico sogno americano è rivissuto in questi ragazzi di un piccolo college proprio dell’Indiana; cioè, neanche a farlo apposta, più Hoosiers di così si muore.
Butler University, sede ad Indianapolis, fino a ben poco tempo fa neppure sulla mappa, un college come un altro della Horizon, conference di limitatissima rilevanza, che ha però iniziato negli ultimi anni ad apparire sempre più spesso tra i nomi più in voga delle non power conferences, grazie a risultati sempre in crescendo, e a un programma sempre più rispettabile, merito soprattutto di coach Brad Stevens, uno degli allenatori più giovani del panorama NCAA intero, coi suoi soli 34 anni.
Il lavoro di mettere in primo piano l’università l’aveva iniziato Todd Lickliter, a cui lui è subentrato nel 2007, partendo subito con una stagione da 30 vittorie, replicata pure l’anno scorso.
Nel giro di 4 anni il suo record è 116-24, impressionante. E l’anno scorso agghinda il tutto con quella straordinaria corsa nel torneo NCAA che li porta fino alla finale assoluta contro Duke, ad un solo possesso dalla vittoria finale, e fa conoscere il suo programma al mondo intero, la classica storia che piace tanto agli americani.
Se ne va Gordon Hayward, il giocatore di punta, ma le aspettative quest’anno sono comunque buone, d’altronde dopo una stagione del genere non ci si può più nascondere.
E invece qualcosa non va per il verso giusto. I Bulldogs partono male, fanno fatica in attacco contro chiunque, non trovano soluzioni offensive con continuità, ma ancora più preoccupante è che funzioni poco la fase difensiva, da sempre il loro punto di vanto, quella che li ha sempre tenuti in vita anche contro corazzate ben più forti di loro. E così l’ovvio calendario molto impegnativo, ormai una sorta di dovere per una squadra uscita dall’anonimato ed entrata a forza nel panorama “grosso” del college basket, si rivela parecchio ostico, ed arrivano 4 sconfitte nelle prime 8 partite. Ci si riprende, ma un altro momento parecchio negativo arriva tra fine gennaio ed inizio febbraio, con 3 sconfitte consecutive contro avversari della Horizon, non proprio il massimo della vita, e si finisce con un 13-5 in conference, peggior risultato sotto coach Stevens. Per di più nella pericolosa condizione di bubble team, situazione imprevista in preseason; la vittoria nel torneo della Horizon spazza via ogni dubbio, ma Butler si presenta al torneo NCAA non certo come una squadra vista con qualsiasi possibilità di difendere la finale raggiunta la stagione passata.
E invece, inizia la March Madness e si riaccende la magia, perché altro termine è difficile usare. Sembra proprio magia quella che esce dai Bulldogs durante il torneo. Fanno fuori, nell’ordine, Old Dominion, Pittsburgh, Wisconsin e Florida, praticamente tutte con dei finali da brividi assoluti, praticamente andando sotto fisicamente con tutti, ma riuscendo sempre a sfaldare il gioco avversario, ad imporre il proprio ritmo, e alla fine a far sgorgare quella “magia” che li accompagna ormai al torneo da due anni.
Dal buzzer beater fatto uscire presto dai polpastrelli di Matt Howard al primo turno per battere il decimo di secondo del cronometro, al finale contro i Panthers, uno dei più assurdi della storia della pallacanestro, con quei due falli totalmente inspiegabili, alla rimonta e al clamoroso overtime contro i Gators; tutti momenti da film, non c’è altro modo di definirli.
Il gran ballo che ha risvegliato Shelvin Mack, l’uomo più atteso e forse quello che ha più deluso durante la stagione, ma che di colpo si ritrova a mettere trentelli e triple decisive da 8 metri. O Matt Howard, ormai sempre più l’uomo chiave, decisivo nei finali di partita, ma capace soprattutto, rispetto all’anno scorso, di riuscire a stare in campo con continuità senza avere i soliti problemi di falli (aiutato anche dal fatto di giocare spesso da 4 di fianco ad Andrew Smith). O Ronald Nored, panchinato per scarso rendimento, ma di nuovo decisivo con la sua difesa. O il freshman Khyle Marshall, importantissimo a rimbalzo offensivo nella finale del regional.
“Never Quit”, dichiarava Howard in un’intervista a fine partita con Stevens di fianco a lui che annuiva. Eh già, il punto su cui si può riassumere il lavoro di questa squadra è proprio qui, un team che non abbandona mai, che non molla mai, che crede fermamente nel proprio lavoro e in quello del loro allenatore.
Ed eccoli di nuovo alle Final Four. E non si arriva due anni di fila alle F4 per caso, su questo non ci piove. Potranno coronare il sogno e mettere pure il lieto fine al film?

