NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach K.

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casper-21
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da casper-21 »

Comunque, Final Four che non fanno che ribadire che il distacco tra le power conference e le altre sia ormai ridotto all'osso.
Progressione naturale delle cose, visto che la tendenza sempre più marcata a lasciare il college in anticipo ha ovviamente portato problemi più ai grossi team che a quelli minori. Per di più la regola di dover andare all'università per forza ha addirittura accentuato la cosa, perchè prima sapevi che il tale prospetto non veniva e ne reclutavi un altro. Ora lo recluti, ti fa il suo anno e poi ti dice addio, lasciandoti senza quello che dovrebbe essere il tuo giocatore migliore pronto ad esplodere. E tu devi ripartire da capo.
Logicamente questo problema colpisce poco o niente le mid-majors, e quindi il divario si affievolisce.
Torneo che continua a far notare quindi una tendenza (pericolosa o affascinante che sia, dipende da gusti e punti di vista) al livellamento delle squadre. Ormai non esistono più squadroni veri e propri, e quindi in un sistema come quello della march madness è un attimo. Becchi la giornata storta e sei fuori. Becchi gli avversari che la mettono da fuori anche bendati e sei fuori.
Di conseguenza la cosa più importante è arrivare al torneo nello stato di forma migliore; stato di forma soprattutto mentale, non a caso 3 su 4 delle squadre arrivate alle Final Four avevano vinto il loro torneo di conference. Non a caso per il terzo anno consecutivo chi vince il torneo della Big East (indubbiamente quello più impegnativo, se non altro a livello di energie psichiche) arriva fino alle F4.
Le sorpresone saranno sempre più all'ordine del giorno. Delle George Mason e VCU della situazione sarà pieno il gran ballo nei prossimi anni, è inevitabile. E la tendenza del torneo NCAA sarà sempre più quella che si è vista in tempi recenti. Un livello qualitativo molto ma molto basso, perchè è proprio difficile dire altrimenti, l'inaridimento del gioco è sotto gli occhi di tutti; ma un equilibrio assoluto, che fa sì che le emozioni siano sempre a mille, che i finali tirati siano dietro ogni angolo, che i salti sulla sedia si susseguano di continuo, e che la march madness sia vera e propria follia, con tantissimi "momenti" da ricordare. Pensare quanti ce ne sono stati quest'anno, uno dietro l'altro, quasi impossibile fare un elenco.



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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da casper-21 »

Votati i quintetti All-America di AP.

1°: Jimmer Fredette-Nolan Smith-Kemba Walker-Jared Sullinger-Jajuan Johnson
2°: Jordan Taylor-Ben Hansbrough-Kahwi Leonard-Marcus Morris-Derrick Williams


Tyler Honeycutt si dichiara.

Larry Drew a UCLA. fa lo stesso percorso dei due Wear, deve esserci una qualche connection sull'asse Chapel Hill-Los Angeles.

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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da You know me as Rob »

casper-21 ha scritto:Votati i quintetti All-America di AP.

1°: Jimmer Fredette-Nolan Smith-Kemba Walker-Jared Sullinger-Jajuan Johnson
2°: Jordan Taylor-Ben Hansbrough-Kahwi Leonard-Marcus Morris-Derrick Williams


Tyler Honeycutt si dichiara.

Larry Drew a UCLA. fa lo stesso percorso dei due Wear, deve esserci una qualche connection sull'asse Chapel Hill-Los Angeles.

D'accordissimo sul primo quintetto All America. Quello che ha ricevuto più voti è stato Jimmer (64/65), seguito da Smith (61/65).

Nel secondo quintetto non mi capacito della presenza di Taylor. Quando stamattina ho letto "Jordan" pensavo avessero inserito uno tra Hamilton di Texas o williams di Maryland, ma Taylor...mah...Addirittura secondo me nel sistema di Wisconsin è stato migliore Leuer.

Honeycutt è un mio pupillo, con dei buoni tryout per me può finire in Lotteria. Giocatore utile se ce n'è uno, un Terrence Williams con più testa o un piccolo Iguodala se preferite.

Ah, @Alessandro-Capt.Charisma: New York NON sceglie al primo giro, ha ceduto la propria scelta a Denver nell'affaire-Melo.

