Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Inviato: 18/12/2019, 18:29
Ho hype per il Pinocchio di Garrone che esce domani, solo perchè è Garrone
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Confermo la mia opinione su Von Trier e sostengo che sia il genio cinematografico della nostra epoca, riferendomi, per lo meno, al cinema occidentale perché, ammetto, sono un pò carente sul fronte asiatico.KanyeWest ha scritto: ↑18/12/2019, 16:15 Sì, molto interessante anche se l'ho visto più di un anno fa e avrei bisogno di una seconda visione per capire meglio il finale che inizialmente avevo trovato un po' troppo autocelebrativo; rimane comunque un film spassosissimo e profondo, Lars si conferma un grande
Non escludo che il film sia volutamente blando, a me ha divertito e l'ho trovato una riflessione molto arguta sul cinema di oggi
Per niente d'accordo, considerando che ha fatto The Departed e The Wolf of Wall Street in questo ventennio. Oltretutto Gangs of New York è per me uno Scorsese "monco", nel senso che pesano i vociferati tagli in sede di montaggio che hanno portato il film da durare 200 minuti a quasi tre ore (comunque lunghissime), e le mancate "pause" tolgono al film un respiro più ampio che avrebbe potuto renderlo molto più memorabile (anche il solito rapporto cristologico è un po' buttato lì e non è omogeneo come in Mean Streets, ad esempio).
Di Irishman ne abbiamo parlato qualche pagina fa, io ribadisco che come per l'ultimo Gilliam non riesco a scindere l'opera da tutto il processo produttivo che le sta dietro pertanto non posso non ritenerla altro che un capriccio autoriale. Sicuramente ha i suoi punti di forza ma risulta molto più lento e meno digeribile rispetto ad altri suoi film sulle tre ore (Casino e TWOWS) e boh tutta la roba in CGI non mi ha convinto, sostanzialmente è una greatest hits che non ho trovato così necessaria a differenza di come l'ha incensato la critica (soprattutto statunitense).
Io ho un discreto interesse nei riguardi dell'opera, benché ammiri Garrone e il suo stile.The master of ROH ha scritto: ↑18/12/2019, 18:29 Ho hype per il Pinocchio di Garrone che esce domani, solo perchè è Garrone
Non vedo cosa c'entri il fatto che The Departed abbia vinto l'Oscar con la valutazione del film, è un film scritto e diretto divinamente nonostante qualche pecca nella sceneggiatura (tipo la sottotrama dei microchip cinesi boh, l'ho sempre trovata un po' sui generis) in cui la tematica della morale è sicuramente più approfondita rispetto agli altri film di quel decennio (GONY in primis), per me è un film-testamento decisamente più incisivo rispetto ai due che citi e l'unico appunto che si potrebbe fare a Scorsese è che abbia dichiarato all'epoca di non voler più lavorare a kolossal hollywoodiani (lel).PuroIndyLove ha scritto: ↑19/12/2019, 10:52 Confermo la mia opinione su Von Trier e sostengo che sia il genio cinematografico della nostra epoca, riferendomi, per lo meno, al cinema occidentale perché, ammetto, sono un pò carente sul fronte asiatico.
Ad oggi è l'unico regista in grado di osare e di sconvolgere (basti pensare ai riferimenti sul nazismo ne La Casa di Jack), oltre che di gettare una visione originale e controcorrente sulla società occidentale.
Jarmusch è stato sempre molto abile nel rimescolare i generi secondo il suo stile e, soprattutto, il suo ritmo (vedesi il noir in Ghost Dog e il western in Dead Man), ma ho avuto come l'impressione che lo zombie movie non fosse nelle sue corde e che abbia mancato il bersaglio, per quanto, ripeto, ne intuisca le finalità satiriche.
Lui stesso, del resto, in una intervista, ha ammesso di non amare particolarmente il genere.
Hai citato giustamente due degli Scorsese più rappresentativi del 2000, due film che riguardo sempre con molto piacere.
The Departed, però, l'ho sempre ritenuto un pochetto sopravvalutato e un'opera minore rispetto alla grandezza del maestro riscontrata in altre (ma questo è chiaro a tutti, non dico niente di nuovo).
Basti guardare a come Hollywood lo abbia accolto positivamente tramite la sua fiera delle vanità annuale, e dov'era quando faceva Toro Scatenato?