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andthebad
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da andthebad »

casper-21 ha scritto:Non so nulla di Europa. Anzi, ne approfitto pr chiedere se Rubio ha chiarito le sue idee.


Una sorta di presentazione delle squadre delle F4, se a qualcuno interessa metto pure le altre.

BUTLER

Ci faranno un film, ne sono sicuro.
E’ un soggetto troppo perfetto, è la favola americana impersonificata in una storia reale, in questi due anni il classico sogno americano è rivissuto in questi ragazzi di un piccolo college proprio dell’Indiana; cioè, neanche a farlo apposta, più Hoosiers di così si muore.
[...]
Ed eccoli di nuovo alle Final Four. E non si arriva due anni di fila alle F4 per caso, su questo non ci piove. Potranno coronare il sogno e mettere pure il lieto fine al film?
Minchia...scusate il francesismo. Pura poesia sportiva :)

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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da ShearerWHC »

You know me as Rob ha scritto:
A proposito di slavi che vanno in America, casper (o shearer e cuscuta se lo sanno) sai se Tomic quest'estate si decide ad andare a Salt Lake City?
Non mi pare abbia dichiarato nulla, non so però quanto sia pronto fisicamente (tecnicamente dà una pista più o meno al 90% dei lunghi in circolazione) e mentalmente (trooooppo molle)
Oltretutto al Real non si sta troppo male (anche Mirotic se verrà scelto dubito finisca dillà, e parliamo di un altro talento pazzesco)

Su Rubio salsignur, però gli conviene fare il Rondo bianco che non schiaccia? Se impara a tirare da fuori invece...

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casper-21
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da casper-21 »

Wichita State vince l'NIT.

Isaiah Thomas si dicjiara per il draft.

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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da White Chocolate »

casper-21 ha scritto:Wichita State vince l'NIT.

Isaiah Thomas si dicjiara per il draft.
:?:
Un'altra volta?

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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da casper-21 »

Omonimo. Point guard nana di Washington in realtà prima scorer che regista. Il nome ovviamente suo padre gliel'ha dato in onore dell'ex Bad Boy.

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You know me as Rob
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da You know me as Rob »

casper-21 ha scritto:Wichita State vince l'NIT.

Isaiah Thomas si dicjiara per il draft.

E' l'anno delle sorprese. Che Wichita State potesse vincere l'NIT per me non lo pensava nemmeno il loro coach.

Thomas 99 su 100 sarà undrafted e tenterà la via europea.

E spero che tu prosegua le descrizioni, quella su Butler è stata fatta benissimo.

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casper-21
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da casper-21 »

You know me as Rob ha scritto: E spero che tu prosegua le descrizioni, quella su Butler è stata fatta benissimo.
Le ho già fatte, devo solo copiarle qua.


