Per chi vuole dibattere e chiacchierare sulle serie TV, sui cartoni animati, su programmi televisivi o su film cinematografici... e ovviamente anche sui protagonisti dello schermo.
MacheteKowalski ha scritto: ↑03/10/2020, 9:45
L'ho visto anch'io qualche giorno fa.
Per quello che ho capito:
Spoiler:
In realtà Adam e Anthony sono la stessa persona, creata da un disturbo psicologico dello stesso personaggio che per sfuggire alle incombenze della vita di coppia.
È un professore universitario con il sogno di diventare attore, ha l'amante (Mary) col quale è già stato beccato in passato e ora ha un figlio in arrivo.
Il dialogo con la madre è piuttosto esemplificativo, soprattutto quando parlano dei mirtilli e del suo desiderio di diventare attore.
La sera dell'incidente è il bivio, delle due personalità solo una rimane: l'amante presumibilmente muore e lui torna a casa cambiato e si riappacifica con la moglie,anche se poi le cose sembrano tornare esattamente come prima (la chiave per lo strip club, il ragno gigante a simboleggiare la "routine" della vita di coppia)
Solo una cosa non mi è chiarissima:
Spoiler:
non capisco se la moglie abbia sposato il professore o l'attore, nel senso: dopo essere stata all'università sembra che non si aspettasse di vederlo li, tanto che parla di una persona che "ha la stessa voce ed è identico a te", quindi non ho ben capito se lei sapesse di tutta la sua vita o solo di una parte, infatti se non sbaglio lo chiama Anthony e non Adam, anche se poi gli chiede "com'è andata a scuola".
Mamma mia che film assurdo... sinceramente l'intro non l'ho proprio capita, oltre al fatto che il discorso con il portinaio anche non mi porta a nulla,
ho cercato di riguarda l'intro per capire se ci fosse qualceh significato 'dietro'.
Visto The Gentlemen.
Stesso stampo di Slevin o The Snatch (chissà perché) ma è davvero ben fatto, Hugh Grant mattatore ma mi sono piaciuti veramente tutti.
Consigliato!
Rivisto Dirty Dancing ed è sempre un gran film.
Swayze sempre un figo, invece stavolta non ho veramente apprezzato il doppiaggio della Grey.
Non so perché non ci ho mai fatto caso...
Non lo considero al pari del primo, ha una sceneggiatura più debole e banale e troppi, troppi effetti speciali, però non posso non dire che tutte le scene di combattimento tra i titani sono clamorosamente belle. Peccato per la scrittura dei personaggi, questo gruppo di ecoterroristi che pare il miglior esercito del mondo fa ridere i polli, e la scienziata che diventa buona/cattiva/buona è di un prevedibile che più non si può, come il suo sacrificio per salvare la famiglia perchè in fondo è tanto, tanto buona (anche se ha causato la morte di qualche milionata di gente).
Comunque il personaggio giapponese è sempre il migliore (merito dell'attore) e ripeto, tutti i combattimenti, se pur eccessivi in numero e troppo "gonfi", valgono da soli la visione.
Annabelle 3
Dal primo mi aspettavo un bel film horror e mi ero ritrovato una mezza cagata.
Dal secondo mi aspettavo una cagata e mi sono trovato di fronte un film valido, con una regia di mestiere, personaggi credibili e tante scene, specialmente dalla metà in poi, che mi hanno fatto cagare addosso.
Il terzo lo hanno sparato in mezzo. Non lo considero una merda assoluta, ma non raggiunge la sufficienza.
Qualche scena che fa il suo c'è, gli attori non sono neanche malaccio, ma la sceneggiatura è troppo ingenua. L'amica della babysitter, che crede a fantasmi e demoni, va nella stanza dove non dovrebbe entrare e tocca/apre tutto quello che può, sorprendendosi del fatto che poi sono tutti nella merda. Il ragazzo innamorato della biondina, per quanto mi faccia simpatia, è fuori contesto. In un film horror che fa molta fatica a creare tensione nello spettatore, aggiungere scene trash, per di più riuscite, è un'autogol, in quanto mi ritrovo a ridere in momenti in cui dovrei avere paura, e quel poco di tensione che crea il film finisce nel nulla.