Io ci vedo più in questo film un esercizio di stile, perché non c'è assolutamente dubbio che la pellicola sia una lezione di regia su come amministrare, egregiamente, un film di genere senza cascare nel cliché o in facilonerie commerciali, ma bensì fornirgli un punto di vista prettamente autoriale.
Il plot di The Departed è molto semplice, ma è bello come Scorsese lo sa rimescolare alla sua maniera, inserendoci i suoi temi e fornendogli molta più profondità.
In mano ad un altro regista avremmo avuto uno scanzonato thriller sui generis con, magari, uno scialbo Bruce Willis o un fisso Jason Statham.
The Wolf of Wall Street è bellissimo nella sua esplosione grottesca (credo sia il film che meglio rappresenti lo spirito edonista della nostra epoca, blandamente scopiazzato da Sorrentino in Loro), con un Di Caprio, finalmente, diverso e meno "bello e dannato", ma è più ravvicinabile a capolavori già visti del regista sulla dualità bene o male, ascesa e caduta.
I due film che ho citato li ammiro nella capacità di Scorsese di aver saputo raccontare una epopea e un'epoca, un pezzo di America che dica qualcosa in più sul presente della nazione.
Ammetto che anch'io ho storto un pò il naso all'uso della CGI e all'utilizzo della piattaforma omologante di Netflix per lanciare il film e produrlo.
Gli effetti, però, a mio avvis,o hanno avuto la loro funzionalità, mettendosi al servizio della storia.
In realtà i trailer lasciano sempre il tempo che trovano, fatti solo per attirare quanto più pubblico possibile spesso facendo sembrare banali film che poi non lo sono. Per dire, pure Il Racconto Dei Racconti dal trailer pareva un fantasy generico.PuroIndyLove ha scritto: ↑19/12/2019, 11:04 Io ho un discreto interesse nei riguardi dell'opera, benché ammiri Garrone e il suo stile.
Parto leggermente prevenuto lasciandomi condizionare dal trailer, che già mi ha fornito una visione del film un pò "disneyana".
Spero di sbagliarmi, ma spero di incontrare un giorno un regista che getti una luce su Pinocchio diversa dalla favola per bambini con lieto fine, perché secondo me il racconto ha sfumature anche diverse e violente, in un certo senso.
Sarà curioso vedere se Garrone sia riuscito a rivalutare quel "buffone di corte" che è diventato Benigni.
E' un attore che stimo, dall'indubbio vitalismo istrionico, per quanto lo abbia trovato sempre un pò troppo sopravvalutato dalla critica.
Le sue prove migliore, per me, rimangono Down By Law e La Voce della Luna, poi stop.
Il peggio è stato dargli l'Oscar, che gli ha montato la testa e lo ha gettato nel baratro del lecchinaggio di stato.
Lungi da me mettere sullo stesso piano qualità e gratificazione altrui, ed è per questa ragione che non seguo mai con molto interesse la cerimonia.KanyeWest ha scritto: ↑19/12/2019, 12:04 Non vedo cosa c'entri il fatto che The Departed abbia vinto l'Oscar con la valutazione del film, è un film scritto e diretto divinamente nonostante qualche pecca nella sceneggiatura (tipo la sottotrama dei microchip cinesi boh, l'ho sempre trovata un po' sui generis) in cui la tematica della morale è sicuramente più approfondita rispetto agli altri film di quel decennio (GONY in primis), per me è un film-testamento decisamente più incisivo rispetto ai due che citi e l'unico appunto che si potrebbe fare a Scorsese è che abbia dichiarato all'epoca di non voler più lavorare a kolossal hollywoodiani (lel).
Cosa dice Gangs of New York sulla società americana di ieri e di oggi che già non sia stato raccontato decenni fa? Che è un paese di puritani/cattolici di merda fondato sulla violenza? Tanto vale guardarsi There will be blood che è un film superiore in tutto e per tutto
Continuo a non capire perché ti sia incentrato sull'Oscar quando chiunque con un minimo di raziocinio (anche in sezione) sa che sono una stronzata, con tutto il rispetto quello che dico è roba abbastanza trita e ritrita e non vedo cosa possa apportare al punto di discussione originale (ovvero che The Departed è uno dei migliori Scorsese dell'ultimo ventennio). Avrebbe potuto fare en plein di Oscar o aver vinto la Palma a Cannes (un pochino meglio) mentre The Departed non essere neanche nominato, questo non cambierebbe di un centimetro il mio giudizio anche considerando che tra gli Oscar al miglior film ce ne saranno giusto 3-4 che ho apprezzato nell'ultimo ventennio.PuroIndyLove ha scritto: ↑19/12/2019, 19:44 Lungi da me mettere sullo stesso piano qualità e gratificazione altrui, ed è per questa ragione che non seguo mai con molto interesse la cerimonia.
