Tuttowrestling Forum

Yourself is Steam ha scritto: Eh? Tematicamente è più simile ad un Cars che ad un Monsters & Co. La differenza mi pare palese.

Appunto, ma Cars tra tutti i Pixar prodotti è quello più bambinesco, banale, meno interessante, bollalo come ti pare, ma comunque già molto differente da tutti gli altri, da Nemo ai Toy Story passando per Monsters e Bug's life.
È simile più al canone disneyano che al pixariano, difatti è a detta unanime l'unico passo falso dello studio, giustamente lo stesso discorso si può fare per Monsters University perché è una vaccata commerciale e va presa come tale, ma non è come hai scritto che è più 'pixeriano' dell'originale, che presenta temi importanti come la xenofobia trattati in modo efficace anche agli occhi di un bambino.

kanyewest ha scritto:Appunto, ma Cars tra tutti i Pixar prodotti è quello più bambinesco, banale, meno interessante, bollalo come ti pare, ma comunque già molto differente da tutti gli altri, da Nemo ai Toy Story passando per Monsters e Bug's life.
È simile più al canone disneyano che al pixariano, difatti è a detta unanime l'unico passo falso dello studio, giustamente lo stesso discorso si può fare per Monsters University perché è una vaccata commerciale e va presa come tale, ma non è come hai scritto che è più 'pixeriano' dell'originale, che presenta temi importanti come la xenofobia trattati in modo efficace anche agli occhi di un bambino.

Può darsi, ma mi sembrava una deriva di tutta la Pixar ultimamente, pure Up è lontano da Toy Story, per dire

Yerself, te prego, dimme che eri ironico su Sorrentino e Woo...

Anche perché sborrare sui film americani di quest'ultimo, e contemporaneamente dire che quelli girati dallo stesso in madrepatria siano inutili, è proprio da dementi.

Che poi neanche li avrai visti...

manud(x)20 ha scritto:Che poi neanche li avrai visti...

Come te non avrai visto così tanta roba italiana per considerare Sorrentino uno dei migliori
Face/Off rimane il Action For Dummies definitivo

A differenza tua, io però parlo di cose che ho visto. Tu dai dell'inutile a materiale mai guardato, fenomeno.

E tranquillo che al film di Sorrentino ho dato 8.5, ma che sia il più talentuoso tra i registi in attività in Italia è fuori questione.

E film come HardBoiled e The Killer, Face/Off se lo legano al cazzo, per usare un francesismo.

Piuttosto, dopo mesi e mesi, son riuscito a completare il download di Patlabor 2.
Te piscio.

Ma calmino che stavo a scherzà. Io confronto Face/Off con ciò con cui dovrebbe essere confrontato e cioè gli Action americani. Ed è un capolavoro a sfruttarne i tempi, a ribaltarne le situazioni, ad aggiungerci adeguatamente questioni filosofiche

This Must Be the Place l'hai visto?

E lascio col post 666 :sarzana:

Mazza, c'ho più post di te?

Comunque sì, e mi piacque molto, ma è uno di quei film il cui merito va più che altro all'attore protagonista.
Per quanto riguarda la sceneggiatura ci sono molte inconsistenze. Quando lo stile finisce per divenire limite, ecco.

Ichi The Killer di Takashi Miike
Voto: 8.5

Trovare un messaggio o un significato in questo film a me sembra quasi una forzatura(non ho letto il manga).
A me è parso come un estrema analisi del masochismo e del sadismo umano.

Detto questo, il film è geniale nel suo essere malato. E Kakihara è un figo.

Sarei ben felice di ottenere delucidazioni da qualcuno che lo ha già visto.

Vacanze di Natale a Cortina 2011

Ichi The Killer è una delle opere più note di Miike, ma personalmente il fatto di averlo visto dopo aver letto il manga mi ha sempre causato un piccolo pregiudizio, pur essendo conscio che si tratti di una licenza poetica del regista e che si tratti di una pellicola molto notevole.
Fondamentalmente mi è piaciuta molto la rivisitazione del personaggio di Kakihara, ispirato in modo lapalissiano dalla figura del Joker. È carismatico, paradossalmente poetico, capace di catalizzare l'intero film su di lui. Si perde il profondo legame BDSM con Ichi, se nel manga i due vengono uniti da un legame perverso e malato che assume una sfera quasi intima, qui la figura del killer diviene più una sorta di avatar del nichilismo di Miike, che rimanda molto a Izo. La violenza sadica di Kakihara deve scontrarsi con quella disumana e quasi divina di Ichi, non è bene vs male, è uno scontro tra due mali, uno umano e carnale, l'altro metaforico e spietato. Il finale è veramente stupendo, migliore del'opera cartacea, il prezzo della vendetta, la disperazione per aver compreso di essere il fautore di quell'apocalisse ambulante e deviata.

