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Molto divertente il weekend a Le Mans, dovrebbe piovere più spesso che spariglia un po’ le carte.

Moto3

Gara delle prime volte: prima vittoria di GasGas nel mondiale con Garcia che finalmente ottiene un buonissimo risultato in un circuito che non è Valencia (e poi son contento visto che lo avevo dato come favorito per il campionato); ed è stata la prima volta sul podio per Salac e Riccardo Rossi entrambi bravissimi.
Però ancora una volta il “vincitore” è Acosta: in una pista in cui non aveva mai corso parte ventunesimo dopo 3/4 giri si porta sesto, cade, riparte ventiduesimo e chiude ottavo allungando ancora un pochino in classifica. I suoi rivali (?) o cadono tipo Binder (dopo il Qatar disastroso) e Masia oppure ed è il caso di Antonelli, Fenati, Migno nonostante siano lì da 10 anni sono sempre gli stessi che fanno gli stessi errori; possono correre per altri 30 anni ma il titolo non lo vinceranno mai (probabilmente non arriveranno mai neanche tra i primi tre). Dopo 5 gare ha più di 2 gare di vantaggio direi che è il favorito numero 1 nonché l’unico che ha dimostrato di essere costante.
Dopo un quarto di stagione si può fare un primo bilancio e tra le delusioni si annoverano Suzuki, Foggia e McPhee che hanno ottenuto risultati davvero scadenti.
Ultima cosa sulla Moto3, il prossimo anno al 99% salirà quello che a mio avviso è il talento più grande della Spagna di questa generazione nata a metà anni 2000: Dani Holgado che da quando esordì appena quattordicenne nel CEV è subito andato forte e quest’anno sta dominando (3 vittorie su 3 al CEV ed in testa anche in Rookies Cup) poi magari mi sbaglio e arriva al Mondiale e non combina nulla, ma secondo me è un predestinato.

Moto 2

Per il titolo mi sembra palese che siano in 4 a giocarselo (i due Ajo, Lowes e Bezzecchi, mentre Di Giannantonio può portare via punti importanti ai quattro ma non lo vedo competitivo per il mondiale).
Ottima gara di Raul, Gardner punta a fare il Mir (in testa con 0 vittorie, Bezzecchi si è difeso più o meno mentre Lowes è sempre il più grande avversario di se stesso (peccato mi piace dai tempi della SSP). Ottimo Arbolino mentre Vietti sta avendo molte difficoltà, male i due americani più che altro perché si stendono sempre e (soprattutto Beaubier) avrebbero bisogno di risultati.

Moto GP

Miller (forse) si è svegliato: grande gara la sua nonostante i 2 long lap penalty, bene anche Zarco e Quartararo che nel GP di casa trovano il podio. Vinales imbarazzante sotto l’acqua eppure era partito anche bene ...
Non mi sta simpatico ma mi ha fatto piacere vedere Marquez in testa (anche se per poco) e può essere stato un turning point della sua stagione in quanto è caduto due volte senza farsi male e lo può aiutare dal punto di vista psicologico per continuare a spingere.
Spiace un sacco per Savadori che poteva puntare ad un ottimo settimo/ottavo posto, peccato che invece la moto l’abbia lasciato a piedi.

Un paio di appunti a caldo dopo Moto3 e MotoGP a Barcellona:

- La Moto3 va rivista un attimo, in 5/6 in staccata appaiati non è proprio il massimo. Poi vabbè la bandiera rossa dopo quella a scacchi, giusto per avere ancora più confusione.
- Contento per la KTM e Pedrosa
- Quartararo se cadeva oggi moriva, senza se e senza ma. Lasciarlo correre per 4 giri con la tuta aperta è da criminali, andava fermato. Però oh, è andato largo, ha praticamente fatto il Long Lap Penalty ma ehi, +3 secondi di penalità. Direzione gara da far rimpiangere quella F1

Quartararo da bandiera nera, senza se e senza ma.

Nell’ultima settimana non si fa altro che parlare di quanto sia pericolosa la moto3; tantissimi, anche tra gli addetti ai lavori, la ritengono pericolosa.Mi sa che non hanno mai visto una gara di Supersport 300 .
L’unico vantaggio delle SSP300 è che vanno piano (penso che al massimo raggiungano i 170/180) e quindi questo evita che ad ogni curva si ammazzino in 2/3, però è anche un limite in quanto fa dei grupponi da 20 piloti. E se nella moto3 sono in 5 o 6 ad approcciare la stessa curva in SSP300 sono in 10 .
Tipo ieri hanno corso a Misano e Kawakami che era secondo è caduto in pieno rettilineo restando in mezzo alla pista venendo sfiorato da tutti i piloti che arrivavano da dietro (e sono 40); le immagini erano abbastanza impressionanti di quanto gli era andata bene ad esserne uscito illeso.
Per non parlare dell’ultimo giro che è sembrata la Royal Rumble.
Anche nei primi anni della categoria ricordo che in tutti i GP rischiavano di lasciarci le penne in 2 o 3, un po’ perché correvano piloti con poca/scarsa esperienza ed un po’ per le caratteristiche della categoria.