CONNECTICUT

Alla conquista del West.
Sembra debba essere questo il grido di battaglia di UConn per arrivare fino in fondo. Già, perché il regional West pare veramente portare bene. Due volte i ragazzi di coach Calhoun hanno vinto il titolo NCAA, ed entrambe le volte arrivavano del regional Ovest nel torneo NCAA. Ed una terza volta sono arrivati alle Final Four e, indovinate, erano sempre nello stesso regional. Infatti quest’anno quando il comitato ha reso noto il tabellone, c’era qualcuno che aveva pure pensato di lamentarsi perché contestava di meritare una testa di serie numero 2 invece che la 3 che gli è stata affibbiata, ma appena hanno visto la parte di regional in cui sono stati inseriti, il sorriso è apparso sulle loro facce; ancora una volta l’Ovest, e difatti, ancora una volta, si torna alle Final Four.
Connecticut che non partiva di certo coi favori del pronostico in prestagione, era una squadra che aveva perso buona parte dei suoi pezzi importanti, e che si sarebbe dovuta affidare in toto alla regia di Kemba Walker (talento indiscutibile, ma non certo una garanzia come regia, si pensava ai tempi), a cui aggiungere tanti giovani e inesperti. Ragione per cui la stagione che si andava ad affrontare non era considerata di quelle che potessero uscire fuori memorabili.
E invece si parte subito fortissimo, con gli Huskies che clamorosamente e a sorpresa vanno a vincere il Maui alle Hawaii, uno dei più importanti tornei di inizio stagione, battendo due grosse squadre come Michigan State e Kentucky, e mettendo subito in chiaro che questa sarà la stagione di Kemba Walker: 23 (in un tempo solo in pratica), 38 e 38 il fatturato delle tre partite, dopo che nelle due precedenti aveva viaggiato a 34 e 37.
La prima parte di stagione di Kemba è qualcosa di assurdo, segna in ogni modo possibile immaginabile, ed è inarrestabile per qualsiasi difensore. Lui che era sempre stato un grandissimo penetratore, ora però ha una fiducia in se stesso enorme che lo porta a prendersi anche conclusioni difficilissime che però puntualmente manda a bersaglio, ma soprattutto è infinitamente migliorato come tiratore, il suo vecchio tallone d’achille ora è diventato affidabile, e marcarlo è un’impresa impossibile.
Uconn vince le prime 10 in fila, entra clamorosamente in top 10 nel ranking, e tutto il college basket parla di Kemba.
Poi però le cose si fanno un po’ più difficili. Jim Calhoun e il programma vengono indagati per alcune infrazioni rilevate al suo staff, iniziano le partite di conference, sicuramente più impegnative, e in contemporanea Walker ha anche uno slump al tiro e un brusco calo nelle percentuali. Di conseguenza iniziano a fioccare le sconfitte, e il finale della Big East va male, con 7 sconfitte nelle ultime 11 e 4 nelle ultime 5 che portano gli Huskies solamente al nono posto in conference. Piazzamento che non consente neppure un bye, dovranno affrontare il terribile torneo della Big East a partire dal primo giorno, dal martedì. Dura, anzi durissima.
E invece dal Madison Square Garden Connecticut rinasce, e compie la clamorosa impresa di vincere il torneo con 5 vittorie in 5 giornate, con Kemba che ritrova la mano e inanella prestazioni sfolgoranti una dietro l’altra, nettamente l’MVP del torneo della Big East, condito da quel buzzer beater in step back contro la numero 1 Pitt che vale una vittoria incredibile e fa il giro del mondo.
La chiave, oltre all’ovvia stella, è però la crescita dei giovani, dei tanti freshmen che con minutaggio a disposizione si sono pian piano imposti come giocatori veri, che possono dare il loro contributo ed aiutare il team. Su tutti Jeremy Lamb, swingman dalle braccia chilometriche (rubata su passaggio orizzintale e schicciata in contropiede c'è almeno una volta a partita), magrissimo, atleta strepitoso ma anche gran tiratore da fuori, cresciuto in maniera esponenziale nella seconda parte di stagione che infatti sarà la spalla ideale durante il gran ballo. Ma anche la difesa appiccicosa sulle PG avversarie e la sfacciataggine di Shabazz Napier, o l’atletismo sconfinato e le stoppate di Roscoe Smith, o l’utilità del semilungo bianco Tyler Olander. E poi c’è l’incognita Alex Oriakhi, lungo al secondo anno di cui Calhoun è il primo a lamentarsi dell’incostanza, ma che quando riesce ad esserci con la testa è una presenza molto rilevante sotto canestro, e soprattutto ha la possibilità di esserlo in entrambe le metà campo.
Così si arriva alla March Madness carichi come delle molle, e il tutto se lo portano dietro appunto nel torneo NCAA, dove Kemba (che tra l'altro, in molti non se lo ricordano, ma una F4 l'ha già giocata, quando faceva il sesto uomo da freshman dietro a Price e Dyson) riprende da dove aveva lasciato al Madison, a suon di prestazioni clamorose (33 e 36 contro Cincinnati e San Diego State), coadiuvato come detto sopra da Lamb, e non c’è nulla da fare per gli avversari.
Altro giro alle Final Four, e la concorrenza non sembra irresistibile. Si sogna in grande in quel di Storrs.

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