Poi il lupo mannaro potevano anche evitarselo, cosi come il samurai. Insomma, se avete una serata da perdere con gli amici guardatelo pure, ma non aspettatevi nulla di che....
Jeff Hardy 18 ha scritto: ↑11/12/2020, 13:01
È morto Kim Ki-Duk causa Covid.
Questa fa malissimo.
Avevo recuperato qualcosa di suo di recente, in particolare Ferro 3 e Primavera, Estate, Autunno, Inverno... e ancora Primavera. Non posso ritenermi esperto ma questi due mi erano piaciuti veramente tanto, specie il secondo. Ci sono rimasto molto male quando ho letto la notizia, penso fosse un grande
Si guardasse solo l'ultima mezz'ora o s'ascoltasse la critica danese, Druk sembrerebbe un film reazionario sugli eccessi da superare e la gioia della vita e cazzate del genere. Invece fa un discorso sottile (forse troppo) apportando una sostanziale variazione alla poetica di Vinterberg: non si tratta neanche più di condannare la collettività come spazio che impedisce qualunque alterità, piuttosto non si può neanche immaginare che un'alterità possa minimamente avere possibilità di esistere in una collettività, o, parafrasando la famosa frase di Jameson, è più facile immaginare la fine dell'altro che la fine della collettività. Per questo motivo Vinterberg vira dal black comedy nichilistico a una commedia europea "classica" in cui la nientificazione deve rientrare in un processo dialettico, l'eccesso re-instituzionalizzarsi. Questa è la grandezza della sequenza finale: a Mads è concesso l'eccesso solo in una forma instituzionalizzata. E al linguaggio cinematografico stesso è dato di eccedere stilisticamente solo in quella sequenza designata. L'eccesso (e il suo contrario) qua è sintomo (di una precedenta situazione di desertificazione del desiderio) e identità (tra soggetto e collettivo). L'eccesso è l'entrata di un'alterità nella collettività per re-instituire il desiderio desertificato, al tempo stesso la collettività deve identificare l'eccesso, riportarlo all'ordine e territorializzare uno spazio per l'eccesso così da far confluire il desiderio, lasciando però irrisolta la questione della desertificazione del desiderio. Per chi non torna all'ordine può esistere solo l'annientamento. Caruccio, anche se preferisco film più violenti ed evidenti. Mads star pazzesca.
Molto meritato il trionfo agli EFA, ma giusto perchè la competizione era ignobile. Ho tipo visto il primo dei 5 atti di Berlin Alexanderplatz (prima mezz'ora tipo), madonna... Tipo Get Out se diretto come una distopia di Netflix... e stiamo parlando di un adattamento tedesco di un classico letterario tedesco, ci si avvia verso un'oscura era per il cinema europeo, la generazione manudx sta iniziando a produrre.
Vabbè su Mank mi sono anche rotto di parlarne, non doveva esistere e basta. Mai visto un film fare così tanti danni, neanche la Riefenstahl.
taker85 ha scritto: ↑25/12/2020, 23:21
Pareri su SOUL su disney+? Parlano di capolavoro
Lo è. Il.film più cristiano che abbia mai visto insieme ad Arrival. La vita è degna di essere vissuta perché è vita, punto. Il fatti che non facciano vedere il destino di 22 è una ciliegina in più alla narrazione che da più gusto. Avrei cambiato pochi dettagli (il finale, il fatto che i tratti di personalità sono dispensati prima di nascere) ma sono minuzie di fronte a una cosa che è vero e proprio cibo per l'anima.
Darth_Dario ha scritto: ↑26/12/2020, 23:27
Eh, però ho sentito che di solito ritarda di un paio di secondi la shooting star press quindi non so quanto sia affidabile.
Boh zii, ho paper pubblicati in cui parlo di personalità. Se vuoi, ti dico le cose, da collega, se no amen.
Jeff Hardy 18 ha scritto: ↑26/12/2020, 23:29
Boh zii, ho paper pubblicati in cui parlo di personalità. Se vuoi, ti dico le cose, da collega, se no amen.