Non sono d'accordo con coloro che criticano in base al fatto che l'abbia interrotta un wrestler partime, un wrestler non 'fedelissimo' alla wwe, un wrestler che non godeva di uno status di vittorie elevate. Perchè arrivato a questo punto della storia, dopo 21 anni di lotte sanguinarie contro i piu grandi, la possibilitá di sfidare Taker a wrestlemania era un'impresa aperta al mondo, aperta a chiunque, a chiunque avesse le palle e il coraggio di affrontare la leggenda.
Questo compito è toccato a Brock Lesnar, ex campione WWE e UFC, 2 mondi molto (troppo) cari al nostro Undertaker che sin dal 2004 porta sopra le mani quei guantini da fighter che non hanno mai negato l'amore per uno sport a cui forse avrebbe voluto ambire (magari in un'altra vita).
Brock libera Taker da un fardello pesantissimo ed apre la porta di un nuovo futuro.
Anche se in cuor mio il dispiacere è immenso, razionalmente ammetto che è stata una scelta epocale per lo sport entertainmente che andava fatto In QUEL determinato giorno, dalla carica emozionale distruttiva per qualsiasi amante del wrestling.
Lesnar era l'uomo giusto per interrompere la streak?
Si, era l'unico che potesse interromperla, dando in contemporanea l'idea di renderla immortale.
Lesnar è una bestia, in chiave mark quasi indistruttibile.
A livello umano, la fine della streak porta un peso immenso con se. Affidare tale peso a un qualsiasi wrestler in prospettiva, avrebbe portato il forte rischio di schiacciarlo. Lesnar, come combattente, a livello anagrafico ha sicuramente superato il suo top della forma. Insomma, anche se rimane schiacciato, non ne risentirebbe la wwe stessa.
Lesnar è un part-timer, quindi la prima sconfitta post end-of-the-streak (perchè accadrà, prima o poi) avverrà almeno almeno a Summerslam; affidando il peso a un Cena, questo sarebbe stato obbligato a vincere almeno i prossimi 6 mesi di ppv, weeklies e house show (con tutto quello che ne consegue, if you know what i mean).
Ultimo ma non ultimo, la wwe l'ha messo "dove non batte il sole" in contemporanea al fan medio americano
(smark) e a quello smart. Ma proprio con la sabbia, eh. Quindi non fatico ad immaginare il direttivo wwe ridere di gusto per ogni faccia sconvolta presente in arena
Taker - Lesnar. Scioccante, senza ombra di dubbio, nessuno avrebbe scommesso un soldo bucato su Lesnar. Ma credo che se è successo c'è un perchè, ovvero che Taker non ce la fa più, e per me la decisione di chiudere la streak è stata solo sua e non dello zio Vince. Sì è visto dal match, molto molto lento, ho visto Taker poco in palla praticamente per tutti e 25 i minuti; poi basta vedere la Last Ride eseguita ad minchiam, la Tombstone in cui Lesnar nemmeno è vicino a toccare terra, inoltre ho "sentito" l'assenza del suo classico suicide dive oltre la terza corda. Insomma, non ne aveva più. Dare la streak ad un part-timer mi ha fatto storcere il naso (anche se markatamente parlando, Lesnar poteva essere il più adatto), così come il modo in cui è finita (match poco più che sufficiente, ancora per le condizioni del Deadman), ma è comunque un WM moment da non poco.
ma solo io penso che se avessero fatto vincere la streak a un giovane talento, magari anche iper-pushato, questo sarebbe stato realmente rovinato?? oramai la streak è diventata una faccenda per pochi eletti, negli ultimi anni solo triple h,hbk,cena e brock lesnar avevano uno status tale da poter reggere un peso così enorme. Ad essere completamente onesti io non avrei accettato un bryan,punk, ma anche un edge o un randy orton che interrompesse la streak. Per una volta tanto la wwe ha costruito un grande wrestlemania moment e un pezzo di storia indelebile. Ripeto, punti di vista.
Appena avviata l'entrata di Undertaker mi son detto "questo è al canto del cigno".
L'abbigliamento parlava chiaro. Addio giubbe maestose e cappucci che creano timore.
S'è visto un Undertaker molto più a nudo.
Mantello che non nasconde la sua decadenza fisica e cappello che lo fa sembrare niente più che un ormai vecchio guerriero arrivato alla sua ultima battaglia.
Durante il match non ho espresso una parola.
Ho visto solo un canto del cigno.
Non un capolavoro, bensì un match dove man mano che i minuti passavano si mettevano sempre più a nudo le debolezze del fenomeno.
Un vero canto del cigno, una morte lenta e dolorosa.
E il pubblico, abituato alla resurrezione del guerriero, stavolta è rimasto illuso.
Ed è qui che il processo di umanizzazione, dopo anni di lavoro, si conclude.
Il pubblico avrebbe voluto di più, ma tocca alla WWE farlo tornare coi piedi per terra e fargli toccare con mano la realtà.
L'incantesimo s'è rotto, nemmeno Undertaker è immortale.
E ciò non poteva essere messo in scena in modo migliore.