Comunque è interessante notare che in MotoGP nelle ultime 2-3 gare dal tredicesimo posto in poi si corra il CIV , se si guarda la classifica (soprattutto nei primi giri) tutti gli italiani occupano le ultime posizioni; poi Bagnaia rimonta e qualcuno che è davanti cade e quindi riescono ad andare a punti, ma è davvero desolante.

Da segnalare la vittoria in Red Bull Rookies Cup di Bertelle per 2 motivi:
1) era dal 2015 che un italiano non vinceva in Rookies Cup (Di Giannantonio nell’ultima gara della stagione) ed anche dopo di podi italiani se ne contano davvero pochi (a malapena sulle dita di una mano)
2) per come è avvenuta: prima curva ultimo giro gruppetto di 6 in testa, Bertelle è l’ultimo del gruppo e la prende con tranquillità mentre gli altri cinque davanti la affrontano come se fosse l’ultima curva e si stendono tutti ( ) consegnandoli la vittoria su un piatto d’argento.

Pecco più che altro dovrebbe iniziare a svegliarsi ad inizio gara e non a metà.

Per il resto gara da applausi (dei 2/3 di) Marquez, meritato, e dimostra ancora una volta, come se ce ne fosse ancora bisogno dopo il 20'20, che dietro di lui c'è il vuoto, o almeno non c'è IL rivale pronto ad approfittarne, ma più un gruppo di piloti che si spartiscono i punti. Questo appena torna al 100%, sempre se possibile, ritorna a dominare.
Ottimo Oliveira secondo con lui che si conferma il più veloce, peccato che l'aggiornamento della KTM sia arrivato solo al Mugello, altrimenti chissà, probabilmente il campionato avrebbe una classifica totalmente differente.
E infatti, zitto zitto, Quartararo 3° aggiunge punti di distacco sulle Ducati...

Va bene che il motociclismo è, per natura, uno sport in cui il rischio c'è sempre, ma qua rischiamo di avere un morto ogni weekend.
Acosta oggi veramente miracolato.

santinocena ha scritto: ↑26/06/2021, 11:28 Va bene che il motociclismo è, per natura, uno sport in cui il rischio c'è sempre, ma qua rischiamo di avere un morto ogni weekend.
Acosta oggi veramente miracolato.

Si ma Acosta è stato davvero un coglione, da penalizzare senza se e senza ma.

Signori, tra un'ora e mezzo sapremo se davvero saranno finite le domeniche ad aspettare di guardare il pilota più forte della storia del motociclismo.

Ufficiale il ritiro del più grande di sempre.

Grazie di tutto, nel benissimo e nel malissimo.

Leggenda, checché se ne dica.

Non sarà la stessa cosa guardare la MotoGP senza il 46

Meno male che l'ha capita, anche se in ritardo di almeno un paio un d'anni, che non era più il caso di andare avanti, sono sempre abbastanza convinto che se avesse vinto quel decimo titolo nel 2015 si sarebbe già ritirato da un pò.

C'è da dire che il vederlo negli ultimi anni un pò in difficoltà sempre a rincorrere gente molto più giovane di lui lo ha umanizzato e me lo ha reso molto più simpatico di quanto non fosse quando era sempre vincente e aveva un pò rotto i coglioni.

Commander Cool ha scritto: ↑05/08/2021, 21:52 Meno male che l'ha capita, anche se in ritardo di almeno un paio un d'anni, che non era più il caso di andare avanti, sono sempre abbastanza convinto che se avesse vinto quel decimo titolo nel 2015 si sarebbe già ritirato da un pò.

C'è da dire che il vederlo negli ultimi anni un pò in difficoltà sempre a rincorrere gente molto più giovane di lui lo ha umanizzato e me lo ha reso molto più simpatico di quanto non fosse quando era sempre vincente e aveva un pò rotto i coglioni.

Ah che belli i 20 anni in cui ha fatto tirare il culo tutte le domeniche

Anche quando lo davano per morto lui si è sempre rialzato, a 30 anni ha vinto il 9° mondiale e già all'epoca gli davano del bollito.

La realtà è che a 39 anni suonati era ancora almeno il terzo pilota più forte in griglia e già solo questo fa capire la grandezza del campione che è.

