La trama fa tanto Attack on Titan (che non a caso é stato prodotto l'anno prima dallo stesso studio d'animazione, Wit Studio), in un contesto tradizionalmente giapponese con tecnologie steampunk l'umanità é stata confinata dalla comparsa degli zombie in stazioni circondate da alte mura comunicanti tramite dei treni fortificati per resistere agli assalti degli zombie. Il problema é che, a differenza di Attack on Titan con i giganti, Kabaneri of the Iron Fortress non riesce mai a rendere l'idea della pericolosità e del terrore creato dagli zombie. Sì, uccidono molti civili indifesi e anche qualche soldato scarso, ma raramente costituiscono una minaccia per i protagonisti (ma pure per i secondari), neanche all'inizio della serie, e dei "normali" samurai se ben allenati sono in grado di sconfiggerli facilmente, é davvero difficile credere che l'umanità possa essere stata messa in scacco da loro. Questa incapacità di mantenere la tensione alta con la sola presenza degli zombie porta ad uno shift verso il finale della serie, dove la trama passa da un survival a una revenge story, con gli zombie che passano da main threat a plot device adoperato da un umanissimo villain conclusivo.
Anche i personaggi sono un po' un hit or miss: il main protagonist, Ikoma, mi é piaciuto molto, come in tutti gli shounen é fortemente justice-driven in un mondo di menefreghisti, ma unisce bene la passione con cui muovere chi gli sta intorno all'intelligenza per studiare piani in situazioni critiche risultando verosimile in entrambe le parti (oltre ad avere un ottimo VA che aiuta sempre). La female lead, Mumei, come character in sé non mi dispiace, ha momenti spiacevoli ma che fanno parte di un percorso di crescita, il problema é che la sua presenza, con la sua forza esageratamente OP sul contesto, ha distrutto la credibilità degli zombie fin dal secondo episodio. Il villain conclusivo invece é insalvabile, un disastro che trascina in basso l'intera serie, stereotipico nei manierismi e irrelazionabile nelle motivazioni.
Dove invece la serie si rialza tantissimo é il comparto tecnico, questa serie é artisticamente eccellente, senza sé e senza ma. Dal tratto vintage che si sposa benissimo al contesto tradizionale/steampunk, alla cura dei disegni che a memoria non sbava davvero mai nemmeno sui personaggi di fondo, oltre alla creatività nel creare un mondo originale e piacevole da vedere. E, ovviamente, la qualità eccelsa delle animazioni e della colonna sonora che rendono la sequenze action molto coinvolgenti. Non si somigliano per stile, ma l'ho preferito persino ad Attack on Titan, o almeno alla prima stagione.
Vedrò il film sequel, sicuramente, fosse solo per godere ancora di animazioni così affascinanti, ma in realtà mi piacerebbe anche si riuscisse a dare una migliore giustizia agli zombie come minaccia dell'umanità.
PS: tra i personaggi secondari femminili ce n'é uno, Yukina, con un tratto di character design molto raro nella storia del media anime: ha dei muscoli chiaramente definiti, e sarà anche merito delle animazioni ma it looks soooo good (immagine in spoiler)...