La mia era una constatazione ironica sul sistema meritocratico in ordine a Hollywwod, che non premia l'estro artistico quando è eccellentemente espresso ma lo fa quando è presente in minima parte.
Che so, per fare un altro esempio, il primo che mi viene in mente, Pacino che viene premiato per una buona prova in Profumo di Donna, ma snobbato durante gli anni 70, indubbiamente il suo periodo più fulgido.
Sempre riferendomi a Scorsese, posso citare altri due "capolavori minori", a mio avviso più incisivi di The Departed, ovvero Cape Fear e Fuori Orario.
Il primo, in particolare, proprio come The Departed, mostra la grande abilità di Scorsese di prendere un soggetto per un film dai toni commerciali, di genere, e fornigli grande profondità psicologica.
In questo Scorsese è l'erede di Hitchcock.
Ribadisco, però, che The Departed è un gran bel film e non voglio sminuirlo, anzi.
Forse non mi sono spiegato bene: la questione intorno ai premi è un appunto, non un metro di giudizio, il quale, come mi sembra di aver spiegato, esula da qualsiasi giudizio critico esterno o gratificazione da parte di altri (Oscar e quanto altro appunto), essendo il mio personale giudizio sulla pellicola.KanyeWest ha scritto: ↑20/12/2019, 1:01 Continuo a non capire perché ti sia incentrato sull'Oscar quando chiunque con un minimo di raziocinio (anche in sezione) sa che sono una stronzata, con tutto il rispetto quello che dico è roba abbastanza trita e ritrita e non vedo cosa possa apportare al punto di discussione originale (ovvero che The Departed è uno dei migliori Scorsese dell'ultimo ventennio). Avrebbe potuto fare en plein di Oscar o aver vinto la Palma a Cannes (un pochino meglio) mentre The Departed non essere neanche nominato, questo non cambierebbe di un centimetro il mio giudizio anche considerando che tra gli Oscar al miglior film ce ne saranno giusto 3-4 che ho apprezzato nell'ultimo ventennio.
Cape Fear è sicuramente uno Scorsese minore a mio avviso, anche questo è un remake (ma di un americano) ma non riesce a raggiungere i picchi di The Departed, non mi esprimo su Fuori Orario perché prima di vederlo devo chiedere permesso a Ghezzi.
Non saprei sul paragone con Hitchcock, in comune hanno il fatto che abbiano entrambi scritto poche sceneggiature ma sinceramente ci vedo poco altro
Posto che odio come sia abusato e mal utilizzato il termine "capolavoro" oggigiorno, visto che in generale nessuno sa veramente cosa vuol dire e lo appioppa a dei film che sono semplicemente piaciuti molto, e che quanto hai scritto non è neanche troppo vero considerando che molti suoi progetti sono proprio non riusciti, la tua non è granché come hot take visto che lo stesso si potrebbe dire per tutti quei registi che hanno fatto un grandissimo film e non si sono mai traditi/non hanno floppato.PuroIndyLove ha scritto: ↑20/12/2019, 14:20 Scorsese credo sia uno dei pochi registi che quando non fa capolavori fa giusto dei gran bei film.
E' vero che la parola sia parecchio abusata in contesti fuorvianti, non a caso io fatico a definire film come Joker e C'era una volta a Hollywood (per citarti un paio di titoli caldi) come dei capolavori (l'ultimo addirittura il film della "maturità" di Tarantino, cosa già avvenuta), giudizio ampiamente condiviso dal volgo.KanyeWest ha scritto: ↑27/12/2019, 19:10 Posto che odio come sia abusato e mal utilizzato il termine "capolavoro" oggigiorno, visto che in generale nessuno sa veramente cosa vuol dire e lo appioppa a dei film che sono semplicemente piaciuti molto, e che quanto hai scritto non è neanche troppo vero considerando che molti suoi progetti sono proprio non riusciti, la tua non è granché come hot take visto che lo stesso si potrebbe dire per tutti quei registi che hanno fatto un grandissimo film e non si sono mai traditi/non hanno floppato.
A naso mi verrebbe da pensare a questi