Tuttowrestling Forum

Jeff Hardy 18 ha scritto:Non lo vedo come una trilogia, ogni film ha narrato una fase della vita, con l'aumento dell'età cambia anche la visione del mondo e quello che viene messo dentro, tra 9 anni il regista e i suoi personaggi saranno maturati, avranno fatto delle scelte e avuto delle conseguenze, così anche il rapporto di coppia muterà e si evolverà, certo sembra essere chiuso nel finale il cerchio, ma ciò non toglie che la vita non è statica, una scelta di oggi potrebbe essere vista e vissuta in maniera diversa tra altri 9 anni, per quello sarebbe giusto vedere l'evolversi dei personaggi ed attraverso loro la maturazione del regista.

Ok, ma avremo proprio bisogno di Linklater a spiegarci il Mondo nel 2022? Per quanto ancora riuscirà a reggere concetto e sostanza? Per quanto ancora riuscirà ad evolversi come regista? Soprattutto se poi gli schemi sono i soliti e più di rivalutare questo e quello non può andare.
Per me è abbastanza finito come regista e per tutto il film c'ha ricordato l'inutilità a raccontare, riassumendo definitivamente tutto il raccontabile nella prima ora
Quindi per evitare ritorni nostalgici, io spero che si chiuda qua, che già m'hanno rovinato Before Sunrise sti stronzi

The Lords Of Salem.
Con un milione e mezzo di dollari, Rob Zombie confeziona un film visionario, onirico e surreale. Un trip psichedelico nella mente di una persona, talmente "spinto" e ai limiti del grottesco, tanto da chiederti se tutto ciò che stai vedendo stia effettivamente accadendo o sia solo una "visione" della protagonista.
Film non per tutti, catalogato come horror dai più, ma che horror effettivamente non è (o ha comunque gran poco dell'horror).
Un applauso a Rob Zombie per quello che considero essere il suo film più curato (anche dal punto di vista registico) e coraggioso.

Yourself is Steam ha scritto:

Anche a me attirava, ma ho sempre l'idea che su RYM sparano cazzate. Tuttavia, ha ancora un Rate abbastanza alto.

Hai sentito che c'è Affleck anche nel nuovo di Fincher?

Ah, comunque non mi è parso di leggere nessuno che ha hype per i nuovi film di Allen e di Steve McQueen.

SaintJust ha scritto:Ah, comunque non mi è parso di leggere nessuno che ha hype per i nuovi film di Allen e di Steve McQueen.

Blue Jasmine e 12 Years a Slave leggo recensioni entusiste sia di pubblico che di critica, quindi bhò curiosità sicuramente.

Allen può anche riprendersi per 1 ora e mezza mentre fa la cacca e sotto il livello di To rome with love non va.. quindi vediamo...

Jeff Hardy 18 ha scritto:
Blue Jasmine e 12 Years a Slave leggo recensioni entusiste sia di pubblico che di critica, quindi bhò curiosità sicuramente.

In "12 Years A Slave" c'è nel cast il mondo, praticamente. Anche Ivan Orlandi con barba.

Domandina per i cinefili del forum, giorni fa con i miei amici si è creata una discussione sul termine "trash" nel cinema.
Ammetto di aver usato a volte il termine senza effettivamente conoscerne il reale significato.
Voglio dire, esistono delle regole non scritte a cui un film deve "sottostare" per essere ritenuto trash? Quali sono?
La discussione in particolare verteva sul definire Machete trash o no, tanto per farvi un esempio.

Mr. Kenderson ha scritto:Domandina per i cinefili del forum, giorni fa con i miei amici si è creata una discussione sul termine "trash" nel cinema.
Ammetto di aver usato a volte il termine senza effettivamente conoscerne il reale significato.
Voglio dire, esistono delle regole non scritte a cui un film deve "sottostare" per essere ritenuto trash? Quali sono?
La discussione in particolare verteva sul definire Machete trash o no, tanto per farvi un esempio.

Conosci Morgan?

SaintJust ha scritto:
Conosci Morgan?

Conosco il musicista, il wrestler e il portiere della Roma, ma non so se uno dei tre si riferisca al tuo

Mr. Kenderson ha scritto: Conosco il musicista, il wrestler e il portiere della Roma, ma non so se uno dei tre si riferisca al tuo

All'ex musicista. Oltre che essere un personaggio trash, parla sempre di sé (e quindi del trash).

Boh, sotto certi di vista, per me il significato di trash è stato cannibalizzato grazie alla presenza di una serie di assassini che girano nei Social (vedi, tra tutti, Yotobi).

Io ho sempre accostato la parola "trash" ad esagerazione in qualsiasi campo. Aldilà del film o del genere stesso.
Ergo, per me un "Cloud Atlas" è trash quanto un "Demolition Man". Naturalmente, se si è in vena, si è soliti preferire quest'ultimo.

PS: Non sono un cinefilo. Ma tanto questo forum è bazzicato da gente va al Dams.

SaintJust ha scritto: Boh, sotto certi di vista, per me il significato di trash è stato cannibalizzato grazie alla presenza di una serie di assassini che girano nei Social (vedi, tra tutti, Yotobi).

Ecco, prevalentemente è questo che mi mette in difficoltà, attualmente vedo affibbiare la parola trash a talmente tanta roba diversa che fatico a comprenderne il reale significato.

Mr. Kenderson ha scritto:Domandina per i cinefili del forum, giorni fa con i miei amici si è creata una discussione sul termine "trash" nel cinema.
Ammetto di aver usato a volte il termine senza effettivamente conoscerne il reale significato.
Voglio dire, esistono delle regole non scritte a cui un film deve "sottostare" per essere ritenuto trash? Quali sono?
La discussione in particolare verteva sul definire Machete trash o no, tanto per farvi un esempio.

Nell'era moderna I Re del trash.

Adoro mangiare le peggio cose e bere sul divano guardando i loro film.

Altro che Wrestlemania e il sogno Undertaker vs. Sting mai realizzato.


Comunque, anche gran parte dei Grindhouse Films possono definirsi trash, e molti sono delle perle o dei cult non conosciuti ai più.
Tanti horror italiani di serie C degli anni'80(tipo l'indimenticabile "Paganini Horror" o "Zombi 4").

Le perle della TROMA. , però devono avere lo scettro.


Machete, poteva esserlo, se usciva 20 anni fa.


P.S...E poi c'e chi preferisce Von Trier...

Prisoners di Denis Villeneuve.

Notevole, thriller/dramma d'autore di stampo fortemente minimalista e ovattato. Fotografia eccezionale, curata in tutti i suoi aspetti, con una messa a fuoco intelligente, giochi di luce e lens flare bellissimi. Storia abbastanza essenziale, non viene messo in risalto l'aspetto poliziesco ma ci si concentra sulla caratterizzazione dei personaggi, molto ambigua e contraddittoria, così come la vena religiosa del che permea nel film e che mette costantemente in paragone fede a peccato. È presente anche una forte simbologia, che probabilmente coglierò meglio a una seconda visione.
C'è qualche sbavatura in generale, ma rimane una pellicola molto vicina ai miei gusti che conferma le capacità del regista franco-canadese anche in un contesto statunitense.

Sto indeciso se oggi andarmene al cinema e devo scegliere tra Prisoners, Giovane e Bella di Ozon, Gloria di Lelio o La gabbia dorata di Quemada-Diez.