Two-headed Boy ha scritto:Ma hai fatto un paragone della minchia, cosa c'è da capire? Al solito, se non si porta per forza la discussione in zone a te esclusivamente congeniali, perdi la bussola. Un cristiano ha aperto un thread con una questione abbastanza precisa e tu sei uscito fuori traccia sin dal primo post, che rilevanza avrà un tuo eventuale spiegotto (se ti gira) su cosa c'entri una roba come Centovetrine è il paragone italiano con la WWE più efficace a livello di tipologia di pubblico, e specificando "al netto del gender"?
D'altronde te non hai capito cosa vuol dire "Ricettacolo", perchè per te magari Friends non parlava di tutta l'America solo perchè, boh, non c'era un afroamericano nel cast.
E' arrivata la voglia di tenderti la mano e spiegarti, una volta di più.
Friends quindi parlava di tutta l'America. Tipo del Texas, della Florida, dell'Oregon, dell'Alaska, del Nevada, dell'Indiana, dell'Iowa, delle Hawaii, di Porto Rico. Mi giri la versione tarocca di Friends che hai visto, gentilmente?
Cioè, continui a fare l'equazione NY=USA, anzi: Manhattan=USA. Ergo sei dalla parte sbagliata dell'Atlantico (altro che sito di streaming!) perché non sei in grado di contestualizzare uno show che parla di Manhattan rispetto ai cinquanta Stati Uniti d'America. E' come se tu dicessi che Sex and the City racconta la vita delle donne a San Francisco: una puttanata enorme.
Peraltro, senza entrare in un paragone qualitativo ma solo contenutistico, ricettacolo random sta a Manhattan (o Brooklyn, se ti piace 2 Broke Girls) come Centovetrine sta a una certa Torino. Quindi se ti impegnavi il paragone lo capivi.
Ho spiegato cosa volevo dire, te lo sei perso, te lo riporto:
Nicolasblaze ha scritto:La presenza nell'immaginario collettivo americano della WWE non può essere tastata attraverso altri programmi tv. Bisogna girare in America, parlare con la gente, vedere i negozi e via dicendo.
Da cui il paragone, che a livello di target è calzantissimo, tra WWE e Centovetrine/Uomini & Donne/yadda. Al netto di una determinata tipologia di programmazione americana che fa il ricettacolo, che tu giochi a rendere assoluta quando rappresenta una porzione inferiore al 10% dei palinsesti, è bizzarro pensare a un programma tv che parla di un altro programma tv. La mia non era un'argomentazione pro-permeazione del breslin nella società americana, né anti-. Era un modo per dire: "non limitiamo la discussione a 'ho visto Bret Hart nei Simpson!', ma parliamo di cose concrete". Così capisci che solo tu, con la tua testolina chiusa e restia all'apprendimento, potevi pensare che fossi fuori traccia.
Mi sembra di parlare con quello che ieri diceva che Rey Mysterio e Eddie Guerrero sono messicani, madonna.
Nicolasblaze ha scritto:
E' arrivata la voglia di tenderti la mano e spiegarti, una volta di più.
Friends quindi parlava di tutta l'America. Tipo del Texas, della Florida, dell'Oregon, dell'Alaska, del Nevada, dell'Indiana, dell'Iowa, delle Hawaii, di Porto Rico. Mi giri la versione tarocca di Friends che hai visto, gentilmente?
Cioè, continui a fare l'equazione NY=USA, anzi: Manhattan=USA. Ergo sei dalla parte sbagliata dell'Atlantico (altro che sito di streaming!) perché non sei in grado di contestualizzare uno show che parla di Manhattan rispetto ai cinquanta Stati Uniti d'America. E' come se tu dicessi che Sex and the City racconta la vita delle donne a San Francisco: una puttanata enorme.
Peraltro, senza entrare in un paragone qualitativo ma solo contenutistico, ricettacolo random sta a Manhattan (o Brooklyn, se ti piace 2 Broke Girls) come Centovetrine sta a una certa Torino. Quindi se ti impegnavi il paragone lo capivi.