Archer ha scritto:Ichi The Killer è una delle opere più note di Miike, ma personalmente il fatto di averlo visto dopo aver letto il manga mi ha sempre causato un piccolo pregiudizio, pur essendo conscio che si tratti di una licenza poetica del regista e che si tratti di una pellicola molto notevole.
Fondamentalmente mi è piaciuta molto la rivisitazione del personaggio di Kakihara, ispirato in modo lapalissiano dalla figura del Joker. È carismatico, paradossalmente poetico, capace di catalizzare l'intero film su di lui. Si perde il profondo legame BDSM con Ichi, se nel manga i due vengono uniti da un legame perverso e malato che assume una sfera quasi intima, qui la figura del killer diviene più una sorta di avatar del nichilismo di Miike, che rimanda molto a Izo. La violenza sadica di Kakihara deve scontrarsi con quella disumana e quasi divina di Ichi, non è bene vs male, è uno scontro tra due mali, uno umano e carnale, l'altro metaforico e spietato. Il finale è veramente stupendo, migliore del'opera cartacea, il prezzo della vendetta, la disperazione per aver compreso di essere il fautore di quell'apocalisse ambulante e deviata.

Bravo.
Tradotto in temi, secondo te, con tutto ciò, l'autore del manga e Miike cosa hanno voluto raccontarci?
Sarebbe spagliato parlare di un'opera che ci mostra la presa di coscienza dell'inutilità della vendetta anche in un mondo malato e sadico come quello?

P.S.: "Tu non vuoi che ti faccia questo perché tu lo vuoi. Tu vuoi che ti faccia questo perché tu non lo vuoi."
P.S.2: ma quanto so fichi i jappi quando urlano?

Tra ieri e oggi, mi sono visto una serie di classici trasmessi nei vari canali della TV:

Harry ti presento Sally-Voto 7.5

Una buona commedia con qualche picco di brillantezza e la celeberrima scena dell'orgasmo simulato, con relativa citazione "quello che ha preso la signorina", che per me aggiunge, da sola, un mezzo punto. E inoltre, questo film rappresenta tutto ciò che penso riguardo al rapporto uomo-donna. Strano che mi sia sfuggito e che ne abbia sentito parlare quando lo citano ampiamente in una puntata di Scrubs; va beh, poco male, grazie a Rai Movie l'ho recuperato.

Mezzogiorno di Fuoco-Voto 8-

Difficile che un western in bianco e nero mi riesca a prendere in questo modo, e invece questo film mi genera parecchio hype dall'inizio alla fine. Grande l'interpretazione di Cooper, trasmette proprio le sue emozioni e fa capire di essere un condannato a morte, solo, disperato, ma pronto a lottare fino alla fine, anche se il film finisce diversamente, e ovviamente era giusto così. Bella l'idea di narrare gli eventi in tempo reale, cioè ho notato che più o meno i minuti che passano nelle lancette dell'orologio posizionato nell'ufficio dello sceriffo corrisponda alla durata del film. Per questo mi sono ripromesso di riguardarlo, seguendo l'ora esatta che l'orologio segna nel film, con fine a mezzogiorno.

Arma Letale-Voto 7

"Sono troppo vecchio per queste stronzate", ecco, la battuta sentita in una puntata di How I Met Your Mother finalmente trova una sua origine . Seriamente, non ero sicuro di guardare questo film, mi sembrava il classico action-movie con poliziotto figo della situazione che risolve tutto...e un pò cosi è stato, però il modo in cui sono stati narrati gli eventi mi ha entusiasmato, e l'azione presente nel film ha fatto solo da sfondo per l'amicizia dei due poliziotti, costruita chiaramente e coerentemente. Spero che nei sequel, che a quanto pare Rete 4 non trasmetterà ma che io penso di recuperare, approfondiscano la vicenda dall'assassinio della moglie di Riggs.

Inoltre registrati sulla chiavetta: Qualcuno volò sul nido del cuculo e Mezzogiorno e mezzo di fuoco. A breve commenterò anche questi.

manud(x)20 ha scritto:

Bravo.
Tradotto in temi, secondo te, con tutto ciò, l'autore del manga e Miike cosa hanno voluto raccontarci?
Sarebbe spagliato parlare di un'opera che ci mostra la presa di coscienza dell'inutilità della vendetta anche in un mondo malato e sadico come quello?

P.S.: "Tu non vuoi che ti faccia questo perché tu lo vuoi. Tu vuoi che ti faccia questo perché tu non lo vuoi."
P.S.2: ma quanto so fichi i jappi quando urlano?

Lasciamo stare il manga se non l'hai letto, parliamo solo del film.
No, secondo me non si parla tanto di inutilità della vendetta, quanto di come un risentimento così naturale possa risvegliare un male assoluto, che va ben oltre la sfera umana. La presa di coscienza nel film non sta nel pentimento del desiderio di vendetta, bensì nella creazione di Ichi, un diavolo che non conosce morale, pronto a uccidere qualsiasi anima viva gli si opponga. È una filosofia nichilista che Miike ha già trattato in altri suoi film, in Izo per dire è messa estremamente in risalto. Trovo molto coerente il finale quindi con il percorso del regista, che se invece si fosse limitato a emulare il cartaceo avrebbe stonato non poco.

Io intanto mi son rivisto questo...



"Ricordi quando ti dissi che ti avrei ucciso per ultimo? Ti ho mentito!"


Minchionate e tamarrate action come questa mi rallegrano la giornata.

Visto ieri "A dangerous method", non è che mi abbia granchè entusiasmato.