E voi?

[pingumen96]

Perchè fino a prova contraria c'è gente a cui piace un certo tipo di intrattenimento piuttosto che un altro, un X-Factor è un programma che seppur abbia un tema musicale, è sempre uno show televisivo con i suoi clichè, i suoi scripting, i suoi personaggi e le storyline di turno per far votare la gente a casa; è normale che una trasmissione commerciale tenda a puntare al target "facile", se devi vendere un prodotto cerchi di venderlo a più persone possibili.

E comunque non è vera l'equazione Commerciale=Merda Banale, un qualcosa di qualità può benissimo far colpo su un numero variegato di gente, come ad esempio può esserci tanta merda nel settore di "nicchia".

Dal punto di vista musicale (sempre come esempio vabbè) si trova roba buona e cacchina sia nel pop sia nelle nicchie.
Come ha fatto intendere Karran son gusti, però, un po' come Bryan, è stata interessante la scalata al successo... ma poi?
Il passaggio da nicchia a commerciale (ovunque) comporta a volte qualche sacrificio che non tutti possono trovare 'buono'.
C'è chi invece ha la possibilità di sfondare ma resta fedele a una fan base di poche persone ma buone.
X Factor m'ha dato lo spunto per questa discussione perché costringe tutti a vendere in qualche modo l'anima al diavolo (diventare commerciali sacrificando qualcosa). E i big money sono sempre lì a farla da padrona. E a me un po' dispiace.

Boh son discorsi contorti, lo so.

[Karran]

Dal punto di vista musicale (sempre come esempio vabbè) si trova roba buona e cacchina sia nel pop sia nelle nicchie.
Come ha fatto intendere Karran son gusti, però, un po' come Bryan, è stata interessante la scalata al successo... ma poi?
Il passaggio da nicchia a commerciale (ovunque) comporta a volte qualche sacrificio che non tutti possono trovare 'buono'.
C'è chi invece ha la possibilità di sfondare ma resta fedele a una fan base di poche persone ma buone.
X Factor m'ha dato lo spunto per questa discussione perché costringe tutti a vendere in qualche modo l'anima al diavolo (diventare commerciali sacrificando qualcosa). E i big money sono sempre lì a farla da padrona. E a me un po' dispiace.

Boh son discorsi contorti, lo so.

Guarda che non sempre è estendibile, il discorso che stai facendo, dalla musica (o dall'arte in generale) ad altri ambiti della vita, eh.
Già se lo estendi al lavoro, entrano in gioco altri fattori.
Non ne parliamo, poi, se lo andiamo ad estendere agli aspetto interpersonali e sociologici (dato che, mi pare di aver capito, era questo il punto a cui volevi arrivare).

[Two-headed Boy]

Non so, però se per colpa tua mi capita di entrare nel topic di X-Factor di questo forum e notare che Kurt94, oltre che ad essere ancora vivo e a postare ancora (di conseguenza), è capace di citare gli At The Drive-in commentando X-Factor... beh, ti ritengo responsabile per i miei 10 minuti persi.

(Seriamente, non ho capito il thread. Mi autocito, giusto che mi è capitato di spenderci qualche post non troppo tempo fa per pura coincidenza, che l'avrò visto anni fa a malapena: credo che il senso di X-Factor sia solo "Vi intrattiene?". Se la risposta è sì, non c'è altro da dire. E non c'è nulla di male in questo. Ognuno ha i propri standard. Al massimo si dovrebbe discutere su quanto X-Factor sia dannoso per il sistema artistico italiano, ma anche lì mi sa che siamo già sul trito e ritrito.)

[Evoluted]

pingumen, il tuo mi sembra un topic interessante, tuttavia non ho ben capito dove tu voglia andare a parare
cioè, il tuo è un discorso del tipo:
"perchè, psicologicamente parlando, io trovo il calcio lo sport piu esaltante mentre N individui lo ritengono noioso?"
oppure intendi:
"perche milioni di persone amano il calcio quando il pentathlon moderno che non si incula nessuno è ben più appagante ed emozionante?"
oppure ancora:
"perche tu, che sai solo di calcio,ti senti in dovere di dare pareri sul pentathlon moderno?"

[pjorn e stambeit]

Dal punto di vista musicale (sempre come esempio vabbè) si trova roba buona e cacchina sia nel pop sia nelle nicchie.
Come ha fatto intendere Karran son gusti, però, un po' come Bryan, è stata interessante la scalata al successo... ma poi?
Il passaggio da nicchia a commerciale (ovunque) comporta a volte qualche sacrificio che non tutti possono trovare 'buono'.
C'è chi invece ha la possibilità di sfondare ma resta fedele a una fan base di poche persone ma buone.
X Factor m'ha dato lo spunto per questa discussione perché costringe tutti a vendere in qualche modo l'anima al diavolo (diventare commerciali sacrificando qualcosa). E i big money sono sempre lì a farla da padrona. E a me un po' dispiace.