Ho spiegato cosa volevo dire, te lo sei perso, te lo riporto:
Da cui il paragone, che a livello di target è calzantissimo, tra WWE e Centovetrine/Uomini & Donne/yadda. Al netto di una determinata tipologia di programmazione americana che fa il ricettacolo, che tu giochi a rendere assoluta quando rappresenta una porzione inferiore al 10% dei palinsesti, è bizzarro pensare a un programma tv che parla di un altro programma tv. La mia non era un'argomentazione pro-permeazione del breslin nella società americana, né anti-. Era un modo per dire: "non limitiamo la discussione a 'ho visto Bret Hart nei Simpson!', ma parliamo di cose concrete". Così capisci che solo tu, con la tua testolina chiusa e restia all'apprendimento, potevi pensare che fossi fuori traccia.
Mi sembra di parlare con quello che ieri diceva che Rey Mysterio e Eddie Guerrero sono messicani, madonna.
NYC é la città più "mischiata" del mondo nel senso che specialmente a Brooklyn trovi quasi tutte le razze, e per questa natura da paese dell'emigrazione NON si può fare UN SOLO UNICO modo di vedere gli americani, visto che se vai a NYC vedi il nero, l'ispanico e moltissime altre razze ma sono tutti americani.
Psp300xxx ha scritto:
NYC é la città più "mischiata" del mondo nel senso che specialmente a Brooklyn trovi quasi tutte le razze, e per questa natura da paese dell'emigrazione NON si può fare UN SOLO UNICO modo di vedere gli americani, visto che se vai a NYC vedi il nero, l'ispanico e moltissime altre razze ma sono tutti americani.
Esattamente, e non potendosi fare un unico modo di vedere gli americani non si può neanche traslare persino l'interezza di NYC per gli USA, figuriamoci un singolo borough come Manhattan o Brooklyn.
Quel post lì è allucinante. E' tutto troppo bello. La testolina chiusa sarebbe la mia e, per l'utente Nicolasblaze, l'immaginario di Friends in pratica non usciva da Central Park e col cazzo che parlava ad uno di Seattle o di Los Angeles. Ma hey, d'altronde oggi How you doing? lo dicono solo nella Grande Mela, no? Jay Leno lo conoscono solo lì, no? La UFC se la cagano solo lì, no? Van Damme e chissà chi altro facevano camei al solo uso e consumo dei newyorkesi, no? Ohi, sei tipo la prima persona che ammatte, e pure con della spocchia, di non averci capito un cazzo di un prodotto come Friends, come del resto mille altri scritti alla stessa maniera. Rallegrati.
E, fermi tutti, una donna in carriera di San Francisco non poteva identificarsi in Sarah Jessica Parker perchè hey, aveva la sfiga di stare dall'altra parte della costa! Wow, questa è massmediologia a livelli assurdi. O chissenefrega se il Times ha definito I Soprano "La più grande opera della cultura Pop americana dell'ultimo quarto di secolo" perchè, dopotutto, se non sei un malavitoso di 130 chili che sta nel Jersey conta un cazzo, no? Continuamo a paragonare tutto a Centovetrine, specchio di una Torino reale e tangibile.
...
Allora, facciamo così: vai a pagina 1, rileggi il post d'apertura e cerca di capire quello che viene chiesto. E poi tendi stocazzo.
Psp300xxx ha scritto:NYC é la città più "mischiata" del mondo nel senso che specialmente a Brooklyn trovi quasi tutte le razze, e per questa natura da paese dell'emigrazione NON si può fare UN SOLO UNICO modo di vedere gli americani, visto che se vai a NYC vedi il nero, l'ispanico e moltissime altre razze ma sono tutti americani.
Ma a parte il discorso su New York, solo uno coi paraocchi non capirebbe che praticamente qualsiasi produzione oggetto del thread è volta ad abbracciare quanti più immaginari possibili, perchè è il modo giusto per vendere le cose.
Vabbè, tu e l'italiano siete su mondi diversi.
Ti ho già spiegato che stai confondendo il pubblico (Friends se lo vedono in tutti gli USA) con il S-O-G-G-E-T-T-O. Soggetto è un termine tecnico, antipatico, quindi lo esplico, pardon, spiego, a tuo beneficio. Soggetto, per dirla in parole alla tua portata, è l'argomento. Che comprende, guarda caso, il setting.
