Re: Cattedra® 2017 Deluxe Edition: Ankie
Inviato: 06/03/2017, 17:01
Metastasi nel senso, c'è secondo te un punto in cui il personaggismo degli utenti diventa troppo e non permette più la discussione?
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Allora, partiamo dal fatto che il periodo d'oro del genere è venticinque anni fa e si recupera piuttosto facilmente. Due risorse che consiglio sono quest'archivio video e la guida dei migliori match della All Japan Women Pro Wrestling, che era una major vera e propria (che ne so, Dreamslam I fece 16.500 spettatori alla Yokohama Arena). Questo se uno è interessato diciamo alla storia, ma in realtà è meglio cominciare con le cose nuove e poi con calma se si è interessati vedersi qualche classico.AFM2000 ha scritto:Blaze mi fai una scheda generale con dei consigli per iniziare a seguire le Joshi?
Non è chiaro a me - e neanche bene a loro - dove andare a parare come visione del prodotto. Smackdown è un prodotto tradizionale e funziona, NXT è stato un prodotto tradizionalissimo e funzionava, ora naviga nello sticazzi. Raw è ai livelli osceni di fine anni zero. Il Network è ancora un fallimento a livello di numeri e non si vede un modo per preparare l'inevitabile uscita dalla tv (non parlo dell'anno prossimo, ma 2020-2022 sì).Legend ha scritto:Parere sulla WWE a 360 gradi Nicolas.
Darth_Dario ha scritto:
Solo io penso che i match intergender sono l'ultima strada che rimane da battere al Wrestling? Negli ultimi anni si sono visti sempre più tentativi, la brace c'è. Che ne pensi te?
Se per Wrestling intendi WWE direi che per come bookano i match non ci si arriverà mai. Basta uno squilibrio di stazza e chiunque diventa un underdog (anche Sasha Banks il cui character dovrebbe essere più o meno all'opposto del concetto di underdog), figuriamoci pensare un match come Sasha Banks vs Big Show. Non lo faranno mai. Senza contare che dovrebbero cambiare le leggi sugli uomini che picchiano le donne visto che in alcuni stati americani non lo si può fare nemmeno recitando o, in questo caso, combattendo per finta.Darth_Dario ha scritto:Solo io penso che i match intergender sono l'ultima strada che rimane da battere al Wrestling? Negli ultimi anni si sono visti sempre più tentativi, la brace c'è. Che ne pensi te?
La scimmia è salita perché mi sono reso conto che lo facevo già per lo sport (calcio femminile, WNBA, tennis soprattutto, e sì, il livello non è sempre alto), quindi mi rifugio dietro un generico "femminismo" che poi non si allontana dalla motivazione effettiva. In generale mi piace vedere donne eccellere, a maggior ragione in mondi maschili.Darth_Dario ha scritto:Come mai ti si è salita la scimmia per la pucchiacchia che lotta?
Il wrestling femminile nel panorama occidentale: potrebbe mai diventare main stream campano solo sulle sue gambe?
Solo io penso che i match intergender sono l'ultima strada che rimane da battere al Wrestling? Negli ultimi anni si sono visti sempre più tentativi, la brace c'è. Che ne pensi te?
Se si imposta una federazione come un prodotto sportivo allora è assolutamente inutile, impossibile e dannoso ipotizzare questioni intergender. Ci provano anche nello sport ogni tanto, con Ronda Rousey la questione si fece ridicola - c'era chi diceva che avrebbe vinto un ipotetico match contro Mayweather, che fa obiettivamente sorridere - ed è da escludere ogni parvenza di credibilità.Mario Mancini ha scritto:Non so se l'intergender possa funzionare in WWE, certo in altre realtà come LU oppure in CHIKARA funziona a meraviglia, ma sono federazioni che hanno altri concetti...
Non penso sia credibile vedere bailey contrapposta a varie pippe come braun, regni o corbin c'è troppa differenza di altezza e peso, non sarebbe verosimile, sempre nella finzione sia chiaro, accettare l'idea che possa resistere più di un minuto.
Comunque bella domanda.
Grazie, voglio iniziare con Stardom of Champions e credo che mi guarderò pure Nakajima/Takahashi per vedere che effetto fa il materiale appena recenteNicolasblaze ha scritto:Allora, partiamo dal fatto che il periodo d'oro del genere è venticinque anni fa e si recupera piuttosto facilmente. Due risorse che consiglio sono quest'archivio video e la guida dei migliori match della All Japan Women Pro Wrestling, che era una major vera e propria (che ne so, Dreamslam I fece 16.500 spettatori alla Yokohama Arena). Questo se uno è interessato diciamo alla storia, ma in realtà è meglio cominciare con le cose nuove e poi con calma se si è interessati vedersi qualche classico.
Ora la situazione è ben diversa, nel senso che è un movimento indie, con alcune delle protagoniste dell'epoca ancora attive (Aja Kong su tutte, visto che ancora si prende i main event, mentre una Manami Toyota magari lavora più nell'undercard). Le federazioni principali sono Stardom, Oz Academy, Ice Ribbon, Sendai Girls, WAVE, SEAdLINNNG, Tokyo Joshi Pro, JWP, e Reina. Ora, la Reina non filma gli eventi, quindi sticazzi (purtroppo).
Se te ne dovessi indicare una per cominciare a seguire, direi la Stardom senza troppi dubbi:
- hanno un network in abbonamento (all'equivalente in yen di 5 euro al mese o giù di lì);
- per questo motivo, gli eventi si trovano sulle comunità di torrent (tipo XWT);
- è vero che anche la WAVE ha il suo network, ma la Stardom ha i sottotitoli in inglese;
- è la federazione che impiega più gaijin (cioè straniere) di tutto il panorama;
- ha, ancora per un po', la best in the world in assoluto, cioè Io Shirai (che è in odore di WWE), e un'altra wrestler strepitosa (Kairi Hojo);
- non eccede nel comedy becero stile anime di bassa lega che a volte piaga le altre federazioni;
Certo, il primo grande evento dell'anno (lo show del sesto anniversario della federazione) ha un po' deluso, mentre non ho ancora visto Stardom of Champions, dove ci sono stati quattro match titolati. Però la cosa buona della Stardom è che anche gli eventi minori hanno cose godibili a seconda dei personaggi a cui uno si appassiona, io sono un grosso fan di Azumi (che ora si chiama AZM dopo il turn), ha quindici anni e sta crescendo benissimo.
La Oz Academy, che è un po' meno agevole da seguire, ha un roster più completo (le veterane di cui parlavo sono principalmente là, poi magari girano anche altrove) e vale sempre la pena buttarci un occhio per un prodotto di wrestling giapponese a tutto tondo - con il team di Syuri e Hikaru Shida che per quanto mi riguarda è da vedere sempre.
La Tokyo Joshi Pro è giovane e piena di giovani, il che significa poco starpower ma tanto potenziale per il futuro.
In generale c'è un certo fermento con le rookie (nelle federazioni che hanno un dojo e allenano rookie, che non sono tutte) e vale la pena vedere un po' di tutto all'inizio e poi fissarsi su quelle wrestler che colpiscono - vuoi per un dettaglio, vuoi per un altro.