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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da You know me as Rob »

casper-21 ha scritto:Comunque, Final Four che non fanno che ribadire che il distacco tra le power conference e le altre sia ormai ridotto all'osso.
Progressione naturale delle cose, visto che la tendenza sempre più marcata a lasciare il college in anticipo ha ovviamente portato problemi più ai grossi team che a quelli minori. Per di più la regola di dover andare all'università per forza ha addirittura accentuato la cosa, perchè prima sapevi che il tale prospetto non veniva e ne reclutavi un altro. Ora lo recluti, ti fa il suo anno e poi ti dice addio, lasciandoti senza quello che dovrebbe essere il tuo giocatore migliore pronto ad esplodere. E tu devi ripartire da capo.
Logicamente questo problema colpisce poco o niente le mid-majors, e quindi il divario si affievolisce.
Torneo che continua a far notare quindi una tendenza (pericolosa o affascinante che sia, dipende da gusti e punti di vista) al livellamento delle squadre. Ormai non esistono più squadroni veri e propri, e quindi in un sistema come quello della march madness è un attimo. Becchi la giornata storta e sei fuori. Becchi gli avversari che la mettono da fuori anche bendati e sei fuori.
Di conseguenza la cosa più importante è arrivare al torneo nello stato di forma migliore; stato di forma soprattutto mentale, non a caso 3 su 4 delle squadre arrivate alle Final Four avevano vinto il loro torneo di conference. Non a caso per il terzo anno consecutivo chi vince il torneo della Big East (indubbiamente quello più impegnativo, se non altro a livello di energie psichiche) arriva fino alle F4.
Le sorpresone saranno sempre più all'ordine del giorno. Delle George Mason e VCU della situazione sarà pieno il gran ballo nei prossimi anni, è inevitabile. E la tendenza del torneo NCAA sarà sempre più quella che si è vista in tempi recenti. Un livello qualitativo molto ma molto basso, perchè è proprio difficile dire altrimenti, l'inaridimento del gioco è sotto gli occhi di tutti; ma un equilibrio assoluto, che fa sì che le emozioni siano sempre a mille, che i finali tirati siano dietro ogni angolo, che i salti sulla sedia si susseguano di continuo, e che la march madness sia vera e propria follia, con tantissimi "momenti" da ricordare. Pensare quanti ce ne sono stati quest'anno, uno dietro l'altro, quasi impossibile fare un elenco.

D'accordo su tutto, e dal mio punto di vista preferisco così. Tra l'altro al contrario di te io osno anche un fervente sostenitore della nuova regola per cui si entra in NBA a 19 anni e quindi dopo aver giocato un anno al college o all'estero.
Pensa che bello sarebbe stato vedere Lebron a Ohio State, Kobe a Duke, Kevin Garnett a...boh, forse avrebbe scelto Illinois (degli altri due invece sono sicuro).

Ciò che però mi ha "deluso", molto tra virgolette, in questa March Madness è che ho visto moltissima intensità ma non solo non ho visto le consuete prove-monstre dei singoli (tranne un Fredette o un Kemba), che peraltro spesso neanche mi colpiscono tranne isolati casi, ma soprattutto non ho visto i Grandi Sistemi di Gioco. Tratto distintivo delle squdre NCAA era i lloro gioco, riuscivi a riconoscerle dal gioco anxhe senza guardare le maglie, ora molte squadre giocano in modo uguale.

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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da -_Remy LeBeau_- »

Concordo, un vero peccato. Una piccola divagazione: le voci dicono che uno dei punti cruciali del nuovo contratto collettivo sia il numero di anni di college: c'è chi dice di tornare a nessuno, chi di rimanere a 1 e chi addirittura di arrivare a 2: sarò un folle ma io credo che gioverebbe a tutti se si arrivasse a ciò. I giocatori avrebbero una capacità di comprendere il gioco e di giocare da squadra rilevantemente superiore, soprattutto visto che fino alla fine dell'high school la quantità di ore che i coach (per la maggior parte maestri) possono avere a disposizione i ragazzi è non superiore a 20 e per 4 mesi. Questi ragazzi hanno bisogno di essere scolarizzati, se no ti ritrovi con gente fenomenale dal punto di vista fisico ma che ti diventa utile dopo 4 o 5 anni.