OGNI produzione televisiva americana è fortemente caratterizzata dal setting. Altrimenti, o sommo interprete di cultura pop (tu che il pop non sai neanche dove stia di casa), per quale motivo i procedurali vengono sdoppiati o triplicati a seconda dell'area in cui sono ambientati? Fai un tentativo: guarda CSI. Prima l'originale (Las Vegas), poi Miami e poi NY. Poi torna qui con la coda tra le gambe a dire "avevi ragione".
Poi da quello che dici tu si estrapola un fatto ben noto ma comunque utile: che una certa, piccola, parte di New York è il cuore dell'immaginario collettivo riferito all'America. Ma non è, o comunque non è necessariamente, l'immaginario collettivo DELL'America, cioè della totalità rappresentativa della popolazione americana. Anche perché NY ha sempre parlato molto facilmente all'Europa (per quanto tu possa sforzarti con l'immaginazione, non sei negli USA, fortunatamente - alla fine si vive meglio qui, tra una cosa e l'altra), a differenza di Los Angeles. Anticipo l'obiezione: non Los Angeles come produzione (cioè Hollywood, che d'altronde fu fatta dai transfughi east coast in fuga da Edison), ma Los Angeles come immaginario.
Come dice Yu-Lang Fung parlando di filosofia cinese (è stato il massimo esperto mondiale), "di ogni pensiero c'è una parte intrinsecamente legata al contesto e una parte universalizzabile". Questo ti spiega Sex and the City, che vabbè lo capisce mia madre per dire ma tu hai bisogno di aiuto a quanto pare.
Di Sex and the City (di Friends, di HIMYM) c'è una parte universalizzabile, che è quella più generica e generale. Nel caso delle quattro bagasce, il fatto che siano quattro donne più o meno in carriera alle prese con il sogno americano yadda yadda yadda. [A proposito: io dico yadda, quindi NY rappresenta non solo tutta l'America, ma anche un pezzo di Europa? Così, seguendo il tuo ragionamento astruso.]
La parte, perdona il bisticcio, particolare di Sex and the City è la sua newyorkesità: se prendi quei quattro personaggi e li trasporti, cambia tutto - uno dei tanti motivi per cui il secondo film faceva cagare più del primo è l'ambientazione araba, che rendeva le quattro tipe totalmente fuori contesto. Ma sarebbe stato lo stesso se fossero andate a Detroit, voglio dire, o a Des Moines, Iowa.
La prossima volta che scrivi, gentilmente, non fare confusione tra chi guarda e chi scrive. Sei in grado di prometterlo? Spero di sì.
Nicolasblaze ha scritto:Vabbè, tu e l'italiano siete su mondi diversi.
Ti ho già spiegato che stai confondendo il pubblico (Friends se lo vedono in tutti gli USA) con il S-O-G-G-E-T-T-O. Soggetto è un termine tecnico, antipatico, quindi lo esplico, pardon, spiego, a tuo beneficio. Soggetto, per dirla in parole alla tua portata, è l'argomento. Che comprende, guarda caso, il setting.
OGNI produzione televisiva americana è fortemente caratterizzata dal setting. Altrimenti, o sommo interprete di cultura pop (tu che il pop non sai neanche dove stia di casa), per quale motivo i procedurali vengono sdoppiati o triplicati a seconda dell'area in cui sono ambientati? Fai un tentativo: guarda CSI. Prima l'originale (Las Vegas), poi Miami e poi NY. Poi torna qui con la coda tra le gambe a dire "avevi ragione".
Poi da quello che dici tu si estrapola un fatto ben noto ma comunque utile: che una certa, piccola, parte di New York è il cuore dell'immaginario collettivo riferito all'America. Ma non è, o comunque non è necessariamente, l'immaginario collettivo DELL'America, cioè della totalità rappresentativa della popolazione americana. Anche perché NY ha sempre parlato molto facilmente all'Europa (per quanto tu possa sforzarti con l'immaginazione, non sei negli USA, fortunatamente - alla fine si vive meglio qui, tra una cosa e l'altra), a differenza di Los Angeles. Anticipo l'obiezione: non Los Angeles come produzione (cioè Hollywood, che d'altronde fu fatta dai transfughi east coast in fuga da Edison), ma Los Angeles come immaginario.