Per non parlare delle statistiche che, spesso passano in secondo piano, ma sono un qualcosa di allucinante, basti pensare che per vincere 100 gran premi ci ha impiegato 207 gare, Marquez sta poco sopra gli 80 in più di 220 (anche prendendo il marquez pre infortunio, stava comunque dietro), e le statistiche vanno a fare solo da corredo a tutto ciò che ha rappresentato e rappresenta Valentino Rossi nella società odierna.

Grazie per tutto Vale, per le scenette post gara (quelle vere, quelle genuine che venivano dal nulla e si vedeva che erano studiate poco prima), dalla bambola gonfiabile, al vigile, al galeotto, al bowling, al WC, al giro d'onore con Angel Nieto, alle magliette celebrative e tutto il resto. La voglia di andare contro al tempo, Valentino eterno Peter Pan che rifiuta l'invecchiamento e rimane uno dei grandi fino a quando non diventa grande per davvero, a 36 anni, quando tutti i suoi rivali avranno più o meno smesso, praticamente vince un mondiale, poco importa che non sia arrivato a vincere quel decimo, è entrato ancora una volta nel cuore della gente e questo conta ancora di più.

Più forte di critiche e rosicamenti, un patrimonio allucinante per lo sport italiano e direi anche mondiale, costantemente al top per 24 anni, dagli anni del dominio Honda al passaggio in Yamaha perché la gente era convinta che fosse la moto e allora lui fece quello che voleva e vinse anche li, 2 anni di fila, poi la prima vera crisi nel biennio 2006-2007 con tanti problemi con moto e gomme, però lui e la Yamaha lavorano tanto, tantissimo e alla fine il tetto del mondo se lo riprende per due anni, forse i due anni in cui Valentino Rossi era davvero il pilota più forte, meno veloce degli inizi, ma decisamente più maturo, tanto che vinse i grandi duelli che hanno segnato la storia del motociclismo.

Poi l'infortunio, il passaggio in Ducati, il ritorno in Yamaha, gli davano del bollito e lui di tutta risposta tornò al vertice della piramide, facendo venire il vomito a tanti, tantissimi.

Grazie Vale per questo viaggio infinito, dalle vittorie alle rimonte epiche, Philip Island 2002, Barcellona 2003, Philip Island 2003, Welkom 2004, Philip Island 2004, Jerez 2005, Dogninton 2005, Sachsenring 2006, Assen 2007, Laguna Seca 2008, Barcellona 2009, Assen 2009 con la 100° vittoria, poi Sepang 2010 quando tornò a vincere, così come Assen 2013 quando nessuno ci avrebbe puntato più un euro, così come Misano nel 2014 e poi quel magico 2015 dove tutto ciò che toccava diventava oro (vedi Assen 2015 o Argentina col rimontone), per poi finire con gli ultimi successi da iper campione che sono Jerez 2016, Barcellona 2016 e infine Assen 2017, oltre al canto del cigno della Pole del Mugello nel 2018 con podio annesso.

Credo che senza l'avvento di michelin la sua carriera sarebbe stata ancora più lunga ad alto livello, ma giustamente i cambi regolamentari fanno parte del gioco e riuscire ad adattarsi è una capacità che non tutti hanno, sulla quale Vale ha costruito parte della sua grandezza da pilota.

A lui si devono tantissimi vantaggi, sia diretti che indiretti, per il motociclismo... a lui dobbiamo tanti piloti che hanno inseguito un sogno e a lui oggi dobbiamo il 90% dei talenti italiani più forti in giro (Morbidelli, Bagnaia, Bezzecchi e non solo).

Alla fine di tutto, grazie infinite Vale, cresciuti con te e il tuo modo di essere.

Pilota più forte della storia del motociclismo

Goditi la pensione Campione.

Nah, nessuna pensione per Vale. Sicuramente ora andrà a correre in GT3 come già faceva prima del ritiro. Anzi ora ha pure la possibilità di spaziare e farsi gare importanti tipo la 24 ore di Daytona. A Spa ancora non ce lo vedo. Sicuramente si farà Le Mans in classe AM quando le GT3 prenderanno il posto delle GTE

The Prizefighter ha scritto: ↑07/08/2021, 10:47 Nah, nessuna pensione per Vale. Sicuramente ora andrà a correre in GT3 come già faceva prima del ritiro. Anzi ora ha pure la possibilità di spaziare e farsi gare importanti tipo la 24 ore di Daytona. A Spa ancora non ce lo vedo. Sicuramente si farà Le Mans in classe AM quando le GT3 prenderanno il posto delle GTE

Beh, la pensione del pilota più veloce della storia è andare a correre in macchina anche ad alto livello, ci sta come cosa.

Ad ogni modo ora sono aperti tanti spiragli di mercato, Bezzecchi tra VR e Petronas, fossi in lui andrei in Petronas senza manco pensarci...