Per quanto riguarda i sistemi di gioco, come accennato prima, trovo sia un piccolo grande problema attuale. Molte squadre giocano fondamentalmente un basket da strada (figlio anche dei giocatori che fanno un anno e poi se ne vanno) mentre altre, come la mia Butler, non hanno, ditemelo se sbaglio, un vero sistema offensivo concretamente pericoloso per gli avversari.

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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da You know me as Rob »

-_Remy LeBeau_- ha scritto:Concordo, un vero peccato. Una piccola divagazione: le voci dicono che uno dei punti cruciali del nuovo contratto collettivo sia il numero di anni di college: c'è chi dice di tornare a nessuno, chi di rimanere a 1 e chi addirittura di arrivare a 2: sarò un folle ma io credo che gioverebbe a tutti se si arrivasse a ciò. I giocatori avrebbero una capacità di comprendere il gioco e di giocare da squadra rilevantemente superiore, soprattutto visto che fino alla fine dell'high school la quantità di ore che i coach (per la maggior parte maestri) possono avere a disposizione i ragazzi è non superiore a 20 e per 4 mesi. Questi ragazzi hanno bisogno di essere scolarizzati, se no ti ritrovi con gente fenomenale dal punto di vista fisico ma che ti diventa utile dopo 4 o 5 anni.

Per quanto riguarda i sistemi di gioco, come accennato prima, trovo sia un piccolo grande problema attuale. Molte squadre giocano fondamentalmente un basket da strada (figlio anche dei giocatori che fanno un anno e poi se ne vanno) mentre altre, come la mia Butler, non hanno, ditemelo se sbaglio, un vero sistema offensivo concretamente pericoloso per gli avversari.

Mah, per me il sistema attuale è perfetto. Non puoi fare il salto high school-NBA (e per me è giustissimo, prima sceglievi giocatori al buio: ricordo ancora gli entusiasmi per Swift definito Nuovo Fenomeno e le perplessità che invece aleggiavano forti attorno a D-Howard; e quest'anno avremmo rischiato Barnes scelto con l'1 e Melo tra i primi 10...Melo, che ha avuto una stagione orrenda!) e devi fare un anno al college.
Alemno anche i campioni passano di lì e si mostrano alla nazione prima di andare in NBA e alzano di qualità la Division 1 NCAA. Due anni invece sarebbero un po' una forzatura.

Il problema collaterale è però quello che dici tu, giocando un anno alla fine si fa' più un basket "da strada" che un basket di sistema. Butler nel Torneo l'ho vista una sola volta contro Florida e in effetti ho visto schemi d'attacco molto scolastici, mentre in difesa sono perfetti. Così come VCU, che in difesa è straordinaria ma che in attacco è "giocatore random tira da tre o penetra e scarica". No nm idispiaceva invece BYU, che faceva un tipo di gioco scolastico ma con ottime spaziature, tutti giocatori molto diligenti, anche se in difesa eravamo all'ABC, una 2-3 scolasticissima e fatta spesso male, da Fredette in primis.

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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da casper-21 »

-_Remy LeBeau_- ha scritto: come la mia Butler, non hanno, ditemelo se sbaglio, un vero sistema offensivo concretamente pericoloso per gli avversari.

Beh, se non hai nè un vero playmaker che possa guidare un attacco, nè un esterno che salta l'uomo dal palleggio, nè un lungo che sia forte spalle a canestro, nè una point forward da mettere in post alto a far partire il gioco ... hai voglia a sviluppare un sistema offensivo pericoloso. In questi casi ti devi basare principalmente sulla tua difesa e infondere una certa mentalità ai tuoi, che è quello che fa coach Stevens, ed è l'unico modo per far vincere una squadra del genere.
Il sistema offensivo di Butler a vista non mi sembra nulla di particolare. Tanto movimento, vari blocchi, tanti roll dopo lo screen, i lunghi che comunque escono a prender palle fronte a canestro, e quando si può ci si butta dentro alla ricerca del fallo. Ecco, la ricerca del fallo avversario mi sembra la caratteristica principale che coach Stevens prova ad inculcare ai suoi. Ma li vedresti tu questi a giocare, che so, una Princeton offense? Per me farebbero più danni che altro.
Ultima modifica di casper-21 il 29/03/2011, 12:16, modificato 1 volta in totale.