Come dice Yu-Lang Fung parlando di filosofia cinese (è stato il massimo esperto mondiale), "di ogni pensiero c'è una parte intrinsecamente legata al contesto e una parte universalizzabile". Questo ti spiega Sex and the City, che vabbè lo capisce mia madre per dire ma tu hai bisogno di aiuto a quanto pare.
Di Sex and the City (di Friends, di HIMYM) c'è una parte universalizzabile, che è quella più generica e generale. Nel caso delle quattro bagasce, il fatto che siano quattro donne più o meno in carriera alle prese con il sogno americano yadda yadda yadda. [A proposito: io dico yadda, quindi NY rappresenta non solo tutta l'America, ma anche un pezzo di Europa? Così, seguendo il tuo ragionamento astruso.]
La parte, perdona il bisticcio, particolare di Sex and the City è la sua newyorkesità: se prendi quei quattro personaggi e li trasporti, cambia tutto - uno dei tanti motivi per cui il secondo film faceva cagare più del primo è l'ambientazione araba, che rendeva le quattro tipe totalmente fuori contesto. Ma sarebbe stato lo stesso se fossero andate a Detroit, voglio dire, o a Des Moines, Iowa.
La prossima volta che scrivi, gentilmente, non fare confusione tra chi guarda e chi scrive. Sei in grado di prometterlo? Spero di sì.
Jeez, sei ancora qui? Ma, prima di essertela suonata e cantata per l'ennesima volta, sei almeno andato a rileggerti il post iniziale e a trarre qualche conclusione su quanto il tuo primo post non c'entrasse una fava col tutto? L'hai fatto? Sì o no? Sennò stiamo qui a parlar di nulla.
Grazie per la lezioncina, che chiaramente sai dove poterti infilare. Il "Vedi che ti spiego cos'è il soggetto" lo potrai dire ad un aperitivo per farti figo con delle parioline stordite, non qua. Avendo deciso tu (e solo tu, in modo del tutto arbitrario) che è il soggetto ad essere il significante per questa gran bella menata (e chiaramente non lo è, sennò l'analisi di un'opera si fermerebbe al solo soggetto, e quando mai?), dimmi tu come può risultare credibile quello che stai cercando di sostenere solo per pararti il culo, che anche un cerebroleso saprebbe dire che l'immaginario di Friends non può fermarsi alla sola New York. Poi oh, il tirare fuori CSI (o i procedurali in genere, come se non li avessimo già in parte "esclusi" dal discorso per ovvi motivi) è l'ennesima perla. Ci starebbe un "Grazie al cazzo". Lì il significante è l'ormai brand "CSI", non "Miami", non "New York". Cosa stai vendendo, CSI o Miami/NY? Miami e NY non sono forse meri veicoli? La serie si chiamava CSI o CSI - Las Vegas? A quel punto come cazzo lo differenzi uno spin-off? Poi torna con la coda tra le gambe a dire "Ho fatto un altro paragone della minchia".
E poi adoro il tuo incipit "Stai confondendo il...", quando non sto confondendo un cazzo perchè, yet again, hai deciso tutto tu perchè ti fa comodo così. Come a me ora fa comodo, per ribadire, prendere una tua frase precedente: non confondere pubblico con soggetto. Ma chi l'ha deciso? Chi ha deciso che una cosa esclude l'altra? Pesa di più una fottuta sceneggiatura spalmata su 9/10 stagioni (non ricordo) o un cazzo di soggetto? Figa, è più facile vendere un prodotto ambientato a New York oppure nel Dakota? Questa è o non è anch'essa cultura Pop (di cui tu, ovviamente, sei il massimo esperto. Statisticamente noto che la mentalità del metallaro mezzo-redento-e-mezzo-no aiuti tantissimo a non farsi un'opinione del tutto derivata)?
