Puntata solidissima, che riesce nel difficile compito di far convivere l'attesa per gli sviluppi della BrandWar e non bruciare tutto nell'immediato. Sensato che a RAW stiano rimuginando sulla miglior controffensiva e si prendano il loro tempo.
Eviterò di far notare con troppa perizia di dettagli come Shane abbia confermato col suo promo la mia confutazione all'argomento 1 circa l'attacco "ingiustificato", individuando nella sufficienza di Angle un pretesto non necessario e nella sua visita una dichiarazione di guerra. Ma almeno un periodo me lo sono concesso.
Puntata che si apre con quello che sarebbe stato un ottimo match se Benjamin non si dimostrasse tremendamente svogliato. Un conto è l'ostentata disinvoltura del veterano, un altro le imprecisioni gratuite. Nel finale evidenti, con un
Roundhouse Kick che doveva evidentemente arrivare sulla nuca (vedere come Woods prova a rimediare portandosi lì la mano) e che colpendo invece l'alto cucullare distorce il
climax.
Per un Benjamin zavorra, un Orton che trova la sua tanto chiacchierata indole ottimale con l'avversario che te la tira fuori anche dopo un funerale. Bel
main event, che per nel finale paga lo scotto della
storyline ma eseguito e interpretato quasi alla perfezione. Plaudo al non aver ridimensionato il repertorio di Zayn dopo il semi-
turn, abitudine pessima di casa Stanford, plaudo a Randy che non si tira indietro dal subire le mosse d'alto impatto con quelli che per i suoi standard sarebbero veri e propri
oversold.
Interessante la conclusione, fa venir voglia di capire dove si vada a parare. Sensato infatti il confronto tra Sami e Shane, col primo che sembra simulare il sotterramento dell'ascia della loro battaglia, per dissotterrare insieme la scure contro RAW. Avevo pensato che qualificandosi gli Zayvin (terribile!) avrebbero potuto minare la squadra dall'interno, ma questo scenario offre più soluzioni, anche intermedie, non banali. Sami ha ritrovato una dimensione se non ideale, comunque d'eccellenza in questa svolta, checché tutti possiamo recriminare della sospensione dell'
underdog definitivo.
Fashion Files sottotono, telefonato il rapimento di Ellsworth, troppo di cattivo gusto il corpo del reato.
Peccato per l'assenza di AJ, ma dopo 2 sere di fila con questo ritmo una settimana di pausa se la merita.
Considerato però il buco di metà puntata, le ragazze potevano prendersi più minuti. Schema abbastanza classico nei match multipli, con le minacce maggiori (vendute come tali) Tamina e Charlotte fuori gioco nel fuori ring e vittoria scolastica di Becky sull'anello debole Carmella. Ho apprezzato il
promemoria iniziale di Nattie. Poco il tempo per dare valutazioni di merito tecnico ma se proprio dovessi cercare un punto di pregio direi Tamina.
Si è avanzata l'idea che Bryan non abbia approvato l'offensiva di Shane. Contesto questa visione superficiale, Bryan ha affermato di non aver approvato il fatto di essere stato tenuto all'oscuro e di non aver potuto esprimere un parere sulla questione ma durante la puntata non ha fatto nulla per far capire che il proprio lavoro di organizzazione e gestione della card - in specie dei match di qualificazione e capitanato per le Series - fosse viziato dal suo malcontento, anzi, a tratti è sembrato anche partecipe. A Smackdown stanno facendo le cose perbene, Bryan è nella fase iniziale di un percorso che lo porterà a mettersi in discussione per come stia cooperando ad un potere costituito anziché rivoluzionarlo, un percorso scatenato dal confronto con Owens e Zayn settimana scorso. Per questo s'iniziano a vedere alcune frizioni tra lui e Shane ma nessuna contestazione ancora.
Temo soltanto che questa caratterizzazione diventi anche la motivazione in chiave
mark del suo prossimo abbandono. L'indiscrezione di essere stato considerato per TLC mi sembra comunque un segnale di apertura della compagnia per il suo ritorno
in-ring, cosa alla quale sono assolutamente contrario nonostante proprio l'American Dragon sia il motivo per il quale mi sono appassionato al
pro-wrestling.