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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da -_Remy LeBeau_- »

Butler è fenomenale nella difesa del pick and roll a livello di quintetto: impedisce qualsiasi spazio o vantaggio da uno dei movimenti fondamentali del basket moderno. Invece la trovo carente nella difesa sui lunghi dove, per esempio con florida, rischia troppo spesso di farsi mangiare in testa.

In attacco se capiscono che Howard non è in serata tendono a puntare troppo sul tiro da 3 che vedono come ultima scialuppa di salvataggio.

Io amo tanto, troppo la NCAA ed è forse anche per questo che avrei voluto vedere un James per un paio di stagioni ad Ohio State...anche perchè ne gioverebbero soprattutto i giocatori più pronti: si sa che però è irrealizzabile, visto il giro di money che vi è dietro.

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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da -_Remy LeBeau_- »

casper-21 ha scritto:Beh, se non hai nè un vero playmaker che possa guidare un attacco, nè un esterno che salta l'uomo dal palleggio, nè un lungo che sia forte spalle a canestro, nè una point forward da mettere in post alto a far partire il gioco ... hai voglia a sviluppare un sistema offensivo pericoloso. In questi casi ti devi basare principalmente sulla tua difesa e infondere una certa mentalità ai tuoi, che è quello che fa coach Stevens, ed è l'unico modo per far vincere una squadra del genere.
Il sistema offensivo di Butler a vista non mi sembra nulla di particolare. Tanto movimento, vari blocchi, tanti roll dopo lo screen, i lunghi che comunque escono a prender palle fronte a canestro, e quando si può ci si butta dentro alla ricerca del fallo. Ecco, la ricerca del fallo avversario mi sembra la caratteristica principale che coach Stevens prova ad inculcare ai suoi. Ma li vedresti tu questi a giocare, che so, una Princeton offense? Per me farebbero più danni che altro.
Ma appunto: è già un miracolo...io quando li vedo giocare mi chiedo come facciano ad arrivare a 60 punti perchè Nored è un signor difensore ma in attacco non la mette manco nei suoi sogni, perchè Howard ci son periodi che sbaglia pure da un metro, perchè Vanzant più di tot non fa e non puoi sperare sempre in Mack che faccia pentole e coperchi...poi oh, questi qua son predestinati ed è più facile che perdano contro VCU che con UConn o Kentucky per certi versi.

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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da You know me as Rob »

casper-21 ha scritto:

Beh, se non hai nè un vero playmaker che possa guidare un attacco, nè un esterno che salta l'uomo dal palleggio, nè un lungo che sia forte spalle a canestro, nè una point forward da mettere in post alto a far partire il gioco ... hai voglia a sviluppare un sistema offensivo pericoloso. In questi casi ti devi basare principalmente sulla tua difesa e infondere una certa mentalità ai tuoi, che è quello che fa coach Stevens, ed è l'unico modo per far vincere una squadra del genere.
Il sistema offensivo di Butler a vista non mi sembra nulla di particolare. Tanto movimento, vari blocchi, tanti roll dopo lo screen, i lunghi che comunque escono a prender palle fronte a canestro, e quando si può ci si butta dentro alla ricerca del fallo. Ecco, la ricerca del fallo avversario mi sembra la caratteristica principale che coach Stevens prova ad inculcare ai suoi. Ma li vedresti tu questi a giocare, che so, una Princeton offense? Per me farebbero più danni che altro.

sì sì, sono d'accordo.
Ad esempio sono rimasto stupitissimo, e l'ho anche scritto durante il live, di come Kansas (che ha i due Morris!) non facesse uno screen che sia uno i nattacco. A che cacchio ti servono due dei migliori lunghi della nazione se li fai gravitare in post basso senza uscire a fare blocchi?

Butler ha mentalità, ma in attacco non ha schemi degni. Nored poi è peggiorato un sacco dall'anno scorso. Mack per me invece ha un futuro NBA anche migliore di quello di Hayward. E certo, Butler che fa' la Princeton Offense farebbe un po' ridere.

Certo è che, tatticamente, tra un ragazzo americano di diciotto anni e uno europeo di diciotto c'è generalmente una differenza ENORME a favore del secondo.