Ma lo vedi che hai sempre bisogno di elementi a tuo favore, sennò ciao? Hai davvero così tanto bisogno che qualcuno pensi per te, tanto da non riuscire a farcela da solo? Ok, ti lascio alle tue convinzioni, alle tue tarature e alle tue favolette per cui non conta un cazzo il valore de I Soprano perchè il soggetto fa la spola tra il Jersey e New York (anche se ogni tanto va pure a Las Vegas, ogni tanto anche in Italia), o il valore di Gilmore Girls perchè il soggetto non esce dal Connecticut (anche se ogni tanto va nel Massachusetts, ogni tanto a New York). Te la concedo volentieri perchè a me dopotutto interessa di più questo (scherzo, ovviamente, però...):
Jeez, sei ancora qui? Ma, prima di essertela suonata e cantata per l'ennesima volta, sei almeno andato a rileggerti il post iniziale e a trarre qualche conclusione su quanto il tuo primo post non c'entrasse una fava col tutto? L'hai fatto? Sì o no? Sennò stiamo qui a parlar di nulla.
Ti insegno una cosa: la cultura non è un male.
Ti ho fatto scoprire Fung, è un grande autore - se tu fossi intelligente te lo segneresti e lo andresti a leggere, invece riesci solo a dire "oddio, hai citato un'altra persona, quindi non hai idee originali!11!!". In pratica per te chiunque scriva un saggio non ha idee sue perché mette una bibliografia in fondo. Mi chiedo come tu abbia fatto a laurearti, a questo punto.
Oddio, mi devo infilare la lezioncina nel culo? Ti stai scaldando, per caso? Ti facevo più zen, my dear.
Ho detto, ridetto e ri-ripetuto il legame tra post iniziale & mio intervento.
"La presenza della WWE, programma televisivo (o insieme di), nella società americana, non va in modo limitante ricercata solo in altri programmi televisivi, e dunque non ridurrei questa discussione a un 'ho visto Bret Hart nei Simpson!1!', ma invito, come qualcuno ha fatto, a parlare di società americana in modo più ampio e, conseguentemente, autentico". Se non lo capisci neanche ora getto la spugna, per scriverlo più lineare di così dovrei trasformarmi in Tosi.
Il problema, detto banalmente, è questo: molte persone, in Europa, sono convinte di conoscere gli USA perché vivono ogni giorno una certa fascia di intrattenimento americano. Questo è limitante e, in ultima analisi, sbagliato.
Le produzioni di intrattenimento che hanno appeal presso il pubblico a est degli USA (cioè quello europeo) rappresentano una fascia limitata del complesso delle industrie di intrattenimento americane. Parlano, in linea di massima, della parte settentrionale della East Coast. In altri casi, più rari, toccano realtà differenti - in particolare Cali e, più raramente, Florida. Gli Stati che vengono raccontati in tv - cioè, nella tv che a noi arriva, anche internettianamente parlando - sono non più di sei o sette, contro i cinquanta che compongono la totalità demografica americana.
Ora, io non credo che guardare Friends ti dica cose significative sul Texas. Tu credi che sia così?
Allo stesso tempo, come ho detto a proposito di Sex and the City, un lato di Friends ha connotati universalizzabili, che ne favoriscono l'appeal globale; ma la parte più interessante è quella specifica, quella che parla di una realtà ben determinata con caratteristiche ben determinate. Altrimenti tanto vale ambientare Friends a Nowhereland, no? Invece, il setting ha un peso fondamentale nelle caratteristiche di uno show.
Questo non vuol dire, come hai erroneamente estrapolato ad absurdum, che Friends abbia senso solo per chi vive a NY o persino a Manhattan. Altrimenti non sarebbe uno show tv, ma una discutibile collezione di inside jokes (come, per sottolineare una volta di più la differenza nella somiglianza, ha rischiato spesso di diventare I Cesaroni da noi, mancando a volte di quella spinta universalizzabile che rende interessanti al pubblico generale le grandi serie americane).
