La scelta di fare un viaggio in solitaria è arrivata dopo un autunno-inverno durante il quale sarò uscito si e no una manciata di volte: nel maggio del 2007 mi sono infatti candidato a Sindaco del mio paese e quell'esperienza, pur affascinante, mi ha completamente svuotato di energie e interessi, ma di questo ne riparlerò (forse). Fatto stà che terminata la stagione estiva, i successivi quattro mesi li ho praticamente passati in maniera apatica e senza alcuna voglia di fare qualcosa se non "ricaricare le batterie".
Durante la stagione 2008 mi sono guardato indietro e mi sono ripromesso di non passare un altro inverno in quel modo ma d'altronde volevo fare qualcosa di "diverso" ed emozionante: visto che a Dublino ci ero già stato più volte in passato, ho quindi deciso di tornare in quella magnifica città ma con modalità differenti: in solitaria e in moto.
Ho venduto la mia Shadow Honda 600 per comprare una più affidabile 750 (marca e modello non sono cambiate) e per la prima volta nella mia "carriera" ho terminato di lavorare un mese prima, ovvero il 30 settembre, per potermi preparare al meglio il viaggio.
Il 21 Ottobre sono quindi partito...
... per fare tappa a Padova da mia nonna e rifocillarmi fino a scoppiare di cibo!
Il mio primo vero obbiettivo era Parma, o meglio Zibello: nota per il Culatello, non vedevo l'ora di assaggiare in loco la specialità del paese.
Dopo aver passato due o tre giorni da un amico a La Spezia, ho finalmente varcato il confine Italico per raggiungere la Francia... tranne due bei giorni a Nizza, quel tratto non l'ho vissuto particolarmente bene perchè ho beccato una settimana di pioggia. Infatti la tappa di Marsiglia è saltata e nei due giorni successivi ho dormito in pensioni vicine all'autostrada che costeggia la Costa Azzurra.
Arrivato con la pioggia a Barcellona, ho passato cinque magnifici giorni ospite della sorella di un mio amico (che è lo stesso di La Spezia poi...) e del suo ragazzo, che ricordo avermi svegliato in occasione della prima vittoria elettorale di Obama. I due hanno una trattoria tipica friulana a Barcellona e così per cinque giorni ho assaporato i gusti del mio paese... per mangiare spagnolo sono dovuto ripartire e arrivare a Valencia:
arrivato attorno al tardo aperitivo italiano, a Valencia prima delle 20:30 non mangi. Così, con i morsi della fame ho praticamente fatto fuori decine di tartine in attesa della cena vera e propria, ma al tavolo non mi hanno servito la Paella Valenciana perchè per ordinarla bisogna essere almeno in due...
Il giorno dopo però ho trovato un "take away" e finalmente mi sono gustato la Paella in un parco di Valencia.
Sono così ripartito alla volta di Madrid...
Continuo?