Boh son discorsi contorti, lo so.

Partiamo però da un punto, se un'artista fa il salto per rivolgersi ad un pubblico più ampio di quello suo di nicchia deve per forza di cosa giungere a dei compromessi, perchè devi anche essere bravo a far trasparire il tuo messaggio al pubblico ampio.
E' una cosa che c'è sempre stata, ci può essere il caso in cui questo coincida con un impoverimento qualitativo, ma può anche essere la chiave per giungere ad uno status superiore a cui poi puoi proporre qualcosa di innovativo, l'esempio dei Beatles può essere molto appropriato; quando hanno ottenuto un agognato contratto discografico, hanno dovuto scendere a compromessi d'immagine, tipologia di musica, accontentare il "mercato della carne" etc., questo però ha creato quella Beatlemania, che ha poi permesso di evolversi, potendo permettersi di distruggere la situazione precedente di compromessi e portare a un largo successo di pubblico album in cui hanno espresso in toto il loro potenziale creativo come un Rubber Soul, un Revolver o un Sgt. Pepper e così via.

Soprattutto è normale quando uno svolge l'artista come lavoro, quando spesso magari attori accettano ruoli per loro banali, perchè oh, devono campare anche. Qualche settimana fa, andai ad un incontro in cui Frassica spiegava bene questo concetto.

Le caratteristiche del pubblico "generalista" sono in genere banali, per il semplice fatto che sono gli elementi che possono avere in comune più persone.

E te lo dice uno che ha anche provato a convertire gente ad un diverso tipo di umorismo, arte e così via, però se non gli garba, pazienza, meno agli altri più a me, si dice.

[Some_Organism]

mah, banalmente non ho la TV e non la seguo.
Non seguo alcuna serie tv (non so nulla di breaking bad, game of thrones, lost, E.R., zombie caz e trallalà)
Non seguo quindi alcun programma (a meno di non considerare RAW e Smackdown che comunque non sto più seguendo) (LuchaLuchaLucha)
Quando vado magari a mangiare una pizza in un locale dove c'è la TV accesa mi crea fastidio e vedere molti clienti con la testa all'insù a vedere paperissima o qualsiasi stronzata passi mi fa capire di essere una specie di asociale contento (per la cronaca, molti clienti a testa in sù a vedere la TV ma gli altri a testa in giù a leggersi il celllulare ogni 3 secs.)
Quindi forse non sono adatto a questo tipo di conversazione (non sono certo il tipo da rifiutare tecnologia e progresso, anzi... m appunto "progresso" e media assieme stanno bene solo in un film dystopico cyberpunk ^^) ma ritengo che dovremmo tutti darci una regolata e ricominciare da qualche passo più indietro perchè gli ultimi anni ce li stiamo perdendo dentro (e dietro) a uno schermo.


Scusate le parentesi infinite, sono un addicted in tal senso.

[uomodelmonte88]

E' un discorso che ho già affrontato tra amici molte volte.
Secondo me c'è un equivoco di fondo: si confonde l'intrattenimento con l'arte.
Poi non spetta a me decidere cosa sia l'uno e cosa sia l'altra, eh. Però in alcuni casi la differenza è evidente, e i talent musicali sono uno di quei casi.

Ti diverte vedere ragazzi fascinosi e ragazze finto-grintose che urlazzano? Nessun problema.
Pensi che questi siano "grandi artisti"? Hai un problema.
E' intrattenimento, per l'arte rivolgiti altrove. E, perdio, fallo! Che triste fermarsi sempre e comunque al mero intrattenimento, la vita è anche altro.

Io quell'equivoco di fondo lo odio.
Perchè mi imbarazza.
Quando andavo alle superiori c'era "Campioni - Il sogno". Non me ne perdevo una puntata, ci impazzivo e sapevo vita, morte e miracoli di ogni giocatore del Cervia, ivi compresi i panchinari.
Non ho mai pensato che uno solo di loro potesse andare in Serie A.
I talent show musicali hanno scardinato questa logica, portando "in serie A" (concerti con palazzetti pieni, dischi in vetta alle classifiche, rappresentanza dell'Italia in manifestazioni internazionali) persone che si erano fatte le ossa in Eccellenza e poi nulla più.

[Wednesday]

Quando andavo alle superiori c'era "Campioni - Il sogno". Non me ne perdevo una puntata, ci impazzivo e sapevo vita, morte e miracoli di ogni giocatore del Cervia, ivi compresi i panchinari.
Non ho mai pensato che uno solo di loro potesse andare in Serie A.

Ma era quello con Ciccio Graziani in panchina? Gli errori/sfuriate fatte vedere dalla Gialappa eran spettacolari

Per il resto condivido il tuo discorso

[uomodelmonte88]

Ma era quello con Ciccio Graziani in panchina? Gli errori/sfuriate fatte vedere dalla Gialappa eran spettacolari

Per il resto condivido il tuo discorso

Proprio lui