Tuttavia il fatto che io veda Friends e lo capisca non vuol dire che Friends sia nella sua interezza universale. Se prendi il cast di Friends e lo fai interagire a Dallas, hai una serie completamente diversa. Questo che cosa vuol dire? Che tra Dallas e Manhattan ci sono differenze socioculturali enormi che guardando solo NY non cogli.
Certamente, come dicevo, l'idea di NY come contenitore di immaginario collettivo riferito agli Stati Uniti ha un peso anche all'interno degli Stati Uniti stessi. Ma ce l'ha maggiormente quando gli Stati Uniti si rivolgono all'esterno, perché le realtà estremamente composite che si sommano a fatica nella società americana percepiscono spesso le differenze in modo bruciante e tragico.
Ancora una volta, tu ad absurdum hai ipotizzato che, seguendo il mio ragionamento, un nero non possa amare Friends perché sono tutti bianchi. Non parlerei, tanto per cominciare, né di etnia né di gradimento. Come negli ultimi anni è emerso in modo parossistico, il problema egalitario negli USA attraversa trasversalmente (seppur con differente intensità etnica) i gruppi di popolazione, ed è più geografico che personale.
Un nero di una grande città, in linea di massima, conosce le altre realtà di quella città. Ma quanti bianchi dell'Iowa possono vedersi nei bianchi di Manhattan? Se ci riuscissero, sarebbero in grave conflitto personale con la realtà che effettivamente li circonda.
Ne fai, temo, ancora una volta tendendo (legittimamente) a ridurre all'assurdo le argomentazioni avverse, una questione troppo meccanicamente geografica. Questo non può essere vero, altrimenti arriveremmo al paradosso secondo cui nessuno potrebbe guardare Game of Thrones se non vivesse a Westeros. Tuttavia negare la significanza del contesto significa tornare ad una struttura di fabula sempre universale, sì, ma sempre vaga e generale (che forse nemmeno esiste se non per ipotesi d'accademia - in fondo anche Andersen è fortemente condizionato dal mondo che vive quando crea mondi immaginari).
Questo, ancora una volta, per non perdere il filo del discorso, ci dice che la WWE non è né Friends, né I Soprano, perché la WWE è nazionalpopolare e ha la forza di girare gli USA con successo simile di stato in stato. Ci troviamo quindi con la situazione quasi rovesciata rispetto alla tua ipotesi di partenza: anziché cercare che la società americana ci parli della WWE attraverso altri programmi tv (pretesa che, come detto, trovo vagamente surreale), troviamo che la WWE ci parla della società americana che i programmi maggiormente amati ignorano per una serie di motivi. In modo estremamente simile gli show egualmente nazionalpopolari - i talent musicali, i vari Extreme Makeover Home Edition, i Little Miss Qualcosa, che vanno a scavare nel fondo dell'America rurale o suburbana, senza, chiaramente, la supponenza di un'analisi vera e propria, limitandosi cioè a trasmettere determinate realtà esemplificate in poche persone.
Di nuovo, dunque: mi sembra sciocco e limitante cercare di leggere la società americana nei pochi e selezionati modelli di esempio che i nostri gusti ci fanno estrapolare dal complesso della televisione americana. Troverei più calzante cercare di guardare direttamente alla società, e non al filtro che ci viene mostrato, come qualcuno ha fatto in questo topic.
Infine, non hai compreso l'esempio di CSI. Non tornavo sul paragone tra crime e sitcom (per quanto il discorso sia stato chiuso troppo in fretta, dal momento che a livello di pubblico il primo stronca l'altra da anni), ma ponevo un esempio semplice ed evidente di come la stessa serie muti drasticamente se cambiata di contesto - portavo cioè evidenza pratica all'esempio ipotetico "se Friends fosse ambientato a San Francisco".
Ah, a differenza tua, e di altri, ho scarsa necessità di distanziarmi dai miei gusti adolescenziali (un po' come i teen che fischiano i Cena e i Mysterio per marcare la loro differenza dai bambini). Trovo più onesto e sensato incorporarli nella visione del mondo che ho maturato negli anni. Nessuna redenzione, dunque, né conversione improvvisa: per citare (guarda a quali abissi mi spinge la tua conversazione) il Principe (!), un divenire.