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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da -_Remy LeBeau_- »

Ma è ovvio: il ragazzo di 18 anni europeo magari son 10 anni che fa parte (per non dire di più) di un club di massimo livello ed è stato scolarizzato con i controcoglioni: vive e mangia basket di alto livello da quando è in fasce e ne capisce ad un livello alto. Quello americano viene da un esperienza più di campi da strada, meno di allenamenti anche per le regole ferree che hanno e di conseguenza fin quando non entra al college non è che faccia tantissimo dal punto di vista tecnico puro.

Che poi stavo pensando: un lebron che si fa un anno/due a Ohio state non avrebbe migliorato esponenzialmente dei lati del suo gioco (per dirne uno il post basso) dove è carente ancora oggi?

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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da You know me as Rob »

-_Remy LeBeau_- ha scritto:Ma è ovvio: il ragazzo di 18 anni europeo magari son 10 anni che fa parte (per non dire di più) di un club di massimo livello ed è stato scolarizzato con i controcoglioni: vive e mangia basket di alto livello da quando è in fasce e ne capisce ad un livello alto. Quello americano viene da un esperienza più di campi da strada, meno di allenamenti anche per le regole ferree che hanno e di conseguenza fin quando non entra al college non è che faccia tantissimo dal punto di vista tecnico puro.

Che poi stavo pensando: un lebron che si fa un anno/due a Ohio state non avrebbe migliorato esponenzialmente dei lati del suo gioco (per dirne uno il post basso) dove è carente ancora oggi?

Più che altro c'è un buon 50% di ragazzi scelti al Draft che magari non ha MAI giocato a zona in vita sua. Fa ridere ma è purtroppo vero. O che se gli chiedi due movimenti un poco complessi ti guarda come la lepre che vede arrivare il Tir (cit.).

Abbiamo riso tutti sulla celebre storia di Olowokandi a cui viene chieso dal coach di PAcific di andare in post basso e lui rispose "cos'è?", ma non è che i suoi coetanei americani siano molto più avanti... Alle high school spesso la schema è "palla al campione e faccia lui", tra la'ltro non c'è anche time limit per le azioni. Ricordo di aver visto una partita di Brandon Knight in cui lui fece tipo 50 punti e la stella avversaria una cinquantina pure lui. Un basket ORRENDO!!

Lebron a Ohio State mi sarebbe piaciuto molto, e credo gli sarebbe servito un sacco. Così come non oso immaginare l'"incontro professionale" Kobe-Coach K. (Kobe aveva scelto Duke)!

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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da EvanBourne90 »

si, confermo che come basket, è un basket molto grezzo, molti pick & roll, tiri da tre punti tentati, penetrazioni per trovar fallo, non mi ricordo una partita che ho visto in questo Mmadness, credo Richmond che in attacco era nettamente impalpabile, tutto era nelle mani del play di turno e del lungo che faceva il blocco e via con la penetrazione, però l'intensità dei giocatori è quello che apprezzo più di tutto della NCAA e le sorprese non sono mancate assolutamente quest'anno.
(impressioni di uno che segue la NCAA solo da quest'anno)

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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

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EvanBourne90 ha scritto:si, confermo che come basket, è un basket molto grezzo, molti pick & roll, tiri da tre punti tentati, penetrazioni per trovar fallo, non mi ricordo una partita che ho visto in questo Mmadness, credo Richmond che in attacco era nettamente impalpabile, tutto era nelle mani del play di turno e del lungo che faceva il blocco e via con la penetrazione, però l'intensità dei giocatori è quello che apprezzo più di tutto della NCAA e le sorprese non sono mancate assolutamente quest'anno.
(impressioni di uno che segue la NCAA solo da quest'anno)

Intendiamoci, la March Madness è uno dei miei avvenimenti sportivi preferiti dell'anno, e sicuramente il più alto in orbita basket insieme all'evento ad essa più strettamente collegato (il Draft).

C'è un'atmosfera che motlo probabilmente è quasi doppia rispetto a quella che circonda la NBA. NBA in cui peraltro il livello tattico è a volte quasi infimo (soprattutto qualche anno fa).

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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da -_Remy LeBeau_- »

Io preferisco la march madness perchè mi sa più di sogno del ragazzo, più stile f.a. cup dove ogni college ha una possibilità di puntare al massimo...

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