Dov'è che è imprescindibile per comprenderlo in Friends l'ambientazione? Manco fosse The Wire
Non mi sembra che Frasier sia fallito perchè s'è spostato da Boston a Seattle
Strana gestione dei paragrafi
...laurearmi? Quando è successo? O quando è successo che io abbia mai frequentato un qualche ateneo, a dire il vero. Vabbè, non so con chi ti confondi (sindrome di Danielemido, immagino), ti insegno comunque una cosa: impara ad usare le citazioni. Usale per arricchire, non per "Eh, figa, ma l'ha detto Yu-Lang Fung!", a mò di esercizio di stile. Sennò, ironia, sembra un pò come tutte le volte in cui, ne I Soprano, viene tirato fuori a cazzo Sun Tzu e L'Arte Della Guerra, perdendo così di vista quella volta in cui viene tirato in ballo con cognizione di causa. Il sapore agrodolce è lo stesso.
Ma puoi pure ripeterlo all'infinito, il tuo primo intervento resta un'uscita infelice e fuori traccia. Nessuno ti ha chiesto di paragonare la WWE a Centovetrine. Nessuno. Tantomeno il thread non aveva l'intento di paragonare la WWE a Friends o a I Soprano. Che sì, tu lo voglia o no, sono tutte espressioni Pop. L'intento del thread era prendere ad esempio un certo tipo di prodotti che vanno indubbiamente "forte" (serialità e cinematografia) ed usarli come valide cartine di tornasole. Avessi espanso il discorso sin da subito, probabilmente i toni sarebbero ora diversi. Resta comunque "una verità", che verità non è perchè è anch'essa limitante, perdendo del tutto di vista il contenuto e l'impatto, ragionando così. Cioè, è questo che è davvero limitante.
E poi provi a rigirare il discorso, perchè sei tu che hai fatto sì che si arrivasse a parlare "per assurdo" perchè tu per primo l'hai fatto. Come se, appunto, Friends non potesse essere ambientato a San Francisco o a Chicago ed avere lo stesso identico soggetto, come se un Central Perk potesse essere solo a New York. Come se i protagonisti, nel mentre, non potessero muoversi a Las Vegas o a Londra. O come se la serialità americana non avesse mai rappresentato realtà provinciali con risultati soddisfacenti, se non addirittura con impatti enormi. Basti pensare che forse la sit-com più influente di tutte era ambientata a Milwaukee, Wisconsin (non starò certo a dirti quale, lo capirai da te). Quanta differenza ha fatto "il soggetto"? Nessuna.
E infine citi (giustamente, per come la vedo io) i vari talent, talk show e cazzate varie. Non a caso in prima battuta ho detto che trovavo più calzante un Uomini E Donne come esempio di "nostra cultura Pop"... ma non puoi avere la pretesa di rapportarlo al focus del thread, perchè son proprio concezioni distanti anni luce.
(Sbagli se mi credevi più zen, ma sbagli anche se credi che io mi sia scaldato, la mia era una risposta "da manuale" come lecito fosse. Sbagli anche se credi che io abbia avuto un giorno la necessità di distanziarmi dai miei gusti adolescenziali, perchè dopotutto ho 27 anni e ancora oggi mi iscriverei ad un forum col nickname El Scorcho senza alcuna titubanza. Sbagli inoltre se credi che la mia nota sarcastica riguardasse questo, quando era per sottolineare come mantieni comunque una vomitevole visione classista e conservatrice (più di quanto tu creda) da buon "metallaro" quale sei e sempre sarai, nonostante ti affanni per autoimporti di avere una visione il più ampia possibile delle cose ma non lasciando trasparire la minima passione, volendo altresì legittimarti in tutti i modi. Ma sì, questo c'entrava poco col discorso.)
pingumen96 ha scritto:Vedo confusione tra oggetto e soggetto o sbaglio? Se sì, un ripasso di estetica non farebbe male.
Più che altro sa molto di diatriba personale regressa che esplode. Ed è un pò un peccato, perché di cose interessanti ce ne sarebbero da dire, e ne sono state dette, ma diventa difficile buttarsi nel mucchio.